RICERCA BOVINI

RICERCA BOVINI (D.G.R.M. 1/2/10, 21/4/10) (bovini05)

Soggetti interessati:

Enti di ricerca, Associazioni nazionali di razza che nel loro statuto prevedono attività di ricerca e sperimentazione, in collaborazione con imprenditori agricoli e/o loro rappresentanza che intendono realizzare progetti di ricerca per:

–         valorizzazione della carne di razza bovina marchigiana, evidenziando legame esistente tra caratteristiche qualitative di tale carne e territorio, modalità di allevamento, alimentazione, condizioni igienico-sanitarie, durata e condizioni del trasporto, trattamento animali al macello, trattamento di carcasse e carni attraverso:

1)      individuazione, mediante dissezione commerciale delle carcasse, di peso ottimale di macellazione dei bovini di razza marchigiana che consenta di massimizzare valore commerciale di carcasse;

2)      caratterizzazione chimico-fisica e sensoriale e determinazione valore nutrizionale del prodotto, mediante registrazione dati relativi a stato di ingrassamento e conformazione di carcasse;

3)      individuazione correlazioni di informazioni riguardanti animali in vita con caratteristiche colorimetriche rilevate al macello;

4)      analisi di correlazione esistenti tra management, connotati chimico-fisici e caratterizzazione sensoriale di carne, anche in fruizione di entità di frollatura per individuare caratteri di differenziazione intrinseca di carne di razza marchigiana;

5)      valutazione spazi di mercato dedicati al prodotto e propensione del consumatore al suo acquisto;

6)      individuazione condizioni di gestione animali per esaltare caratteristiche qualitative;

7)      divulgazione dei risultati ottenuti, comprendenti attività dimostrative, incontri con imprese agricole, distribuzione di pubblicazioni su risultati più significativi per realtà agricola delle Marche; 

–         management ed efficienza aziendale di razza marchigiana, attraverso:

1)      individuazione di “campione stratificato” ristretto ma rappresentativo di allevamenti di marchigiana, al fine di calcolare indici di efficienza tecnica ed economica e produrre uno strumento semplice di autovalutazione tecnico-economica aziendale, tenendo conto produzioni agricole destinate al bestiame, conservazione di alimenti, alimentazione di animali, gestione della mandria, organizzazione del lavoro, costi di produzione, condizioni igienico sanitarie. Si vuole creare supporto informatico per meglio controllare redditività del proprio allevamento e verificare subito incidenza delle proprie scelte gestionali (v. Incidenza economica di mortalità del bestiame, o minore accrescimento capi ad impresa, allungamento interparto);

2)      conoscenza e gestione della eventuale presenza della mutazione del gene Miostatina per organizzazione della riproduzione, attraverso genotipizzazione Miostatina in fattrici e torelli in monta naturale in allevamento così da organizzare gruppi di monta e scelta dei riproduttori da impiegare;  

3)      divulgazione dei risultati ottenuti, comprendenti attività dimostrative, incontri con imprese agricole, distribuzione di pubblicazioni su risultati più significativi per realtà agricola delle Marche; 

–         valorizzazione caratteri ipertrofici della razza marchigiana attraverso:

1)      determinazione genotipica su riproduttori per il gene Miostatina al fine di favorire produzione di eterozigoti senza aumentare problemi di parto;

2)      creazione di tori omozigoti portatori di ipertrofia da usare in incrocio su Frisona;

3)      controllo e confronto di performance alla macellazione e caratteristiche qualitative, bromatologiche, nutraceutiche della carne di vitelloni di razza marchigiana normali, eterozigoti od omozigoti per mutazione al gene della Miostatina e trovare linee di mercato specifica per anziani e pazienti con problemi cardiovascolari;

4)      indicazione ad allevatori circa sostenibilità di marchigiana ipertrofica;

5)      divulgazione dei risultati ottenuti, comprendenti attività dimostrative, incontri con imprese agricole, distribuzione di pubblicazioni su risultati più significativi per realtà agricola delle Marche; 

Progetti realizzabili purché venga garantito che:

–         tutti i materiali usati nella ricerca siano esausti da OGM;

–         sperimentazione attuata nelle Marche, salvo centri sperimentali di allevamenti di razza marchigiana situati in altre Regioni;

–         progetto attuato con finanziamento, diretto od indiretto, di partner imprenditori agricoli, singoli od associati, o loro Associazioni di rappresentanza.   .

