REGIONE E UE

REGIONE E UE (L.R. 40/97, 4/98, 14/06, 18/16; D.G.R. 1/12/20)  (cee49)

Soggetti interessati:

Presidente Giunta Regionale con relativi Assessori e Dirigenti dei Servizi regionali competenti in materia; Autorità di gestione di FESR e FSE; Università marchigiane; Associazioni di categoria imprenditoriale e sociale; altre Organizzazioni professionali rappresentative a livello regionale; ISTAO; Fondazione Cluster Marche; esperti competenti sulle tematiche delle politiche regionali; Amministrazioni pubbliche; imprese; cittadini

Iter procedurale:

Regione Marche con L.R. 14/06 ha definito le procedure per una tempestiva attuazione delle direttive comunitarie, stabilendo che:

  • entro 31 Maggio di ogni anno, Giunta Regionale presenta al Consiglio una proposta di legge denominata “Legge comunitaria regionale anno ” al fine di:
  • recepire normative emanate da UE nelle materie di competenza regionale (v. direttive in agricoltura);
  • disporre quanto ritenuto necessario per attuare regolamenti comunitari;
  • dettare disposizioni per attuare sentenze della Corte di Giustizia e decisioni della Commissione Europea che comportano obbligo di adeguamento per Regione;
  • contenere modifiche od abrogazioni di leggi vigenti in contrasto con atti comunitari;
  • individuare atti comunitari a cui Giunta regionale è autorizzata a procedere per via amministrativa, “dettando i relativi principi e criteri direttivi”;
  • Commissione consiliare competente per gli affari comunitari esegue costante verifica della conformità dell’ordinamento regionale con atti normativi e di iniziativa della UE. Di tale verifica Commissione comunica risultati ad altre Commissioni consiliari ed alla Giunta Regionale;
  • Consiglio Regionale, su proposta della Giunta, delibera atti di programmazione concernenti attuazione delle politiche comunitarie. Per facilitare approvazione di tali atti, Giunta Regionale tiene costantemente informato il Consiglio “a partire dalla fase di elaborazione della proposta” e poi “sull’andamento delle procedure di negoziato con Stato e Commissione Europea”. Al termine del negoziato atti trasmessi al Consiglio per loro approvazione definitiva. Consiglio approva ogni “modifica sostanziale” agli atti di programmazione (comprese modifiche al piano finanziario che comportano spostamento di risorse tra assi o tra priorità strategiche superiori a 3% del contributo pubblico totale del periodo di programmazione), mentre modifiche diverse dalle precedenti sono approvate dalla Giunta Regionale, previa acquisizione parere della competente Commissione consiliare che si deve esprimere entro 15 giorni (Decorso tale termine, “si prescinde dal parere”);
  • Giunta Regionale, entro 31 Maggio, invia a Consiglio regionale una relazione sullo stato di attuazione delle politiche comunitarie, comprendente:
  • posizioni sostenute da Regione nell’ambito di Conferenza Stato-Regione e del Comitato delle Regioni;
  • stato di avanzamento dei programmi di competenza regionale, specificando procedure intraprese per l’attuazione;
  • orientamento e misure da adottare per attuazione politiche comunitarie;
  • Giunta Regionale assicura informazione costante al Consiglio su attuazione della politica comunitaria, nonché su svolgimento di attività di rilievo internazionale, evidenziando in particolare:
  • atti relativi a partecipazione a bandi di gara cofinanziati da UE;
  • bandi elaborati per dare attuazione ai programmi comunitari;
  • iniziative di partenariato internazionale promosse da Giunta Regionale.

Giunta Regionale, ai sensi della L.R. 40/97, iscrive nel bilancio di previsione annuale “gli stanziamenti afferenti le attività e gli interventi finanziati con il concorso dell’Unione Europea”, nonché le relative quote di concorso dello Stato e della Regione con destinazione vincolata. Eventuali modifiche di carattere finanziario dei programmi approvati inducono Giunta Regionale ad apportare modifiche di bilancio pubblicate su BUR e comunicate entro 15 giorni a Consiglio Regionale (Analoga procedura attuata in caso di “storno di somme” in termini di residui di competenza e di cassa, verificatisi nella realizzazione dei programmi comunitari). Stanziamenti per realizzazione di programmi comunitari non impegnati, utilizzabili come residui fino alla scadenza “dei termini utili per il completamento delle azioni cofinanziate da Unione Europea, sempreché risultino accertate le correlate entrate”. Impegni di spesa per attività finanziate con fondi UE possono essere assunti fino ai termini fissati da Unione Europea per realizzazione dei programmi.

