PESCA IN ACQUE INTERNE

PESCA IN ACQUE INTERNE (L.R. 11/03, 45/12; D.G.R. 22/05/17, 4/3/19)  (pesca04)

Soggetti interessati:

  • Chiunque intende esercitare attività di pesca sportiva nelle acque interne

Iter procedurale:

In base alla L.R. 11/03 Giunta Regionale procede a:

  • definire calendario di pesca (v. scheda “Licenza e calendario di pesca”)
  • organizzare ogni 2 anni:

a)corsi di formazione per guardie ittiche volontarie avente durata di almeno 40 ore

b)corsi di aggiornamento (aventi durata non inferiore a 12 ore) per agenti di vigilanza (Agenti dipendenti, guardie ittiche volontarie di Associazioni piscatorie) inerenti: modifiche alla normativa di settore; introduzione sistemi innovativi di gestione delle acque interne. Mancata partecipazione al corso incide sul rinnovo della qualifica di guardia giurata

  • nominare una Commissione tecnico consultiva regionale per le acque interne (Commissione nominata con DGR  517  del 22/05/2017  pubblicata sul BUR 60/17), con il compito di formulare proposte e pareri in materia di: calendario annuale di pesca; programmi di ripopolamento ittico; classificazione delle acque. Commissione, composta di 5 membri più il segretario verbalizzante, dura in carica quanto la legislatura regionale. In caso di dimissioni o decadenza (Membro assente per qualsiasi motivo a 3 sedute consecutive di Commissione), il membro rimane in carica fino alla nomina del suo sostituto. Commissione è convocata in 1° e 2°  convocazione (intervallo di almeno 1 ora) da Assessore o suo delegato, che la presiede, specificando data, ora, luogo ed ordine del giorno. Seduta è valida se presente almeno 1/3 dei componenti, altrimenti Commissione viene riconvocata entro 10 giorni con lo stesso ordine del giorno. Decisioni sono prese, con votazioni palesi (votazioni a scrutinio segreto solo per le nomine e cariche), a maggioranza dei presenti (in caso di parità prevale il voto del Presidente). Segretario redige il verbale della seduta, riportando i punti principali della discussione (specificare: nome degli intervenuti; forma seguita per  ogni votazione; numero dei voti presi da ogni proposta). Verbale è firmato dal Presidente, segretario, componenti della Commissione ed inviato all’Ente che ha richiesto il parere della Commissione
  • predisporre piani triennali per le attività agonistiche di pesca ai fini di allestimento dei campi di gara permanenti, nel cui ambito:

a)individuare entro il 31 Gennaio “tratti dei corsi d’acqua in cui possono impiantarsi campi di gara permanenti o temporanei, con esclusione di quelli particolarmente vocati alla riproduzione ittiogenica”;

b) definire modalità di rilascio delle autorizzazioni in base alle richieste pervenute dalle Associazioni piscatorie

  • eseguire vigilanza sull’esercizio della pesca nelle acque interne, avvalendosi di: agenti provinciali; agenti di polizia giudiziaria; guardie giurate comunali; guardie ecologiche; Arma carabinieri forestale; guardie dei Parchi nazionali o regionali; guardie volontarie giurate delle Associazioni dei pescatori o naturalistiche. Tali soggetti non possono esercitare la pesca nel territorio oggetto di vigilanza. Durante i controlli possono chiedere ai pescatori, dopo essersi qualificati, l’esibizione di licenza, tesserino, versamento delle tasse, esche, attrezzi e pescato. Per ogni irregolarità rilevata, agente redige un apposito verbale, comprendente anche eventuali osservazioni del trasgressore
  • emettere sanzioni per le trasgressioni riscontrate (compresa la sospensione o revoca della licenza di pesca).

Sanzioni:

Chiunque esercita la pesca in zone di ripopolamento a vocazione produttiva: multa da 100 a 300 € + sospensione della licenza per 1 anno.

Chiunque esercita la pesca in zone di protezione: multa da 200 a 600 € + sospensione della licenza per 2 anni.

Chiunque immette nelle acque interne specie ittiche estranee alla fauna locale: multa da 250 a 750 €. Se violazione commessa nuovamente entro 3 anni successivi: multa da 500 a 1.500 €. In caso di immissione del pesce siluro: multa raddoppiata.

Chiunque esercita la pesca prosciugando, deviando, ingombrando corsi d’acqua, o smuovendo acque del fondo: multa da 250 a 750 €.

Chiunque esercita la pesca nei tratti di corsi d’acqua o nei bacini posti in secca, totale o parziale: multa da 100 a 300 €. Se la violazione è commessa di nuovo nei 3 anni successivi: multa da 200 a 600 €. €

Chiunque esercita la pesca senza licenza, o con licenza scaduta, od è sprovvisto, al momento del controllo, della licenza posseduta e non la esibisce alla Regione entro 15 giorni dalla richiesta: multa da 100 a 300 €. Se tale violazione è commessa di nuovo: multa da 200 a 600€€ + sospensione della licenza per 3 anni.

Chiunque viola le disposizioni in materia di pesca controllata: multa da 100 a 300€€ + 20 € per ogni esemplare catturato in eccedenza rispetto a quanto consentito.

Chiunque pesca senza tesserino: multa da 50 a 150 €.

Pescatore che non riconsegna il tesserino di pesca alla Regione entro il 30 Novembre: multa da 25 a 50 €.

Chiunque organizza la pesca a pagamento senza autorizzazione: multa da 500 a 1.500 €.

Se il titolare della pesca a pagamento non rispetta le prescrizioni riportate nell’autorizzazione: multa da 250 a 750 €. €

Chiunque organizza attività agonistiche senza rispettare le prescrizioni riportate nell’autorizzazione: multa da 150 a 450 €. €

Chiunque abbandona il pesce e le esche lungo i corsi d’acqua, bacini ed argini: multa da 50 a 150 €. €

Chiunque esercita la pesca con attrezzi non consentiti (come materiali esplodenti, corrente elettrica), od immette nelle acque materiale atto ad intorpidire od uccidere la fauna ittica: multa da 250 a 750 € + sospensione della licenza per 5 anni + confisca degli strumenti di pesca + confisca del pescato

Chiunque raccoglie animali acquatici intorpiditi od uccisi con i precedenti sistemi: multa da 50 a 150 €.

Chiunque esercita la pesca con le mani, o a strappo, con sostanze contenenti sangue, o la pesca subacquea: multa da 150 a 450 €.

Chiunque asporta il pesce vivo da strutture autorizzate alla pesca a pagamento, o viola altri obblighi di legge: multa da 50 a 150 €.

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