CONTRIBUTI PER SVILUPPO INDUSTRIALE

CONTRIBUTI PER SVILUPPO INDUSTRIALE (Reg. 651/14; Legge 98/13; D.M. )/12/14, 29/4/15)  (progr15)

Soggetti interessati:

Ministero Sviluppo Economico (MISE); Agenzia nazionale per attrazione di investimenti e sviluppo impresa (INVITALIA), quale soggetto gestore dell’azione

Piccola, media e grande impresa operante nei vari settori produttivi, in qualità di soggetto promotore del progetto ed assuntore di responsabilità verso l’Amministrazione (Soggetto proponente), o di soggetto partner, che al momento di invio della domanda:

  1. a)risulta costituita ed iscritta nel Registro delle imprese (impresa non residente in Italia deve avere: personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza; disponibilità di almeno 1 sede in territorio italiano, al momento di erogazione della agevolazione);
  2. b)si trova nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, e quindi non in liquidazione volontaria, né sottoposta a procedure concorsuali;
  3. c)si trova in regime di contabilità ordinaria;
  4. d)non rientra tra le imprese che hanno ricevuto e poi non restituito aiuti dichiarati illegali od incompatibili dalla Commissione UE;
  5. e)ha provveduto alla restituzione di aiuti concessi da Amministrazione pubblica poi revocati (in modo parziale o totale);
  6. f)non rientra tra le imprese in difficoltà finanziaria;
  7. g)non rientra tra le imprese che nei 2 anni precedenti hanno chiuso una stessa o analoga attività nella UE, o hanno in programma di cessare l’attività nella zona interessata entro 2 anni dal completamento del programma di sviluppo
  8. h)intende realizzare investimenti di sviluppo industriale, turistico e tutela ambientale, con esclusione di quelli in: agricoltura, silvicoltura e pesca (cioè tutte le attività di Sezione A di classificazione ATECO 2017); estrazione del carbone (salvo torba); trattamento delle acque reflue  di origine industriale, trattamento e smaltimento di rifiuti speciali industriali o commerciali o loro recupero; costruzioni; commercio al dettaglio ambulante ed al dettaglio fuori da negozi, banchi e mercati; attività di ristorazione e gelaterie ambulanti; servizi di informazione e comunicazione; attività finanziarie ed assicurative; attività immobiliari; agenzie di viaggio e tour operator, servizi di vigilanza privata, servizi di call center, attività di imballaggio e confezionamento per conto terzi; istruzione; attività inerenti a lotterie, scommesse, case da gioco; attività di lavanderie industriali, servizi di centri per benessere fisico.

Organismi di ricerca e diffusione della conoscenza che attuano progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, con esclusione dei settori precedenti, salvo agricoltura, silvicoltura e pesca ed estrazione di carbone, ma solo a favore di aziende aderenti ai programmi di sviluppo di cui sopra (Grandi imprese sono ammesse a progetti di innovazione di processo ed organizzazione solo nell’ambito di un programma congiunto con PMI e se si impegnano a sostenere almeno il 30% del costo totale del progetto di innovazione.

In caso di investimenti con contributo superiore a 7.500.000 € per PMI e progetto (15.000.000 € in caso di investimenti di tutela ambientale, ridotto a 10.000.000 € per investimenti a maggiore efficienza energetica), o di 2.000.000 € per acquisizione di consulenze connesse a progetto, o nel caso di grandi imprese (per investimenti nei settori di siderurgia, fibre sintetiche, carbone, costruzioni navali, trasporti, produzione e distribuzione di energia) agevolazioni concedibili solo dopo notifica del regime di aiuto alla Commissione e sua approvazione

Iter procedurale:

MISE definito, con D.M. 9/12/2014, le modalità ed i criteri per la concessione delle agevolazioni di cui alla Legge 98/13, compresa la stipula di una convenzione con INVITALIA per la gestione di ricezione, valutazione ed approvazione della domanda di agevolazione; stipula del contratto di ammissione; erogazione, controllo e monitoraggio della agevolazione; partecipazione al finanziamento di eventuali opere infrastrutturali funzionali all’investimento. Al riguardo INVITALIA comunica a MISE le unità organizzative interne utilizzate per svolgere le funzioni di cui sopra.

Il D.M. 9/12/2014 riguarda la realizzazione, su iniziativa di 1 o più imprese, di:

  1. a)programmi di sviluppo industriale finalizzati alla produzione di beni e servizi, per cui sono necessari progetti di investimento ed eventualmente di ricerca ed innovazione connessi tra loro
  2. b)programmi di sviluppo per la tutela ambientale, comprendenti progetti di investimento ed eventualmente progetti di ricerca ed innovazione connessi tra loro ed all’obiettivo della salvaguardia ambientale
  3. c)programmi di sviluppo delle attività turistiche, finalizzati a potenziare e migliorare la qualità dell’offerta ricettiva ed eventualmente dei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico ed attività commerciale (per non oltre 20% degli investimenti), comprendenti progetti di investimento e progetti di innovazione di processo o di organizzazione connessi a migliorare la fruizione del prodotto turistico e caratterizzare il territorio.

