PSR E PIANO GESTIONE FORESTE

PSR E PIANO GESTIONE FORESTE (Reg. 1305/13; D.A. 12/3/18 Mis. 16.8; D.G.R. 12/3/18; D.D.S. 10/5/18, 9/7/18, 11/11/21) (psr69)

Soggetti interessati:

Unioni Montane, Associazioni tra detentori privati o Comuni di superfici forestali, società pubblico private di gestione associata delle foreste, Associazioni tra Enti pubblici non economici (quali: Enti gestori di aree naturali protette e/o siti della rete Natura 2000; Associazioni agrarie e loro Consorzi), purché al momento di invio della domanda:

  1. coinvolti almeno 2 dei suddetti soggetti, salvo caso di soggetti pubblici (misti o privati) che già coinvolgono più Enti o soci, come risulta dal loro statuto. Se uno stesso sito della rete Natura 2000 ricade nella competenza di più Enti gestori individuato Ente capofila, a cui delegata: presentazione domanda di aiuto e pagamento; appalto del Piano, mentre sua adozione rimane in carico a singoli Enti per territorio di competenza; riferimento unico nei confronti di Regione per adempimenti del bando
  2. iscritti ad anagrafe di aziende agricole con fascicolo aziendale validato contenente tutte le particelle catastali boschive detenute oggetto di intervento
  3. non essere imprese in difficoltà finanziaria
  4. in possesso di conto corrente dedicato (bancario/postale) intestato al beneficiario e presente nel fascicolo aziendale
  5. detentori per almeno 10 anni di una superficie forestale minima oggetto del Piano almeno pari a 80 ha. (come da fascicolo aziendale) a titolo di proprietà, usufrutto, affitto (contratto scritto registrato), atto di conferimento a cooperativa di conduzione o a società/consorzio/azienda di gestione, contratto di comodato d’uso (anche gratuito), contratto di mandato, concessione demaniale. In caso di proprietà indivisa, allegare contratto di affitto pro quota
  6. redatti Piani di gestione forestale o strumenti equivalenti (v. Piani particolareggiati o di assestamento forestale, Piani di intervento forestali straordinari), aventi validità di almeno 10 anni e massima di 25 anni, riguardanti una superficie boschiva di almeno 80 ha. ricadente nel territorio della Regione Marche colpito dal sisma 2016, nel rispetto dei criteri di: pianificazione forestale fissati da Giunta Regionale; gestione forestale sostenibile; prevenzione degli incendi boschivi o di altre calamità naturali; dissesto idrogeologico
  7. in caso di Enti locali, Enti gestori di aree naturali protette e/o siti Natura 2000 soggetti a partecipazione pubblica: rispettate norme su appalti pubblici

Iter procedurale:

Regione emanato bando ad evidenza pubblica con DDS 144 del 10/5/2018, come modificato con DDS 204 del 9/7/2018, a seguito del quale i soggetti interessati presentano entro ore 13 del 14 Settembre 2018, anche avvalendosi di CAA, domanda su SIAR con firma digitale (Ammesso invio di più domande in caso di superfici boschive superiori a 80 ha. ubicate a significativa distanza o in Comuni diversi), allegando:

