PSR E FILIERA CORTA (Reg. 1305/13; D.A. 12/3/18; D.G.R. 17/12/18; D.D.S. 14/7/20, 4/12/20, 4/2/21, 18/2/21, 16/3/21, 18/2/22) (psr13)
Soggetti interessati:
Servizio Politiche Agroalimentari (Servizio), Servizio Decentrato Agricoltura (SDA)
Soggetto promotore può essere un’Associazione di produttori di qualsiasi natura giuridica (Escluse Organizzazioni professionali e/o interprofessionali rappresentative di più settori), che intende promuovere filiere corte (unico intermediario tra produttore e consumatore) o mercati locali (distanza tra produttore e acquirente finale inferiore a 70 km.) riguardanti tutti i prodotti agricoli di cui ad Allegato I del Trattato sia in entrata che in uscita dalla trasformazione, purché al momento di invio della domanda:
- raggruppa solo imprese che prevedono tra le attività dichiarate alla Camera di Commercio anche quella agricola
- in possesso di statuto da cui emerge che nella composizione degli organi decisionali prevalgono gli imprenditori agricoli iscritti alla Camera di Commercio Sezione di imprese agricole aventi almeno 1 unità aziendale ubicata nell’area sisma 2016 delle Marche (In caso di società di capitali, maggioranza delle quote societarie è posseduta dagli imprenditori di cui sopra),
- risulta iscritto alla Camera di Commercio con sede operativa nelle Marche;
- rappresenta tutti gli operatori della filiera in base ad un contratto sottoscritto dai partecipanti, che si configura come un “mandato ad agire in nome e per conto dei partecipanti” in merito a:
- gestione e registrazione del contratto di filiera con raccolta delle sottoscrizioni da parte dei singoli partecipanti;
- elaborazione, sottoscrizione e presentazione di unico progetto integrato di filiera corta/mercato locale (PIF) nel rispetto delle condizioni definite dal bando (può essere soggetto promotore di un progetto di filiera agroalimentare);
- coordinamento della presentazione dei progetti individuali, curando la rappresentanza dei partecipanti nei rapporti con l’Amministrazione in tutte le fasi dell’iter istruttorio e per tutti gli adempimenti legati agli atti e comunicazioni richiesti dal Servizio o connessi all’attuazione del PIF;
- ulteriori poteri ritenuti necessari per efficace realizzazione del progetto;
- svolge azione di animazione per la creazione e mantenimento della filiera;
- diventa concessionario di eventuale marchio di qualità alimentare promosso dalla filiera;
- coordina le attività della filiera ai fini del raggiungimento degli obiettivi esplicitati nel business plan;
- dispone di adeguata capacità amministrativa (indicare figure professionali da impiegare, anche a tempo parziale, per assolvere alle funzioni assegnate, che “debbono essere competenti sotto profilo tecnico amministrativo finanziario nello utilizzo dei fondi pubblici”). Requisito rispettato se utilizzato facilitatore di filiera iscritto nell’Elenco regionale;
- risulta responsabile, in ragione del mandato conferito, degli interventi svolti in qualità di beneficiario diretto di 1 o più Misure, senza però rispondere delle inadempienze e sanzioni applicabili ai beneficiari delle Misure attivate
Soggetti sottoscrittori del contratto di filiera possono essere imprenditori agricoli (singoli od associati), Associazioni dei produttori (salvo Organizzazioni professionali e/o interprofessionali rappresentanti più settori), imprese di lavorazione, trasformazione e commercializzazione del settore agroalimentare, imprese commerciali dei prodotti alimentari, purché al momento di invio della domanda:
- beneficiari o meno di 1 o più delle Misure attivabili dal PIF con investimenti effettuati nelle aree sisma 2016 delle Marche;
- in possesso dei requisiti di accesso previsti per le singole Misure di cui si intende usufruire di aiuto;
- non sottoposte alla “clausola Deggendorf”, che vieta l’erogazione di aiuti ad imprese soggette alla restituzione di aiuti giudicati illegittimi o incompatibili dalla Commissione;
- conservata una propria autonomia ai fini di: gestione del finanziamento (tenendo conto di eventuali limitazioni poste nel contratto di filiera); adempimenti fiscali; oneri sociali; rispondenza ai vincoli di ogni Misura e ad eventuali danni provocati nella realizzazione degli interventi di cui è titolare;
- non partecipante per stesso settore produttivo a stessa tipologia di filiera. Ammesso invece partecipare per stesso prodotto a filiere distinte, o a stessa tipologia di filiera ma per settori produttivi diversi, fermo restando che ogni fattura emanata sarà presa in carico una sola volta ai fini del fatturato PIF
