Dalla grande panchina piazzata “in missione speciale” a Riceci il panorama è ancor più bello. Per ora. Da lassù, l’ipotesi di piazzare una discarica in questa vallata risulta ancor più difficile da accettare. La “Big bench” #164, conquistata dopo una severa selezione dalla Fattoria Didattica Borgo di Vallefoglia proprio per aver soddisfatto i rigidi criteri pro-ambiente della Chris Bangle Associates, è divenuta un simbolo del “no” al progetto che coinvolge Marche MultiServizi.
“E’ ora di dire basta una volta per tutte, al di là degli indugi – dichiara il Presidente Cia Marche Alessandro Taddei – in tutto il Mondo sono state create solo 332 grandi panchine come questa, della Big Bench Community Project, proprio perché sono il simbolo di paesaggi unici, e pensare che queste terre debbano invece ospitare una discarica è una beffa inaccettabile”.
Seduta sulla grande panchina, la Presidente di Cia Pesaro-Urbino Sabina Pesci conferma: “I padri costituenti, nell’articolo 9 della costituzione, affermano con decisione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione…”, perciò il territorio quale parte del paesaggio dell’ambiente è un bene primario e assoluto della Repubblica, fa parte della cultura ed esso stesso è inteso come forma artistica. A noi spetta il dovere di tutelarlo e rispettarlo con tutte le nostre forze”.
“L’ipotesi della discarica di Riceci – aggiunge Taddei – è ancora oggi una grande preoccupazione che mi viene confermata dalle continue segnalazioni che ricevo dagli agricoltori che risiedono in quell’areale. Ci sono state in questi mesi importanti prese di posizione per il no al progetto, ma ora serve una svolta”.
Questo territorio “è la culla delle produzioni biologiche – ricorda il presidente della Cia Marche – proprio la Provincia di Pesaro Urbino ha visto negli anni 70/80 la nascita dell’agricoltura biologica. La realizzazione della discarica renderebbe molto complicato per gli Agricoltori, reduci da anni di grandi sacrifici e investimenti, produrre, promuovere e valorizzare queste eccellenze”.
Non basta. Quello di Riceci è un territorio integro dal punto di vista ambientale, “utilizzato addirittura anche dalla Regione Marche – ricorda Taddei – per promuovere la provincia di Pesaro Urbino e l’intera Regione attraverso uno spot con Dustin Hoffman che ha mostrato al mondo quanto siano incantevoli questi luoghi. Atmosfere che hanno ispirato nei decenni artisti come Leonardo, Piero Della Francesca, Raffaello per la realizzazione dei paesaggi straordinari che fanno da sfondo ad alcuni dei loro capolavori”.
In questa zona si produce proprio il latte per la Casciotta di Urbino Dop, il formaggio che si dice fosse il preferito da Leonardo Da Vinci. Qui numerose aziende hanno creato fattorie didattiche che hanno accolto negli anni generazioni di bambini, facendo conoscere loro gli animali della fattoria, i sapori e i colori della natura, le produzioni biologiche.
“Mi chiedo – conclude il Presidente Cia Marche – come potremo in futuro accogliere le nuove generazioni in queste Fattorie, oppure parlare ad un turista, un avventore, che si italiano o straniero, di Biodiversità, di Eccellenze, di Sovranità Alimentare, se accanto alle nostre produzioni venisse realizzata una discarica? Alla società costituita da Marche Multiservizi e Co., il mondo agricolo chiede di non deturpare questo territorio mettendo in difficoltà un settore già gravemente colpito da disastri e calamità. Non è possibile che gli Agricoltori, coloro che producono quote di rifiuti irrisorie se non addirittura nulli, perché abituati al riuso e al riciclo, debbano sempre e solo subire”.
VIDEO
https://www.facebook.com/watch?v=1355248011792107