GUARDIE ECOLOGICHE

GUARDIE ECOLOGICHE (L.R. 29/92; Reg. Marche 1/10; D.G.R. 25/7/11) (teramb10)

Soggetti interessati:

Soggetti aventi età superiore a 18 anni, diploma di istruzione di 2° grado (se conseguito diploma all’estero occorre presentare dichiarazione sostitutiva notorietà attestante livello di scolarizzazione posseduto), privi di condanne penali o procedimenti penali in atto che intendono svolgere, a seguito di partecipazione a specifico corso, servizio gratuito di Guardia Ecologica Volontaria (GEV). Rientrano tra questi anche:

  • cittadini UE in possesso di buona conoscenza (orale e scritta) della lingua italiana verificata tramite test di ingresso da conservare da parte di Ente formatore
  • cittadini extraUE in possesso, oltre alla buona conoscenza della lingua italiana, di regolare permesso di soggiorno valido per intera durata del percorso formativo (in mancanza dimostrare sua richiesta di rinnovo)
  • guardie volontarie appartenenti alle Associazioni ambientali riconosciute, Associazioni venatorie e Federazione Italiana della pesca sportiva, purché superato un apposito test presso una Commissione di esame provinciale

Organismi di formazione riconosciuti dalla Regione Marche che intendono organizzare corsi iniziali e dei aggiornamento per GEV purché in possesso di

  • sede operativa nelle Marche accreditata per formazione superiore o formazione continua;
  • docenti qualificati (laurea o diploma universitario con esperienza di almeno 3 anni nell’ambito di riferimento; laurea/diploma o esperti del settore professionale con esperienza didattico professionale di almeno 3 anni nell’attività di riferimento), compresi docenti delle Forze di Polizia (aventi esperienza di almeno 3 anni);
  • tutor da individuare in funzione della specificità del progetto formativo;
  • strutture ed attrezzature necessarie alla realizzazione del corso;
  • aula per lezioni teoriche dotata di postazioni individuali e dispositivi didattici. In caso di lezioni a distanza, queste attuate con modalità che ne consentono tracciabilità
  • tecniche idonee a valutare crediti formativi dei partecipanti sulla base di documentazione presentata da conservare presso Ente stesso

Iter procedurale:

Regione Marche, sentita la Consulta ecologica, svolge compiti di:

  • indirizzo e coordinamento delle attività dei gruppi provinciali di GEV;
  • definizione delle caratteristiche dei tesserini di riconoscimento (Modello pubblicato in Allegato B a DGR 1070 del 25/07/11 su BUR 70/11) e delle divise di GEV;
  • stipula protocolli di intesa con le Province in cui definire “linee fondamentali del programma di attività dei gruppi provinciali di GEV e delle attività di formazione ed aggiornamento di queste, nonché “individuazione di settori di particolare interesse ambientale cui riservare utilizzo di attività GEV”;
  • coordinamento regionale per svolgimento attività di informazione e vigilanza ecologica;
  • assegnazione idonei mezzi finanziari alle Province;
  • definizione del profilo professionale e dello standard formativo con DGR 709 del 15/6/2020, che prevede la partecipazione di soggetti interessati a divenire GEV a corso iniziale, composto al massimo di 18 allievi (compresi eventuali auditori) di 120 ore di cui:

–          60 ore di lezioni teoriche sulle seguenti aree tematiche:

a)giuridico ambientale (24 ore), riguardante: gestione dei rapporti con i diversi soggetti e Amministrazioni pubbliche operanti nel campo della tutela ambientale (PA); esecuzione dell’attività di vigilanza ecologica; analisi delle evidenze e produzione della documentazione relativa ad attività di vigilanza ecologica;

b)tecnica professionale (24 ore), riguardante: esecuzione dell’attività di vigilanza ecologica; analisi delle evidenze e produzione della documentazione relativa ad attività di vigilanza ecologica;

c)psicologia (4 ore), riguardante: gestione dei rapporti con i diversi soggetti e Amministrazioni pubbliche operanti nel campo della tutela ambientale (PA); esecuzione dell’attività di vigilanza ecologica;

d)organizzazione (8 ore), riguardante: organizzazione dell’attività di vigilanza ecologica.