  1. relazione tecnica indicante: proprietà forestale interessata dal Piano di gestione; modalità di individuazione e quantificazione delle superfici boschive oggetto di aiuto (verificare tale superficie con quella riportata nel fascicolo aziendale)
  2. planimetria redatta su CTR in scala 1:10.000 in cui definita area oggetto di intervento. In caso di beneficiari associati, planimetria riporta singole superfici boschive di ogni partner “con calcolo in ha. delle singole superfici campite e la superficie totale oggetto del Piano”
  3. in caso di richiedenti non soggetti a procedure di appalto pubblico: 3 preventivi redatti da professionisti o studi/società professionali abilitati in materia forestale, in concorrenza tra loro, tra cui scegliere quello più conveniente in termini di prezzo
  4. in caso di richiedenti soggetti a procedure di appalto pubbliche: check list (predisposta da AGEA) di autovalutazione del servizio appaltato in relazione ad importo del contributo richiesto come base di gara. In caso di società partecipate dal pubblico: nota firmata dal legale rappresentante indicante scelta di applicare art. 17 comma 6 del D.Lgs. 175/16
  5. in caso di Enti locali, altri Enti pubblici, società o consorzi o aziende forestali e loro Associazioni con partecipazione pubblica: dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante impegno ad adottare strumento di pianificazione forestale prima di invio domanda pagamento di saldo
  6. dichiarazione sostituiva di notorietà sottoscritta dal legale rappresentante (Modello predisposto da Regione) attestante: possibilità di recuperare o meno IVA; elenco di Enti o soci aderenti come da statuto o atto costitutivo di Ente locale, societario o consortile; non aver chiesto altri contributi pubblici per redazione Piano di gestione per stessa superficie; eventuali aiuti in “de minimis” percepiti negli ultimi 3 esercizi finanziari (in caso di Associazioni, ogni soggetto partner deve redigere tale dichiarazione, attestando propria situazione)
  7. in caso di Associazione di più soggetti: accordo di programma (per Amministrazioni pubbliche) o contratto di mandato (per altri soggetti) sottoscritto dai legali rappresentanti di questi e registrato, in cui: attestata la disponibilità dell’area oggetto di intervento (v. concessione demaniale, contratto di comodato d’uso gratuito); assegnata al soggetto capofila la gestione delle particelle catastali boschive inserite nel Piano; indicata la superficie (Almeno pari a 80 ha.) e le particelle detenute dai singoli mandanti come risultanti dal fascicolo aziendale
  8. dichiarazione sostitutiva di notorietà sottoscritta dal responsabile della contabilità attestante di non essere impresa in difficoltà (modello approvato da Regione)
  9. in caso di proprietà indivisa: contratto di affitto pro quota
  10. dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante struttura regionale presso cui depositata documentazione richiesta ed estremi del procedimento di riferimento (Modello predisposto da Regione)

Domanda di aiuto ed eventuali documenti giustificativi forniti dal beneficiario possono essere corretti ed adeguati in ogni momento, se rilevati errori palesi riconosciuti da Regione, in quanto effettuati in buona fede e facilmente individuabili al controllo (v. errori materiali nella compilazione o incompleta compilazione di domanda o di allegati, informazioni contraddittorie od incongruenti tra domanda ed allegati). Non sono considerati errori palesi: mancata od errata indicazione degli interventi; mancata o errata documentazione ritenuta essenziale per requisiti di accesso e priorità di domanda

Se in sede di istruttoria occorre acquisire ulteriori informazioni/documenti, Servizio notifica elenco di questi ad interessato, unitamente al termine perentorio di invio

Servizio Decentrato esegue entro 120 giorni istruttoria tramite controlli amministrativi su tutte le domande, anche incrociando dati con altre Misure di PSR o con regimi di aiuto PAC, al fine di verificare:

  • funzionalità della spesa al raggiungimento degli obiettivi progettuali, sua pertinenza, congruità e necessità ai fini di esecuzione di intervento, nonché sua conformità ai principi di sana gestione finanziaria
  • congruità dei prezzi relativi ai singoli investimenti proposti valutati per i beneficiari di diritto privato in base a preventivi di 3 ditte fornitrici concorrenti tra loro
  • congruità di check list di autovalutazione di appalto se beneficiario soggetto al Codice dei contratti pubblici

Servizio, in sede di istruttoria, può eseguire visite aziendali per accertare: rispondenza di quanto dichiarato in domanda dal richiedente; fattibilità del Piano proposto; sua conformità ad obiettivi della Misura

Servizio, a conclusione di istruttoria, dichiara inammissibile domanda se presentata oltre i termini, o non sottoscritta o sottoscritta da persona diversa da legale rappresentante, mancante dei documenti prescritti. Nel caso di inammissibilità, totale o parziale, di domanda, Servizio comunica ad interessato esito motivato di istruttoria, specificando:  punteggio assegnato; superficie di Piano ammessa e non ammessa; contributo concedibile; termine per presentare ricorso (entro 10 giorni) a Comitato Coordinamento Misura (CCM). Se a seguito di esame del ricorso (entro 20 giorni, comunque prima di pubblicazione della graduatoria) CCM mantiene giudizio di inammissibilità, soggetto può presentare ricorso entro 60 giorni da notifica comunicazione a TAR o entro 120 giorni a Capo dello Stato

Servizio Regionale Agricoltura redige graduatoria domande ammissibili, tenendo conto dei seguenti criteri:

  1. estensione della superficie forestale detenuta, amministrata e/o gestita (Peso 50%): 1 punto per estensione superiore a 400 ha.; 0,5 ha. per estensione compresa tra 200 e 400 ha.
  2. superfici forestali comprese in progetto di filiera legno-energia (Peso 30%): 1 punto se domanda di aiuto presentata, finanziata e liquidata nell’ambito della Misura 16.6 filiera legno energia
  3. beneficiari gestori del demanio forestale regionale o di altri boschi di proprietà pubblica, o di foreste gestite in forma associata o consortile (Peso 20%): 1 punto per beneficiari gestori del demanio forestale regionale; 0,6 punti per beneficiari gestori di altri boschi di proprietà pubblica od in forma associata o consortile

Ammesse in graduatoria solo le domande che raggiungono almeno punteggio di 0,30. A parità di punteggio, priorità a domanda che prevede realizzazione di Piano forestale di maggiore estensione

Graduatoria approvata con decreto del Dirigente Servizio Agricoltura, pubblicata su BUR e su sito www.norme.marche.it nonché comunicata ad interessato la cui domanda non finanziabile per mancanza di fondi, affinché possa presentare ricorso entro 60 giorni da comunicazione  a TAR o entro 120 giorni a Capo di Stato.

Beneficiari in sede di realizzazione del progetto possono:

  • comunicare con Regione solo tramite PEC
  • qualora non intendono interagire personalmente con Uffici regionali, delegare alcune attività ad altro soggetto, previa comunicazione con firma autenticata al Servizio, evidenziando: dati del soggetto delegato; attività delegate; durata della delega (in genere fino a termine della trattazione della pratica)
  • apportare variazioni ai dati riportati in domanda, o nei documenti allegati, purché subito comunicate a Servizio, che verifica loro ammissibilità (in particolare non comportano ammissibilità domanda, riduzione punteggio di graduatoria)
  • presentare, tramite SIAR, varianti in caso di cambio di beneficiario o del rappresentante legale consentito solo in casi eccezionali (v. dissesto finanziario, trasformazione della ragione sociale, scadenza del mandato pro tempore), purché subentrante si impegna a: non modificare condizioni per cui concesso aiuto; realizzare investimenti; rispettare condizioni ed impegni riportati in nulla osta di concessione aiuto (compreso vincolo 10 anni dopo conclusione lavori); sostenere direttamente onere finanziario di investimento (fatture intestate a suo nome e da lui pagate, salvo caso di decesso o inabilità duratura di beneficiario per cui consentito invio documentazione intestata ad esso); stipulare, in caso di concessione di anticipo, appendice di subentro di polizza fideiussoria. Servizio esegue istruttoria, entro 45 giorni, anche mediante sopralluoghi, al fine di valutare conformità di variante con bando

Regione può concedere aiuto sotto forma di:

  • anticipo, pari a 50% del contributo concesso, a seguito invio domanda, tramite SIAR, corredata da:
  1. garanzia fideiussoria di tipo creditizio o assicurativo su modulistica AGEA, pari a 100% di anticipo richiesto, avente validità fino a liquidazione del saldo finale autorizzazione di svincolo da parte di Amministrazione competente
  2. per Enti pubblici soggetti al codice dei contratti pubblici: check list di autovalutazione di appalto eseguito
  3. in caso di contributi superiori a 25.000 € (5.000 € a decorrere da 1/1/2019): dichiarazione sostitutiva notorietà a fini antimafia
  4. dichiarazione del beneficiario di non essere destinatario di misure di prevenzione personale, né di condanne a titolo definitivo o meno per delitti di criminalità organizzata

Servizio istruisce domande entro 30 giorni. In caso di decadenza di aiuto, anticipo verrà restituito