Iter procedurale:
Servizio emanato con DDS 362 del 14/7/2020 bando ad evidenza pubblica, a seguito dei quali i soggetti promotori di PIF presentano entro ore 13 del 6/8/2020 domanda su SIAR con firma digitale (utilizzare Carta Raffaello o altra carta servizi abilitata), avvalendosi di CAA riconosciuto, allegando:
- dichiarazione di impegnarsi a registrare il contratto di filiera in caso di finanziamento del PIF
- progetto integrato di filiera (PIF) redatto in base a schema elaborato dal Servizio, contenente descrizione di:
- PIF;
- area di intervento (area sisma Marche del 2016), con delimitazione di 70 km. per progetti di mercato locale a partire dal punto baricentrico dell’area (Ammesse deroghe se produzioni debbono subire trasformazioni conto terzi fuori di tale area);
- soggetto promotore e soggetti partecipanti alla filiera e loro ruolo all’interno della filiera;
- soggetti esterni coinvolti nel PIF e loro ruolo in tale ambito;
- esigenze formative ed informative rilevate nei partecipanti alla filiera, evidenziando le tematiche affrontate rilevanti per filiera (sulla base di tali elementi valutata coerenza con le finalità di PIF);
- esigenze di sviluppo di progetti pilota, evidenziando loro ricaduta sui partecipanti alla filiera ed “assicurando stretta interconnessione tra domanda ed offerta di innovazione del PIF”(sulla base di tali elementi valutata coerenza con le finalità di PIF);
- attività di animazione e modalità di svolgimento dell’attività di coordinamento da parte del soggetto promotore;
- business plan di filiera, con prospettiva finanziaria di 48 mesi a partire dai 6 mesi successivi a concessione di aiuto, contenente descrizione di:
- analisi del contesto in cui inserito PIF (quadro regionale, nazionale ed internazionale del settore; situazione di partenza della filiera ed analisi SWOT);
- obiettivi e strategie che si intendono adottare con relative ricadute positive per le aziende partecipanti alla filiera in termini di vantaggi economici;
- contesto in cui PIF si inserisce e modalità per raggiungere consumatore finale;
- fatturato annuale previsto di filiera, calcolato in base al fatturato globale relativo ai prodotti di filiera conseguiti dai singoli aderenti nei confronti di consumatori finali, commercianti, altri trasformatori (Ammesso solo il fatturato originato dalla materia prima proveniente dall’area sisma Marche 2016);
- piano finanziario complessivo, evidenziando voci di costo relative alle singole Misure attivate (mai superiore allo stanziamento complessivo riservato a queste nel bando);
- cronoprogramma delle azioni ed investimenti da attivare con indicazione dei tempi di realizzazione di ogni intervento;
- investimenti materiali ed immateriali che PIF intende attivare, suddivisi tra progetti individuali aziendali ed interventi “di sistema” attuati dal soggetto promotore (evidenziare “carattere propedeutico o complementare di questo rispetto ai progetti individuali”), strettamente connessi ai prodotti di filiera, quali:
- Misura 1.1.aazioni formative attivate tramite Enti di formazione accreditati, tenendo conto di: esigenze formative degli aderenti al PIF; tematiche formative specifiche del PIF; potenziali destinatari delle azioni formative;
- Misura 1.2.aazioni informative (attività di reperimento, elaborazione e trasferimento delle informazioni) e dimostrative (attività volte a trasferire la conoscenza) da parte del soggetto promotore, avente almeno 1 sede nell’area del sisma Marche 2016. Durata massima di unico progetto informativo è pari a quella del PIF e riguardare tematiche connesse a questo emerse dall’analisi del fabbisogno di informazione degli aderenti al PIF stesso;
- Misura 3.1.a supporto ai costi di adesione a sistemi di qualità agricoli ed alimentari;
- Misura 4.1 ammodernamento aziende agricole purché rispettati seguenti ulteriori vincoli: investimenti previsti connessi al PIF (Per settore vitivinicolo ammesso solo acquisto di macchinari ed attrezzature per produzione e trasporto delle uve); realizzazione di punti vendita aziendali inerenti prodotti ricadenti sia in entrata che in uscita dalla trasformazione in Allegato I del Trattato e purché oltre 60% dei prodotti venduti è di provenienza aziendale (vietata vendita prevalente, in termine di fatturato, di prodotti vitivinicoli);
