RIFORMA ENEL (D

RIFORMA ENEL (D.Leg. 79/99)  (energy04)

Soggetti interessati:

Chiunque può produrre, importare, esportare, acquistare e vendere energia elettrica “nel rispetto degli obblighi di servizio pubblico”, compreso autoproduttore (Persona fisica o giuridica che produce energia elettrica e la utilizza in misura non inferiore a 70% “per uso proprio o di società controllate”)

Attività di trasmissione di energia elettrica riservata allo Stato ed attribuito in concessione a “gestore della rete di trasmissione nazionale” che ha obbligo di connettere tutti i soggetti che ne facciano richiesta “senza compromettere la continuità del servizio”. Rifiuto di accesso alla rete va motivato.

Iter procedurale:

Autorità per Energia Elettrica e Gas (AEEG) garantisce a tutti gli utenti accesso imparziale a rete elettrica, utilizzando con priorità energia elettrica rinnovabile.

Entro 30 Aprile 1999 ENEL si trasforma in società pubblica per azioni. ENEL S.p.A. costituisce società separate per: produzione energia elettrica, distribuzione energia elettrica, vendita a clienti idonei (a partire da 1 Gennaio 2000 utente finale od impresa con consumi annui superiori a 20 GWh, acquirenti provvisti di distributori, soggetti esteri che possono concludere contratti di acquisto o fornitura energia) e vincolati, esercizi diretti di proprietà su rete di trasmissione, smaltimento centrali elettronucleari dismesse.

Ministero Industria, con decreto conferisce ad ENEL S.p.A. incarico di Gestore della rete di trasmissione nazionale con obbligo di: connettere alla rete tutti i soggetti che ne facciano richiesta senza discriminazione; garantire “sicurezza, affidabilità, efficienza, minor costo del servizio e degli approvvigionamenti”; assicurare interventi di manutenzione e sviluppo.

Ente gestore adotta regolamento interno per distribuzione e reperimento energia elettrica. Vietato comunque cedere “diritti di esclusiva o priorità o condizioni di maggior favore” a quanti detengono porzioni di rete di trasmissione nazionale. Eventuale convenzione, autorizzata da AEEG, per gestione da parte di società esterne di limitate porzioni di rete di trasmissione nazionale non direttamente funzionali alla stessa.

Ente gestore stipula convenzione con società esterna per interventi di manutenzione e sviluppo, contenente:

1) competenza Ente gestore a decidere in materia di manutenzione, gestione, sviluppo della rete;

2) adeguata rimunerazione di attività ed investimenti, tenendo conto obblighi dell’operatore;

3) modalità di accertamento disfunzioni ed inadempienze e determinazione relative sanzioni ed

    eventuali indennizzi delle parti lese;

4) modalità coinvolgimento Regioni interessate su localizzazione interventi.

AEEG fissa corrispettivo da pagare per accesso ad uso rete elettrica, indipendentemente da ubicazione impianti. Quote decrescenti in rapporto ai consumi maggiori.

AEEG fissa prezzo di acquisto energia elettrica da parte produttori privati, purché vi sia impegno a fornitura per almeno 8 anni da avvio impianti.

Autorizzazione ad installare linee elettriche data da Autorità competenti, previo parere conforme Ente gestore per linee superiori a 120 kv.

Ente gestore costituisce società denominata “Acquirente unico” che stipula e gestisce contratto di fornitura, garantisce approvvigionamenti anche tramite diversificazione fonti energetiche ed uso energia rinnovabile, elabora previsione di domanda 3 anni successivi entro 30 Giugno, stipula contratti a lungo termine tenendo conto programma previsionale. Cliente vincolato sottoscrive impegno con Acquirente unico per almeno 2 anni.

Quote società cedute a terzi che non possono detenere più del 10% del capitale sociale.

Costituito gestore di mercato che assume la gestione delle offerte di acquisto e vendita dell’energia elettrica e di tutti i servizi connessi.

AEEG determina clausole da inserire nei contratti di cessione od acquisto energia elettrica con privati.

Ammessi contratti bilaterali in deroga, purché comprendano contributo aggiuntivo da versare ad Ente gestore.

A partire da 1 Gennaio 2003 nessun soggetto privato può produrre od importare oltre 50% energia elettrica in Italia. ENEL S.p.A. predispone piano per cessione parte della propria capacità produttiva, garantendo mantenimento produzione ed occupazione in loco. Priorità nella cessione a società che nel Comune serve almeno 20% utenze.

Entro 1 Aprile 2000 emanato regolamento che disciplina autorizzazione a costruzione od esercizio di nuovi impianti o modifica e potenziamento di quelli esistenti.

Imprese distributrici energia elettrica debbono connettere alle proprie reti chiunque ne faccia richiesta nel rispetto delle tariffe, contributi, oneri fissati da AEEG. Rilasciata 1 sola concessione di distribuzione per ambito comunale. Laddove in Comune operano più distributori, verificare possibilità entro 31 marzo 2000 di unificazione.

Ente gestione comunica ad AEEG e Ministero Industria connessioni con rete elettriche estere e quantità importata od esportata di energia elettrica.

Obbligo per produttori od importatori di energia elettrica ottenuta da fonti tradizionali di immettere nell’anno successivo quota pari a 2% proveniente da fonti rinnovabili, eventualmente acquistata da terzi produttori. Fonti nazionali di energia combustibile primaria impiegata per non oltre 15% per produzione energia elettrica. Regione provvede ad incentivare fonti di energia rinnovabile.

Almeno 5 anni prima di scadenza, interessati possono chiedere a Regione concessione idroelettrica, con programma di aumento potenza installata o miglioramento e risanamento ambientale di bacino.

Regione valuta idoneità programma e lo comunica a concessionario che entro 3 mesi può presentare proprio programma o rinunciare a concessione. A parità condizioni, concessione rilasciata a vecchio titolare. Nuova concessione o adeguamento vecchia concessione (In caso riduzione potenza si ha riduzione canone demaniale di concessione) rilasciata compatibile con “minore deflusso costante vitale”. In caso di decadenza, rinuncia, revoca si procede a gara pubblica per rilascio concessione. Regione fissa canone demaniale di concessione idroelettrica. 

 

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