  • saldo, a seguito invio domanda su SIAR, entro 16/11/2021 (termine così prorogato con DDS 888 del 10/9/2021), allegando:
  1. dichiarazione sostitutiva di notorietà di beneficiario (modello predisposto da Regione) attestante: di non aver usufruito di altri finanziamenti pubblici per Piano; eventuali aiuti percepiti in regime “de minimis” negli ultimi 3 esercizi finanziari (Nel caso di Associazioni, ogni soggetto partner deve effettuare tale dichiarazione)
  2. dichiarazione sostitutiva di notorietà (modello predisposto da Regione) di soggetto incaricato di redigere Piano, attestante che prestazione eseguita riguarda realizzazione del progetto finanziato redatto secondo
  3. relazione su stato finale e contabilità relativa alla redazione del Piano, timbrata e firmata dal soggetto incaricato, con calcolo catastale consuntivo della superficie pianificata (indicare Comune, proprietà, fogli, particelle interessate dal Piano, superficie totale ed oggetto di intervento di ogni particella). Se superficie pianificata diversa da quella iniziale contributo non potrà aumentare, ma solo diminuire in base a superficie effettivamente pianificata, tenendo conto di superficie boschiva risultante da fascicolo aziendale
  4. certificato di regolare esecuzione del servizio a firma del soggetto incaricato
  5. copia cartacea ed informatica del Piano
  6. per Enti pubblici soggetti al codice dei contratti pubblici: check list di autovalutazione di appalto eseguito (post gara) e di affidamento del servizio di architettura ed ingegneria
  7. in caso di Enti locali, altri Enti pubblici, Società o Consorzi o Aziende forestali e loro Associazioni partecipate da Enti pubblici o aventi un organo di amministrazione: atto di adozione dello strumento di pianificazione forestale oggetto di aiuto
  8. se pianificazione forestale ricade (anche parzialmente) in siti Natura 2000: copia richiesta di rilascio parere di valutazione di incidenza indirizzata ad Autorità competente
  9. fatture, in cui evidenziati lavori svolti e riportato codice ID di domanda e Sottomisura di riferimento, pena loro inammissibilità
  10. copia delle contabili inerenti ai pagamenti effettuati mediante conto corrente dedicato, quali: bonifici/riba eseguiti tramite banca o posta, con riferimento a fattura pagata (in caso di home banking, allegare stampa di operazione, attestante data e numero di transazione eseguita); assegni “non trasferibili”, corredati da estratto conto rilasciato da Istituto di credito attestante avvenuto pagamento; carta di credito e/o bancomat, corredato da estratto conto rilasciato da Istituto di credito attestante avvenuto pagamento (escluse carte prepagate)
  11. copia registro IVA sottoscritto da beneficiario o da soggetto delegato alla tenuta del registro, evidenziando fatture rendicontate. In caso di IVA non recuperabile, copia del parere di Agenzia delle Entrate al riguardo
  12. in caso di contributi superiori a 25.000 € (5.000 € a decorrere da 1/1/2019): dichiarazione sostitutiva notorietà a fini antimafia
  13. dichiarazione del beneficiario di non essere destinatario di misure di prevenzione personale, né di condanne a titolo definitivo o meno per delitti di criminalità organizzata

Servizio procede a liquidazione del saldo entro 75 giorni da invio domanda (comunque dopo esecuzione dei controlli in loco da parte di Servizio regionale competente in materia di audit su un campione di domande) dopo aver verificato:

  1. raggiungimento degli obiettivi indicati da Piano; redazione del Piano; documentazione presentata a saldo;
  2. effettiva realizzazione degli investimenti previsti e rendicontati;
  3. regolare esecuzione dei lavori come da programma approvato;
  4. conformità alla gestione sostenibile delle foreste con indicazione degli obiettivi di prevenzione e ripristino dei danni derivanti da incendi boschivi ed altre calamità naturali;
  5. compilazione di check list di controllo delle procedure di affidamento del servizio in base a normativa sui contratti pubblici;
  6. mantenimento delle condizioni di accesso e delle priorità assegnate;
  7. regolare versamento di IVA;
  8. fornita adeguata pubblicità al finanziamento pubblico

In caso di esito negativo di istruttoria di domanda di saldo, il beneficiario può presentare richiesta di riesame a CCM, che la valuta entro 15 giorni. A seguito del provvedimento definitivo negativo del Servizio, beneficiario può presentare ricorso a TAR entro 60 giorni, o a Capo dello Stato entro 120 giorni da notifica di tale decisione.