Tali lezioni possono essere tenute con modalità a distanza (FAD) e/o e-learning purché:

a)fino ad un massimo di 30% del monte ore;

b)fornite informazioni dettagliate ed esaurienti su: elementi identificativi del progetto formativo; modalità di esecuzione di FAD; calendario; luoghi ed orari di svolgimento dell’attività didattica in presenza di un tutor multimediale; media usati e loro validazione da parte di Regione; modalità di valutazione di apprendimento previste;

c)documenti attestanti attività formativa svolta (quali tenuta di registri e/o report automatici prodotti dai sistemi informativi)

         – 60 ore di esercitazioni pratiche o tirocinio o stage, comunque sempre in presenza

A conclusione del corso saranno ammessi ad esame finale (di 8 ore), davanti ad una Commissione nominata dalla Regione (composta da: funzionario della Regione che la presiede; 2 esperti nelle discipline ecologiche ed ambientali; 1 esperto in legislazione ambientale; 1 funzionario di pubblica sicurezza designato dal Prefetto), solo quei partecipanti che hanno effettuato assenze per non oltre 10% del monte ore del corso, fermo restando possibilità per Ente di formazione di stabilire “modalità e tempi di recupero delle lezioni perse”. Esame finale articolato in prova di tipo teorico e pratico volta ad accertare acquisizione da parte del soggetto di competenze ed abilità tali da consentirgli di:

–          segnalare ad Organismi competenti alterazioni ambientali, individuando “ove possibile, cause e conseguenze, nonché effetti di interventi di risanamento”;

–          collaborare con Enti ed Organismi pubblici competenti in materia di:

a)vigilanza su: inquinamento idrico, acustico, atmosferico; gestione integrata dei rifiuti; escavazione di materiali litoidi; pulizia idraulica; protezione della flora e fauna; esercizio di caccia e pesca; tutela del patrimonio naturale e paesistico; difesa di incendi boschivi; osservanza delle prescrizioni di polizia forestale; tutela degli animali da affezione; biodiversità; violazione dei provvedimenti istitutivi di Parchi e riserve e dei relativi strumenti di pianificazione ed attuazione;

b)soccorso in caso di pubbliche incolumità o emergenze di carattere ecologico

In particolare per:

–          gestione dei rapporti con diversi soggetti di riferimento territoriali e PA sarà valutata acquisizione delle seguenti:

a)abilità: instaurazione e mantenimento di regolari rapporti con coordinatore territorialmente competente, condividendo con questo risultati ed obiettivi delle attività di vigilanza in base ad incarichi e ruoli attribuiti e condivisi; gestione di eventuali conflitti o criticità con coordinatore e/o colleghi in modo da mantenere “clima di trasparenza e collaborazione”; comunicazione con soggetti e PA al fine di avviare uno scambio di dati ed informazioni utili per attivare vigilanza

b)conoscenze: strutture, funzioni, ruoli di soggetti e PA, nonché delle Associazioni di GEV; elementi di comunicazione efficace; tecniche di gestione dei conflitti interpersonali; tecniche di comunicazione efficace e di ascolto attivo

–          organizzazione dell’attività di vigilanza sarà valutata acquisizione delle seguenti:

a)abilità: individuazione luogo oggetto di vigilanza mediante lettura di carte geografiche; individuazione di vincoli normativi relativi a tale luogo; individuazione delle attrezzature necessarie alla sorveglianza in funzione del luogo e tipo di anomalia segnalata; predisposizione degli strumenti, documentazione, dispositivi di protezione individuale (DPI) necessari per svolgere attività di vigilanza e verifica del loro corretto funzionamento; definizione modalità di svolgimento della vigilanza in base alle indicazioni ricevute dal coordinatore competente per territorio

b)conoscenze: tipologie e caratteristiche delle carte geografiche (topografiche, tematiche); modalità e tecniche di lettura delle carte geografiche; normative relative alla tutela ambientale ed ai vincoli naturalistici e paesaggistici; regolamento di Associazione di GEV; tipologie e caratteristiche di DPI e degli strumenti necessari per attività di vigilanza (orientamento, rilevazione di anomalie), nonché tecniche del loro utilizzo e modalità di verifica del loro corretto funzionamento; modalità di conduzione delle attività di vigilanza ecologica in autonomia ed in squadra

–          esecuzione dell’attività di vigilanza ecologica sarà valutata acquisizione delle seguenti:

a)abilità: identificazione e valutazione dei fattori di rischio per sicurezza e salute connessi ad attività di vigilanza ecologica; riconoscimento di eventuali violazioni della normativa ambientale e/o di tutela naturalistica e paesaggistica; individuazione settori di intervento ammessi da normativa per vigilanza ecologica; produzione prove di eventuali violazioni rilevate (rilievi fotografici, registrazioni video); georeferenziazione di eventuali violazioni rilevate; gestione di eventuali lamentele o disapprovazioni o minacce da parte del trasgressore; rilievo e gestione di eventuali guasti e/o danni ad attrezzature e mezzi di servizio

b)conoscenze: tipologie, caratteristiche, modalità e tecniche di lettura delle carte geografiche (topografiche, tematiche); normative relative a tutela ambientale e dei vincoli naturali e paesaggistici; tipologie, caratteristiche, modalità e tecniche di utilizzo degli strumenti di orientamento (GPS, bussola); modalità di conduzione di attività di vigilanza ecologica in autonomia o in squadra; tipologie e caratteristiche degli strumenti di rilevazione (rilevatore ottico in parallasse, rilevatore magnetico, rilevatore di microchip, rilevatore di radioattività) o degli strumenti per rilievi fotografici; modalità e tecniche di esecuzione di rilievi fotografici; tipologie e caratteristiche degli strumenti per realizzazione di videoregistrazioni e per georeferenziazioni, nonché modalità e tecniche per il loro utilizzo; normativa sulla sicurezza e specifiche procedure; tecniche di gestione dei conflitti interpersonali

–          analisi delle evidenze rilevate e produzione della documentazione su attività di vigilanza svolta sarà valutata acquisizione delle seguenti:

a)abilità: analisi dei dati risultanti dalle rilevazioni ottiche, magnetiche, della radioattività, nonché da foto e videoregistrazioni; riconoscimento dei diversi moduli previsti per registrare attività di perlustrazione eseguite; redazione documento di registrazione (verbale di servizio o di accertamento di sequestro o amministrativo), in cui riportare eventuali violazioni rilevate durante attività di vigilanza ecologica; interrogazione di banche dati dei servizi informativi territoriali al fine di reperire informazioni; verifica dati catastali del luogo oggetto di vigilanza; compilazione di eventuali documenti relativi ad utilizzo di mezzi, attrezzature, strumenti usati durante vigilanza ecologica; confronto con colleghi e coordinatore competente per territorio in caso di dubbi e criticità rilevate; predisposizione di fascicolo e suo invio alle Autorità competenti, in cui riportare informazioni utili ed eventuali infrazioni o reati rilevati ed il trasgressore

b)conoscenze: tecniche di analisi dei risultati ottenuti dalle rilevazioni ottiche, magnetiche, di radioattività, o da rilievi fotografici o videoregistrazioni; tipologie e caratteristiche dei verbali (di servizio, accertamento, sequestro amministrativo) e modalità della loro compilazione; tipologie e caratteristiche dei sistemi informativi territoriali e metodi per loro utilizzo; metodi di utilizzo del casellario catastale; elementi di diritto amministrativo, privato, penale e normative sulle sanzioni; strutture, funzioni e ruoli di soggetti e PA; modalità di comunicazione con soggetti e PA

Ente formatore, a seguito del superamento di esame, rilascia al partecipante attestato di Guardia Ecologica Volontaria (GEV), fermo restando che nomina a GEV deve essere approvata dal Prefetto e da giuramento prestato davanti al Sindaco

GEV accreditato deve frequentare eventi formativi di aggiornamento per almeno 30 ore complessive in 3 anni (Al termine di ogni aggiornamento rilasciato al partecipante attestato di frequenza da parte del soggetto attuatore, indicante tema e durata dell’evento)

Province svolgono compiti di:

a)approvare gruppi di guardie volontarie ecologiche (GEV), definendo:

  • criteri in base a cui gruppi di guardie volontarie ecologiche sono costituite;
  • modalità in cui tali guardie prestano servizio;
  • rapporti tra Provincia e gruppi guardie ecologiche e tra questi;

b)suddividere territorio per aree omogenee vigilanza di ampiezza compresa tra 2.500-3.000 ha.

c)fissare numero guardie ecologiche per ogni distretto;

d)stipulare convenzioni (Modello pubblicato su BUR 70/11) con raggruppamenti locali di GEV contenenti:

  • compiti affidati a GEV, quali:
  1. segnalare ad Organismi competenti alterazioni ambientali, ipotizzandone cause e conseguenze, nonché interventi di risanamento ambientale;
  2. collaborare con Enti ed Organismi pubblici incaricati di vigilanza in materia di inquinamento idrico, acustico, atmosferico, gestione integrata rifiuti, escavazione materiali litoidi, polizia idraulica, protezione di fauna e flora, esercizio di caccia e pesca, tutela del patrimonio naturale e paesistico, difesa da incendi boschivi, osservanza prescrizioni di polizia forestale, tutela di animali da affezione biodiversità, secondo le direttive da questi fissate (vedi segnalazione infrazioni rilevate, con relative generalità del trasgressore);
  3. accertare violazioni, che comportano applicazione di sanzioni amministrative, in materia di protezione del patrimonio naturale ed ambientali (comprese oasi e zone di ripopolamento e cattura, violazioni a strumenti di pianificazione ed attuazione di aree Parchi e Riserve naturali). Verbale redatto subito inviato ad Autorità competente (per irrogazione di sanzione), a Provincia e ad ARPAM;
  4. collaborare con Autorità competenti ai soccorsi, in caso di pubbliche calamità od emergenze di carattere ecologico/naturale;
  • tipologia organizzativa. Regolamento della Regione Marche n. 1/10 come modificato dalla LR 8/19 stabilisce che in ogni Provincia operano in via esclusiva Gruppi GEV, in possesso dei seguenti requisiti:
  1. iscritti al registro regionale del volontariato, di cui alla L.R. 48/95;
  2. dotati di un regolamento di servizio approvato dall’Autorità di pubblica sicurezza;
  3. composti da un numero minimo di 10 GEV (Si prescinde dal numero minimo in caso di esistenza di 1 solo gruppo nella Provincia);
  4. disponibilità ad eseguire attività di vigilanza programmata per almeno 8 ore  di media mensili per ogni GEV;
  • doveri di guardie ecologiche volontarie, quali:
  1. singola guardia può esercitare attività solo nell’ambito di raggruppamento GEV e di programmi di attività concordati con Amministrazione provinciale;
  2. svolgimento di attività nel rispetto di Regolamento di servizio (v. obbligo di indossare uniformi e/o indumenti identificativi; stemmi e distintivi propri di gruppo provinciale; divieti di portare armi);
  3. divieto di: detenere personalmente quanto sequestrato in seguito di servizio svolto; accettare regali e chiedere compensi per questione attinenti propria attività di GEV; utilizzare qualifica di GEV per scopi personali al di fuori di quanto previsto da convenzione sottoscritta con Provincia o da altre convenzioni definite con Enti locali e comunicate a Provincia; “accettare denaro o qualunque altra forma di oblazione a fronte di verbali elevati a trasgressori”;
  4. applicazione di sanzioni (sospensione o revoca) a GEV che commette infrazione nell’espletamento attività da parte di Provincia, sentito Gruppo provinciale di appartenenza e Coordinamento regionale;
  • doveri del raggruppamento di GEV, quali:
  1. accertamento delle infrazioni alle disposizioni di legge in materia di protezione del patrimonio naturale ed ambiente, che determinano applicazione di sanzioni pecuniarie;
  2. segnalazione ad Autorità competente di “qualsiasi caso di presunto inquinamento e depauperamento dell’ambiente” rilevato nello svolgimento compiti di sorveglianza;
  3. immediata segnalazione verbale, telefonica, telematica ad ARPAM e/o Autorità di Polizia Giudiziaria di casi di emergenza che “richiedono tempestivo intervento di organi preposti per accertamento di eventuali responsabilità o interventi di bonifica e risanamento”;
  4. attuazione del programma annuale predisposto da Provincia;
  5. disponibilità, “nei limiti delle risorse umane, tecniche ed economiche”, a collaborare con Provincia e Regione in caso di calamità naturali, nonché a prestare attività a favore di settori di particolare interesse ambientale individuati da Giunta Regionale;
  6. trasmissione a Provincia di rendiconto delle attività svolte con cadenza trimestrale;
  7. non addebito a Provincia di “ogni altro onere ed obbligo non espressamente richiamato nell’accordo, né previsto da normativa vigente e da eventuali responsabilità civili o penali conseguenti ad attività non ricadenti in quelle indicate dal decreto di incarico”;
  8. comunicazione a Provincia di eventuali convenzione sottoscritto con Enti locali in materia di tutela del patrimonio naturale ed ambientale;
  • doveri della Provincia, quali:
  1. liquidare contributo trimestrale per servizi;
  2. inviare aggiornamenti legislativi e procedurali inerenti compiti di GEV;
  3. fornire cartografia provinciale, tematica e topografica;
  4. predisporre, in collaborazione con raggruppamento GEV, entro 31 Dicembre programma di attività anno successivo;
  5. garantire assistenza legale gratuita in relazione a fatti od atti connessi ad attività di servizio;
  6. stipulare contratti di assicurazione sia contro infortuni in cui GEV possono incorrere nello svolgimento del servizio, sia in merito a responsabilità civile verso terzi danni arrecati da GEV nello svolgimento della loro attività;
  7. mettere a disposizione del raggruppamento GEV mezzi ed attrezzature per tutta la durata della convenzione;
  8. curare attività di formazione ed aggiornamento del raggruppamento GEV;
  • aspetti economici, in cui definito: contributo versato da Provincia a raggruppamento GEV per istituzione e registrazione di associazione; materiale di cancelleria; spese postali; servizi di protocollazione; spese telefoniche; materiale di consumo per svolgimento attività convenzionate; mezzi tecnici (auto proprie, GPS, …) funzionali ad attività;
  • modalità di risoluzione automatica di accordo in caso di mancato rispetto di quanto in esso prescritto, o se raggruppamento GEV perde requisiti di riconoscimento. Accordo valido 1 anno, rinnovabile tacitamente, salvo che una delle parti non intende rendere mediante preavviso scritto almeno 3 mesi prima di scadenza       