Programmi di sviluppo, da concludersi entro 24 mesi dalla concessione delle agevolazioni, sono realizzati in forma congiunta, anche mediante ricorso ad un contratto di rete, che deve prevedere:

  1. a)collaborazione stabile, effettiva e coerente tra le imprese in funzione alle attività da svolgere;
  2. b)suddivisione delle competenze, costi e spese tra i vari partecipanti;
  3. c)nomina di un organo comune, che agisce in qualità di mandatario dei vari partecipanti, tramite il conferimento da parte di questi (con atto pubblico o scrittura privata autenticata) di un mandato collettivo di rappresentanza per tutti i rapporti con il MISE;
  4. d)nel caso di progetti di ricerca ed innovazione: definizione degli aspetti relativi alla proprietà, utilizzo e diffusione dei risultati conseguiti dal progetto; clausola con cui le parti, in caso di recesso od esclusione o risoluzione contrattuale, si impegnano a realizzare pienamente il progetto, provvedendo ad una nuova ripartizione delle attività e dei relativi costi tra i soggetti rimanenti, nonché a ricorrere ad eventuali servizi di consulenza

Domanda di agevolazione, con relativi documenti da allegare, viene presentata ad INVITALIA, secondo modalità da questa indicata, pena sua invalidità

INVITALIA, ricevuta la domanda, procede, secondo ordine cronologico di arrivo (con priorità per programmi ricadenti in quei territori oggetto di accordi stipulati da MISE per la riconversione delle aree interessate dalla crisi di specifici comparti produttivi o di rilevanti complessi industriali)                a:

1)       verificare la disponibilità delle risorse finanziarie comunicate da MISE;

2)       verificare i requisiti di ammissibilità previsti;

3)       trasmettere, in caso di esito positivo, gli elementi progettuali a Regione interessata richiedendo il suo parere in merito a: compatibilità del progetto ai programmi di sviluppo locale; eventuale disponibilità al cofinanziamento del progetto; copertura di eventuali opere infrastrutturali necessarie (definirne entità e fonti di copertura). Se Regione non invia il parere entro 30 giorni, questo si considera positivo;

4)       comunicare eventuale esito negativo delle verifiche (compreso parere negativo di Regione) ad interessati e MISE

INVITALIA, entro 120 giorni da ricevimento della domanda, esegue istruttoria, valutando:

  1. a)affidabilità tecnica, economica e finanziaria delle imprese proponenti;
  2. b)coerenza individuale e validità economica del programma di sviluppo con l’impatto occupazionale;
  3. c)corrispondenza del programma con gli obiettivi inerenti ad una migliore fruizione del prodotto turistico e caratterizzazione del territorio di riferimento;
  4. d)sostenibilità finanziaria del programma, con riferimento alla capacità di impresa di sostenere la quota parte dei costi previsti non coperti da aiuto;
  5. e)cantierabilità dei progetti di investimento (Possibilità per imprese di esibire, entro 120 giorni da determina, la documentazione prescritta in materia edilizia);
  6. f)pertinenza e congruità delle spese previste in relazione alle caratteristiche tecniche ed alla validità economica del progetto

Se nel corso della istruttoria risulta necessario acquisire ulteriori informazioni, INVITALIA può chiederli ad impresa, assegnando un termine (non superiore a 30 giorni) per fornirli, pena decadenza della domanda

Se in sede di istruttoria INVITALIA ritiene necessario accelerare la emanazione di atti autorizzativi (specie per le opere infrastrutturali necessarie agli investimenti), convoca una Conferenza dei servizi, invitando le Amministrazioni coinvolte nella realizzazione del programma e comunicandolo a MISE. A seguito di esito positivo della Conferenza, MISE approva il programma di investimento che sostituisce, a tutti gli effetti, qualunque autorizzazione, concessione, nulla osta necessario all’avvio del programma.

L’istruttoria di INVITALIA si conclude con esito positivo se viene accertata la sussistenza di almeno 1 delle seguenti condizioni:

1)       ubicazione del programma in un’area in cui il Sistema locale del lavoro registra, al momento di invio della domanda, un tasso di disoccupazione superiore a quello medio della macro area di riferimento;

2)       previsto dal programma il recupero e la riqualificazione delle strutture dismesse o sottoutilizzate;

3)       idoneità del programma a realizzare/consolidare un “Sistemi di filiera diretta ed allargata”;

4)       rilevante presenza di imprese partecipanti al programma sui mercati esteri;

5)       presenza di investimenti che determinano rilevanti innovazioni in termini di prodotto, processo produttivo, organizzazione aziendale, modalità di vendita dei prodotti;

6)       capacità del programma di contribuire a stabilizzare la domanda turistica, tramite destagionalizzazione dei flussi;

7)       realizzazione del programma in Comuni limitrofi o appartenenti ad un unico distretto turistico

A seguito di ciò, INVITALIA approva il programma e concede agevolazioni con specifica determina, contenente: estremi degli atti attestanti l’eventuale cofinanziamento di Regione; piano degli investimenti; spese ammissibili; ammontare delle agevolazioni concesse; modalità di erogazione; impegni a carico di impresa beneficiaria in riferimento agli obiettivi fissati; tempi e modalità di esecuzione del programma; condizioni di revoca; prescrizione che eventuali variazioni nei singoli investimenti (comprese quelle dovute ad un incremento dei costi per nuovi investimenti) non possono mai determinare un aumento delle agevolazioni concesse.

