SELEZIONE GENETICA OVINI CONTRO TSE

SELEZIONE GENETICA OVINI CONTRO TSE (D.M. 17/12/04)  (ovica15)

Soggetti interessati:

Ministero della Salute, Commissione nazionale coordinamento, Istituto Superiore Sanità, Regione, allevatori, ASSONAPA, Centro referenza nazionale per encefalopatie animali (CEA), Istituto Zooprofilattico Sperimentale, ASL

Iter procedurale:

Ministero della Salute provvede a:

1)       definire linee guida del Piano Nazionale a cui Regioni si attengono

2)       adeguare obiettivi Piano Nazionale a quelli fissati da Commissione CE

3)       adempiere a compiti informativi richiesti da CE

4)       presentare a Commissione Europea piano di selezione o di profilassi e controllo TSE per ottenere cofinanziamenti CE

5)       stipulare convenzioni con Istituto Superiore di Sanità per fornire supporto tecnico-scientifico per attuazione piano di selezione valuta metodiche di analisi

6)       istituire Commissione nazionale di coordinamento con il compito di fornire assistenza al Ministero nella redazione del Piano nazionale, coordinare Piani regionali, definire idonee strategie divulgative, adeguare schemi di valutazione per rilascio qualifiche degli allevamenti, specificare metodiche di identificazione individuale e certificazione genetica del singolo capo, predisporre entro 15 Marzo relazione su andamento Piani regionali

7)       avvalersi di ASSONAPA per esecuzione materiale dei Piani sul territorio sotto la sorveglianza dei servizi veterinari ASL (Tecnici APA eseguono prelievi di sangue e materiale biologico nelle greggi, identificano animali, gestiscono programmi di selezione genetica per resistenza a TSE).

ASL eseguono seguenti funzioni:

1)       accettare schede di iscrizione degli allevamenti a Piani regionali (Modello riportato su G.U. 51/05)

2)       verificare corretta identificazione animali sottoposti a genotipizzazione

3)       eseguire prelievi di campioni ufficiali per genotipizzazione del gregge

4)       controllare rispetto tempi di eliminazione animali non idonei

5)       verificare requisiti sanitari del gregge ed eseguire attività di sorveglianza nei confronti TSE

6)       certificare genetica singoli capi appartenenti a greggi a Libro genealogico e conferire qualifica di resistenza genetica del gregge

7)       controllare rispetto dei requisiti relativi alla movimentazione in entrata ed in uscita dalle aziende dei capi appartenenti a greggi sottoposti a Piano.

Regione predispone piani di selezione genetica per la resistenza alle encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) di “razze ovine autoctone o che costituiscono un patrimonio rilevante nel territorio regionale”. Piano di selezione attraverso linea maschile al fine di “concorrere alla eradicazione della TSE degli ovini”.

Condizioni obbligatorie per greggi partecipanti:

a)       allevamento ufficialmente indenne da brucellosi od in regola con adempimenti sanitari;

b)       capi identificati in modo da garantire “duratura e precisa connessione tra marchio identificativo dell’animale e certificazione attestante genotipo”;

c)       impegno ad introdurre in allevamento solo montoni certificati e di genotipi rispondenti ai requisiti degli schemi di selezione. In caso di razze con frequenza di allele ARR superiore a 40%, impegno trascorsi 5 anni da attuazione Piano, ad utilizzare montoni solo di 1 e 2, cioè da allevamento iscritto a Libro Genealogico; per razze con frequenza di allele ARR inferiore a 40% inferiore a 40% questo periodo sale a 7 anni (Dopo 10 anni solo montoni di classe 1);

d)       animali di età superiore a 12 mesi che presentano sintomi TSE o animali di oltre 18 mesi morti in allevamento denunciati ad ASL e sottoposti ad accertamenti diagnostici per TSE;

e)       in caso a seguito accertamenti confermata presenza di TSE, applicate in allevamento norme nazionali di prevenzione;

f)        maschi in età riproduttiva, esclusi quelli destinati a macello, sottoposti a prova di genotipizzazione;

g)       maschi e femmine portatori di allele VRQ macellati entro 30 giorni da scoperta genotipo;  

