QM ALIMENTI TRASFORMATI

QM ALIMENTI TRASFORMATI (DGR 20/01/2015)                         (alimenti 22)

Soggetti interessati

Laboratori di trasformazione e confezionamento, intermediari, punti di vendita al dettaglio che vendono prodotti sfusi o preincartati senza avere l’obbligo di certificare tutta la produzione, purchè sia garantita la separazione del prodotto a marchio “QM” in ogni fase del processo, così da assicurare identificazione e tracciabilità del prodotto stesso.

Iter procedurale:

Regione Marche, con DGR 14 del 20/01/2015, ha definito linee di applicazione, distribuzione e commercializzazione di alimenti trasformati (sughi a base di condimenti, carne ed altri prodotti trasformati) a marchio “QM”, purchè la presenza di ingredienti a marchio “QM” deve essere significativa e preventivamente approvata da Regione sulla base di una scheda, che, una volta approvata, diviene vincolante per il concessionario e per propri aderenti, e viene inviata ad Organismo di controllo scelto e al nucleo operativo SI.TRA. A tal fine operatori inviano a Regione scheda di processo (modello pubblicato su BUR 12/15) di ogni prodotto da certificare contenente:

  • denominazione del prodotto e categoria merceologica
  • ingredienti utilizzati per preparazione del prodotto, compresi eventuali coadiuvanti e relative percentuali
  • percentuale in peso di ogni ingrediente (se inferiore a 5% esplicitare che caratterizzante del prodotto)
  • provenienza di ingredienti (fornitore) ed eventuale zona di loro produzione ed origine se conosciuta
  • eventuale certificazione di ingrediente (DOP, IGP, STG, produzione biologica, produzione integrata)
  • descrizione del processo di produzione, indicando eventuale aggiunta di conservanti e coloranti, nonché eventuale trattamento termico, shelf life, tipologia di confezionamento
  • diagramma di flusso del processo di produzione

Nel caso di galantina ottenuta con almeno 50% di carne di pollo e/o gallina e/o campione, usando come farcitura essenzialmente: prosciutto cotto, parmigiano reggiano o grana padano, carne avicola, carne di maiale, carne di vitello, uova, olive, carote, pistacchi, aromi, sale e pepe, nonché altri ingredienti riportati nella scheda di processo inviata a Regione.

Punti da certificare ai sensi del marchio QM sono:

  1. provenienza dal circuito QM di tutti gli ingredienti (presenti per almeno 5% in peso nel prodotto finito) o caratterizzanti (cioè presenti nella denominazione del prodotto, o apportatori di 1 o più caratteristiche peculiari del prodotto stesso). Se impossibile recuperare certi ingredienti come QM, approvvigionamento deve provenire da altri circuiti di qualità certificata (DOP, IGP, produzione biologica, produzione integrata), purchè sia garantita assenza di OGM.
  2. processi produttivi in cui in nessuna fase vengano utilizzati OGM
  3. rispetto delle modalità di confezionamento ed etichettatura prescritte
  4. evidenziato al consumatore utilizzo del sistema informatico regionale SITRA
  5. non consentito impiego di carni (bianche e rosse) congelate o surgelate
  6. carni avicole identificate tramite: Paese di provenienza dei pulcini, Paese ed allevamento di ingrasso; Paese e macello in cui avvenuta macellazione; laboratorio di sezionamento, forma di allevamento
  7. concessionario fornisce documentazione attestante che nel processo produttivo non impiegati: ingredienti, coadiuvanti ed additivi OGM; coloranti sintetici; farine di carne e pesce. Nel caso di carni avicole queste provenienti da allevamenti a terra alimentati solo con materiali no OGM di origine vegetale, senza utilizzo di grassi animali (quali integratori energetici) e di proteine animali
  8. prodotti della pesca impiegati nella preparazione possono essere freschi o surgelati o congelati a norma di legge, purchè utilizzate stesse specie elencate nei disciplinari “filiera ittica” e “molluschi” a marchio QM

In ogni fase della produzione assicurata completa rintracciabilità del prodotto, tramite uso del  sistema informatico regionale di tracciabilità (SITRA), osservando le indicazioni date da Regione ed ASSAM. Occorre garantire al momento dell’acquisto, per ogni unità minima di prodotto, le seguenti informazioni: caratteristiche del prodotto; flussi dei materiali coinvolti; tipologia di organizzazioni coinvolte; aspetti organizzativi tra queste; provenienza di eventuali ingredienti non provenienti dal circuito QM (non necessarie per spezie ed aromi, salvo che queste non caratterizzanti il prodotto).

