FORMAZIONE E LAVORO

FORMAZIONE E LAVORO (Legge 128/13, 145/18; D.Lgs. 77/05; DM 03/11/17; DGR 06/08/18)   (corsi12)

Soggetti interessati:

Ministero Istruzione, Università, Ricerca (MIUR), Regione, studenti (aventi oltre 15 anni) di Istituti tecnici e professionali e di Licei (Regione può estendere l’opportunità anche a studenti inseriti in percorsi di istruzione e formazione professionale) impegnati nei “percorsi di alternanza” scuola-lavoro nell’intento di:

  1. attuare modalità di apprendimento flessibile ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, secondo ciclo ordinario che collegano formazione in aula con esperienza pratica;
  2. arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro;
  3. favorire orientamento di giovani per valorizzare vocazioni personali, interessi e stili di apprendimento individuali;
  4. realizzare organico collegamento delle istituzioni scolastiche con mondo del lavoro che consenta partecipazione attiva dei giovani ai processi formativi;
  5. correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale, economico del territorio.

Esclusi: contratti di apprendistato; scuole ed Enti di formazione militare

Iter procedurale:

Istituito presso il MIUR il Comitato per il monitoraggio e la valutazione dell’alternanza scuola-lavoro e presso ogni Ufficio Scolastico Regionale una Commissione territoriale per l’alternanza scuola-lavoro, presieduta dal Dirigente del suddetto Ufficio e composta da: 3 studenti; 2 docenti; il Dirigente scolastico; 1 rappresentante di Regione; 1 genitore. Commissione rimane in carica per due anni scolastici ed ha il compito di verificare la corretta applicazione delle disposizioni di cui al DM 03/11/17.

Giunta Regione, con DGR 1099 del 06/08/2018, ha istituito un Tavolo regionale di governance per “alternanza scuola lavoro”, composto da: Assessore competente (che lo presiede); Dirigente PF Istruzione, Formazione, Orientamento; Direttore da Ufficio scolastico regionale per le Marche; Rettore delle Università marchigiane, Dirigente PF Prevenzione e Promozione della Salute nei luoghi di lavoro; Presidente della Camera di Commercio delle Marche; Presidenti regionali di Confindustria, Confartigianato, CNA, Confesercenti, Confcommercio, Coldiretti, CIA Marche, Copagri, Confagricoltura, Legacoop, Confcooperative; Segretari regionali di CGIL, CISL, UIL, SNALS; Presidente di UBI Marche; Presidente di ANCI Marche.

Il Tavolo si riunisce almeno 3 volte/anno, e eventualmente costituendosi in gruppi di lavoro tematici a cui possono partecipare anche esperti e rappresentanti di Istituti al fine di rendere più efficace la raccolta e valutazione delle proposte e delle problematiche segnalate in materia di alternanza da diversi attori e coordinamenti territoriali tavolo ha il compito di:

  1. promuovere ed orientare gli interventi in materia di “alternanza scuola lavoro” in una logica di integrazione a livello regionale
  2. impostare sistemi di monitoraggio dell’attività e dei risultati conseguiti, mettendo in sinergia le diverse banche dati presenti nei vari settori
  3. censire le risorse investite nella promozione ed attuazione dei progetti di “alternanza scuola lavoro” per attuare investimenti strategici
  4. elaborare proposte per migliorare la programmazione dell’attività
  5. predisporre linee di indirizzo riguardanti i soggetti ospitanti, anche per organizzare l’accoglienza degli studenti
  6. promuovere un piano di formazione per docenti, tutor didattici ed aziendali
  7. contribuire a definire standard di qualità dei servizi in modo da elevare il livello quali quantitativo dei percorsi formativi nella Regione
  8. analizzare le metodologie e gli strumenti utilizzati in modo da favorirne l’omogeneità
  9. promuovere la cultura “dell’alternanza scuola lavoro”, nei confronti dei soggetti ospitanti anche tramite la diffusione di best practices e realizzazione di azioni informative con coinvolgimento dei sistemi di rappresentanza
  10. promuovere un’azione di orientamento coordinato nei confronti verso gli studenti
  11. promuovere l’evoluzione del’l’alternanza verso un sistema duale e la diffusione dell’apprendistato di 1° livello

MIUR, con DM 03/11/2017, ha definito carta dei diritti e dei doveri degli studenti impegnati nell’alternanza scuola-lavoro, da intendersi quale parte integrante del percorso di studio.

“Percorsi di alternanza” sono progettati, attuati, verificati e valutati dalle Istituzioni scolastiche, in base ad apposite convenzioni stipulate con strutture ospitanti, o con loro Associazioni di rappresentanza, o con Camere di Commercio, o con Enti pubblici e privati (compresi quelli del terzo settore), o con Ordini professionali, o con musei ed altri Istituti pubblici e privati operanti nel settore delle attività culturali, o con Enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale, o con Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI disponibili ad accogliere gli studenti per “periodi di apprendimento in situazione lavorativa”, che non si configurano mai come rapporto individuale di lavoro.

“Percorsi di alternanza” sono inseriti nel piano triennale dell’offerta formativa predisposto da Istituto scolastico, nonché nel piano educativo di corresponsabilità definito con il soggetto ospitante, in cui riportati diritti e doveri di studenti e genitori nei confronti delle Istituzioni scolastiche e dei soggetti presso cui realizzato il “percorso di alternanza” anche:

  • durante il periodo di sospensione delle attività didattiche, secondo un percorso personalizzato e con modalità di verifica stabilite
  • all’estero, secondo modalità definite dalle Istituzioni scolastiche.

Legge 145/18 ad art. 1 comma 784 e 787 stabilisce, sulla base di linee guida definite dal  MIUR, che a partire dall’anno scolastico 2018/2019 i “percorsi per la competenza trasversale e per l’orientamento” (ex “percorsi di alternanza scuola lavoro”) sono attuati per una durata di almeno: 210 ore nei 3 anni conclusivi del percorso di studi degli Istituti professionali, 150 ore nel 2° biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli Istituti tecnici; 90 ore nel 2° biennio e nel 5° anno dei licei. Le risorse sono assegnate agli Istituti scolastici nei limiti necessari allo svolgimento dei suddetti percorsi nel numero minimo di ore indicate. Ciò comporta per l’anno scolastico 2018/2019 la rimodulazione dei progetti attivati, anche “nei confronti di eventuali soggetti terzi coinvolti” .

Studenti e genitori hanno diritto ad un’ampia informazione su: “percorsi di alternanza” scuola-lavoro; loro finalità formative/educative; competenze attese ed obblighi derivanti dall’attività lavorativa; implicazioni di questa su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Durata delle attività giornaliere svolte mai superiori ad orario indicati in convenzione.

Nel caso degli studenti disabili, i “percorsi di alternanza” sono realizzati in modo da favorire la loro autonomia ed inserimento nel mondo del lavoro.

Studenti nei “percorsi di alternanza” sono supportati da un tutor interno designato da Istituto scolastico e da un tutor esterno designato dalla struttura ospitante, che al termine del “percorso di alternanza” redige una relazione (sottoscritta anche dagli studenti).

Studente ha diritto a:

  • al termine del “percorso di alternanza” al riconoscimento dei risultati conseguiti, in termini di competenze, abilità, conoscenze (anche trasversali). A tal fine il tutor fornisce al Consiglio di classe elementi utili per le valutazioni periodiche e finali sullo studente, ai fini dell’ammissione all’esame di Stato
  • ad esprimere una valutazione sull’efficacia e coerenza del “percorso di alternanza” svolto rispetto al proprio indirizzo di studio, sia durante lo svolgimento che alla fine di tale percorso. A tal fine Istituzione scolastica predispone strumenti di rilevazione
  • ad usufruire di sorveglianza sanitaria a cura di ASL
  • ad essere assicurato presso INAIL contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali, nonché alla copertura assicurativa per responsabilità civile verso terzi con oneri a carico di Istituzione scolastica (copertura riguarda anche eventuali attività svolte fuori dalla struttura ospitante, purché riportate nel “percorso di alternanza”)