h)       acquisto di montoni di classe 1 e 2 provenienti da allevamenti aderenti o meno al Piano consentita fino a quando “quota di gregge di elevato merito genetico” non superiore a 60% del totale allevamento regionali (Vincolo valido se esistono numero montoni in grado di assicurare idonea copertura). Acquisto attuato previa autorizzazione Commissione regionale;

i)         gregge aderente a Piano può raggiungere seguente livello di qualifica: livello 1 per gregge composto solo da ovini con genotipo ARR/ARR; livello 2 per gregge composto solo da soggetti recanti almeno 1 allele ARR e montoni ARR/ARR; livello 3 per gregge la cui progenie discende solo da montoni con genotipi ARR/ARR; livello 4 per gregge la cui progenie discende solo da montoni recanti almeno 1 allele ARR; livello 5 per gregge aderenti al Piano;

j)         sottoporre gregge a prelievo almeno annuale da parte veterinario ASL in azienda o al macello, al fine di verificare livello di qualifica acquistato (In caso di livello 1 eseguiti test su soggetti di oltre 18 mesi per rilevare presenza TSE).

In alternativa a Piano di selezione ovina, Regione può chiedere a Ministero Salute di adottare piano di profilassi e controllo della TSE, comprendente: esecuzione di test rapidi su tutti i soggetti di oltre 18 mesi morti ad esame sierologico di tutti i soggetti con oltre 12 mesi. Piani debbono contenere informazioni su:

1)       razze e dati sulla popolazione ovina soggetta al Piano;

2)       motivi giustificativi del Piano;

3)       analisi costi/benefici, eventuali finanziamenti o premi ad allevatori;

4)       zone geografiche di applicazione;

5)       sistema di identificazione utilizzato e modalità di certificazione individuale e aziendale;

6)       tipo dati raccolti nel data base;

7)       modalità di utilizzo dei riproduttori maschi ed eventuale costituzione gruppo di monta;

8)       misure di sorveglianza dei greggi con particolare riguardo ad aziende aderenti, movimentazione soggetti, monitoraggio capi con test rapidi;

9)       varie qualifiche applicabili ad azienda;

10)    criteri utilizzati per consentire invio a macello di animali aderenti al Piano ed uso latte per consumo umano;

11)    misure da adottare su animali ed allevamenti in caso di riscontro TSE nel gregge;

12)    misure da adottare su azienda se perde qualifica riconosciuta;

13)    misure di controllo a campione per confermare status raggiunto da azienda. 

Piani di selezione o di profilassi approvati da Regione inviati a Commissione nazionale di coordinamento presso Ministero Salute e trasmessi poi a CE per approvazione e finanziamento.

Animali eventualmente macellati nell’ambito del Piano indennizzati secondo parametri fissati da Ministero al netto introiti derivati da macellazione.

Adesione ai Piani diventa obbligatoria a partire da 1/4/2005 per tutti i capi di elevato merito genetico

Presso Istituto Zooprofilattico di Torino istituita Banca Dati Nazionale della Selezione Genetica, gestita da CEA (a cui compete anche inviare a Ministero rapporti trimestrali su andamento Piani regionali), a cui fa capo singole Banche Dati Regionali, in cui inserire:

–          anagrafe delle aziende partecipanti: proprietario o ragione sociale; codice aziendale; indirizzo; codice ASL; coordinate geografiche; categoria e livello qualifica animali; specie e razze allevate; numero riproduttori maschi e femmine presenti per razze; numero riproduttori maschi e femmine iscritti a Libro Genealogico per razza;

–          tabella analisi: codice ASL; data prelievo; codice aziendale di allevamento e di provenienza capo; codice identificativo animale; codice del bolo o microchip impiegato; motivo del prelievo; data di nascita del capo; sesso; razza; iscrizione a Libro Genealogico; allele; protocollo e data accettazione del campione; data rapporto di prova e responsabile della diagnosi; destinazione del capo.

Dati delle analisi trasmesse ogni settimana a Banca Dati Regionale, che ogni 3 mesi lo invia a Banca Dati Nazionale.

Regione incentiva partecipazione di allevatori al Piano, gestisce aspetti amministrativi e finanziari di esecuzione del Piano, invia entro 31 Gennaio relazione su attività svolta a Commissione coordinamento

 

 

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