INVECCHIAMENTO ATTIVO

INVECCHIAMENTO ATTIVO (LR 1/19; D.G.R. 29/4/19)   (social27)

Soggetti interessati:

Servizio Regionale Politiche Sociali e Sport (Servizio), Istituto Nazionale di Ricovero e Cura Anziani (INRCA).

Comuni (singoli o associati), Enti del Servizio Sanitario Regionale, Istituzioni scolastiche ed Università della terza età, Organizzazioni sindacali, Associazioni di rappresentanza delle categorie economiche e professionali, Associazioni di rappresentanza degli anziani, Ambiti Territoriali  e Sociali (ATS), Aziende pubbliche di servizi alle persone (ASP), società scientifiche ed Associazioni tecnico scientifiche delle professioni sanitarie, Enti del terzo settore.

Persona anziana (cioè avente oltre 60 anni, od oltre 55 anni in caso di attività lavorativa) che intende partecipare ad un percorso di invecchiamento attivo (cioè ad un “processo di ottimizzazione delle opportunità relative alla salute, partecipazione e sicurezza, così da migliorare la propria qualità della vita”)

Iter procedurale:

Regione Marche ha approvato la LR 1/19 al fine di:

a)valorizzare il ruolo e l’apporto attivo della persona anziana nella comunità

b)produrre benefici alla persona anziana in termini di salute fisica e mentale, maggiore benessere e migliore qualità della vita

c)contrastare i fenomeni dell’esclusione, pregiudizio e discriminazione nei confronti delle persone anziane, facilitandone la piena inclusione sociale.

Per conseguire tali obiettivi, la Regione:

  •  istituisce la sede del Servizio il “Tavolo regionale permanente per l’invecchiamento attivo” (Tavolo), che resta in carica per l’intera durata della legislatura, ed è composto da: Dirigenti delle strutture regionali competenti nelle materie della LR 1/19 (comprese Dirigente del Servizio che lo presiede); 1 rappresentante di INRCA; 1 esperto in materia di invecchiamento attivo (nominato dalla Giunta Regionale sentita la Commissione consiliare competente); 1 rappresentante del Forum regionale del Terzo settore; 1 rappresentante dei sindacati; Presidente e Vice Presidente della Commissione Assembleare competente; 15 rappresentanti di Associazioni/Enti impegnati nell’invecchiamento attivo (individuati in base ai seguenti criteri: aventi sedi operanti in almeno 3 Province delle Marche da oltre 3 anni con soci residenti in tali Province o con unica sede nelle Marche operante in ambito regionale da oltre 3 anni con soci residenti in tutte le Marche; aventi sedi non ubicate presso abitazioni private; aventi almeno il 30% dei soci con oltre 65 anni; svolgimento di attività a favore del benessere di persone anziane come desumibile da statuto od atto costitutivo; partecipazione a progetti/programmi sull’invecchiamento attivo dove si realizza il coinvolgimento e la partecipazione degli anziani alle attività); eventuali soggetti qualificati sull’argomento oggetto di esame (in qualità di invitati). Giunta Regionale con D.G.R. 474 del 29/4/2019 ha approvato i criteri per la costituzione e funzionamento del Tavolo, a cui affidato il compito di:

a)svolgere funzione di supporto alla Giunta Regionale riguardante:

1)       programmazione unitaria integrata e coordinata degli interventi a favore di invecchiamento attivo;

2)       armonizzazione della programmazione realizzata dalle diverse strutture regionali che si occupano di invecchiamento attivo;

3)       raccordo tra programmazione regionale e quella di ATS;

4)       confronto e collaborazione tra soggetti del settore pubblico e privato che si occupano di invecchiamento attivo;

b)esprimere parere e formulare proposte su: pianificazione regionale in materia socio-sanitaria, sociale, culturale, pratica sportiva, motorio ricreativa, turistica; programmi inerenti a Fondo di sviluppo e coesione (FSC) ed al Programma di Sviluppo Rurale “limitatamente alle parti concernenti gli aspetti disciplinati dalla R. 1/19”;

c)esprimere pareri e formulare proposte sul programma annuale di invecchiamento attivo approvato dalla Giunta Regionale;

d)monitorare lo stato di attuazione della LR 1/19

Sedute del Tavolo sono valide se presente la maggioranza dei suoi componenti, mentre le decisioni prese con voto palese (salvo se Presidente o maggioranza dei componenti chiede lo scrutinio segreto) sono valide se prese a maggioranza dei presenti (In caso di parità prevale il voto del Presidente)

