PSR ED INFORMAZIONE AGRICOLA

PSR ED INFORMAZIONE AGRICOLA (Reg. 1698/05 Misura 1.1.1.b lettera c; D.G.R.M.  17/6/13; D.D.S. 2/5/11, 2/12/11, 26/6/13, 11/3/14, 24/11/14, 27/1715, 17/2/15)  (str-ag24)

Soggetti interessati:

Regione, anche tramite ASSAM, per quanto concerne: azioni informative effettuate a livello regionale ed aventi valenza trasversale, coerenti con obiettivi di informazione previsti dalla presente Misura (Lettera a e b della Misura 1.1.1.b).

Azioni informative e divulgative svolte nella Regione Marche ai sensi della Misura 1.1.1.b lettera c) da:

–          Organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative ed Enti di loro emanazione, Centrali cooperative, società anche in forma ATS e ATI costituite tra questi soggetti,

–          soggetti promotori di progetti integrati di filiera regionali/locali che intendono sensibilizzare gli operatori agricoli in materia di produzioni di qualità e disciplinari concernenti produzioni di riferimento della filiera,

–          soggetti promotori di accordi di filiera regionale/locale, nonché accordi agroambientali di area sulla difesa delle acque da nitrati e sulla biodiversità attraverso società od Associazioni di produttori, od Organizzazioni professionali agricole ed Enti di loro emanazione

purché:

1)       prevedano nel proprio statuto attività di informazione in qualunque forma a favore di imprenditori agricoli e forestali;

2)       dispongono di personale, in qualità di dipendente o collaboratore (compreso personale in posizione di comando/distacco presso beneficiario), per almeno 50% del costo del personale impiegato nel progetto, avente:

·         laurea specialistica nel settore agrario (o biologico o scienze naturali negli accordi agroambientali);

·         laurea triennale nel settore agrario (o biologico o scienze naturali negli accordi agroambientali) con almeno 2 anni di esperienza a tempo pieno (almeno 500 ore lavorative distribuite in 200 giornate lavorative annue) negli ultimi 5 anni in materia di informazione nel settore agricolo o forestale;

·         laurea specialistica in settori diversi da agricoltura con almeno 2 anni di esperienza a tempo pieno negli ultimi 5 anni, in materia di informazione nel settore agricolo o forestale;

·         laurea triennale in settori diversi da agricoltura con almeno 5 anni di esperienza a tempo pieno negli ultimi 8 anni, in materia di informazione nel settore agricolo o forestale;

·         diploma di scuola media superiore nel settore agrario con almeno 5 anni di esperienza a tempo pieno negli ultimi 8 anni, in materia di informazione nel settore agricolo o forestale;

·         diploma di scuola media superiore in settori diversi da agricoltura con almeno 10 anni di esperienza a tempo pieno negli ultimi 15 anni, in materia di informazione nel settore agricolo o forestale.

Ammesso impiego nel progetto di personale dipendente di altre strutture o liberi professionisti con impiego “spot” in qualità di docenti, relatori, esperti, ecc. nel limite di 10’% costo progetto;

3)       dispongono di almeno 1 sede operativa in ogni Provincia, in cui intendono sviluppare azioni di informazioni proposte. Nel caso di progetti regionali o locali di filiera od accordi agroambientali di area operanti nel territorio o nel settore individuato nel progetto;

4)       non impegnati in attività di produzione e/o commercializzazione a terzi di mezzi tecnici per agricoltura, ad eccezione di cooperative a mutualità prevalente “che svolgono attività di acquisto e vendita ai propri soci di mezzi tecnici per agricoltura”;

5)       personale impegnato nell’attività di divulgazione non “interessato a qualsiasi titolo in attività di produzione e/o commercializzazione di mezzi tecnici per agricoltura, salvo personale delle cooperative a mutualità prevalente che svolge attività di acquisto e vendita ai proprietari di mezzi tecnici per agricoltura”;

6)       personale impegnato nell’attività di divulgazione non “coinvolto in attività di gestione e controllo di fasi o procedimenti connessi con erogazione di finanziamenti pubblici nel settore agricolo o forestale, comprese domande PAC (Attività propria dei CAA o delle società di servizi dei CAA)”. Eventuali situazioni di conflitto di interesse dichiarate dal soggetto attuatore e dal personale interessato e valutate dal Servizio circa la loro compatibilità, comunque le 2 attività non possono essere svolte in sovrapposizione (tenere conto del tempo dedicato alle diverse attività);

7)       intendono perseguire seguenti:

·         Obiettivi principali:

Ø       formare agricoltori ed operatori forestali in merito a nuove tecnologie e/o innovazioni di prodotto e processo, in particolare trasferendo informazioni riguardanti prevenzione e sicurezza luoghi di lavoro in agricoltura;

Ø       preparare imprenditori agricoli e forestali ad introduzione in azienda di tecniche di coltivazione ed allevamento migliorative per ambiente, tutela e valorizzazione del paesaggio rurale, gestione sostenibile delle risorse naturali, con riferimento ai requisiti della condizionalità e promozione di agricoltura a basso impatto ambientale;  

·         Obiettivi secondari:

Ø       preparare agricoltori ad adottare strumenti di razionale gestione economico-finanziaria di imprese agricole e forestali;

Ø       favorire diversificazione delle fonti di reddito aziendale, preparando agricoltori ad introduzione in azienda nuove attività di trasformazione, commercializzazione e vendita diretta dei prodotti aziendali;

Ø       assicurare aggiornamento professionale di agricoltori per realizzare prodotti di qualità certificata;

8)       intendono svolgere attività di informazione su seguenti tematiche:

·         innovazione di processo, con particolare riferimento alle norme di sicurezza del lavoro agricolo e necessità di sua attuazione di cui alla D.G.R. 1188/12;

·         tecniche di coltivazione ed allevamento a basso impatto ambientale, migliorative di ambiente, tutela e valorizzazione del paesaggio rurale; 

·         utilizzo di strumenti per razionale gestione economico-finanziaria di impresa agricola e forestale (v. aggiornamento legislativo, contabilità analitica di esercizio, gestione tramite monitoraggio di business plan, analisi indici di bilancio, principi di gestione finanziaria, introduzione di ingegneria finanziaria);

·         strumenti relativi alla certificazione delle produzioni e dei principi di sicurezza alimentare ai fini realizzazione filiera agroalimentari di qualità (Legislazione di settore, disciplinari, sistemi di certificazione, vantaggi economici di integrazione di filiera e della certificazione, contrattualistica);

·         principi e strumenti per certificazione forestale così da realizzare filiere forestali (v. legislazione di settore, disciplinari, sistemi di certificazione, vantaggi economici della certificazione ed integrazione di filiera, contrattualistica);

·         introduzione in azienda fasi di trasformazione e commercializzazione e/o vendita diretta delle produzioni aziendali (v. Introduzione nuove tecniche di trasformazione, marketing, tecniche di integrazione, perfomance economica di filiera, tecniche di approccio efficiente al mercato);

·         in caso di progetti integrati di filiera:

i)                     produzioni di qualità, relativamente a: legislazione di settore; disciplinari di produzione; sistemi di certificazione; vantaggi economici della certificazione produzioni di qualità;

ii)                   informazioni su tecnologie e tecniche di produzione previste dai disciplinari: meccanizzazione e tecniche innovative delle fasi di produzione; impiantistica e tecniche di trasformazione e conservazione; imballaggio e condizionamento del prodotto; innovazione e diversificazione del prodotto;

·         in caso di accordi agroambientali di area, Organismi gestori predispongono linee guida di intervento informativo riguardante:

i)                     informazioni su tecniche produttive compatibili con misure di conservazione vigenti in area Natura 2000;

ii)                   informazioni su tecniche di produzione biologica e quelle previste da disciplinare di produzione a basso impatto ambientale;

iii)                  informazioni su norme relative a condizionalità PAC (criteri di gestione obbligatoria riguardanti sanità pubblica, salute di piante ed animali, e buone condizioni agronomiche ed ambientali);

iv)                 requisiti in materia di sicurezza sul lavoro prescritti da normativa comunitaria;   

9)       azioni informative relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro almeno pari a 20% della spesa complessiva del progetto di informazione riguardanti in particolare attività di formazione di cui alla Misura 1.1.1.a del PSR Marche 2007/13 (Corso scelto tra quelli riportati nella tipologia 5 del catalogo PSR Marche; imprenditore agricolo dovrà indicare nel modello di adesione al corso il soggetto da cui ricevuto informazioni al riguardo) e “messa in sicurezza delle macchine agricole secondo quanto previsto da D.G.R. 1188/12, azioni sulla sicurezza da individuare separatamente nel SIAR”. Almeno 1 azione informativa (convegni, incontri, seminari, visite guidate) effettuata con partecipazione di relatore ASSAM che svolge attività nell’ambito del progetto Misura 1.1.1.b.a      

Beneficiari di azioni divulgative sono:

–          imprenditori agricoli e forestali aventi sede legale o almeno una unità tecnico economica (UTE) operativa nelle Marche interessati alle inziaitive di informazione;

–          tecnici operatori nel settore agricolo e forestale addetti a: direzione dell’azienda; “addetti qualificati nel settore di competenza” oggetto di tematiche di informazione

Iter procedurale:

Prima di presentare domanda, obbligo di aprire posizione anagrafica su sistema informativo della Regione (SIAR) denominata “fascicolo”

Per progetti di premialità sicurezza del lavoro, soggetti attuatori di progetti di progetti di informazione nell’ambito di bando emanato con D.D.S. 432 del 26/6/2013 che dimostrato di aver sollecitato almeno 100 agricoltori a partecipare a corso di formazione su tematiche della sicurezza nell’ambito di Mis. 111 a del PSR (Elenco di tali soggetti pubblicato su BUR 17/15) inviano manifestazione di interesse a realizzare ulteriore progetto divulgativo su sicurezza in forma individuale o collaborazione con altri soggetti attuatori entro 2/372015 a Servizio Regionale Agricoltura (Modello pubblicato su BUR 17/15)  

Per lettera c) domande presentate entro ore 13 del 10/9/2013 e per progetti di premialità entro 27/3/2015 (Nel caso di accordi agroambientali su biodiversità entro ore 13 del 31/7/2012) tramite SIAR, sottoscritte con firma digitale da legale rappresentante Organismo, ed inviate in busta chiusa a Servizio Decentrato Agricoltura, dove richiedente ha sede legale, allegando:

1)       scheda di Organismo proponente, riportante elementi atti a dimostrare sua ammissibilità a bando (In particolare stralcio di atto costitutivo e statuto da cui si desume possesso requisiti soggettivi);

2)       copia stralcio atto costitutivo e statuto, attestante possesso requisiti di ammissibilità;

3)       progetto di informazione e divulgazione, comprendente almeno 3 tipologie di azioni informative (Per accordi agroambientali di area e progetti di filiera regionali o locali ammessi solo incontri collegiali, convegni, seminari, visite guidate e campi dimostrativi, pubblicazioni), in cui specificare: obiettivi e strategie individuate; tematiche da trattare; elenco delle professionalità impiegate con indicazione del rapporto di lavoro, costo orario e totale; elenco azioni di informazione con indicazione titolo, luogo di svolgimento (salvo visite guidate, viaggi studio, partecipazione di aziende ad iniziative, tutte le iniziative informative attuate nelle Marche), professionalità coinvolte (Nel caso di prestazioni occasionali, indicare profilo professionale e non nominativo di persona), numero ore di personale dipendente impiegato; calendario su base mensile di impegni e attività; dimostrazione innovazione delle tematiche trattate; dimostrazione efficacia di azioni informative proposte; dimostrazione fattibilità ed esecutività di proposta progettuale; descrizione caratteristiche del soggetto proponente evidenziando passate positive esperienze organizzative di programmi simili, nonché diffusione territoriale di sedi operative a disposizione di attività del progetto; 

4)       piano degli investimenti (Modello per progetti di filiera regionali/locali pubblicato su BUR 47/12 e per progetti di premialità pubblicato su BUR 17/15). Costo ripartito per ogni tipologia di attività informativa e voce di spesa, specificando azioni e spese destinate alla sicurezza che, tra l’altro, sono limitate solo ad incontri informativi collegiali, seminari, convegni, visite guidate, open day, campi dimostrativi, pubblicazioni specialistiche, pagine web;

5)       curriculum del personale impiegato con relative dichiarazioni (Escluso personale con impiego “spot”);

6)       eventuali documenti attestanti possesso requisiti di ammissibilità e/o priorità.

Ammesse più domande presentate da stesso soggetto.

Servizio, tramite Commissione di istruttoria (integrata per quanto concerne azioni informative su sicurezza del lavoro da funzionario ASSAM), provvede ad esaminare domande pervenute (accertare completezza documentazione inviata, affidabilità soggetto richiedente, “coerenza dei progetti presentati rispetto ad accordo agroambientale di area a cui si riferiscono”) ed a redigere graduatoria, in base a seguenti priorità:

1)       priorità relativa ad obiettivi delle azioni informative proposte (Peso 50%): 1 punto in caso di azioni informative riguardanti almeno 1 obiettivo principale ed un altro obiettivo; 0,6 punti per azioni informative riguardanti almeno 1 obiettivo principale; 0,3 punti azioni informative riguardanti almeno 2 obiettivi non principali. Nel caso di progetti di filiera: 1 punto se oltre 60% costo riservato ad azioni informative su produzioni di qualità (legislazione di settore, disciplinari produzione, sistema di certificazione, vantaggi economici della certificazione della qualità); 0,6 punti se tra 40% e 60% costo riservato ad azioni informative su produzioni di qualità; 0,3 punti se tra 20% e 40% costo riservato ad azioni informative su produzioni di qualità. Nel caso di accordo agroambientale di area: 1 punto se costo azioni informative riguardanti linee guida predisposte da Organismo gestore di aree Natura 2000 copre oltre 60% del costo totale progetto; 0,6 punti se copre da 40% a 60% del costo totale; 0,3 punti se copre da 20% a 40% del costo totale; 