Non obbligatoria commercializzazione di prodotti confezionati, o preconfezionati ed etichettati, purchè nel caso di prodotti sfusi o preincartati il punto vendita sia inserito nella filiera a marchio QM.

Indicazioni etichetta riportate nella lingua di Stato dove commercializzato prodotto (ammesse indicazioni in più lingue) evidenziando, oltre alle informazioni di legge: logo QM; indicazione sito di Regione (www.qm.marche.it); logo di Ente terzo certificatore, eventuali certificazioni ottenute.  Marchio  QM usato sempre in forma integrale ed apposto in modo tale da non  essere confuso con altri elementi grafici addizionali, o scritte presenti in etichetta (nome del produttore, marchi privati).

Regione Marche può revocare licenza di uso se verifica inosservanza delle suddette prescrizioni.

Commissionario del marchio QM ha il compito di:

  1. coordinare attività dei soggetti aderenti alla filiera (laboratori di trasformazione, intermediari, punti vendita al dettaglio)
  2. rispettare gli obblighi assunti nei confronti di Regione, come sottoscritto in convenzione per concessione uso del marchio
  3. rispettare gli obblighi assunti nei confronti di aderenti alla filiera, quali:
  • stipula contratto con Organismo di controllo indicato in domanda
  • stipula convenzioni con aderenti a filiera
  • svolgimento ruolo di capofiliera nell’ambito della gestione del SITRA
  • predisposizione linee di autocontrollo aziendale da far adottare ad aderenti della filiera
  • esecuzione controllo di parte seconda in merito al rispetto del disciplinare di produzione da parte di aderenti alla filiera
  • conservazione requisiti giuridici previsti per il richiedente
  • vigilanza sul corretto operato dei propri associati e di altri aderenti alla filiera, ai fini di apposizione del marchio QM

Soggetti della filiera sono tenuti a:

  • attenersi a quanto previsto dal sistema documentale del marchio QM approvato da Regione
  • rispettare regolamento d’uso del marchio QM
  • utilizzare marchi solo dopo aver ottenuto licenza d’uso
  • utilizzare logo QM in tutti i casi ove prevista etichettatura, rispettandone modalità d’uso
  • assoggettarsi al controllo da parte di Organismo di controllo individuato
  • rispettare procedure di autocontrollo e consentire/agevolare i controlli presso propria sede e strutture da parte dei soggetti pubblici o privati autorizzati
  • consentire l’accesso alla propria sede e strutture a soggetti incaricati dei controlli
  • utilizzare SITRA per garantire il flusso di informazioni
  • individuare il responsabile della qualità da comunicare al concessionario che si interfaccia con questo e con Ente terzo di controllo

Al fine di utilizzare il marchio QM occorre rispettare, oltre alle condizioni di cui sopra da parte di:

  1. laboratori di trasformazione e confezionamento: definizione rapporto con fornitori; possesso di strutture idonee per ottenere sughi, condimenti, altri prodotti trasformati
  2. intermediari: possesso di strutture idonee per commercializzazione di sughi, condimenti ed altri prodotti trasformati
  3. punti vendita al dettaglio: possesso di strutture idonee

Vendita direttamente al consumatore finale da parte di soggetti appartenenti alla filiera è ammessa solo se prodotti QM non manipolati  da loro.

Mantenimento e verifica di conformità del sistema “QM” attraverso:

  1. autocontrollo, svolto secondo le linee predisposte dal concessionario da singoli operatori della filiera per accertare rispetto del disciplinare
  2. controllo di parte seconda, eseguito dal concessionario su aderenti alla filiera con frequenza non inferiore a quella indicata per Organismo di controllo,  accertando, in particolare, che in ogni fase di filiera, rispettata separazione dei capi, materie prime, prodotti a marchio QM dagli altri, nonché gestione di eventuali non conformità. Concessionario deve effettuare “bilancio di massa” (entrata, resa uscita, giacenza) dei prodotti a marchio
  3. controlli di parte terza, attuati da Ente terzo di certificazione accreditato, pubblico o privato, individuato dal concessionario.