Iter procedurale:

Enti di ricerca, Associazioni nazionali di razza presentano, in forma cartacea ed informatica entro 30 Giugno 2010 a Servizio Regionale Agricoltura domanda (Modello riportato su BUR 39/10), comprendente:

–         Sezione I Anagrafica in cui riportate: informazioni su persone da contattare; presentazione soggetto proponente con relative competenze in materia; responsabile tecnico scientifico su progetti con relativo curriculum di ognuno di essi; informazioni su partner pubblici e privati del progetto; informazioni su altri progetti coinvolti a vario titolo nel progetto; informazioni su soggetti cofinanziatori progetto;

–         Sezione II proposta di progetto, comprendente: relazione su stato attuale di ricerca su tema prescelto; sintesi proposta progettuale; descrizione soggetti coinvolti; indicazione utenti finali ed intermedi; metodologie impiegate; mezzi tecnici; qualificazione persone impiegate; competenze specifiche del soggetto proponente in materia; analisi del rapporto costi-benefici; indicazione fasi di attuazione progetto; calendario operativo delle attività; descrizione attività di monitoraggio; descrizione indicatori fisici di realizzazione progetto; descrizione prodotti e risultati del progetto; indicazione elementi di complementarietà progetto con altri progetti di ricerca; modalità da attuare per trasferimento risultati di innovazione; preventivo spesa dettagliato; ripartizione costi progetto tra partner cofinanziatori   

Allegare:

a)      in caso di ATS, atto di costituzione od impegno a costituire ATS entro 30 giorni da notifica da parte Regione di aggiudicazione progetto di ricerca;

b)      documenti attestanti “rilevante attività di ricerca svolta sul tema progettuale e di aver maturato esperienza documentata di gestione di progetti simili”;

c)      dichiarazione di partecipazione, come cofinanziatori diretti ed indiretti del progetto di ogni soggetto privato (Modello riportato su BUR 39/10) quali imprenditori agricoli singoli od associati, imprese produttrici di mezzi tecnici, Associazioni produttori, Organizzazioni professionali agricole, Organizzazioni cooperative agricole. Partecipazione di Enti pubblici diversi da quelli scientifici non costituisce cofinanziamento e suo ammontare concorre a contributo pubblico complessivo;

d)      dichiarazione di non cumulo di contributi da parte soggetto coordinatore e partner (Modello riportato su BUR 39/10);

e)      schede di finanziamento del progetto (Modello riportato su BUR 39/10);

f)        dichiarazione attestante condizioni di accesso (Modello riportato su BUR 39/10);

g)      dichiarazione presa atto di penalità (Modello riportato su BUR 39/10).

Ogni partner deve sottoscrivere le dichiarazioni indicate ai punti precedenti.

Servizio esamina domande pervenute attraverso Commissione tecnica, provvede a redigere graduatoria, tenendo conto seguenti priorità:

–         qualità del progetto (Peso 40%) in base a: chiarezza e completezza della proposta (fino a 10 punti); aderenza proposta ad indicazioni della Regione (fino a 10 punti); sistema di monitoraggio con indicatori di risultato e realizzazione previsti (fino a 10 punti); collegamento con altre ricerche sul medesimo argomento (fino a 10 punti);

–         cofinanziamento progetto (Peso 20%) in base a: quota cofinanziamento proposta (fino a 20 punti); presenza fra i partner di imprese agricole associate (fino a 20 punti);

–         qualità del soggetto proponente (Peso 40%) in base a: esperienza specifica nella sperimentazione zootecnica ed esecuzione di studi simili su stesso argomento per altre razze o specie da carne (fino a 20 punti); curriculum dei ricercatori (fino a 20 punti); assortimento e completezza del gruppo di ricerca (fino a 10 punti).

