PARCO MINERARIO ZOLFO (D.M. 20/4705; D.G.R.M. 4/2/03, 8/6/04) (cultur23)
Soggetti interessati:
Comunità Montana, Comuni ed operatori interessati
Iter procedurale:
Istituito il Parco Museo delle Miniere di Zolfo delle Marche, comprendente le miniere di zolfo di Ca’ Bernardi nel Comune di Sassoferrato (AN), Vallotica nel Comune di Sassoferrato (AN), Cantorino nel Comune di Sassoferrato (AN), Bellisio Solfare nel Comune di Pergola (PS), Perticara nel Comune di Novafeltria. Siti e beni ricompresi nel Parco sono riportati su cartografia 1:25.000 pubblicata in G.U. 156/05 in Allegato a D.M. 20/4/05. Con decreto Ministero Ambiente, di intesa con Comuni interessati e Regione, possono essere apportate modifiche alla delimitazione territoriale ed ai beni inclusi in elenco.
Parco ha il compito di “assicurare recupero, conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale, storico-culturale e tecnico-scientifico dei siti e beni individuati, nonché delle attività ad essi connesse”.
Gestione del Parco affidato al “Consorzio del Parco museo minerario delle miniere di zolfo delle Marche” costituito da Ministero Ambiente, Regione Marche, Provincia di Ancona e Pesaro, Comunità Montane Alta Val Marecchia, Catria e Cesano e Esino-Frasassi, Comuni di Arcevia, Novafeltria, Pergola, Sant’Agata Feltria, Sassoferrato, Talamello. Consorzio con personalità giuridica di diritto pubblico, avente sede nei locali di uno degli Enti interessati “del quale si avvarrà di strutture e mezzi”, dovrà:
1) tutelare, recuperare e conservare, a fini ambientali, culturali, scientifici, formativi e turistici, i siti e beni connessi all’attività mineraria;
2) recuperare e conservare in strutture museali ed archivistiche il patrimonio di archeologia industriale e quello documentale, librario e fotografico di interesse conoscitivo della storia e della cultura mineraria;
3) tutelare e conservare habitat, paesaggio culturale e “valori etnoantropologici” connessi con attività estrattiva;
4) promuovere, sostenere, sviluppare attività di formazione e ricerca nei settori storico, archeologico, scientifico e tecnologico;
5) promuovere e sostenere attività educative, didattico-divulgative, artistico-culturali compatibili con i valori da tutelare;
6) promuovere turismo di carattere culturale ed ambientale, anche in riferimento ai siti di lavorazione, conservazione ed utilizzazione del materiale estratto.
Escluse dalle competenze del Consorzio azioni “relative agli usi civici, ai diritti reali dei singoli e delle collettività sociali, agli interventi di difesa del suolo, nonché ad ogni altra attività di competenza dello Stato, Regione e altri Enti locali” e comunque non riconducibile alle finalità di cui sopra.
Consorzio Parco dotato di:
1) un regolamento interno in cui viene disciplinato “l’esercizio delle attività consentite nei siti e nei beni costituenti il Parco, anche tenendo conto degli atti di pianificazione urbanistica adottati dai Comuni”. Regolamento deliberato a maggioranza assoluta da Organismo di amministrazione viene approvato da Ministero Ambiente
2) statuto in cui definita organizzazione interna, modalità di partecipazione popolare, forme di pubblicità degli atti. Statuto e regolamento di amministrazione e contabilità del Consorzio predisposto da apposita Commissione (composta da 15 membri e che dura in carica 180 giorni) viene approvato da Ministero Ambiente.
In attesa approvazione Statuto e riconoscimento di personalità giuridica di diritto pubblico è costituito Comitato di gestione provvisorio del Parco delle Zolfo delle Marche composto da 9 componenti ed avente sede nella Regione Marche. Fino ad insediamento organi del Consorzio, Comitato esercita “poteri di indirizzo, controllo e gestione necessari per il funzionamento del Parco”.
Rilascio di concessioni od autorizzazioni relativamente a tutti gli immobili (Edifici e terreni) compresi nel Parco (Escluse zone omogenee di completamento dei piani regolatori generali) per perseguimento obiettivi del Parco sottoposto a preventivo parere di organo amministrativo del Consorzio, fermo restando comunque norme urbanistiche approvate od in corso di approvazione da parte singoli Comuni e le competenze del Ministero Beni Culturali in materia di tutela beni culturali e paesaggistici.
Entità aiuto:
Entrate del Consorzio Parco sono costituite da:
1) finanziamento della Legge 93/01 sui Parchi minerari
2) contributi di CE, Enti ed Organismi internazionali, Stato, Regione Marche, Provincia di Ancona e Pesaro, Comunità Montane, Comuni interessati, altri Enti pubblici statali e locali
3) lasciti, donazioni, erogazioni liberali in denaro
4) ogni altro provento acquisito a seguito attività del Parco