USI PRODUTTIVI DELLE ACQUE (D.Lgs. 152/06; DDs 10/08/17) (acqua31)
Soggetti interessati:
Ministero Ambiente, Tutela Territorio e Mare (MATTM), Regione, Autorità di bacino, Consorzio di bonifica ed irrigazione.
Iter procedurale:
Consorzi di bonifica ed irrigazione provvedono a:
- realizzare e gestire reti a prevalente scopo irriguo, impianti per utilizzo in agricoltura di acque reflue, acquedotti rurali, altri impianti funzionali a sistemi irrigui e di bonifica;
- inviare domanda, corredata dal progetto delle opere da realizzare, alle Autorità di bacino per utilizzare “acque fluenti nei canali e nei cavi consortili che comportano restituzione acque e siano compatibili con successive utilizzazioni, compresa produzione di energia idroelettrica ed approvvigionamento di imprese produttive. Autorità di bacino si esprime entro 120 giorni, altrimenti domanda si intende accolta;
- versare canoni per quantità di acque corrispondenti, facendo poi rivalsa nei confronti dei soggetti che utilizzano materialmente tali risorse idriche;
- fissare contributo a carico dei soggetti non consorziati che utilizzano “canali consortili od acque irrigue come recapito di scarichi, anche depurati e compatibili con uso irriguo provenienti da insediamenti di qualsiasi natura”. Entità contributo (calcolato tenendo conto della portata di acqua scaricata) e modalità di versamento comunicato ad interessato.
In caso di siccità o di scarsità di risorsa idrica durante il quale si procede alla regolazione delle derivazioni, occorre assicurare, dopo consumo umano, priorità di uso per agricoltura, compresa acquacoltura e comunque prima di prendere decisioni, Autorità di bacino deve sentire titolari delle concessioni di derivazione.
Raccolta di acque piovane in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici è libera e non richiede licenze o concessioni di derivazione acque. Realizzazione delle strutture a cui adibite ricade nella normativa edilizia, dighe, sbarramenti.
Utilizzazione di acque sotterranee ad usi domestici resta disciplinata dal Regio Decreto 1775/1933 “purché non comprometta squilibrio del bilancio idrico”.
MATTM, sentita Autorità di bacino e Regione, disciplina:
- produzione per cessione acqua dissalata nei cicli di produzione delle centrali elettriche costiere;
- utilizzo di acqua invasata a scopi idroelettrici per fronteggiare situazioni di emergenza idrica;
- difesa e bonifica delle acque dei serbatoi ad uso idroelettrico per tutelarne quantità e qualità
Regione Marche, con DDS 300 del 10/08/17, ha deciso:
- sospensione nel periodo 14/08/2017 – 30/09/17 dei prelievi da tutti i corsi di acqua ricadenti nel bacino idrografico del fiume Musone a qualsiasi uso destinati salvo usi idropotabili ed abbeveraggio del bestiame. Modifiche al suddetto decreto adottate in relazione ell’evoluzione delle condizioni meteo climatiche e deflusso dei corsi di acqua
- rilascio di specifiche deroghe a soggetti richiedenti per sopperire a situazioni di gravi necessità, adeguatamente documentate e motivate, in assenza di fonti di approvvigionamento alternative
- invio dell’atto in questione ai Comuni interessati di AATO1 Marche Nord, Prefettura di Pesaro e Urbino, Gruppo Carabinieri Forestale di Pesaro, Comando di Polizia Provinciale, Organi di Polizia locali, ai fini del controllo di sua applicazione
Sanzioni:
Violazione a quanto prescritto in DDS 300 del 10/08/17: sanzione da 3.000 a 30.000 € (ridotta da 300 a 1.500 € in caso di “particolare tenuta”).