Servizio Agricoltura emana decreto di approvazione graduatoria entro 10 giorni da invio proposta da parte Commissione.

Regione sottoscrive convenzione (Modello riportato su BUR 39/10) con soggetto coordinatore che ha responsabilità delle relazioni tecnico finanziarie e dei rapporti di monitoraggio e valutazione (in quanto titolare dei fondi previsti per ricerca rispondendo del loro utilizzo nei confronti dei partner).

Progetto di ricerca realizzato entro 2 anni da stipula convenzione (3 anni in caso di ricerca su caratteri ipertrofici di razza marchigiana). Ammessa proroga per completamento progetto non superiore a 12 mesi, purché inviata richiesta motivata prima della scadenza progetto. Rendiconto corredato da dichiarazione di congruità e pertinenza delle spese da parte del responsabile tecnico scientifico. Percentuale di cofinanziamento dichiarata nel progetto deve essere rispettato in sede di rendiconto finale.

Ammesse variazioni finanziarie inferiori a 10% valore progetto, purché “non sostanziali rispetto a programma presentato” ed autorizzate preventivamente da Regione. Dirigente Servizio Agricoltura può accogliere o respingere proroghe o varianti entro 30 giorni da invio richiesta.

Coordinatore progetto, per motivate esigenze, può chiedere a Regione sostituzione di partner, la cui autorizzazione viene concessa se progetto non modificato e sussistono garanzie necessarie sotto profilo tecnico, scientifico, organizzativo.

Servizio Regionale esegue controlli per “verificare attuazione programma percentuale previsto”. Controllo attuato su soggetto e su tutti i partner progettuali.

Occorre dare adeguata pubblicità a bando ed ai risultati derivati ai potenziali fruitori (v. imprese agricole, Istituzioni di ricerca, Organizzazioni professionali ed Associazioni di settore)  

Entità aiuto:

Stanziati 248.000 €, di cui 120.000 € per valorizzazione di carne di razza bovina marchigiana, 80.000 € per Marchigiana management, 48.000 € per razza marchigiana ipertrofica.

Cofinanziamento almeno pari a 20% può essere diretto (versamento importo concordato a soggetto coordinatore) od indiretto (Messa a disposizione del progetto di personale e mezzi tecnici).

Ciascun contraente ha pieno diritto uso risultati di ricerca, previa comunicazione ad altro contraente. Risultati della ricerca messa a disposizione “di tutte le imprese secondo criteri non discriminatori”. Se da ricerca derivano innovazioni brevettabili, corrisposta a Regione percentuale su proventi derivanti da sfruttamento brevetto per certo periodo di tempo, fissato tenendo conto entità finanziamento regionale erogato, nonché diminuito contributo pubblico.

Spese ammissibili qualora provate da documenti giustificativi di spesa opportunamente pagati mediante bonifico od assegno (Vietati pagamenti in contanti per oltre 500 €) sono:

–         spese per viaggi e trasferte;

–         spese per personale;

–         spese per servizi esterni. In caso di coinvolgimento di aziende agricole compenso per lavoro di imprenditore calcolato in base a tariffe operai agricoli qualificati di Provincia;

–         spese per materiali non durevoli;

–         spese per acquisto  beni durevoli connessi a progetto e non oltre 10% investimento (Ammesse solo rate di ammortamento del periodo progettuale);

–         spese generali non oltre 5% (compresi costi di costituzione di ATS)  

Sanzioni:

Se riduzione percentuale cofinanziamento: riduzione proporzionale del contributo. Se percentuale cofinanziamento inferiore a 20%: decadenza contributo   

Se gran parte di obiettivi non raggiunti: revoca contributo, salvo caso che inadempienza non dovuta a soggetto attuatore per cui ammessa proroga nella realizzazione ricerca.

  

 

Posted in: