POZZI

POZZI (R.D. 1775/33; D.Lgs. 275/93, 152/06; Legge 584/94, 136/99, 290/99; L.R. 5/06; D.G.R.M. 18/12/00) (acqua07)

Soggetti interessati:

Chiunque intende procedere all’estrazione ad uso irriguo di acque sotterranee mediante scavo di pozzi

Iter procedurale:

Proprietari, possessori od utilizzatori debbono denunciare pozzi esistenti a qualsiasi uso adibito,anche se non utilizzati o non assoggettati a disciplina utenza pubblica, entro 30 Giugno 2006 a Provincia competente, che predispone “una presa d’atto dopo la restituzione della autocertificazione con le relative schede tecniche” (Presa d’atto cumulativa in caso di unica domanda da parte di più soggetti, od unico soggetto con più prese pozzi).

Provincia inserisce dati del pozzo nel catasto regionale (Comunicazione di tale inserimento ad interessato equivale a presa d’atto).

Interessato dovrà presentare domanda di autorizzazione a perforazione di pozzi pere prelievo d acque sotterranee a Provincia (Comune in caso di prelievo di acque sotterranee ad uso domestico), contenente: titolare utenza; modalità di esecuzione di eventuali indagini preliminari a perforazione definitiva; modalità di realizzazione perforazione (indicare profondità massima raggiungibile e falde di captazione); localizzazione prelievo (Indirizzo, estremi catastali) ed eventuale punto di restituzione; uso di acqua (irrigua, potabile, industriale); portata media utilizzata in litri al secondo. Allegare:

–          certificato catastale particellare ed estratto mappa in cui evidenziata in rosso area di scavo;

–          relazione tecnica circa uso del pozzo redatta da tecnico iscritto ad Albo;

–          disegni del pozzo in pianta e sezione;

–          corografia 1:25.000 evidenziando zona del pozzo.

Per pozzi ad “uso domestico” (acqua utilizzata per usi personali del proprietario, della sua famiglia, del bestiame, nonché per l’irrigazione di giardini ed orti familiari) ed agricolo, la denuncia e richiesta di concessione effettuata mediante autocertificazione (Modello riportato su BUR 6/01) inviata a Comune.

Richiedente che utilizza più opere di presa, anche afferenti a diverse fonti di prelievo, o più soggetti che utilizzano medesima opera di presa possono presentare unica domanda, purché utilizzo per approvvigionamento di stessa unità aziendale o stessa rete

Provincia:

–          esaminata domanda, la invia ad Autorità di Ambito e al Comune interessato per affissione ad Albo Pretorio per almeno 30 giorni, in modo che tutti i cittadini possano prenderne visione ed inviare eventuali osservazioni ed opposizioni. Domanda di perforazione pozzo pubblicata anche su BUR;

–          rilascia entro 180 giorni decreto di autorizzazione “se non ostino motivi di pubblico interesse o contrasti con diritti di terzi” alla ricerca di acque sotterranee tramite trivellazione, costruzione del pozzo, esecuzione prove di emungimento.

Comune comunica a Provincia autorizzazioni rilasciate per pozzi ad uso domestico.

Autorizzazione ha durata di non oltre 1 anno (Prorogabile di 6 mesi previa constatazione lavori eseguiti).

Concessionario:

a)       ha obbligo di comunicare a Provincia data di inizio e conclusione dei lavori;

b)       prende cautele da adottare per pervenire effetti negativi su equilibrio idrogeologico e per prevenire possibile inquinamento da falde;

c)       ha eventuale obbligo di installazione apparecchiature idonee a rilevare livello di falda ed a consentire prelievo di campioni di acqua da parte Amministrazione pubblica;

d)       a conclusione lavori, avvisa Provincia, allegando relazione finale lavori e “progetto esecutivo delle opere per estrazione ed utilizzazione delle acque rinvenute”. Provincia esegue collaudo dell’opera entro 3 mesi e rilascia certificato di collaudo se riscontra conformità di questa ad autorizzazione concessa.

Provvedimento di riconoscimento per derivazioni di pozzi ricadenti in comprensori in cui ricerca, estrazione, utilizzazione di acque sotterranee soggette a tutela della Amministrazione pubblica inviato a Provincia che trasmette ad interessato modello di autocertificazione con relativa scheda tecnica da restituire completo entro 60 giorni. Utenza riconosciuta limitatamente a quantitativo di acqua prelevato, se non in contrasto con norme vigenti

Autorizzazione alla perforazione revocata, senza che richiedente abbia diritto a compensi, in caso di inosservanza delle prescrizioni in questa stabiliti, o se manifestati effetti negativi su assetto idrogeologico della zona o per motivi di interesse pubblico.

Alla cessazione della concessione, pozzi debbono essere tombati e dotati di sistemi di sicurezza, al fine di impedire inquinamento della falda e garantire confinamento dell’acqua nel sito originario.

Sanzioni:

Chiunque effettua ricerca, estrazione, utilizzazione di acque sotterranee ad uso non domestico per pozzi ricadenti in comprensori sotto tutela: multa da 1.500 a 10.000 EUR. Qualora presentata denuncia in sanatoria entro 22/12/2006: multa di 51,65 EUR

Chiunque non effettua denuncia pozzi esistenti: multa da 100 a 600 EUR + sequestro e chiusura pozzo a spese trasgressore.

 

 

 

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