INVITALIA comunica approvazione del programma a MISE, Regione, interessato che entro 30 giorni deve rinviare la determina sottoscritta per accettazione, pena sua decadenza. Validità della determina è subordinata ad invio, entro 120 giorni dalla sua sottoscrizione per accettazione, delle concessioni, autorizzazioni, licenze, nulla osta, ecc. rilasciate dalle competenti Amministrazioni pubbliche (Termine prorogabile di altri 120 giorni, a fronte di una motivata richiesta).

Per programmi con esito istruttorio negativo o per domande dichiarate decadute, INVITALIA comunica a proponente, MISE e Regione i motivi del mancato accoglimento.

INVITALIA comunica, a seguito delle istruttorie eseguite, avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie a MISE, affinché pubblicizzi tale situazione tramite il proprio sito internet e provveda a redigere un piano per accertare la sussistenza delle condizioni per continuare ad applicare il Reg. 651/14 (Piano inviato a Commissione UE)

Eventuale contratto di finanziamento (in cui disciplinare: condizioni per l’erogazione ed il rimborso del finanziamento agevolato; relativi impegni ed obblighi per l’impresa, comprese le eventuali garanzie da prestare) viene stipulato da INVITALIA, entro 30 giorni da invio della documentazione richiesta.

Eventuali variazioni riguardanti beneficiari sono preventivamente comunicate con adeguata motivazione ad INVITALIA, che, eseguita istruttoria tecnica (verificare permanenza dei requisiti di ammissibilità del programma di sviluppo e dei singoli progetti componenti), comunica a MISE l’approvazione o meno della variante (In caso di esito negativo, INVITALIA dispone revoca di agevolazione)

Beni agevolati sono mantenuti nell’unità produttiva per almeno 5 anni (3 anni per PMI) dalla data di conclusione del progetto. E’ ammessa la sostituzione di impianti od attrezzature obsolete o guaste durante tale periodo

Agevolazioni sono erogate da INVITALIA in base allo stato di avanzamento dei singoli progetti, “a fronte di richieste di titoli di spesa, anche non quietanzati”, presentate sulla base di modelli e documentazione da allegare stabiliti da INVITALIA. Ogni erogazione (salvo la prima) è subordinata alla dimostrazione dell’effettivo pagamento dei titoli di spesa (compresi quelli presentati nell’ambito dell’erogazione precedente). Numero, tempi e consistenza minima delle erogazioni sono definite nel contratto di finanziamento, tenendo conto dell’ammontare del costo del progetto (comunque non oltre 12 e per importi rendicontati almeno pari al 20% dell’investimento ammesso). La prima erogazione può avvenire, surichiesta dell’impresa, sotto forma di anticipo (Non oltre il 30% del contributo concesso), previa presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa.

INVITALIA entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta, accertata la completezza e regolarità della documentazione presentata, verificata la pertinenza e congruità degli investimenti costituenti lo stato di avanzamento ed il rispetto delle normative vigenti, eroga le agevolazioni. Se in sede di istruttoria si ritiene necessario acquisire ulteriori informazioni o precisazioni, INVITALIA può chiederle (1 sola volta per erogazione) ad impresa, che deve fornirle entro 30 giorni

In riferimento alla richiesta di saldo, da inviare entro 90 giorni dalla conclusione del progetto, INVITALIA, verificata la completezza e pertinenza della documentazione inviata e previo sopralluogo, redige, entro 120 giorni da richiesta, una relazione sulla avvenuta realizzazione del progetto, contenente: giudizio di pertinenza e congruità sulle voci di spesa; investimenti ammissibili suddivisi per voci di spesa ed anno; importi nominali ed attualizzati alla data di concessione delle agevolazioni; beni oggetto di vincolo di destinazione; eventuali variazioni intervenute rispetto al progetto approvato; procedure concorsuali e/o cause ostative vigenti ai sensi della normativa antimafia. Se relazione è negativa, INVITALIA revoca le agevolazioni, mentre se è positiva la invia a MISE e procede ad erogare l’ultima quota (fino a 90% dell’ammontare di agevolazione spettante). MISE, entro 30 giorni dal ricevimento della relazione, nomina una Commissione di accertamento (Oneri a carico del beneficiario) per la verifica finale. MISE invia verbale di accertamento della Commissione ad INVITALIA che, nei 45 giorni successivi, liquida ad impresa il saldo del contributo dovuto o recupera le agevolazioni erogate in eccesso

Eventuali economie di risorse dovute a revoche o riduzione di spesa dei progetti, non possono determinare un aumento di agevolazione per altri progetti del programma di sviluppo. In caso di revoca, anche a seguito di rinuncia, di più progetti di investimento, INVITALIA verifica permanenza della validità tecnico economica del programma di sviluppo

A seguito della ultimazione di tutti i progetti componenti il programma di sviluppo, INVITALIA redige una relazione finale da trasmettere a MISE, in cui esprime un giudizio di conformità sugli investimenti realizzati e sul rispetto delle prescrizioni contenute nella determina di concessione delle agevolazioni.