Regione Marche con L.R. 4/98 ha istituito l’Ufficio regionale di collegamento (di cui possono avvalersi per informazioni e consulenze anche Consiglieri Regionali), presso sede delle Istituzioni della Unione Europea in Bruxelles Round Point Schumann 14, dipendente dal Presidente  Giunta Regionale, al fine di:

  • collegamento tecnico, amministrativo ed informativo tra strutture regionali e Consiglieri Regionali e UE;
  • collegamento tra Regione e rappresentanza permanente dell’Italia presso UE;
  • collaborazione con altre Regioni (in particolare Abruzzo, Lazio, Toscana, Umbria) per ridurre spese di rappresentanza, potenziando presenza presso UE

Per conseguire tali obiettivi, Ufficio può avvalersi di personale regionale assunto con contratto a termine di diritto privato (rinnovabile).

Giunta Regionale, con DGR 1555 del 1/12/2020, ha deciso di istituire:

–          Comitato di indirizzo (CI), composto da: Presidente Giunta Regionale; Assessori di Giunta Regionale competenti in materia; rettori delle Università marchigiana; Presidenti delle Associazioni di categoria imprenditoriale e sociale; altre Organizzazioni professionali rappresentative di rilievo regionale; Presidente ISTAO; Presidente Fondazione Cluster Marche. Alle riunioni del CI possono essere invitati Dirigenti dei Servizi competenti in materia ed esperti di comprovata esperienza sulle tematiche delle politiche regionali. CI ha il compito di definire gli obiettivi e le priorità della strategia regionale connessa alla programmazione 2021/27 ed alla strategia della specializzazione intelligente ed attivazione dei fondi FESR, FSE, FRI, nonché del nuovo strumento Next Generation UE messo in campo dalla UE per la ripresa economica e la crescita dopo pandemia COVID19, individuando “integrazioni e complementarietà con fondi FEASR e FEAMP”. A tal fine fissa le “linee di priorità su cui CTS dovrà concentrare le proprie analisi e valutazioni, ne indirizza e monitora i lavori e ne recepisce i risultati”

–          Comitato tecnico scientifico (CTS), composto da: Presidente Giunta Regionale (quale coordinatore); Segretario generale di Giunta Regionale; delegati dei rettori di Università delle Marche; Direttore Fondazione Cluster; Autorità di gestione di FESR e FSE; Dirigenti dei Servizi regionali competenti in materia (quali: Attività produttive, lavori, istruzione; Risorse finanziarie e bilancio; Sviluppo e valorizzazione Marche; Tutela, gestione ed assetto del territorio; Politiche agroalimentari; Politiche sociali e sport; Strategia di specializzazione intelligente); professori universitari “di comprovata esperienza e competenza nelle tematiche di rilevante impatto per la strategia regionale” (Elenco dei partecipanti riportato in Allegato 2 pubblicato su BUR 106/20). CTS ha il compito di:

a)definire linee del quadro socio economico complessivo della Regione;

b)proporre, tenendo conto degli obiettivi strategici forniti dal CI, le linee di sviluppo del territorio regionale (in particolare le strategie di specializzazione intelligente)

–          Tavoli obiettivi strategici (TOS) hanno il compito di definire, tenendo conto delle linee guida del quadro d’insieme strategico regionale e degli esiti dei lavori di CTS, le principali linee di intervento nell’ambito dei seguenti obiettivi strategici individuati dalle proposte UE per la programmazione 2021/27:

1)       Europa più intelligente, tramite promozione di una trasformazione economica ed industriale intelligente ed innovativa. TOS coordinato dal Dirigente Servizio attività produttive, lavoro ed istruzione e composto dai Dirigenti delle PF: Innovazione, ricerca ed internazionalizzazione; Credito, cooperative, commercio e tutela dei consumatori; Promozione e sostegno alle politiche attive per lavoro; Informatica e crescita digitale; Beni ed attività culturali; Turismo; Bonifiche, fonti energetiche, rifiuti, cave e miniere; Istruzione, formazione, orientamento e servizi territoriali per la formazione; Attività produttive, lavoro, istruzione, CTE. Obiettivi specifici da conseguire con risorse del FESR sono:

Ø       rafforzare le capacità di ricerca ed innovazione e di introduzione delle tecnologie avanzate;

Ø       permettere ai cittadini, imprese, Amministrazioni pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione;

Ø       rafforzare la crescita e competitività delle piccole e medie imprese;

Ø       sviluppare competenze per specializzazione intelligenti, transizione industriale ed imprenditorialità;