- Misura 4.2 investimenti promossi da imprese agroalimentari per ammodernare le strutture di trasformazione e commercializzazione, purché rispettati seguenti ulteriori vincoli: investimenti previsti connessi al PIF (Esclusi quelli relativi al settore vitivinicolo) e riguardanti prodotti in entrata ricadenti in Allegato I del Trattato (non solo quelli a DOP, IGP, STG, QM, biologico); investimenti per impianti di energia da fonti rinnovabili non concorrono a raggiungere la percentuale minima di investimento ai fini del punteggio di priorità; quantità di materie prime lavorate negli impianti finanziati proveniente per almeno il 60% da produttori agricoli sottoscrittori del contratto di filiera, anche ubicati fuori dall’area sisma Marche 2016 e dalle Marche;
- Misura 6.4.a.4. trasformazione di prodotti in entrata (ma non in uscita) ricadenti in Allegato I del Trattato;
- Misura 6.4.a.5 realizzazione di punti vendita extraziendali per commercializzare solo prodotti in entrata ricadenti in Allegato I del Trattato;
- Misura 16.2 sostegno ad unico progetto pilota per sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nell’ambito delle tematiche oggetto di filiera (Ammessi anche interventi riguardanti: benessere animale e prevenzione delle patologie animali e delle epizoozie; innovazione nell’organizzazione dei servizi, promozione del territorio, valorizzazione e tutela di beni ambientali/naturali tramite diversificazione delle attività produttive);
- Misura 16.4 supporto al processo di aggregazione ed avvio di PIF, purché piano di informazione e promozione dei prodotti a livello locale abbia durata di 3 anni;
- contratto di filiera redatto in forma di scrittura privata (schema predisposto dal Servizio) sottoscritta da tutti i partecipanti alla filiera e dal legale rappresentante del soggetto promotore, contenente descrizione di:
- soggetti che sottoscrivono il contratto in qualità di partecipanti;
- compiti affidati al soggetto promotore;
- finalità, oggetto, operazioni/interventi che si intendono realizzare e che concorrono a definire contenuti di PIF;
- quantitativi complessivi di prodotto che partecipanti si impegnano a mantenere per intera durata del contratto;
- durata del contratto (almeno 48 mesi);
- rapporti all’interno della filiera in relazione a: poteri di rappresentanza; impegni riguardanti realizzazione di singolo intervento in rapporto al PIF; responsabilità reciproche delle parti;
- vincoli che legano tra loro i diversi sottoscrittori del contratto di filiera in relazione agli obblighi di vendita e di acquisto ed eventualmente ai parametri di prezzo legati alla qualità delle produzioni;
- modalità di gestione di: eventuali riduzioni di aiuto in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di PIF; relativo contenzioso. Responsabilità per mancato raggiungimento del fatturato di filiera ripartita pro quota, in base alle specifiche inadempienze dei singoli sottoscrittori;
- modalità di recesso in caso di mancato finanziamento del PIF;
- modalità di adesione di nuovi partner o sostituzione dei partner iniziali
Servizio esegue entro 10 giorni esame di ricevibilità domanda (Escluse domande presentate oltre termini, o sottoscritte da persone diverse dal legale rappresentante, o prive di sottoscrizione)
Qualunque comunicazione con Servizio attuata tramite PEC a regione.marche.agricoltura@emarche.it
Servizio esegue istruttoria tramite specifico Comitato di Valutazione entro 150 giorni (Ammessa sospensione dei termini per 1 sola volta e per non oltre 30 giorni in caso di acquisizione di informazioni/documenti presso altre Amministrazioni pubbliche o presso stesso soggetto promotore, che deve fornirle entro termine fissato), attuando controlli amministrativi su tutte le domande presentate inerenti verifica di: presenza delle condizioni di ammissibilità del PIF e dei singoli progetti aziendali e “di sistema”(in particolare coerenza di questi con PIF); superamento del punteggio minimo di ammissibilità del PIF e dei singoli progetti aziendali e “di sistema” fissati nei rispettivi bandi delle Misure attivate; mantenimento degli obiettivi del business plan di filiera a seguito della finanziabilità o meno dei “singoli progetti afferenti alla filiera”. In caso di esito negativo della verifica, Servizio invia richiesta al soggetto promotore di dimostrare conseguimento di tale obiettivo, adottando soluzioni alternative, quali sostituzione di alcuni sottoscrittori del contratto di filiera con altri disposti a subentrare negli impegni, o impegno da parte del partner non finanziato a mantenere comunque gli impegni assunti.