INVITALIA predispone un sistema di monitoraggio, che consenta di conoscere lo stato di avanzamento dei programmi di sviluppo e dei singoli progetti dalla fase di presentazione della domanda fino all’erogazione del saldo. INVITALIA entro 30 Giugno e 31 Dicembre invia a MISE un rapporto su attività di monitoraggio svolta, in cui riportare: dati su avanzamento fisico, finanziario, amministrativo dei programmi di sviluppo ed eventuali revoche; dati identificativi delle imprese beneficiarie ed importo delle agevolazioni erogate; programmi di sviluppo cofinanziati dalla Regione con relativo importo del cofinanziamento e natura delle risorse finanziarie usate. INVITALIA effettua, entro il termine di completamento  dell’investimento, almeno 1 ispezione presso ogni impresa beneficiaria, al fine di verificare: il mantenimento delle condizioni per beneficiare delle agevolazioni; l’attuazione del progetto

In ogni fase del procedimento, MISE può disporre controlli, anche a campione su: attività di INVITALIA; regolarità dei procedimenti; corretta applicazione delle disposizioni di cui al D.M. 9/12/2014 in merito alle condizioni per beneficiare delle agevolazioni; attuazione degli interventi finanziati; risultati conseguiti dagli investimenti realizzati. Se accertato il mancato rispetto delle scadenze da parte di INVITALIA vengono applicate sanzioni secondo le modalità riportate nella convenzione sottoscritta. MISE presenta a Commissione UE relazioni annuali sulle agevolazioni concesse, trasmettendo elenco dei beneficiari e dei relativi settori di attività economica, importi concessi per ogni beneficiario ed intensità dell’aiuto concesso

Entità aiuto:

Legge 98/13 stanzia 150.000.000 €, provenienti dal Fondo per la crescita sostenibile, per finanziare programmi di sviluppo nel settore industriale, turistico, ambientale, a cui possonoaggiungersi investimenti per ricerca ed innovazione, da realizzare nelle Regioni che alla data del 20/8/2013 non risultavano destinatarie di risorse per la concessione di agevolazioni. Almeno il 5% delle suddette risorse sono riservate, per una durata di 12 mesi dalla comunicazione, alle imprese che hanno presentato domanda di agevolazione e sono inserite nell’elenco dell’Autorità garante di concorrenza. Accordi di programma sottoscritti da MISE, Regioni, Enti locali, imprese possono destinare una quota di risorse disponibili al finanziamento di iniziative di rilevante impatto sulla competitività del sistema produttivo dei territori di riferimento

Importo complessivo delle spese per investimenti nel programma di sviluppo industriale (escluse le opere infrastrutturali) deve essere superiore a 20.000.000 € (7.500.000 € in caso di investimenti per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; 10.000.000 € per programmi di sviluppo turistico). Ogni partner presenta progetti di importo almeno pari a 1.500.000 €. Se progetto è presentato da più soggetti, sotto forma di contratto di rete, i precedenti limiti sono riferiti all’insieme dei progetti proposti.

Programmi di sviluppo possono anche prevedere realizzazione di opere infrastrutturali (materiali ed immateriali), funzionali alle finalità dei programmi stessi, con oneri (compresa progettazione) interamente a carico degli Enti pubblici (In mancanza di risorse da parte di questi, la copertura della spesa prevista avviene nell’ambito dei contratti di sviluppo)

Agevolazioni sono concesse, tenendo conto delle caratteristiche del progetto e dei relativi ambiti di intervento, sotto forma (anche combinata tra loro) di:

–          finanziamento agevolato, concesso fino al 75% delle spese sostenute, purché assistito da garanzie ipotecarie, bancarie e/o assicurative (pari ad importo del finanziamento concesso), con rimborso attuato in base ad un piano di ammortamento che prevede rate semestrali da versare al 30 Giugno e 31 Dicembre.   Finanziamento, avente durata massima di 10 anni, con preammortamento (commisurato alla durata del progetto) di non oltre 4 anni, viene erogato ad un tasso pari al 20% di quello di riferimento vigente al momento della concessione, fissato dalla Commissione UE

–          contributo in conto interessi, concesso in relazione ad un finanziamento bancario al tasso di mercato, con durata massima di 10 anni e preammortamento (commisurato alla durata del progetto) di non oltre 4 anni. Misura del contributo fissata in funzione del tasso di interesse applicato (pari a 400 punti base), comunque non oltre 80% del tasso di riferimento

–          contributo in conto impianti

–          contributo diretto sulla spesa, comunque nel limite del 50% in ESL (Equivalente Sovvenzione Lordo) dei costi ammissibili e nel limite di un eventuale cofinanziamentoregionale disposto a favore dei singoli programmi di investimento.