2)       qualità della proposta progettuale (Peso 30%): 0,1 punto per coerenza tra obiettivi regionali di informazione o quelli dei progetti di filiera o degli accordi agroambientali e strategie di progetto; 0,1 punto per dettaglio progettuale degli impegni e delle attività; 0,3 punto per grado di articolazione ed innovatività con contestuale dimostrazione di efficacia delle azioni informative proposte; 0,5 punto per capacità di dimostrazione della fattibilità ed esecutività della proposta progettuale da valutare in relazione a passata positiva esperienza organizzativa di Organismo richiedente o diffusione capillare sul territorio delle sedi operative di questo. Da tener presente che assegnato: 1 se progetto eccellente, 0,75 se progetto molto buono, 0,5 se progetto buono, 0,25 se progetto sufficiente. Giudizio di valutazione per singolo criterio viene poi moltiplicato per il peso del criterio stesso;

3)       caratteristiche di professionalità dei tecnici impegnati nelle proposte progettuali (Peso 20%): 1 punto in caso di laurea nel settore agrario o forestale ed esperienza di almeno 3 anni in attività di informazione nel settore agricolo e/o forestale, o diploma nel settore agricolo ed esperienza di almeno 6 anni in attività di informazione nel settore agricolo e/o forestale; 0,6 punti in caso di diploma nel settore agrario ed esperienza di almeno 3 anni di attività di informazione nel settore agricolo/forestale o laurea in altri settori con esperienza di almeno 6 anni in attività di informazione nel settore agricolo/forestale, o laurea nel settore agricolo/forestale; 0,3 punti in caso di laurea o diploma in altri settori ed esperienza di almeno 3 anni in attività di informazione nel settore agricolo e/o forestale. Nel caso di progetto di filiera: 1 punto se tecnico in possesso di laurea in settore agricolo con almeno 3 anni di esperienza in attività di informazione agricola; 0,6 punto se tecnico in possesso di laurea in settore agricolo; 0,3 punto se tecnico in possesso di laurea breve (3 anni) con almeno 2 anni di esperienza a tempo pieno in materia di informazione agricola negli ultimi 5 anni. Nel caso di accordo agroambientale di area: 1 punto se in possesso di laurea in agraria, o scienze biologiche, o scienze naturali ed esperienza di almeno 3 anni in attività di informazione nel settore agricolo; 0,6 punti se in possesso di laurea in agraria, o scienze biologiche, o scienze naturali; 0,3 punti se in possesso di laurea 3 anni in agraria, o scienze biologiche, o scienze naturali ed almeno 2 anni di esperienza a tempo pieno negli ultimi 5 anni in materia di informazione. Punteggio calcolato su tecnico dotato di migliore professionalità, purché impegnato per almeno 50% costo del personale.

Se Organismo proponente registrato esiti negativi nei controlli eseguiti su precedenti progetti di informazione ai sensi di PSR 2007/13, applicata penalità di 0,3 punti/controllo negativo 

A parità di punteggio verranno finanziati progetti con maggiore percentuale di spesa dedicata ad informazione sul lavoro.  In considerazione della specificità del settore forestale garantito finanziamento di 1 progetto di informazione forestale, indipendentemente da punteggio conseguito. Per progetto di filiera regionale o locale ed accordo agroambientale di area ammesso 1 solo progetto di informazione (quello che ha ottenuto il punteggio più alto). 

Servizio comunica risultato istruttoria e graduatoria ad interessato che può presentare ricorso a Comitato Coordinamento Misura (CCM) che decide entro 30 giorni o può rivolgersi a Magistratura