Ammissibilità al finanziamento dipende dalla posizione in graduatoria del PIF e dei singoli progetti aziendali o “di sistema” all’interno di PIF in riferimento alle disponibilità finanziarie vigenti per PIF e per singola Misura. Si ha inammissibilità del PIF se domanda mancante della documentazione prescritta, o mancante del contratto di filiera completo degli elementi prescritti, o mancato raggiungimento del punteggio minimo previsto. Dichiarate inammissibili domande individuali o “di sistema”collegate a PIF non presentato o per cui presentata rinuncia o dichiarato non ammissibile o non ritenute idonee in base ai bandi di riferimento. Inammissibilità comunicata ad interessato, specificando punteggio assegnato, investimenti ammessi e non ammessi, contributo concedibile per progetti aziendali e di sistema, termine (10 giorni) entro cui possibile presentare riesame tramite SIAR alla Commissione di Valutazione che, prima della pubblicazione della graduatoria, decide nel merito. A conclusione di istruttoria, Servizio redige graduatoria in base alle priorità dichiarate in sede di invio della domanda e mantenute fino al raggiungimento dell’operatività della filiera (Priorità verificate dalla Commissione di valutazione):
- inclusione del progetto per la creazione e sviluppo di una filiera corta/mercati locali e relative attività promozionali nell’ambito di una strategia di sviluppo locale di un PIL approvato da un GAL o dal Servizio (Peso 20%): 1 punto
- quota della produzione di qualità riconosciuta a livello UE (cioè DOP, IGP, STG, biologico, QM) presenti in filiera (Peso 30%): 1 punto se 100% dei prodotti di filiera (in termini di fatturato) sono di qualità riconosciuta a livello UE; 0,5 punto se almeno 50% dei prodotti di filiera sono di qualità riconosciuta a livello UE
- adozione sistemi di tracciabilità delle produzioni (quali: ISO 22005; SITRA. per QM, IGP, STG; sistema di certificazione per DOP e per vini DOC, DOCG, IGT) in ogni fase della filiera (Peso 15%): 1 punto se 100% dei prodotti di filiera (in termini di fatturato) sono tracciati in ogni fase della filiera; 0,5 punto se almeno 50% dei prodotti di filiera sono tracciati in ogni fase della filiera;
- numero di produttori coinvolti in filiera (Peso 25%): 1 punto se numero di produttori aderenti a filiera superiore a 10; 0,5 punti se numero di produttori aderenti a filiera compreso tra 5 e 10;
- realizzazione di produzioni in territori interessati da Accordo agroambientale di area (AAA) approvato dalla Regione Marche entro termini istruttori del bando (Peso 10%): 1 punto se 100% dei produttori aderenti e fornitori di prodotti della filiera hanno azienda ricadente prevalentemente in territorio interessato da AAA; 0,6 punti se oltre il 70% di tali soggetti possiedono il suddetto requisito; 0,3 punti se tra 30% e 70% di tali soggetti possiedono il suddetto requisito
Ammessi a finanziamento solo progetti con punteggio minimo almeno pari a 0,30. A parità di punteggio finanziati progetti presentati da soggetti promotori con fatturato maggiore di filiera
Graduatoria relativa alle domande presentate sulle singole Misure attivate definita in base alle disposizioni dei relativi bandi
Finanziati PIF fino a dotazione finanziaria massima della filiera e delle singole Misure attivate. Si potrà pertanto verificare caso di:
- presentati progetti nella Misura per importo superiore a quanto stabilito da business plan di filiera per tale Misura: ammesse a finanziamento solo aziende in posizione utile in graduatoria interna a PIF di tale Misura, o finanziamento parziale dell’ultimo progetto in graduatoria, purché beneficiario ne garantisce il completamento a proprie spese
