SINA ISPRA

SINA ISPRA (Legge 132/16)                                            (Enti 50)

 

Soggetti interessati:

Ministero Ambiente, Regioni, Istituto Superiore per Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA).

Iter procedurale:

 Costituito con Legge 132/16 a partire da  14/01/2017 il “Sistema nazionale a rete per protezione di ambiente” (SINA) con il compito di:

  1. monitoraggio stato dell’ambiente, consumo del suolo, risorse ambientali e loro evoluzione in termini quantitativi e qualitativi, da eseguire tramite reti di osservazione e specifici modelli
  2. controllo di fonti e fattori di inquinamento delle matrici ambientali e delle pressioni su ambiente derivanti da processi territoriali e fenomeni di origine antropica o naturale (anche di emergenza) e relativi impatti, mediante campionamento, analisi e misurazioni, sopralluoghi ed ispezioni, incluse forme di autocontrollo previste dalla normativa vigente
  3. attività di ricerca, finalizzata allo svolgimento dei compiti assegnati; sviluppo di conoscenze; produzione, promozione e diffusione di dati tecnico scientifici su stato di ambiente e sua evoluzione, fonti e fattori di inquinamento, pressioni ambientali; invio sistematico di tali dati alle diverse Istituzioni preposte al governo di ambiente
  4. attività di supporto a Stato e Regioni nei procedimenti e giudizi civili, penali, amministrativi, compresa la individuazione e quantificazione del danno ambientale, mediante consulenze tecniche di parte a difesa degli interessi pubblici
  5. supporto tecnico scientifico ad Amministrazioni competenti in materia ambientale, mediante redazione di istruttorie tecniche ed elaborazione di proposte su: modalità di attuazione dei procedimenti autorizzati; esecuzione di prestazioni tecnico scientifiche analitiche; misurazione e formulazione di pareri e valutazioni tecniche nell’ambito di  Conferenze di servizio
  6. supporto ad Amministrazioni ed Enti competenti per caratterizzare i fattori ambientali che possono causare danni a salute pubblica
  7. collaborazione con Istituzioni scolastiche e Universitarie per predisporre ed attuare programmi di divulgazione ed educazione ambientale, nonché formazione ed aggiornamento del personale di Amministrazioni ed Enti pubblici operanti in materia ambientale
  8. partecipazione a sistemi nazionali e regionali incaricati di interventi di protezione civile, sanitaria ed ambientale, nonché collaborazione con Organismi aventi compiti di vigilanza al riguardo
  9. esecuzione attività istruttoria per rilascio di autorizzazioni ed erogazione di sanzioni nel rispetto delle competenze di altri Enti
  10. esecuzione attività di monitoraggio degli effetti su ambiente derivanti dalla realizzazione di opere infrastrutturali di interesse nazionale e locale, anche in collaborazione con Osservatori ambientali
  11. supporto tecnico allo sviluppo ed applicazione di procedure di certificazione di qualità ecologica dei prodotti e sistemi di produzione
  12. esecuzione valutazioni comparative di modelli e strutture organizzative, nonché di servizi erogati, al fine di migliorarne il livello dei servizi, grazie alla definizione di idonei indicatori e loro periodico aggiornamento, nonché alla redazione di un rapporto annuale di valutazione sul SINA
  13. stipulare convenzioni con Enti pubblici competenti nel sistema di ricerca nazionale (Università, ENEA, CNR) per agevolare esecuzione delle precedenti funzioni. Dati conseguiti da tali attività vengono pubblicati e costituiscono riferimento tecnico ufficiale per le Amministrazioni pubbliche in materia ambientale
  14. conseguire “livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali” (LEPTA), omogenei sul territorio nazionale. I LEPTA costituiscono i parametri funzionali, operativi, programmatici, strutturali, a livello qualitativo e quantitativo, delle prestazioni da sistema. Gli aspetti organizzativi, gestionali e finanziari (riferiti ai costi standard per tipologia di prestazione) sono definiti tramite Catalogo nazionale dei servizi. LEFTA e criteri di finanziamento per loro conseguimento, sono definiti con decreto del Presidente Consiglio Ministri da adottare entro 14/01/2018, su proposta di Ministero Ambiente e Ministero Salute, previa  intesa Conferenza Stato Regioni. Al fine di elevare il livello delle prestazioni ai livelli massimi degli standard internazionali, LEFTA e Catalogo dei servizi sono aggiornati ogni 5 anni (comunque in base ad esigenze  specifiche del territorio). Nella pianificazione delle attività di SINA previsto come obiettivo il raggiungimento dei LEFTA

SINA basato su:

  • Agenzia per protezione ambiente (ARPA), avente personalità giuridica di diritto pubblico, dotata di autonomia tecnico scientifica ed amministrativo contabile. Agenzia ha il compito di svolgere:
  1. attività tecniche e di controllo necessarie a raggiungere gli obiettivi di “livelli essenziali di prestazione tecnica ambientale” (LEPTA)
  2. ulteriori attività istituzionali nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili, purchè non interferiscono con il pieno raggiungimento dei LEPTA
  3. attività in favore di soggetti pubblici e privati, in base a specifici accordi/convenzioni, applicando tariffe definite da Ministero Ambiente, purchè: compatibili con imparzialità di Agenzia nell’esercizio delle attività di controllo; assenza di situazioni di conflitto di interesse (anche solo potenziale); esclusa consulenza in favore di soggetti  privati su materie sottoposte a vigilanza di Agenzia

Regioni istituiscono proprie agenzie (per le Marche è ARPAM di cui vedere omonima scheda)

  • Rete nazionale di laboratori accreditati per analisi ambientali, al fine di: armonizzare sistemi di monitoraggio e controllo delle matrici ambientali; assicurare economie nelle attività di laboratorio. Laboratori sono tenuti ad applicare metodi approvati da SINA,  che per le proprie attività  ordinarie e straordinarie deve ricorrere prioritariamente alla Rete  nazionale dei laboratori interni (in caso di urgente necessità ammesso il ricorso a laboratori esterni, con preferenza per quelli pubblici, mediante convenzioni)
  • Istituto Superiore per Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), avente personalità giuridica di diritto pubblico, dotata di autonomia tecnico scientifica, di ricerca, organizzativa, finanziaria, gestionale, patrimoniale e contabile, sottoposta a vigilanza di Ministero Ambiente. ISPRA adotta propri regolamenti interni di funzionamento e di organizzazione, nonché statuto entro 02/11/2016. ISPRA svolge:
  1. funzioni tecniche e scientifiche per pianificazione ed attuazione delle politiche di sostenibilità ambientale a supporto di Ministero Ambiente
  2. attività di monitoraggio, valutazione, controllo, ispezione e gestione della informazione ambientale
  3. funzioni di coordinamento di SINA, adottando “norme tecniche vincolanti in materia di monitoraggio, valutazioni ambientali, controllo e gestione delle informazioni ambientali, in modo da assicurare armonizzazione, efficacia, efficienza e omogeneità dei sistemi di controllo e loro gestione”, nonché loro continuo aggiornamento
  4. funzioni assegnate, operando in rete, in modo da assicurare “pieno raccordo con altri soggetti componenti” il sistema.
  5. esecuzione di istruttoria ai fini della determinazione dei LEPTA
  6. definizione procedure ufficiali da adottate entro 18/11/2016, per le specifiche attività svolte da ISPRA a supporto o in collaborazione con ARPA
  7. definizione di strumenti, modalità operative, criteri di periodicità ed omogeneità per l’esecuzione delle attività di controllo, in modo da garantire la valutazione periodica dei dati ambientali
  8. promozione e coordinamento della rete nazionale dei laboratori, anche per migliorare il livello qualitativo delle prove eseguite e completare il processo di accreditamento di questi
  9. sviluppo e gestione del sistema nazionale di qualità dei dati di monitoraggio ambientale in conformità agli standard europei
  10. elaborazione di criteri e parametri uniformi per lo svolgimento di attività conoscitiva nell’ambito della difesa del suolo, pianificazione di bacino, realizzazione del sistema informativo
  11. rilevamento, aggiornamento, pubblicazione di carta geologica nazionale, nonché aggiornamento dell’inventario dei fenomeni franosi in Italia, in collaborazione con le Regioni
  12. svolgimento di ricerche, controlli, studi per conoscenza di: ambiente terrestre e prevenzione dei rischi geologici (in particolare del dissesto idrogeologico); ambiente marino; azioni di prevenzione e gestione dei rischi per salute del mare e di fascia costiera
  13. realizzazione e gestione di un sistema informativo nazionale ambientale avvalendosi di poli territoriali costituiti da punti focali regionali, a cui concorrono sistemi informativi ambientali regionali, la cui gestione è affidata ad Agenzie territoriali  competenti (ARPAM per le Marche). ISPRA, in collegamento con Agenzie, collabora con le Amministrazioni statali e Regioni, in modo da garantire un efficace raccordo con le iniziative da queste attuate nella raccolta ed organizzazione dei dati, così da mantenere coerenti flussi  informativi tra i vari soggetti della rete. Dati della rete divulgati e resi accessibili a tutti gli Enti di Amministrazione pubblica, laboratori di ricerca, professionisti, cittadini. Amministrazioni statali, Enti pubblici, società per azioni operanti in regime di concessione e quelle impegnate nella raccolta dati in materia ambientale inviano i propri  dati al sistema informativo nazionale. Questo concorre alle attività promosse e coordinate  da ISPRA in materia di raccolta, catalogazione, accesso, interoperabilità, condivisione tecnica (in tempo reale) dei dati ed informazioni geografiche, territoriali, ambientali circa le attività sostenute, anche parzialmente, con risorse pubbliche
  14. creazione di un legame diretto tra le esigenze di Amministrazioni pubbliche e le Agenzie,  in modo da garantire ad Enti locali, Istituzioni, Associazioni di protezione ambientale riconosciute la fruizione  libera dei dati, con possibilità di avanzare specifiche richieste su determinati valori ambientali
  15. attività di coordinamento con Agenzia Europea ambiente ed Organismi europei ed internazionali competenti in materia ambientale, in particolare per il trasferimento dei dati ambientali e loro adeguamento a standard internazionale