2)       Europa più verde ed a basse emissioni di carbonio, tramite la promozione di una transizione verso energia più pulita ed equa, investimenti verdi e blu, economia circolare, adattamento ai cambiamenti climatici, gestione e prevenzione dei rischi. TOS coordinato da Dirigente Servizio Tutela, gestione ed assetto del territorio e composto da Dirigenti delle PF: Bonifiche, fonti energetiche, rifiuti, cave e miniere; Tutela delle acque e difesa del suolo e della costa; Edilizia sanitaria ed ospedaliera; Valutazioni ed autorizzazioni ambientali, qualità dell’aria e protezioni naturalistiche; Innovazione, ricerca ed internazionalizzazione; Attività produttive, lavoro, istruzione, CTE. Obiettivi specifici da conseguire con risorse del FESR sono:

Ø       promuovere misure di efficienza energetica;

Ø       promuovere energie rinnovabili;

Ø       sviluppare sistemi, reti, impianti di stoccaggio energetici intelligenti e resilienza alle catastrofi;

Ø       promuovere gestione sostenibile delle acque;

Ø        promuovere transizione verso economia circolare;

Ø       rafforzare biodiversità, infrastrutture verdi nell’ambiente urbano e ridurre inquinamento;

3)       Europa più connessa, tramite rafforzamento della mobilità e della connettività delle tecnologie della comunicazione. TOS coordinato da Dirigente Servizio Tutela, gestione ed assetto del territorio e composto da Dirigenti delle PF: Trasporto pubblico locale, logistica e viabilità; Informatica e crescita digitale; Bonifiche, fonti energetiche, rifiuti, cave e miniere; Valutazioni ed autorizzazioni ambientali, qualità dell’aria e protezioni naturalistiche; Innovazione, ricerca ed internazionalizzazione; Attività produttive, lavoro, istruzione, CTE; Sviluppo e valorizzazione delle Marche. Obiettivi specifici da conseguire con risorse del FESR sono:

Ø       rafforzare la connettività digitale;

Ø       sviluppare rete TEN – T intermodale, sicura, intelligente, resiliente ai cambiamenti climatici e sostenibile;

Ø       sviluppare mobilità locale, regionale, nazionale intelligente, intermodale, resiliente ai cambiamenti climatici e sostenibile, migliorando accesso alla rete TEN – T e la mobilità transfrontaliera;

Ø       promuovere la mobilità urbana multimodale sostenibile;

4)       Europa più sociale, tramite attuazione del Pilastro Europeo dei Diritti sociali. TOS coordinato da Dirigente Servizio Attività produttive, lavoro, istruzione e composto da Dirigenti delle PF: Politiche giovanili e sport; Promozione e sostegno alle politiche attive per il lavoro ed aree di crisi;  Istruzione, formazione, orientamento e servizi territoriali per la formazione; Gestione mercato del lavoro e servizi per impiego (pubblici e privati); Innovazione, ricerca ed internazionalizzazione; Bonifiche, fonti energetiche, rifiuti, cave e miniere; Credito, cooperative, commercio e tutela dei consumatori; Attività produttive, lavoro, istruzione, CTE; Sviluppo e valorizzazione delle Marche. Obiettivi specifici da conseguire con risorse del FESR sono:

Ø       rafforzare efficacia dei mercati del lavoro ed accesso ad occupazione di qualità mediante sviluppo di innovazione ed infrastrutture sociali;

Ø       migliorare accesso a servizi di qualità ed inclusivi nel campo della istruzione, formazione ed apprendimento permanente, mediante sviluppo di infrastrutture;

Ø       aumentare integrazione socio economica delle comunità emarginate, migranti, gruppi svantaggiati mediante misure integrate riguardanti alloggi e servizi sociali;

Ø       garantire parità di accesso ad assistenza sanitaria (compresa quella di base) mediante sviluppo di infrastrutture;

Ø       migliorare accesso ad occupazione di tutte le persone in cerca di lavoro (in particolare giovani e disoccupati di lungo periodo e di persone inattive), promuovendo il lavoro autonomo ed economia sociale;

Ø       modernizzare servizi del mercato del lavoro per valutare ed anticipare esigenze in termini di competenze, garantire assistenza tempestiva e su misura nell’ambito dell’incontro tra domanda ed offerta, transizioni e mobilità nel mercato del lavoro;

Ø       promuovere: partecipazione delle donne nel mercato del lavoro; migliore equilibrio tra lavoro e vita privata (compreso accesso ad assistenza ad infanzia); ambiente di lavoro sano ed adeguato che tenga conto rischi per salute; adeguamento dei lavoratori, imprese ed imprenditori ai cambiamenti; invecchiamento attivo e sano;

