ORATORIO (L.R. 31/08; D.G.R.M. 19/4/11, 21/1/13) (social25)
Soggetti interessati:
Regione che riconosce ruolo educativo, formativo, aggregativo e sociale svolto nella Comunità locale da parte di oratori o strutture similari
Enti parrocchiali, altri Enti ecclesiastici della Chiesa cattolica, Associazioni nazionali cattoliche degli oratori, Enti appartenenti ad altre confessioni religiose cui Stato ha stipulato intesa.
Famiglie, ragazzi, adolescenti, giovani.
Iter procedurale:
Regione sottoscrive appositi protocolli di intesa con:
1) rappresentanza degli Enti ecclesiastici della Chiesa cattolica e delle Associazioni cattoliche nazionali degli oratori nelle Marche;
2) rappresentanza regionale di Enti delle altre confessioni religiose con cui Stato ha stipulato intesa che svolgono attività nelle Marche.
Regione Marche con D.G.R.M. 567 del 19/4/2011 adottato protocollo di intesa, avente durata di 3 anni (Rinnovato tra le parti mediante scambio di corrispondenza), con Regione Ecclesiastica Marche per realizzare interventi nelle Marche di valorizzazione della funzione socio-educativa degli oratori, comprendente:
– finalità del protocollo stesso relative a:
a) declinazione delle funzioni socio-educative svolte da oratori in merito alla promozione del benessere e salute, accompagnamento e supporto a crescita armonica di adolescenti e giovani, partecipazione attiva, prevenzione del disagio giovanile, riduzione dei rischi, formazione ed educazione delle nuove generazioni, cultura ed arte, integrazione interculturale, solidarietà, sport, tempo libero;
b) collaborazione di Diocesi e Regione Ecclesiastica Marche con Ambiti Territoriali Sociali (ATS);
c) criteri di concessione dei contributi da parte degli Ambiti Territoriali Sociali, con esclusione di interventi per realizzare nuove strutture o interventi di carattere edilizio su quelle esistenti;
d) criteri di gestione degli interventi da parte dei soggetti beneficiari dei contributi;
– nomina da parte di ogni Diocesi marchigiana di un referente che rappresenta unitariamente Enti ecclesiastici della Chiesa cattolica e delle Associazioni cattoliche nazionali di oratori presenti nella Diocesi ed ha il compito di promuovere aggregazione ed integrazione dei progetti nell’ambito di ogni Diocesi, così da ridurre dispersione risorse, garantendone utilizzo più efficace;
– impegno da parte Regione Ecclesiastica Marche a costituire apposita Commissione regionale presieduta da Vescovo delegato a pastorale giovanile e composta da 3 membri (obbligo di comunicare nominativi a Regione), con il compito, tra l’altro, di coordinare ed approvare progetti da presentare a Regione Marche per ottenere contributi agli oratori;
– invio da parte coordinatori di Ambito Territoriale Sociale di relazione a Regione circa verifica effettivo funzionamento di oratori beneficiari dei contributi;
– attività di monitoraggio su stato di attuazione del Protocollo attuato insieme da Regione e Commissione regionale pastorale, attraverso scambio periodico di informazioni al riguardo
Regione Marche con D.G.R.M. 22 del 21/1/2013 ha definito criteri di concessione contributi ad Enti Ecclesiastici di Chiesa Cattolica ed Associazioni cattoliche nazionali. Regione Ecclesiastica Marche approva progetti (Modello pubblicato su BUR 8/13) di ogni Diocesi e li presenta (compreso il proprio) a Regione Marche Dipartimento Salute e Servizi Sociali (Copia a coordinatori di ATS) entro 31/3/2013 articolato nel seguente modo:
– non più di 1 progetto formativo;
– 1 o più interventi atti a garantire regolare funzionamento di oratori od apertura di eventuali nuovi oratori;
– non più di 1 progetto di ricerca o sperimentazione di attività e metodologie di intervento innovativo;
– non più di 1 progetto per recupero ed integrazione di soggetti a rischio di emarginazione sociale, devianza minorile o giovanile, o disabilità.
Regione entro 60 giorni esamina progetti presentati (ogni Diocesi non più di 1 progetto) e se trovati non conformi ad indirizzi regionali, Commissione regionale e relativo referente diocesano ne chiede modifiche. Verificata validità del progetto, Regione eroga a Diocesi ed Enti designati importo richiesto in forma di:
– anticipo pari a 50% al momento di approvazione;
– saldo, pari a 50%, a seguito di invio entro 31 Gennaio successivo tramite Regione Ecclesiastica Marche a Dipartimento Salute e Servizi Sociali rendiconto spese sostenute e relazione attestante esecuzione progetto (Modello pubblicato su BUR 8/13)
Coordinatori di ATS sono tenuti ad effettuare visite periodiche presso strutture oggetto di contributo per verificarne effettivo funzionamento. A conclusione inviata a Regione Marche P.F. Coordinamento Politiche Sociali una relazione in materia (Modello pubblicato su BUR 8/13)
Entità aiuto:
Concessione di contributi a parrocchie ed altri Enti similari per esecuzione di progetti specifici a favore di giovani ed adolescenti. Per anno 2013 stanziati 600.000 di cui 10% ad Associazione Amici del Centro Giovani Paolo II e del Santuario Lauretano con sede in Loreto Ente designato da Regione Ecclesiastica Marche e 90% a Diocesi o ad altri Enti designati da Diocesi stessa, secondo importi assegnati esercizio finanziario precedente. Regione Ecclesiastica Marche deve fare in modo di coinvolgere nel biennio tutti gli oratori, con priorità per quelli che non hanno mai ricevuto finanziamenti regionali
Diocesi eroga contributi ad Enti Ecclesiastici della Chiesa Cattolica ed Associazioni cattoliche nazionali degli oratori per realizzazione progetti a favore di adolescenti e giovani per:
1) formazione di operatori;
2) interventi in grado di garantire effettivo e regolare funzionamento degli oratori (orari di apertura, presenza di operatori) ed eventuale apertura di nuovi oratori;
3) svolgimento di ricerche e sperimentazione di attività e metodologie di intervento specie a carattere innovativo;
4) realizzazione percorsi di integrazione e recupero a favore di soggetti a rischio di emarginazione sociale, devianza in ambito minorile o giovanile o disabilità
Ammesse spese sostenute nel periodo 1/1/2013 31/12/2013
Esclusi interventi in conto capitale per realizzazione di nuove strutture o interventi di carattere edilizio su quelle esistenti.
Se risorse destinate ad una Diocesi non usate pienamente, fondi residui a disposizione di Diocesi per medesime finalità
Enti locali possono concedere ad Enti Ecclesiastici della Chiesa Cattolica ed Associazioni cattoliche nazionali beni immobili, dove svolgere attività oratoriali, purché senza alcun onere per Ente cedente e tramite stipula di contratto di comodato in cui definire durata ed obblighi a carico del beneficiario