Beneficiario deve, pena revoca aiuto e restituzione eventuali finanziamenti percepiti maggiorati di interessi legali:

a)       svolgere direttamente azioni previste da progetto approvato, mantenendo coordinamento di attività acquisite all’esterno;

b)       realizzare azioni divulgative secondo progetto approvato. Eventuali varianti da far approvare a Regione prima della loro realizzazione;

c)       comunicare entro termine di ogni mese, comunque con almeno 5 giorni di anticipo, calendario giornaliero delle attività riferite a mese successivo (Tale preavviso può essere più breve in presenza di cause di forza maggiore “dichiarate da interessato e verificate da Regione”). Se nonostante comunicazione di variazione azioni previste non realizzate o realizzate solo in parte, costo del progetto ridotto in proporzione;

d)       completare realizzazione progetto entro 12 mesi da notifica concessione aiuto (2 anni nel caso di accordi agroambientali di area), ed inviare rendiconto delle spese entro 60 giorni successivi a conclusione attività (30 giorni per progetto di filiera); Ammessa proroga fino a 30/6/2015, purché inviata richiesta specifica allegando relazione indicante “motivi che hanno determinato il ritardo nella esecuzione degli interventi proposti, misure che si intendono adottare per garantire completamento di investimento nei tempi di proroga richiesti, nuovo cronoprogramma delle iniziative. Per progetti di premialità conclusione progetto e rendiconto entro 31/8/2015

e)       conservare documenti di spesa attinenti a progetto per almeno 5 anni da liquidazione saldo contributo a disposizione di Regione, Commissione Europea, tecnici incaricati dei controlli;

f)        consentire ogni forma di controllo a funzionari incaricati;

g)       archiviare per ogni azione informativa realizzata, documentazione attestante esecuzione attività (v. Richiesta sale, inviti, convocazioni, manifesti, locandine, elenchi, tabulati, registri presenze) da utilizzare in sede di rendiconto e di eventuali controlli ex post;

h)       riportare su tutto il materiale divulgativo (manifesti, opuscoli, bollettini, pubblicazioni cartacee ed informatiche) simbolo CE e della Regione, nonché dicitura “Attività realizzata con il contributo del Programma di Sviluppo Rurale delle Marche 2007/13”

Con D.D.S. 154 del 2/5/2011 Servizio Regionale Agricoltura precisato che:

1)       per variante si deve intendere:

·         variazione di obiettivi, tematiche e strategie del progetto approvato;

·         modifiche tecniche sostanziali di elementi che hanno determinato ammissibilità domanda (v. inserimento nuove azioni informative o soppressione di azioni informative previste nel progetto originario);

·         modifiche tecniche sostanziali degli elementi che hanno determinato priorità attribuite al progetto (v. sostituzione professionalità impiegate);

·         variazione di oltre 10% dal totale della spesa ammessa;

·         cambio di beneficiario o di rappresentante legale non dovuto a cause di forza maggiore.

Varianti, prima della loro realizzazione devono essere inserite a SIAR e comunicate via e-mail a funzionario istruttore domanda, corredata da:

·         relazione in cui evidenziati motivi che hanno determinato variante;

·         prospetto riepilogativo delle voci di spesa soggette a variazione, mettendo a confronto quelle originarie con quelle variate.

Ammesse non più di 2 varianti per progetto. Servizio procede ad istruttoria variante entro 60 giorni, accertando conformità quantitativa e qualitativa di nuova articolazione della spesa (Non alterate finalità progetto), non modificate condizioni di accesso e priorità assegnate.

Servizio comunica con lettera raccomandata a soggetto attuatore esito di istruttoria (Se variante respinta od accettata solo parzialmente, specificare motivi di tale decisione, affinché interessato possa proporre ricorso a Comitato di Coordinamento Misura). Variante approvata con decreto Dirigente Servizio Agricoltura;        

2)       per adeguamento tecnico si deve intendere:

·         cambio di sede dell’iniziativa;

·         soluzioni tecniche migliorative (cambiamento del tema di azioni informative, inserimento di azioni informative non previste nel progetto originario, inserimento di nuove professionalità);

·         cambio del cronoprogramma o di sede di iniziativa sufficiente inviare comunicazione per e-mail a Servizio Decentrato responsabile dei controlli in itinere, almeno 5 giorni lavorativi prima di sua realizzazione (Ammesso preavviso più breve solo in presenza di causa di forza maggiore);

·         eventuale aumento di singole voci di spesa, purché contributo di singola tipologia di azione rimane invariata e tutti gli adempimenti tecnici di spesa si mantengono inferiori a 10% del totale spesa ammessa.

Richiesta di adeguamento tecnico presentata prima di realizzazione tramite SIAR corredata da:

·         relazione in cui evidenziati motivi che hanno determinato variante;

·         prospetto riepilogativo delle voci di spesa soggette a variazione, mettendo a confronto quelle originarie con quelle variate.

Se adeguamenti tecnici autorizzati consentono di avere economie, queste possono essere recuperate mediante variante, introducendo nuovi investimenti al massimo pari ad economie riscontrate. Adeguamenti tecnici sempre ammessi anche dopo approvazione di 1° variante, purché nel limite di 10% dei costi di singola tipologia di azione. Con richiesta di 2° variante si potrà recuperare eventuali economie derivate da adeguamenti tecnici.