Entità delle agevolazioni pari al 20% dei costi per le piccole imprese (10% per le medie imprese) calcolate in ESL, che esprime valore attualizzato dei costi ammissibili (costi ed aiuti erogabili in più rate sono attualizzati alla data di concessione al tasso di interesse di riferimento vigente al momento della concessione, fissato da Commissione UE e pubblicato su sito ec.europa.EU). Se agevolazioni sono concesse con intervento di fondi regionali, soggetti beneficiari debbono apportare un contributo finanziario almeno pari a 25% del totale delle spese

Agevolazioni, su richiesta di impresa, possono essere concesse nell’ambito del regime “de minimis” (cioè 200.000 € di aiuto totale percepito da impresa in 3 anni)

Agevolazioni per programma di sviluppo industriale possono essere concesse a PMI (nelle aree di ex Mezzogiorno anche a grandi imprese) per:

  1. a)creazione di nuove unità produttive;
  2. b)ampliamento della capacità produttiva di unità esistente;
  3. c)riconversione di unità esistente ai fini di una diversificazione delle attività produttive (Nuovi prodotti non debbono rientrare nella stessa classe ATECO 2017 di quelli vigenti);
  4. d)ristrutturazione di unità esistente, tramite l’introduzione di un nuovo processo produttivo o di un netto miglioramento del processo esistente, in grado di aumentarne il livello di efficienza e flessibilità, sotto l’aspetto di: riduzione dei costi; aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o processi; riduzione di impatto ambientale; miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro;
  5. e)acquisizione di unità produttiva esistente, ubicata in un’area di crisi, di proprietà di una impresa non sottoposta a procedure concorsuali, che risulta chiusa o a rischio di chiusura in assenza di un tale tipo di intervento, con conseguente salvaguardia, anche parziale, dell’occupazione. Ammesso acquisto di attivi tra 2 imprese purché: nei 24 mesi precedenti invio domanda non risultano partecipate (anche per via indiretta) per oltre il 25% dai medesimi soggetti (comprese persone fisiche legate tra loro da rapporto coniugale, o di affinità, o di parentela entro il 3° grado); transazione sia attuata alle condizioni di mercato (come attestato da perizia giurata redatta da professionista iscritto ad Albo); siano dedotti dai costi gli eventuali aiuti percepiti per l’acquisizione degli attivi. Esclusa l’acquisizione di quote di impresa (Nel caso di grandi imprese l’acquisizione di impresa ammessa solo a fini della sua riconversione)

In merito a tali azioni le spese ammissibili riguardano:

  1. a)acquisto del suolo aziendale e sua sistemazione (fino a 10% di investimento totale);
  2. b)opere murarie ed assimilate (fino a 40% di investimento totale, elevato a 70% in caso di progetti per attività turistiche), compresi uffici (aventi superficie massima di 25 mq./addetto) ed asili nido (al servizio esclusivo del personale di unità produttiva);
  3. c)infrastrutture specifiche aziendali;
  4. d)macchinari, impianti, attrezzature nuove di fabbrica, compresi beni necessari ad amministrare l’impresa, o al ciclo di produzione, o al trasporto in atmosfera condizionata dei prodotti, purché: dimensionati all’effettiva produzione, identificabili, al servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto di agevolazione. Sono ammesse le spese per attrezzature installate presso un’altra unità dello stesso gruppo, purché:
  • evidenziate le motivazioni tecniche, industriali, economiche per cui si intende cedere in prestito d’uso tali attrezzature;
  • spese riguardano solo attrezzature connesse al ciclo produttivo oggetto di agevolazione, comunque non oltre il 20% delle spese complessive per macchinari;
  • attrezzature dislocate presso unità produttive localizzate in aree ammissibili ad intervento, come risulta dai documenti di trasporto (da conservare);
  • intensità di aiuto calcolata in base ai territori dove ricadono le diverse attrezzature;
  • identificabili, mediante loro immatricolazione ed iscrizione nel libro dei beni prestati a terzi, o nel libro dei beni ammortizzabili, o nel libro degli inventari, o nel libro giornale;
  • forniti, per ogni bene, gli elementi utili ad una migliore conoscenza con riferimento ai contratti attivati;
  • cessione in uso di beni attuata a titolo gratuito;
  • beni non vengono destinati a finalità produttive estranee a quelle di impresa cedente (dichiarazione di impegno al riguardo rilasciata ad INVITALIA);
  • legale rappresentante di impresa cedente sottoscrive una dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante impegno al rispetto dei vincoli prescritti;
  1. e)programmi informatici (commisurati ad esigenze produttive e gestionali di impresa), brevetti, licenze, know how, conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi. Spese ammesse se: utilizzate solo nell’unità produttiva oggetto di investimento; ammortizzabili; acquistate a condizioni di mercato da soggetti terzi; figuranti nell’attivo di imprese beneficiarie; mantenute nell’unità produttiva per almeno 5 anni (3 anni in caso di PMI). In caso di grandi imprese, spese ammissibili fino a 50% di investimento totale;
  2. f)consulenze (v. progettazioni ingegneristiche riguardanti la struttura di fabbricati ed impianti; direzione dei lavori; collaudi; studio di fattibilità economico finanziario; valutazione di impatto ambientale; prestazioni di terzi per ottenere certificazioni di qualità ed ambientali) solo per PMI e nel limite di 4% di investimento complessivo, purché connesse a progetto di investimento.