Studente durante il “percorso di alternanza” deve:

  • rispettare le regole di comportamento (funzionali ed organizzative) vigenti nella struttura ospitante, nonché il regolamento dell’Istituto scolastico di appartenenza
  • frequentare almeno il 75% del monte ore previsto dal “percorso di alternanza”
  • garantire la sua partecipazione alle attività formative erogate dal soggetto ospitante
  • rispettare le norme vigenti in materia di igiene, salute, sicurezza sui luoghi di lavoro
  • rispettare la riservatezza dei dati, informazioni e conoscenze acquisite durante il “percorso di alternanza”
  • redigere, al termine del “percorso di alternanza”, una relazione secondo modalità definite di concerto tra Istituzione scolastica e struttura ospitante

Istituzione scolastica adotta provvedimenti disciplinari in caso di mancato rispetto delle suddette regole da parte degli studenti, che possono presentare reclamo contro tali provvedimenti entro 30 giorni alla stessa Istituzione scolastica.

Scuole secondarie di 2° grado sono tenute ad organizzare corsi di formazione in materia di tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro rivolte a studenti in “percorsi di alternanza”, mentre struttura ospitante è tenuta a fornire una specifica formazione al riguardo al momento di ingresso di studente nella struttura. Per venire incontro a tale adempimento, riducendo così onere a carico della struttura ospitante si può:

  • stipulare accordi territoriali con Enti di formazione (compresa INAIL)
  • attivare percorsi formativi con modalità e-learning, anche in convenzione con piattaforme pubbliche di formazione
  • promuovere forme idonee di collaborazione, integrazione e compartecipazione finanziaria con Istituzioni scolastiche, da prevedere in sede di convenzione

Il numero di studenti ammessi per struttura spettante ai “percorsi di alternanza” è determinato in funzione delle effettive capacità strutturali, tecnologiche, organizzative, della struttura, nonché della tipologia di rischio a cui questa appartiene, comunque nella seguente proporzione: 1 tutor fino a 5 studenti per attività a rischio alto; 1 tutor fino a oltre 8 studenti per attività a rischio medio; 1 tutor fino a 12 studenti per attività a rischio basso.

Studenti e genitori possono presentare reclamo all’Ufficio scolastico regionale competente in caso di:

  • violazioni alle norme di cui al DM 03/11/17 commesse in sede di organizzazione dei “percorsi di alternanza” scuola-lavoro
  • disposizioni emanate da Istituzioni scolastiche in contrasto con DM 03/11/2017

Dirigente di Ufficio scolastico, avvalendosi di istruttoria eseguita dalla Commissione sulla base della documentazione prodotta, decide sul reclamo entro 30 giorni.

Legge 128/13 definisce tra percorsi di orientamento e piani di intervento a favore di formazione per lavoro anche misure per:

  1. far conoscere valore educativo e formativo del lavoro, anche tramite giornate di formazione in aziende a favore di studenti di scuola secondaria superiore (in particolare Istituti tecnici e professionali);
  2. diffondere apprendistato di alta formazione nei percorsi di Istituti tecnici superiori, anche tramite misure di incentivi finanziari previsti da programmazione regionale a favore di ITS ed a sostegno di apprendistato;

Ministero Istruzione emana decreto per avviare programma sperimentale per svolgere periodi di formazione in azienda a favore di studenti di ultimi 2 anni di scuola secondarie di 2° grado nel periodo 2014-2016, comprendente stipula contratti di apprendistato con oneri a carico di imprese interessate. Decreto fissa tipologia e requisiti di impresa partecipante al programma, contenuto di convenzione tra istituzione scolastica ed impresa, diritti di studenti coinvolti, numero minimo di ore didattiche, criteri per riconoscimento di crediti formativi.

Entità aiuto:

Per partecipare ai lavori di Comitato/Commissione o tavolo regionale non previsto alcun compenso, emolumento, indennità, gettone di presenza, rimborso spese.

Istituzioni scolastiche nell’ambito del proprio bilancio possono destinare specifiche risorse alla progettazione dei “percorsi di alternanza”.

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