Istruttoria deve svolgersi entro 30 giorni. Se nessuna risposta pervenuta entro tale termine, adeguamento tecnico si intende approvato. In caso di inammissibilità, totale o parziale, della richiesta, funzionario regionale comunica con lettera raccomandata al soggetto attuatore esito istruttoria con motivazioni, fissando termine per eventuale ricorso;

3)       modifiche progettuali non sostanziali (cambio nominativo relatore a convegni) non necessitano di alcuna comunicazione preventiva e possono essere autorizzate in sede di consuntivo da incaricati di accertamento finale, purché conformi a normativa di riferimento

Regione esegue almeno 2 controlli in itinere su progetti approvati, mediante sopralluoghi senza preavviso al fine di accertare effettuato svolgimento attività e relativa qualità delle stesse. Al termine di ogni controllo redatto verbale, che sarà la base per la valutazione di eventuali sanzioni”. 

Erogazione contributo può avvenire mediante:

–          stato di avanzamento lavori (SAL), purché trascorsi 6 mesi da avvio progetto e sostenute almeno 50% (60% per progetto di filiera ed accordo agroambientale di area) delle spese previste dal progetto ed inviato a Servizio Decentrato Agricoltura:

1)       richiesta di acconto redatta su apposito modello SIAR;

2)       relazione tecnica illustrativa delle attività svolte, comprendente rendiconto spese;

3)       riepilogo generale e dettagliato delle spese rendicontate;

4)       fatture, documentazione attestante effettivo pagamento;

5)       garanzia fidejussoria di tipo bancario od assicurativo (utilizzare modello predisposto da AGEA) pari a 110% importo da erogare ed avente validità fino a svincolo da parte Regione;

–          saldo previo invio a Servizio Decentrato Agricoltura di:

1)       richiesta di saldo redatta su SIAR;

2)       relazione tecnica che illustra attività svolta comprendente rendiconto generale e dettagliato di attività realizzate;

3)       riepilogo generale e dettagliato delle spese sostenute (Modello riportato su BUR 24/12), distinto in costo del personale interno (Modello A riportato su BUR 24/12), rimborso spese sostenuti da personale per viaggi inerenti realizzazione del progetto (Modelli B-C riportati su BUR 24/12), con relativo riepilogo mensile delle suddette spese;

4)       fatture, documentazione attestante effettivo pagamento;

5)       riepilogo della documentazione inviata (Modello riportato su BUR 24/12);

6)       documentazione di supporto attestante attività realizzata, comprendente per:

·         incontri collegiali: lettera di convocazione, elenco aziende invitate, richiesta sala protocollata, registro presenze sottoscritto da partecipanti;

·         convegni: manifesto o locandina, inviti, promozione su mass media, elenco aziende invitate, elenco Comuni affissione, richiesta sala protocollata, registro presenze sottoscritto da partecipanti, fatture di tipografia, affissioni, mass media, uso sala;

·         seminari: lettera convocazione protocollata o invito, elenco aziende invitate, richiesta sala protocollata, registro presenze sottoscritto da partecipanti, fatture di tipografia, uso sala;

·         visite guidate, campi dimostrativi, open day: lettera convocazione protocollata o invito, elenco aziende invitate, richiesta a soggetto da visitare protocollata e risposta, registro presenze sottoscritto da partecipanti, fatture di soggetto da visitare, pullman, agenzia viaggio;

·         viaggio studio: lettera convocazione protocollata, criteri di selezione destinatari, elenco aziende invitate, richiesta a soggetto da visitare protocollata e risposta, cronoprogramma delle attività realizzate, registro presenze sottoscritto da partecipanti, fatture soggetto da visitare, pullman, treno, aereo;

·         workshop e scambi di buone pratiche: lettera convocazione protocollata o invito, elenco aziende invitate, richiesta a soggetto da visitare protocollata e risposta, registro presenze sottoscritto da partecipanti, fattura soggetto da visitare, pullman, agenzia;

·         organizzazione fiere ed esposizioni: manifesto o locandine da tipografia, invito, promozione su mass media, elenco aziende invitate, richiesta partecipazione espositori protocollata, elenco Comuni affissione, richiesta spazi protocollata, fattura di tipografia, affissioni, media, uso spazi;

·         partecipazione gruppi di aziende agricole ad eventi ed iniziative fieristiche espositive ed informative su tematiche della Misura: lettera convocazione protocollata, criteri di selezione destinatari, elenco aziende invitate, registro presenze sottoscritto da partecipanti, fattura pullman, treno, aereo, taxi, agenzia viaggio, vitto ed alloggio partecipanti, biglietto di ingresso partecipanti;

·         pubblicazioni specialistiche, bollettini, newsletter: pubblicazione, elenco aziende a cui inviate, fattura tipografia, costi spedizione;

·         realizzazione pagine web: stampa pagine web, fattura webmaster.

