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MATERIALE MOLTIPLICAZIONE VEGETALE (D.M. 23/10/87, 2/7/91; D.G.R.M. 6/12/99)

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Soggetti interessati:

Vivaisti che intendono commercializzare su mercato nazionale ed estero materiale di moltiplicazione di specie arbustive, arboree da frutto, specie erbacee a moltiplicazione agamica, del tipo:

– fonte primaria: materiale di origine prodotto dal costitutore e conservato da questo;

– pre-base o super élite: materiale derivato da fonte primaria e conservato presso Centro

conservazione per la premoltiplicazione;

– base o élite: materiale ottenuto da pre-base presso Centro premoltiplicazione per la costituzione di

campi di piante madri;

– certificato: materiale proveniente da piante madri per produzioni commerciali da certificare.

Iter procedurale:

Servizio di certificazione volontaria del materiale di propagazione vegetale è costituito tra MI.P.A., Regioni (Per Marche: Servizio Fitosanitario Regionale), CIVI-Italia (Centro interprofessionale per attività vivaistiche) e si articola in:

a) centro di conservazione per la premoltiplicazione: luogo dove conservato materiale in purezza;

b) centri premoltiplicazione: struttura per produzione di piante madri, tramite prelievo materiale di

moltiplicazione da centro conservazione. Gestione dei vari centri di premoltiplicazione autorizzati

da MI.P.A. è assegnata al CIVI.

c) centro moltiplicazione: struttura riconosciuta da MI.P.A. per produrre materiale di

moltiplicazione certificato da fornire a vivaisti per produzione materiale da certificare;

d) vivaio: struttura che produce materiale da certificare.

ASSAM collabora con MI.P.A. a gestione dei campi di piante madri e provvede a distribuzione di talee o materiali di moltiplicazione.

Servizio di certificazione volontaria deve, in particolare, accertare:

– stato sanitario del materiale di moltiplicazione consistente in:

1) virus esente: materiale risultato esente da qualunque malattia nota della specie;

2) virus controllato: materiale risultato esente dai principali virus indicati nei relativi disciplinari.

Nel caso di piante innestate si avrà sempre certificazione di virus controllato. Servizio

Fitosanitario Regionale può proporre a MI.P.A. controllo di altri organismi nocivi;

– rispondenza genetica del materiale alle cultivar brevettate o libere di moltiplicazione.

Costitutore (fermo restando obbligo di conservare “fonte primaria”) può chiedere per le “cultivar brevettate” e le “cultivar libere di moltiplicazione” di usufruire del Servizio di certificazione volontaria, inviando domanda a MI.P.A. corredata da:

– copia autenticata brevetto;

– scheda atta a caratterizzare la cultivar;

– documentazione relativa a stato fitosanitario della cultivar;

– nel caso di cultivar libera, dichiarazione attestante che cultivar è libera di moltiplicazione,

– per cultivar brevettate, dichiarazione attestante ubicazione azienda autorizzata a moltiplicazione;

– singoli genotipi della cultivar da certificare.

MI.P.A. accoglie richiesta consegnando materiale a Centro di conservazione per verifica idoneità sanitaria e corrispondenza genetica ed iscrizione cultivar in specifico catalogo nazionale.

Costitutori ed interessati comunicano a MI.P.A. eventuale disponibilità materia prima, specificando per ogni specie: numero piante per ogni varietà tenute sotto controllo genetico. Materiale sottoposto successivamente a controllo sanitario e genetico prima di distribuirlo ai centri di premoltiplicazione.

Ministero istituisce con decreto centro nazionale di conservazione in purezza della specie e del relativo centro di premoltiplicazione, presso ASSAM od organismi privati associati.

Controlli su regolarità operazioni in tali centri svolti da MI.P.A., avvalendosi degli istituti sperimentali e del Servizio Fitosanitario Regionale.

Domande per ottenere riconoscimento centro di moltiplicazione inviata a MI.P.A., tramite ASSAM, specificando:

– nominativo del responsabile tecnico del centro;

– sede e struttura di direzione tecnica e di supporto per operazioni di controllo;

– indicazioni strutture ove svolgere operazioni di lavorazione e conservazione delle produzioni;

– indicazioni attrezzature per lavorazione, conservazione, trasporto materiale;

– nominativo laboratorio di micropropagazione per eventuali utilizzazioni;

– impegno a raggiungere in 3 anni dimensioni di produzione minime previste nel disciplinare (Se

unico centro nella Regione, dimensioni ridotte del 50%).

Alla domanda occorre allegare:

1) documentazione relativa a fonte del materiale con indicazione relativa a numero piante;

2) estratto mappa delle superfici investite a piante certificabili e relativa planimetria, specificando

appezzamenti distinti per cultivar;

3) ricevuta di versamento al Servizio di certificazione volontaria;

4) eventuale indicazione del laboratorio di micropropagazione.

Controlli sui centri di moltiplicazione sono di competenza di Servizio Fitosanirario Regionale che avvalendosi di organismi di certificazione aderenti al Servizio Fitosanitario Nazionale verificano “rispetto delle norme contenute nei disciplinari di produzione” per certificazione delle singole specie.

Vivaista autorizzato che intende ottenere certificazione genetico-sanitaria del materiale vivaistico prodotto invia richiesta a MI.P.A., tramite ASSAM, impegnandosi a:

1) mettere a disposizione documenti ed informazioni di Organismo controllo;

2) utilizzare solo materiale di moltiplicazione proveniente da piante madri riconosciute valide da

Servizio certificazione volontaria;

3) attuare un processo produttivo che in 5 anni porti alla coltivazione al 100% di specie e cultivar

ammesse a certificazione. Processo produttivo articolato nelle seguenti fasi:

– premoltiplicazione: produzione piante madri seguendo norme previste da disciplinare;

– moltiplicazione: da piante madri con produzione di marze, portinnesti, semi certificati;

– fase vivaistica: produzione di portinnesti o piante bimembri e trimembri da assemblaggio di

materiali certificati, il cui prodotto finale mantiene certificazione;

4) comunicare ad Organo di controllo, almeno 5 giorni prima, data estirpazione piante da certificare.

Alla domanda allegare:

1) documentazione relativa alla fonte del materiale con indicazioni relative a numero delle piante;

2) estratto mappa delle superfici investite a piante certificabili e relativa planimetria, specificando

appezzamenti distinti per tipo di cultivar;

3) documentazione attestante idoneità terreno a produzione delle varie specie;

4) ricevuta versamento a Servizio certificazione volontaria per ha. di vivaio di cui si chiede

certificazione.

A seguito accoglimento domanda, MI.P.A., tramite ASSAM, rilascia a vivaisti:

– attestato di rispondenza genetica e di idoneità sanitaria ai fini della commercializzazione del

materiale di moltiplicazione in Italia ed all’estero;

– certificati ufficiali di accompagnamento delle piante riconosciute idonee, da parte Servizio

Fitosanitario Regionale, specificando status sanitario (materiale virus esente o virus controllato).

Nei cartellini riportare dicitura “Regione Marche ASSAM Servizio Fitosanitario Regionale”

 

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