- esaurimento della dotazione di Misura che non consente di finanziare tutte le domande presentate in questa, con Commissione di valutazione che verifica se mancato finanziamento di alcuni progetti non pregiudica il raggiungimento degli obiettivi del business plan di filiera, o se soggetto promotore è in grado di proporre soluzioni alternative (v. sopra). Se verifica fornisce esito positivo, si procede al finanziamento del PIF
Graduatoria pubblicata sul sito istituzionale di Regione (www.norme.marchee.it), nonché inviata specifica comunicazione a soggetti ammessi ma non finanziabili per mancanza di fondi, affinché possano presentare eventuale ricorso entro i 60 giorni successivi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) o entro 120 giorni al Capo dello Stato.
Per eventuali varianti, adeguamenti tecnici, modifiche progettuali non sostanziali si fa riferimento a quanto stabilito nei bandi delle singole Misure attivate, fermo restando loro coerenza con gli obiettivi del PIF. In caso di modifica del soggetto promotore, questa è considerata variante se cambiato il CUAA ed è ammessa solo:
- in casi debitamente motivati (v. decesso di legale rappresentante, o gravi dissesti finanziari, o trasformazione di ragione sociale);
- se subentro non modifica le condizioni di accesso ed il punteggio in graduatoria;
- se subentrante si impegna a realizzare gli investimenti in luogo del cedente rispettando tutte le condizioni ed impegni riportati nel nulla osta di concessione, compreso vincolo di 5/10 anni dopo ultimazione del piano aziendale
Adesione di nuovi soggetti a PIF è considerata come “modifica non sostanziale”, pur vigendo obbligo per il soggetto promotore di presentare appendice registrata del contratto di filiera (Ammessa unica registrazione per tutti i nuovi aderenti al contratto intervenuti durante l’anno)
Beneficiario si impegna a:
- registrare contratto di filiera ed ad inviarlo al Servizio entro 30 giorni dalla notifica di finanziamento del PIF Servizio con DDS 98 del 18/2/2022 fissa al 31/3/2022 il termine per la registrazione dei contratti relativi ai bandi anni 2019 e 2020 per PIF attivati in area sisma 2016
- raggiungere entro 6 mesi dal decreto di finanziamento del PIF la piena operatività della filiera (da mantenere per almeno 3 anni successivi), che si intende conseguita quando:
- almeno 60% del fatturato annuo previsto nel business plan del PIF viene mantenuto per almeno 2 anni sui 3 previsti. Fatturato calcolato in base alla produzione media per ha. della coltura ed al prezzo medio di mercato del prodotto di filiera (In tal caso verificare effettivo prezzo di vendita delle produzioni ottenute in filiera)
- impresa di trasformazione dimostra dalla data del collaudo delle opere e fino al termine del periodo di operatività del PIF che almeno 60% del prodotto lavorato in impianti finanziati derivi da produttori agricoli partecipanti alla filiera, conferito in conformità al contratto di filiera sottoscritto
- rispettare gli impegni previsti dalle singole Misure attivate. Servizio consente a seguito di COVID19 la conclusione degli investimenti entro 30 mesi invece dei 24 mesi previsti inizialmente con: DDS 647 del 4/12/2020 per la Mis. 4.1; DDS 144 del 16/3/2021 per Mis. 4.2; DDS 52 del 4/2/2021 per la Mis. 6.4.a.4; DDS 86 del 18/2/2021 per la Mis. 16.2
- comunicare nuove adesioni al contratto di filiera, mediante invio di unica appendice registrata del contratto