In caso di progetti di investimento da realizzare in aree ammesse a deroga di aiuti di Stato, costi ammissibili debbono:

  1. a)qualora diretti a diversificare le attività produttive esistenti, superare di almeno il 200% il valore contabile degli attivi riutilizzati, registrato nell’esercizio finanziario precedente all’avvio dei lavori;
  2. b)qualora diretti ad un cambiamento significativo nella produzione esistente, superare l’ammontare degli attivi relativi ad attività da ammodernare durante i 3 esercizi finanziari precedenti

Ammessi contratti di fornitura “chiavi in mano”, purché:

  1. a)riguardanti impianti di particolare complessità;
  2. b)contenenti un riferimento alla domanda di agevolazione presentata ed una dichiarazione dell’impresa beneficiaria attestante di aver chiesto il suddetto tipo di fornitura per realizzare (in tutto o in parte) il programma;
  3. c)allegato un prospetto contenente tutte le distinte acquisizioni (raggruppate secondo categorie di spesa), individuando per ognuna la relativa voce di spesa;
  4. d)general contractor si impegna, come da contratto, a fornire, su richiesta di impresa o di INVITALIA o di MISE, ogni informazione riguardante la fornitura di beni e servizi in relazione alla commessa affidata (compreso il nominativo dei fornitori e di titoli di spesa che questi emettono nei suoi confronti con il loro costo);
  5. e)general contractor risulta in possesso di una stabile organizzazione in Italia, dove è possibile reperire la documentazione di spesa;
  6. f)impresa beneficiaria produce la documentazione relativa alle credenziali attestanti la specifica esperienza, progettuale e tecnica, riportando in domanda i motivi di volersi avvalere del contratto “chiavi in mano”. INVITALIA formula un proprio parere al riguardo

Agevolazioni per programmi di sviluppo di tutela ambientale possono essere concessi per:

  1. a)innalzare il livello di tutela ambientale delle attività di impresa oltre le norme UE, indipendentemente dalla presenza di norme nazionali più rigorose. In tal caso entità diaiuto è pari a: 60% per piccole imprese, 50% per medie imprese, 40% per grandi imprese;
  2. b)innalzare il livello di tutela ambientale delle attività di impresa in assenza di norme UE. In tal caso entità di aiuto è pari a: 60% per piccole imprese, 50% per medie imprese, 40% per grandi imprese;
  3. c)consentire un adeguamento anticipato alle nuove norme UE non ancora in vigore (Investimento da concludersi entro 1 anno dalla loro entrata in vigore). In tal caso entità di aiuto è pari a: 20% per piccole imprese, 15% per medie imprese, 10% per grandi imprese se l’investimento viene ultimato oltre 3 anni prima dell’entrata in vigore delle norme UE (contributo ridotto a 15%, 10%, 5% se investimento viene ultimato tra 1 e 3 anni prima);
  4. d)ottenere una maggiore efficienza energetica (espressa in termini di una maggiore quantità di energia risparmiata). Costi agevolabili riguardano le attrezzature che consentono ad impianto di agire come un’unità di cogenerazione ad alto rendimento rispetto a quelli convenzionali, aventi stessa capacità o costi supplementari per migliorare il proprio livello di  In tal caso entità di aiuto è pari a: 50% per piccole imprese, 40% per medie imprese, 30% per grandi imprese;
  5. e)riciclaggio di rifiuti (cioè operazione di recupero e trattamento dei materiali e delle sostanze di rifiuto da riutilizzare nella loro funzione originaria o per altre finalità, compreso il materiale organico, ma non il recupero di energia, né il trattamento dei rifiuti per ottenerne materiali da combustibili o da riempimento). Investimenti debbono: riguardare solo rifiuti prodotti da altre imprese altrimenti eliminati o trattati con metodi meno rispettosi di ambiente; non riguardare attività di recupero dei rifiuti diversi dal riciclaggio; accrescere la domanda dei materiali da riciclare senza dover potenziare la loro raccolta; non riguardare processi in cui il riutilizzo del rifiuto nella produzione del prodotto finale è prassi corrente. Sono ammessi costi supplementari necessari per realizzare tale attività rispetto al processo tradizionale di riutilizzo/riciclaggio di analoga capacità realizzabile in assenza di aiuto. Entità di aiuto è pari a: 65% per piccole imprese, 55% per medie imprese, 45% per grandi imprese nel caso di riciclaggio dei rifiuti; 55% per piccole imprese, 45% per medie imprese, 35% per grandi imprese nel caso di riutilizzo dei rifiuti (cioè di prodotti e componenti reimpiegati per le stesse finalità per cui sono stati concepiti). Escluso da agevolazione chiunque degrada (direttamente od indirettamente) l’ambiente o crea condizioni che portano al suo degrado, nonché i normali costi di impresa

In merito a tali azioni sono ammesse ad agevolazione le seguenti spese:

  1. a)acquisto di suolo aziendale e sue sistemazioni, limitatamente al conseguimento degli obiettivi ambientali;
  2. b)opere murarie ed assimilate, limitatamente al conseguimento degli obiettivi ambientali;
  3. c)impianti ed attrezzature nuove destinate a: ridurre od eliminare l’inquinamento ed i fattori inquinanti; adattare i metodi di produzione ad una maggiore tutela ambientale;
  4. d)programmi informatici, brevetti, licenze, know how, conoscenze tecniche non brevettate e concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi;
  5. e)consulenze (solo per PMI) per adattare i metodi di produzione alla tutela di ambiente nel limite del 4% di importo complessivo
  6. f)acquisto di beni in leasing

Ammessi solo costi di investimento supplementari necessari per realizzare una maggiore tutela ambientale determinati come segue:

  1. a)se il costo è individuabile all’interno di quello complessivo di investimento: preso in considerazione tale costo
  2. b)negli altri casi: costo viene individuato in riferimento ad un investimento analogo meno rispettoso dell’ambiente che si sarebbe realizzato in assenza di aiuto (differenza tra tali costi è l’importo ammesso ad agevolazione)

Ammesse alle agevolazioni le seguenti tecnologie (Elenco dettagliato riportato in Allegato 3 pubblicato su G.U. 23/15) per l’attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione di organizzazione e di processo: tecnologie della informazione e comunicazione; nanotecnologie; materiali avanzati (compresi quelli per risparmio energetico, riciclaggio e disinquinamento dei materiali); biotecnologie; fabbricazione e trasformazione avanzata; spazio; tecnologie volte a migliorare la salute e benessere della popolazione, la sicurezza e qualità dei prodotti alimentari, lo sviluppo di bioindustrie sostenibili e competitive; tecnologie di transizione verso un sistema energetico competitivo e sostenibile; sistema di trasporti intelligente, ecologico ed integrato; transizione verso economia verde tramite innovazione ecocompatibile. Al riguardo costi ammessi riguardano:

  1. a)personale dipendente del soggetto proponente e/o avente con questo un rapporto di collaborazione (con contratto a progetto, o di somministrazione di lavoro, o titolare di assegno di ricerca). Escluso spese personale avente mansioni amministrative, contabili, commerciali;
  2. b)acquisto di strumenti ed attrezzature nuove, limitatamente al periodo in cui questi utilizzati nel progetto di ricerca e sviluppo. Se questo periodo è inferiore al loro ciclo di vita, sono ammesse solo le quote di ammortamento fiscale relative al periodo progettuale;
  3. c)ricerca contrattuale (v. conoscenze e brevetti acquisiti od ottenuti in licenza da terzi alle condizioni di mercato), nonché costi per servizi di consulenza ed altri servizi usati solo per attività di ricerca e sviluppo;
  4. d)spese generali derivate dal progetto di ricerca e sviluppo (non oltre il 50% delle spese per il personale);
  5. e)materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo

Entità di aiuto è pari a: 100% per ricerca fondamentale; 50% per ricerca industriale e studi di fattibilità; 25% per sviluppo sperimentale; 50% per progetti di innovazione nell’organizzazione e processo (15% per grandi imprese); 100% per progetti di ricerca e sviluppo nel settore di pesca ed acquicoltura. Tali agevolazioni possono essere concesse solo dopo notifica ed autorizzazione della Commissione, in caso di:

  1. a)progetto a prevalente ricerca industriale, avente un importo di aiuto superiore a 20.000.000 € per impresa e per progetto;
  2. b)progetto a prevalente sviluppo sperimentale, avente un importo di aiuto superiore a 15.000.000 € per impresa e per progetto;
  3. c)progetto di innovazione nell’organizzazione e/o processo, avente un importo di aiuto superiore a 7.500.000 € per impresa e per progetto

Spese per l’acquisto del suolo, immobili, programmi informatici o brevetti di proprietà di 1 o più imprese beneficiarie (o dei relativi coniugi/parenti/affini entro il 3° grado) sono ammesse in proporzione alla quota di partecipazione dell’impresa nel progetto (situazione di socio esistente nei 24 mesi precedenti invio domanda)

Acquisto in leasing di macchinari, impianti, attrezzature è ammesso se il contratto prevede alla sua scadenza l’obbligo del riscatto dei suddetti beni

Agevolazioni concesse non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche erogate per le stesse opere, incluse quelle concesse in regime “de minimis”, salvo quelle relative a benefici fiscali e di garanzia, comunque nei limiti massimi dell’intensità di aiuto concedibile

Acquisto di beni in valuta diversa da EURO sono ammessi per un controvalore in EURO pari all’imponibile, ai fini IVA, riportato nella tabella doganale di importazione

Non sono ammesse:

–          spese per macchinari, impianti, attrezzature usate;

–          investimenti di mera sostituzione;

–          investimenti riguardanti attività economiche escluse;

–          investimenti non realizzati nell’ambito di unità produttiva ubicata nel territorio nazionale;

–          investimenti non “organici e funzionali al conseguimento degli obiettivi del programma di sviluppo”;

–          acquisto di immobili già beneficiari nei 10 anni precedenti di agevolazioni (salvo quelle di natura fiscale), salvo caso di revoca e recupero totale dei suddetti aiuti;