  • procede alla pianificazione degli interventi in materia socio sanitaria e sociale, culturale, turistica, sportiva e dell’attività motorio ricreativa, in modo da renderli compatibili con la programmazione UE, ed in particolare con il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) e con il Fondo di sviluppo e coesione (FdC). Giunta Regionale delibera, entro 90 giorni dall’approvazione del bilancio regionale di previsione, il programma annuale di invecchiamento attivo (primo programma da adottare entro il 7 Giugno 2019, anche prescindendo dal parere del Tavolo) contenente:

a)studio del contesto

b)quadro delle azioni da attivare,  tenendo conto di: risorse regionali a disposizione; diverse condizioni socio economiche della popolazione anziana; garanzia di un’equa ripartizione delle risorse in relazione alle differenze di genere, etnico-culturali, salute (esclusi interventi a favore di soggetti anziani passivi, o bisognosi di assistenza)

c)modalità per l’erogazione dei finanziamenti, in grado di garantire che una quota (almeno pari al 60%) venga riservata agli interventi realizzati in collaborazione con gli Organismi pubblici e privati di cui in premessa

d)criteri di valutazione degli effetti delle azioni finanziate, con indicazione delle risorse destinate a tale scopo

  • promuove azioni specifiche (compresi servizi di supporto integrato forniti alle famiglie e sostegni alla costituzione di reti di mutuo aiuto) volte ad incentivare l’invecchiamento attivo di persone anziane che svolgono attività di  caregiver familiare
  • favorisce l’apprendimento lungo l’intero arco della vita, con particolare riferimento a:

a)formazione inter ed intragenerazionale tra appartenenti a culture differenti (promuovere il valore della differenza di genere)

b)apprendimento permanente, attuato dall’Università della Terza età, al fine di trasferire il sapere agli anziani in diversi settori

c)formazione ed aggiornamento di quanti operano a contatto con gli anziani (in primo luogo operatori sanitari e socio sanitari)

d)azioni formative rivolte agli imprenditori o ai responsabili delle risorse umane, per promuovere la diffusione della cultura di gestione dei lavoratori in base all’età

e)realizzazione, di intesa con le Istituzioni scolastiche, di progetti intergenerazionali e corsi/iniziative rivolte ai giovani, in modo da far acquisire loro saperi, mestieri ed altre competenze professionali proprie degli anziani

f)azioni volte a favorire un ruolo attivo dell’anziano, durante l’orientamento o i percorsi di prima formazione dei giovani

g)azioni di formazione degli anziani che accudiscono ed educano i propri nipoti,  facilitando, in tal modo, la conciliazione tra vita lavorativa e familiare dei genitori di questi

h)azioni volte a promuovere l’educazione finanziaria e le modalità di una gestione efficace  del risparmio

i)azioni volte a promuovere una cultura sull’invecchiamento attivo presso i giovani (compresa la solidarietà intergenerazionale)

  • favorisce la partecipazione di anziani alla vita della comunità, anche tramite il loro impegno civile nel volontariato e nell’Associazionismo (compresa “banca del tempo”). In particolare vengono promosse iniziative socio culturali volte a diffondere un’immagine positiva dell’anziano, da intendere quale risorsa per la comunità, in quanto “depositario della storia, memoria e tradizioni locali”
  • sostiene iniziative di turismo sociale, anche facilitando l’accesso degli anziani agli eventi musicali, teatro, cinema, mostre, patrimonio regionale
  • promuove azioni volte a sostenere l’invecchiamento attivo in ambito rurale, mediante la realizzazione, presso le imprese agricole, di laboratori ed azioni di integrazione sociale a favore degli anziani
  • promuove, nell’ambito del piano sociale regionale e dei relativi piani di ambito territoriale, la prevenzione dei processi invalidanti di tipo fisico e psicologico, sostenendo in particolare l’autonomia dell’anziano attraverso:

a)azioni volte a diffondere corretti stili di vita mediante l’alimentazione, l’attività fisica, la stimolazione psichica, l’operatività sociale, la conoscenza di pratiche terapeutiche integrative, al fine di mantenere l’anziano in buone condizioni di salute, con conseguente riduzione del consumo di farmaci e dei ricoveri ospedalieri

b)campagne di informazione e di sensibilizzazione nei luoghi di lavoro e nella comunità sulle tematiche precedenti

c)diffusione di “interventi di prossimità”, anche in prospettiva intergenerazionale, quali: co-residenza (compresi diversi modelli abitativi); spazi e luoghi di incontro, socializzazione, partecipazione

  • sostiene la ricerca e sviluppo di nuove tecnologie (compresa la domotica) per migliorare l’accessibilità degli anziani agli spazi di vita ed alle abitazioni, garantendone nel contempo la sicurezza
  • promuove l’accesso, da parte degli anziani e dei caregivers, alle piattaforme web, al fine di acquisire informazioni su come gestire, avvalendosi delle nuove tecnologie l’attività di assistenza a patologie tipiche degli anziani
  • promuove la costituzione e la partecipazione degli Organismi pubblici/privati di cui in premessa a network europei ed ai circuiti nazionali ed internazionali sull’invecchiamento attivo
  • promuove azioni volte a diffondere lo sport tra gli anziani
  • favorisce la realizzazione di azioni volte ad agevolare la vita lavorativa di persone con oltre 55 anni attraverso:

a)ricerca di modalità graduali di uscita dal lavoro, anche tramite forme di impegno sociale e civile

b)trasferimento delle competenze ai lavoratori più giovani

c)implementazione di iniziative aziendali in grado di semplificare la contemporanea gestione dei compiti professionali con quelli di assistenza familiare agli anziani non autosufficienti

INRCA svolge compiti di supporto, con particolare riferimento all’analisi ed alla elaborazione di documenti di valutazione multidimensionale sulle azioni intraprese con la LR 1/19.

Giunta Regionale, a partire dal Febbraio 2020, invia all’Assemblea legislativa una relazione annuale sullo stato di attuazione della L.R. 1/19 contenente:

a)azioni e interventi realizzati in esecuzione di: programma annuale sull’invecchiamento attivo; programmi regionali in materia socio sanitario e sociale, culturale, sportiva; programmi del PSR e FdC inerenti agli anziani

b)entità dei finanziamenti regionali complessivi e per singoli interventi, con relativa distribuzione delle risorse pubbliche sul territorio e tra i beneficiari dei contributi

c)attività del Tavolo (numero di riunioni effettuate, numero di pareri e proposte adottate e loro tasso di successo)

d)numero degli anziani coinvolti negli interventi della LR 1/19 distinti per sesso, condizione socio economica ed etnico-culturale

e)punti di forza e di criticità rilevati nella programmazione/esecuzione delle azioni, compreso ruolo del Tavolo

f)aspettative di vita degli anziani con oltre 65 anni di età in condizioni di buona/cattiva salute

g)effetti degli interventi realizzati, valutati (anche dal punto di vista del risparmio sanitario) in base ai documenti elaborati da INRCA. Commissione consiliare competente, esaminata la relazione e previa consultazione con le Associazioni di rappresentanza degli anziani e con i soggetti attuatori degli interventi, può proporre indirizzi operativi per l’attuazione della LR 1/19 negli anni successivi all’Assemblea legislativa, che provvede a divulgare i risultati della valutazione effettuata

Entità aiuto:

Per l’attivazione degli interventi di cui alla LR 1/19 sono stati stanziati per l’anno 2019 20.000 €, mentre per gli anni successivi le risorse in questione saranno definite in sede di bilancio regionale.

Partecipazione ai lavori del Tavolo non comporta la corresponsione di alcuno compensi o gettone di presenza.

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