Ø       migliorare accesso a servizi di qualità ed inclusivi nel campo della istruzione, formazione, apprendimento permanente mediante sviluppo di infrastrutture;

Ø       migliorare qualità, efficacia e rilevanza per mercato del lavoro dei sistemi di istruzione e della formazione per sostenere acquisizione di competenze (comprese quelle digitali);

Ø       promuovere parità di accesso e completamento di istruzione e formazione inclusiva e di qualità (in particolare per gruppi svantaggiati) dall’educazione all’assistenza prescolare tramite istruzione e formazione generale e professionale (fino a livello terziario) ed istruzione ed apprendimento in età adulta, così da favorire mobilità;

Ø       promuovere apprendimento lungo intero arco della vita (in particolare opportunità di perfezionamento e riqualificazione flessibile per tutti), tenendo conto di competenze digitali così da anticipare cambiamenti e nuove competenze richieste dal mercato del lavoro, al fine di facilitare riorientamento e mobilità professionale;

Ø       incentivare inclusione attiva per promuovere pari opportunità e partecipazione attiva, e migliorare occupazione;

Ø       promuovere integrazione socio economica dei cittadini di Paesi Terzi e comunità emarginate (quali rom);

Ø       migliorare accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità sostenibili a prezzi accessibili, modernizzare sistemi di protezione sociale (anche promuovendone accesso), migliorare accessibilità, efficacia e resilienza dei sistemi sanitari e servizi di assistenza di lunga durata;

Ø       promuovere infrastrutture sociali a favore delle persone a rischio di povertà ed esclusione sociale (compresi indigenti e bambini);

Ø       contrastare deprivazione materiale mediante prodotti alimentari ed assistenza materiale di base ad indigenti con misure di accompagnamento;

5)       Europa più vicina ai cittadini, tramite promozione dello sviluppo sostenibile ed integrato delle zone urbane, rurali e costiere e delle iniziative locali. TOS coordinato da Dirigente Servizio Risorse finanziarie e bilancio e composto da Dirigenti delle PF: Programmazione nazionale e comunitaria; Beni ed attività culturali; Trasporto pubblico locale, logistica e viabilità; Bonifiche, fonti energetiche, rifiuti, cave e miniere; Tutela delle acque, difesa del suolo e della costa; Valutazioni ed autorizzazioni ambientali, qualità dell’aria e protezioni naturalistiche; Innovazione, ricerca ed internazionalizzazione; Promozione e sostegno alle politiche attive del lavoro; Credito, cooperative, commercio e tutela dei consumatori; Attività produttive, lavoro, istruzione, CTE. Obiettivi specifici da conseguire con risorse del FESR sono quelli di promuovere sviluppo sociale, economico ed ambientale integrato a livello locale, patrimonio culturale, turismo, sicurezza nelle aree urbane ed in territori diversi da queste

Tavoli (dove mai coinvolti Dirigenti del Servizio Agricoltura) hanno il compito di analizzare, anche avvalendosi dei valutatori selezionati: risultati conseguiti dalla programmazione comunitaria 2014/20; punti di forza e debolezza della stessa; progetti individuati nel “Patto per la ricostruzione e sviluppo della Regione Marche” al fine di un loro inserimento nella programmazione UE 2021/27, nonché nelle risorse aggiuntive messe a disposizione da UE per programmazione 2014/20. Dai risultati dei Tavoli scaturiranno documenti sintetici da porre in discussione con le parti economico e sociale. Proposte scaturite da tale confronto saranno valutate e selezionate, anche con il contributo del CTS, al fine di “assicurare concertazione, qualità, efficacia ed efficienza degli interventi per la ripresa, crescita, sviluppo del sistema socio economico regionale”

Entità aiuto:

LR 4/98 stabilisce che al personale assegnato ad Ufficio di collegamento con Bruxelles viene corrisposta, per periodo di durata di incarico, un’indennità mensile a titolo forfetario per spese di permanenza nella suddetta sede non superiore a 50% di quella spettante  al personale in servizio nella rappresentanza Italia presso UE, avente corrispondente qualifica. LR 18/16 stabilisce che tale indennità “assorbe indennità di comparto, retribuzione di risultato ed ogni altra indennità ordinaria e straordinaria prevista dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro, esclusa la retribuzione di posizione” . Giunta regionale determina indennità, che viene corrisposta al personale a partire dal mese successivo a delibera.

Partecipazione al Comitato tecnico scientifico è a titolo gratuito

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