e)redigere programma attività delle GEV da inviare entro il 31 Gennaio alla Regione, specificando le spese da sostenere per l’esercizio delle funzioni assegnate e per la “realizzazione di eventuali progetti speciali”. Regione, entro 60 giorni dal ricevimento del programma, eroga alla Provincia un acconto pari al 30% delle spese preventivate. Provincia, entro il 31 Marzo successivo, invia alla Regione la richiesta di saldo, corredata da una relazione sull’attività svolta nell’anno precedente contenente spese sostenute per esercizio delle funzioni assegnate; progetti speciali realizzati; guardie in servizio ed accertamenti eseguiti. La mancata presentazione del rendiconto o la sua incompletezza, comporta la rideterminazione o la revoca del finanziamento, con eventuale restituzione dell’acconto percepito;

f)organizzare, eventualmente avvalendosi degli Enti di formazione accreditati corsi di formazione iniziale (aventi durata massima di 120 ore, di cui almeno 60 ore di esercitazioni sul campo) e corsi di aggiornamento (aventi durata massima di 30 ore)

g)procedere alla nomina delle GEV da iscrivere in un apposito Registro delle guardie in servizio;

h)sottoscrivere convenzioni con gli Enti gestori delle aree naturali protette, a cui affidare l’incarico di coordinare nel proprio territorio l’azione delle GEV;

i)inviare entro il 31 Marzo alla Regione una domanda di contributo (in cui specificare: numero delle GEV in servizio; attività da queste svolta), corredata da una relazione sull’attività svolta dalle GEV con relative spese sostenute. Regione Marche assegna fondi entro il 31 Maggio.

Chiunque intende divenire GEV (comprese quelle a cavallo), invia domanda alla Provincia, attestando il superamento dell’esame teorico-pratico relativo ai corsi di formazione professionale di cui sopra.

GEV sono nominate dalla Provincia, previa autorizzazione del Prefetto, in quanto pur non essendo armate, svolgono funzioni di pubblici ufficiali e quindi prestano giuramento davanti al Pretore.

GEV svolge programma di lavoro fissato dalla Provincia, compresa l’eventuale attività di caccia per “particolari motivi e previa autorizzazione degli organi da cui dipende”.

Sanzioni:

In caso di irregolarità rilevate nelle funzioni assegnate: sospensione, sentito il gruppo provinciale delle GEV e la Consulta ecologica, per non oltre 6 mesi della guardia inadempiente. In caso di ripetute infrazioni, anche dopo la sospensione, o di grave irregolarità, o di accertata inattività, o di perdita dei requisiti: revoca dell’incarico da parte della Provincia.

Provvedimenti di sospensione o di revoca sono comunicati alla Regione ed al Prefetto