Direttore generale di ISPRA e direttori di Agenzie sono nominati tra soggetti di elevata professionalità ed esperienze nel settore ambientale, che non ricoprono incarichi politici elettivi a livello UE, nazionale regionale, né sono componenti di Giunta Regionale, né ricoprono ruolo di Presidente od Assessore di Giunta provinciale, Sindaco, Assessore o consigliere in Comuni di oltre 20.000 abitanti, né sono amministratori o dipendenti di imprese/società di produzione  di beni e servizi partecipanti delle attività o dei programmi di ISPRA o delle Agenzie, né risultano titolari di altri incarichi retribuiti da questi, né sono condannati  con sentenza passata in giudicato o interdetti da pubblici uffici. Organi di ISPRA, compreso contratto del Direttore generale, durano in carica 4 anni, e sono rinnovabili per 1 solo mandato.  Istituita presso ISPRA, anagrafe dei Direttori generali di ISPRA e di Agenzie sempre aggiornata e pubblicata nel sito internet di ISPRA stesso (riportando loro requisiti professionali e retribuzione).

ISPRA predispone programma triennale di attività di SINA individuando principali linee di intervento finalizzate  a raggiungere LEFTA nell’intero territorio nazionale. Programma, approvato con decreto dal Ministero Ambiente, previo parere di Conferenza Stato Regioni, costituisce il documento di riferimento per la definizione dei piani di attività delle Agenzie.

Presidente ISPRA entro 2° semestre invia a Presidente del Consiglio Ministri, Camere, Conferenza permanente Stato Regioni, un rapporto su attività svolta da SINA nell’anno precedente.

ISPRA, con contributo  di Agenzie, predispone schema di regolamento in cui definite: modalità di individuazione del personale incaricato dalle ispezioni nell’ambito di SINA, con relativo  codice etico; modalità di svolgimento delle attività ispettive (v. rotazione  del personale nelle visite ad impianti); modalità di segnalazione di illeciti ambientali da parte di Enti e cittadini, singoli o associati. Regolamento approvato con decreto Presidente della Repubblica, su proposta di Ministero Ambiente e previa  intesa di Conferenza Stato Regioni. Schema di regolamento, corredato da relazione tecnica attestante  sua non incidenza finanziaria, inviato alle Camere, affinché esprimano parere entro 20 giorni (altrimenti silenzio assenso). In attuazione di Regolamento, Presidente ISPRA individua personale incaricato delle ispezioni (avente funzioni di Ufficiale di Polizia Giudiziaria) , che può accedere ad impianti e sedi di attività da controllare ed ottenere tutte le informazioni necessarie al riguardo (non può essere opposto segreto industriale). A tale personale viene garantita assistenza legale a carico Ente di appartenenza.

  • Consiglio del sistema nazionale, presieduto da Presidente ISPRA e composto dai legali rappresentanti di Agenzie e Direttore generale  di ISPRA, avente compito di esprimere parere vincolante su: programma triennale e su tutti gli atti di indirizzo e coordinamento relativi a SINA; provvedimenti del Governo in materia ambientale. Consiglio segnala a Ministero Ambiente ed a Conferenza Stato Regioni opportunità di interventi (anche legislativi), al fine di meglio perseguire gli obiettivi di Legge 132/16.

Entità aiuto:

ISPRA ed Agenzie svolgono le proprie funzioni nell’ambito delle risorse a disposizione.

Spese relative a rilascio di pareri su domande di autorizzazione ambientale e svolgimento di successivi controlli su impianti sottoposti a VIA (compresi quelli a rischio di incidente rilevante), nonché convalida delle indagini prodotte dai soggetti tenuti a bonifica e messa in sicurezza di siti inquinati sono a carico dei gestori, secondo tariffe approvate da Ministero Ambiente (da Regioni per Agenzie regionali).

Ministero Ambiente, di intesa con MEF e Conferenza Stato Regioni individua modalità di assegnazione ad Agenzie dei suddetti introiti.

Spese per indagini delegate da Autorità giudiziaria  sono a carico di Ministero della Giustizia e liquidate in base a tariffe nazionali approvate con decreto Ministero Ambiente.

Nessun compenso dovuto ai componenti del Consiglio del sistema nazionale, neppure a livello di rimborso spese, diarie ed indennità.

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