Istruttoria finale, da attuarsi entro 75 giorni da invio rendiconto, previa:

·         esecuzione di accertamenti tecnici ed amministrativi su 100% progetti in merito a:

Ø       attività realizzata confrontata con progetto approvato o variante comunicata e documentazione di supporto ad attività realizzata;

Ø       pertinenza e congruità delle spese sostenute (in particolare quelle riferite a pubblicazioni specialistiche, bollettini, newsletter, realizzazione pagine web e forum multimediali);  

·         acquisizione dei verbali dei controlli in itinere con relativo esito.

Entità aiuto:

Per lettere a) e b) contributo pari al 100% delle spese ammissibili sostenute da ASSAM

Per lettera c) stanziati per bando 2013 1.761.000 € a cui aggiunti 200.000 € per premialità per i migliori sopralluoghi sicurezza sul lavoro  

Per ogni progetto di filiera regionale o locale od accordo agroambientale di aerea stanziati 35.000 €

Costo di singolo progetto non inferiore a 25.000 € (10.000 € per progetti di filiera; 20.000 € per accordi agroambientali di area; 20.000 € per progetti premialità sicurezza del lavoro) con i seguenti limiti di spesa per singola tipologia informativa:

–          incontri informativi collegiali (riunione aperta con 6-12 partecipanti della durata di almeno 3 ore per informazioni su tematiche del progetto) fino a 250 €/iniziativa;

–          convegni (iniziative informative destinate a 50-100 partecipanti, ridotto a 30-80 per settore forestale, con intervento di 1 o più relatori esterni su tematiche del progetto) fino a 5.000 €/iniziativa;

–          seminari informativi (approfondimento su tematiche del progetto rivolta a 8-15 partecipanti, ridotti a 5-10 per settore forestale, della durata di almeno 4 ore, anche articolato in più sessioni) fino a 1.000 €/iniziativa;   

–          visite guidate, campi dimostrativi, open day (visite con illustrazione guidata delle tematiche progettuali rivolte ad almeno 10-20 partecipanti, ridotti a 5-10 per settore forestale, compreso eventuale costo mezzo di trasporto, biglietti di ingresso, costo allestimento) fino a 2.000 €/iniziativa;

–          viaggi di studio nei Paesi CE (rivolti a 10 partecipanti per verificare esistenza e funzionamento di strutture economiche, sociali ed organizzative utili a sviluppo della realtà visitata con presentazione cronoprogramma giornaliero di attività previste con indicazione di soggetti contattati ed argomenti trattati, nonché criteri di selezione dei partecipanti) fino a 6.000 €/iniziativa;

–          workshop e scambi di buone pratiche (dimostrazione, anche mediante utilizzo di grafici e mezzi multimediali, funzionalità di innovazione tramite esibizione comparata di almeno 3 esperienze della stessa tipologia proposta da soggetti diversi rivolti a 10-15 partecipanti, ridotto a 5-8 per settore forestale) fino a 2.000 €/iniziativa, compreso rimborsi viaggio;

–          organizzazione fiere ed esposizioni (Divulgazione a 50-150 partecipanti, ridotto a 25-50 per settore forestale, di esperienze innovative realizzate da imprese agricole e forestali nei settori prioritari di intervento di Misura 1.2.1. di P.S.R. compresi costi di affitto di spazi, organizzazione evento) fino a 10.000 €/iniziativa, compresi costi di affitto di spazi, organizzazione di evento, organizzazione di partecipazione agricoltori destinatari;

–          partecipazione gruppi di aziende agricole ad eventi, iniziative fieristiche, espositive ed informative su tematiche della misura (iniziative in ambito regionale per 15-20 destinatari, ridotto a 5-8 per settore forestale; in ambito nazionale per 30-50 destinatari, ridotto a 15-30 per settore forestale; in ambito comunitario per 10-15 destinatari, ridotto a 5-10 per settore forestale) fino a 1.500 €/iniziativa in ambito regionale, 4.000 € in ambito nazionale, 6.000 € in ambito comunitario. Le ultime 2 azioni realizzate anche in più giorni;

–          pubblicazioni specialistiche, bollettini, newsletter su tematiche della misura (Monografie in almeno 500 copie per progetti di filiera ed accordi agroambientali di area) fino a 2.500 €/iniziativa, ridotto a 2000 € nei progetti di filiera ed accordo agroambientale di area, compreso costo di redazione e stampa;

–          realizzazione di pagine web su tematiche del progetto fino a 2.500 €/iniziativa, compreso costo di progettazione, dominio, gestione per risposte, aggiornamento.