Servizio esegue controlli in merito alla piena operatività della filiera per un periodo di 3 anni, verificando tramite documenti contabili (fatture, registri): vendita dei prodotti da parte dei soggetti aderenti alla filiera verso soggetti esterni (consumatori finali, commercianti, altri trasformatori); lavorazione di almeno il 60% del prodotto negli impianti di trasformazione finanziati proveniente da partecipanti alla filiera (In caso di partecipazione a più filiere, ogni fattura va considerata 1 sola volta ai fini del raggiungimento del fatturato delle diverse filiere)
Contro la comunicazione di esito negativo relativo alla domanda di variante, SAL, saldo, il beneficiario può presentare, tramite SIAR, entro 10 giorni memorie scritte alla Commissione di Valutazione per il riesame, che si esprime entro 15 giorni successivi. Se provvedimento definitivo permane negativo, ammesso ricorso entro 60 giorni dalla notifica al TAR o entro 120 giorni al Capo dello Stato
Entità aiuto:
Per bando 2020 stanziati 1.750.000 € di cui: 50.000 € per Misura 1.1.a; 100.000 € per Misura 1.2.a; 100.000 € per Misura 3.1.a; 350.000 € per Misura 4.1; 300.000 € per Misura 4.2; 200.000 € per Misura 6.4.a.4.; 200.000 € per Misura 6.4.a.5; 50.000 € per Misura 16.2; 400.000 € per Misura 16.4 (10% delle risorse di ogni Misura destinate a fondo riserva per far fronte ad eventuali ricorsi amministrativi o giurisdizionali)
Massimali di contributo concedibili per Misura sono quelli stabiliti dai singoli bandi attivati (salvo per: Misura 1.2.a dove il contributo è pari al 100% fino a 40.000 €/progetto; Misura 4.1 dove massimale di contributo concedibile è pari a 150.000 €; Misura 4.2 dove massimale di contributo fissato in 500.000 €), mentre massimale di contributo per PIF (dato dalla somma dei contributi erogati per le diverse Misure attivate, comunque mai superiore alle risorse disponibili per ogni Misura) non può superare il 60% del fatturato triennale del PIF stesso, proveniente dall’area sisma Marche 2016, comunque non oltre 800.000 €. Per PIF con fatturato nei 3 anni inferiore a 100.000 € non concesso alcun contributo.
Sono applicabili seguenti costi orari standard per Misura 16.2:
- personale dipendente a tempo determinato od indeterminato di Università: 73 €/ora per professore ordinario; 48 €/ora per professore associato; 31 €/ora per ricercatore/tecnico amministrativo
- personale dipendente a tempo determinato od indeterminato di Enti pubblici di ricerca: 55 €/ora per dirigente della ricerca, primo ricercatore; tecnologo di 1° e 2° livello; 33 €/ora per ricercatore e tecnologo di 3° livello; 29 €/ora per ricercatore e tecnologo di 4°, 5°, 6°, 7° livello, collaboratore tecnico/amministrativo
- operai agricoli a tempo determinato od indeterminato di imprese agricole, forestali, agroalimentari: 14,87 €/ora
- impiegati agricoli a tempo determinato od indeterminato di imprese agricole, forestali, agroalimentari: 21,03 €/ora
- titolare di impresa agricola partner: 14,87 €/ora se impiegato in lavori assimilabili a quelli di operaio agricolo (v. realizzazione di prove sperimentali/dimostrative); 39,43 €/ora se impiegato in lavori assimilabili a quelli di dirigente agricolo (v. attività di animazione e coordinamento; realizzazione di giornate dimostrative/divulgative per illustrare risultati dell’innovazione)
Spese ammissibili e non ammissibili, nonché massimali contributivi sono quelli riportati nei bandi specifici delle singole Misure attivate, purché connesse alla realizzazione del PIF
Sanzioni:
Fatte salve le sanzioni previste per le singole Misure attivate dai rispettivi bandi, se in fase di controllo in itinere (cioè nei 4 anni di vincolo) accertato il non mantenimento della piena operatività del PIF: riduzione aiuto del: 10% per Misura 4.1; 15% per Misura 4.2; 10% per Misura 6.4.a.4; 10% per Misura 6.4.a.5; 20% per Misura 16.4