–          spese per progetti avviati prima di invio della domanda (da intendersi come data di inizio di costruzione, od ordine di acquisto delle attrezzature, od altro impegno che rende irreversibile l’investimento, come acquisto di attivi collegati all’unità produttiva), salvo acquisto di terreno e lavori preparatori (v. richiesta di permessi o realizzazione studi di fattibilità);

–          spese relative alla compravendita tra 2 imprese entrambe partecipate (anche cumulativamente) per almeno 25% dagli stessi soggetti a partire dai 24 mesi precedenti invio della domanda;

–          spese relative ad acquisto di mezzi ed attrezzature di trasporto;

–          spese per software di base necessario al funzionamento della macchina;

–          spese di funzionamento di impresa;

–          spese notarili, imposte, tasse, scorte, materiali di consumo;

–          spese relative ad attività di rappresentanza;

–          attività di intermediazione commerciale e/o assistenziale ad appalti

–          acquisto di beni singoli di importo inferiore a 500 € (al netto di IVA);

–          commesse interne;

–          beni acquisiti in leasing, già di proprietà dell’impresa beneficiaria di agevolazione;

–          spese pagate con modalità che non ne consentono la tracciabilità;

–          spese sostenute mediante notazione di cui ad art. 1235 del Codice Civile

Ulteriori limiti possono essere previsti se utilizzate risorse a valere sulla programmazione UE

Sanzioni:

Revoca, totale o parziale, delle agevolazioni, con conseguente perdita delle quote residue da riscuotere e restituzione, in tutto od in parte, del beneficio erogato maggiorato degli interessi legali (oltre ad eventuali sanzioni pecuniarie) qualora il beneficiario:

  1. a)ha chiesto ed ottenuto per investimenti dello stesso progetto agevolazioni di qualsiasi importo o natura (comprese quelle a titolo “de minimis”) previste da normative regionali, statali, UE ed erogate da Enti o Istituzioni pubbliche. Si ha revoca parziale se impresa segnala tale eventuale cumulo, mentre si ha revoca totale se il cumulo viene rilevato a seguito di ispezione, senza che impresa abbia inviato alcuna comunicazione in merito e qualora lo stralcio dei beni oggetto di cumulo determini la perdita di “organicità e funzionalità dell’originario programma”
  2. b)viola specifiche norme settoriali
  3. c)rende dichiarazioni mendaci o esibisce atti falsi o contenenti dati non veritieri. Revoca totale se ciò avviene ai fini della concessione delle agevolazioni; revoca parziale (commisurata agli indebiti vantaggi goduti) se ciò avviene in fase di erogazione delle agevolazioni
  4. d)non rimborsa rate del finanziamento agevolato per oltre 2 scadenze previste dal piano di ammortamento (revoca parziale limitata al contratto di finanziamento) o non versa gli interessi di preammortamento alla scadenza stabilita (Revoca totale)
  5. e)non conclude, entro il termine stabilito, progetto di investimento, salvo casi di forza maggiore e/o proroghe autorizzate da INVITALIA (comunque non oltre 12 mesi), o se il programma di investimento viene eseguito in modo parziale non risultando, a giudizio di INVITALIA, “organico e funzionale”
  6. f)è posto in liquidazione, o ammesso o sottoposto a procedure concorsuali con finalità liquidatorie, o cessa l’attività prima della conclusione degli investimenti (Revoca totale), o prima che siano trascorsi 5 anni (3 anni per PMI) dal completamento degli investimenti (Revoca parziale, commisurata al periodo di mancato utilizzo del bene)
  7. g)trasferisce altrove, o aliena, o destina ad altri usi da quelli previsti (senza autorizzazione di INVITALIA) i beni agevolati, o cessa l’attività prima di 5 anni (3 anni per PMI) dalla conclusione degli investimenti. Revoca totale se non viene preventivamente autorizzato da INVITALIA; revoca parziale (commisurata al periodo di mancato utilizzo del bene) se sussiste autorizzazione di INVITALIA
  8. h)effettua operazioni societarie inerenti a fusione, scissione, conferimento o cessione di azienda o ramo di azienda senza autorizzazione di INVITALIA
  9. i)trasferisce attività produttiva in ambito territoriale diverso da quello originario senza autorizzazione di INVITALIA prima del completamento di investimento (Revoca totale) o prima di 5 anni (3 anni per PMI) dal completamento di investimento (Revoca parziale, commisurata al periodo di mancato utilizzo del bene)
  10. j)non consente controlli da parte di MISE o INVITALIA in merito alla realizzazione del progetto, o al rispetto degli impegni previsti dal D.M. 9/12/2014
  11. k)modifica l’indirizzo produttivo a tal punto che i prodotti o servizi finali sono diversi da quelli approvati senza autorizzazione di INVITALIA
  12. l)non rispetta nei confronti dei lavoratori dipendenti i contratti collettivi di lavoro, norme sul lavoro e sicurezza dei luoghi di lavoro
  13. m)non rispetta ogni altra condizione prescritta nella determina di concessione di aiuto

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