Nel caso di progetti informativi premialità sicurezza sul lavoro ammesse seguenti tipologie:

–          incontri informativi collegiali (Riunione aperta con 6-12 partecipanti della durata di almeno 3 ore per informazioni su tematiche del progetto) fino a 250 €

–          convegni (iniziative informative destinate a 50-100 partecipanti, ridotto a 30-80 per settore forestale, con interventi di 1 o più relatori esterni su tematiche del progetto) fino a 5.000 €

–          seminari informativi (approfondimento su tematiche per progetto rivolto a 8-15 partecipanti, ridotto a 5-10 per settore forestale della durata di almeno 4 ore, anche articolato in più sezioni) fino a 10.000 €

–          pubblicazioni specialistiche (anche televisive), bollettini, newsletter tematiche della misura, evidenziando che iniziativa realizzata nell’ambito di PSR e Piano regionale di sicurezza in agricoltura fino a 2.500 €  

Per progetti di filiera ed accordi agroambientali di area ammessi solo incontri collegiali, seminari informativi, visite guidate, campi dimostrativi, pubblicazioni

Spese riconosciute a partire da data invio domanda fino a data presentazione domanda pagamento, comunque entro data di presentazione domanda di saldo) per le seguenti tipologie di spesa:

–          attività di ricognizione ed elaborazione, propedeutiche a diffusione informazioni, fino a 20% costo del progetto;

–          realizzazione convegni, seminari, incontri informativi, workshop: open day; missioni e compensi per relatori, spese per viaggi studio, scambi di buone pratiche e visite dimostrative presso Enti, aziende, …;

–          realizzazione e diffusione di materiale informativo (pubblicazioni specialistiche, bollettini, newsletter);

–          noleggio mezzi di trasporto, strumenti didattici ed informatici, macchine e strumenti dimostrativi;

–          organizzazione e partecipazione a fiere ed esposizioni;

–          utilizzo di strutture esterne (locali, strutture aziendali per visite guidate);

–          noleggio o costo di reintegrazione di attrezzature fino a 10% costo del progetto;

–          coordinamento organizzativo fino a 5% totale dei costi;

–          spese generali fino a 5% totale dei costi.

Costo per personale inferiore a 70% costo del progetto (Costo del personale dipendente riconosciuto a busta paga, mentre personale non dipendente in base a parcella o fattura o altro documento contabile avente forza probante), salvo costo del coordinamento

Se azioni preventivate non realizzate o realizzate solo in parte, costo del progetto ridotto in proporzione.

Contributo concesso pari a 70% delle spese sostenute fino a 35.000 € (Nel caso di accordo agroambientale di area contributo pari a 100% delle spese sostenute fino a 30.000 € per progetti biennali aventi dimensione economica compresa tra 20.000 e 30.000 €; nel caso di progetti di filiera regionali/locali contributo al 70% per progetti da 10.000 a 50.000 €)  

Attivato con D.D.S. 432 del 26/6/2013 un meccanismo di premialità, consistente nel riconoscere ulteriori 20.000 € ai primi 10 progetti meglio classificati (cioè maggior numero di agricoltori che hanno fatto domanda nell’ambito della Misura 111 a “pacchetto sicurezza” sollecitati da progetto di informazione a frequentare corsi di formazione, comunque superiore a 100 agricoltori da conseguire “anche in collaborazione tra soggetti titolari di progetti di informazione finanziati, attraverso invio di accordo sottoscritto dalle parti contestualmente a domande di pagamento”) da utilizzare per “ulteriore progetto di approfondimento su argomento sicurezza del lavoro” (Presentare specifica domanda al riguardo)    

Tali azioni di informazione non beneficiano di intervento FSE 

Sanzioni:

Se controlli in itinere hanno dato esito negativo (cioè accertata inesistenza di attività informativa): riduzione del contributo pari ad indice di negatività rilevato (rapporto tra numero di controlli negativi su totale controlli effettuati) + esito negativo controlli influisce su valutazione affidabilità di Organismo beneficiario nei criteri di selezione dei bandi successivi.    

Variante non comunicata od eseguita in modo difforme da approvazione: spesa non ammessa a beneficio

Se progetto a conclusione istruttoria ammesso a saldo per importo inferiore a 25.000 € e non rispettati ulteriori criteri di ammissibilità: decadenza aiuto