Eventuali economie di spesa realizzate a seguito di realizzazione del Piano dovute a ribassi registrati nell’affidamento dei lavori non possono essere reimpiegate

Beneficiario deve. pena perdita del contributo e recupero degli importi già versati:

  • comunicare con Regione solo tramite PEC (regione.marche.pfcsi@emarche.it)
  • realizzare e rendicontare investimenti, entro 16/12/2021 (termine così prorogato con DDS 1046 del 11/11/2021)
  • realizzare Piano in modo conforme a finalità della Misura ed al progetto approvato
  • sostenere spese per redazione di Piano forestale riguardante almeno 80 ha. di superficie boschiva (eventualmente per ogni beneficiario associato) pari almeno al 70% del contributo concesso (fermo restando ribassi ed economie conseguite)
  • rendere noto al Servizio Decentrato Agricoltura competente ogni eventuale variazione e/o mancata realizzazione del Piano ammesso ad aiuto
  • mantenere la destinazione d’uso di investimenti realizzati per almeno 10 anni da data di concessione del saldo finale per investimenti immobili (5 anni per investimenti mobili)
  • non alienare beni acquistati o ristrutturati con contributo per almeno 5 anni da data di concessione del saldo finale
  • conservare a disposizione di Regione, AGEA, Commissione Europea, tecnici incaricati dei controlli documentazione di spesa per almeno 5 anni da data di concessione del saldo finale
  • consentire sempre l’accesso, senza alcuna restrizione, ad aree e sedi del beneficiario, nonché a documentazione ai soggetti incaricati dei controlli
  • restituire subito, anche mediante compensazione con altri importi dovuti da AGEA, aiuti eventualmente percepiti in eccesso, o sanzioni amministrative applicate
  • dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico UE (Spese per pubblicità ammissibili ad aiuto) tramite collocazione in luogo ben visibile dal pubblico del seguente  materiale (da conservare per almeno 5 anni da data di concessione del saldo finale):
  • poster (formato A3), con informazioni attestante sostegno finanziario UE, in caso di contributo compreso tra 10.000 e 50.000 €
  • targa informativa, in cui evidenziare sostegno finanziario di UE, Stato italiano, Regione Marche al progetto in caso di contributo compreso tra 50.000 e 500.000 €
  • cartello temporaneo di “dimensioni rilevanti” in caso di contributo oltre 500.000 € (specie se investimenti riguardano infrastrutture/costruzioni)
  • targa informativa permanente o cartellone pubblicitario da installare entro data di invio domanda di pagamento (comunque entro 3 mesi da completamento operazione), in caso di contributo superiore a 500.000 €, in cui riportare: informazioni sul progetto (nome, obiettivo, descrizione di operazione) sostegno finanziario UE) che non debbono occupare oltre 25% dello spazio; emblema di UE, Stato italiano, Regione Marche
  • sito web di azienda, dove riportare: descrizione di operazione (evidenziare finalità, risultati, sostegno finanziario UE)

Entità aiuto:

Per anno 2018 stanziati 478.501,03 €, di cui 10% a fondo riserva per far fronte ad eventuali ricorsi amministrativi

Contributo pari a 100 %, fino ad un massimo di 40 €/Ha (importo ridotto a 30 €/ha. se “aree già pianificate in passato”; importo maggiorato, comunque non oltre 8 €/Ha., per studi forestali legati agli obiettivi del programma quadro per il settore forestale), della spesa sostenuta per:

  • elaborazione, redazione e riproduzione (5 copie cartacee ed informatiche) di Piani di gestione forestale o loro strumenti equivalenti ricadenti nell’area sisma 2016 e relativi ad almeno 80 ha. di superficie boschiva
  • conto corrente dedicato

Spese eleggibili a partire da giorno successivo ad invio domanda (salvo spese propedeutiche per sua presentazione, comunque non anteriori a 12 mesi), purché documentate con fatture recanti in dettaglio servizio prestato

Contributo concesso “una tantum” (cioè stessa superficie può beneficiare di 1 solo Piano di gestione nel periodo 1/1/2014 – 31/12/2023) nell’ambito del regime “de minimis” (cioè 200.000 € di aiuto in totale percepiti dal beneficiario in tale regime nei 2 anni precedenti ed anno in corso)

Esclusa:

  • IVA (salvo se non recuperabile da beneficiario);
  • spese sostenute prima di invio della domanda (versamento di caparre od anticipi);
  • onorari di liberi professionisti e/o incentivi ai dipendenti in caso di progettazione interna;
  • spese non transitate sul conto corrente dedicato;
  • imposte, oneri, tasse, contributi previdenziali, interessi passivi, spese legali;
  • spese per pubblicità;
  • spese non riconducibili a quelle ammesse dal bando;
  • spese per Piani situati fuori da territorio extraregionale o in Comuni non ricadenti in area sisma 2016;
  • spese per polizza fidejussoria