INFORTUNI DOMESTICI (Legge 493/99) (sanita10)
Soggetti interessati:
Ministero del Lavoro e Politiche Sociali (MILPOS), Ministero Economia e Finanze (MEF), Ministero Sanità (MISA), INAIL, Comuni, ASL, Agenzia Regionale per Protezione Ambientale (ARPA), Presidi Multizonali, Associazioni Ambientaliste, Associazioni femminili e familiari, Organizzazioni dei consumatori.
Persone di età compresa tra 18-67 anni che svolgono in via esclusiva (cioè non hanno altra attività lavorativa) lavoro domestico nell’immobile dove dimora il nucleo familiare, “senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzato alla cura delle persone e dell’ambiente domestico”.
Iter procedurale:
Legge 493/99, come modificata dalla Legge 145/18, impone alle persone in premessa di dotarsi di un’assicurazione obbligatoria per la tutela del rischio contro l’inabilità permanente derivante da infortuni sul lavoro svolto in ambito domestico (esclusi da tale assicurazione gli infortuni acceduti fuori dal territorio nazionale).
Il Servizio anagrafe del Comune collabora con INAIL per individuare le persone soggette all’assicurazione obbligatoria.
Istituito presso INAIL un Fondo autonomo speciale (avente contabilità separata ed equilibrio economico e finanziario), gestito da un Comitato di amministrazione, che dura in carica 3 anni ed è composto da: Presidente e Direttore generale di INAIL; 1 rappresentante di MILPOS; 1 rappresentante di MEF; 1 rappresentante di MISA; 6 rappresentanti delle Organizzazioni di categoria. Il Comitato ha il compito di:
- avanzare proposte per migliorare ed estendere le prestazioni assicurative;
- vigilare sull’afflusso dei contributi, erogazione delle prestazioni, andamento del Fondo;
- decidere sui ricorsi presentati, in materia di contributi e di prestazioni del Fondo, entro 90 giorni dall’emanazione del provvedimento impugnato. Trascorsi 120 giorni dall’invio del ricorso senza risposta, gli interessati possono rivolgersi all’Autorità giudiziaria
- assolvere ogni altro compito ad esso delegato da leggi e regolamenti
ASL (anche avvalendosi di ARPA e dei Presidi multizonali) ha il compito di svolgere un’adeguata azione di informazione ed educazione rivolta prevalentemente ai giovani ed alle categorie a rischio, inerente alla “conoscenza delle normative tecniche di sicurezza e soluzioni per prevenire le cause di nocività e gli infortuni negli ambienti di civile abitazione”. Collaborano all’esecuzione delle suddette azioni le Organizzazioni dei consumatori, Associazioni ambientaliste, Associazioni femminili e familiari più rappresentative.
Entità aiuto:
E concessa una rendita in caso di inabilità permanente al lavoro superiore al 16% causata dal lavoro domestico (“calcolata in base ad una retribuzione convenzionale minima fissata le rendite nel settore industriale”), erogata a partire dal giorno successivo alla cessazione del periodo di inabilità temporanea. Se l’inabilità permanente è compresa tra 6% e 15% è concessa una prestazione “una tantum” pari a 300 € (rivalutabile). Nel caso di infortuni in ambito domestico è corrisposto un assegno per l’assistenza personale continuativa di cui al DPR 1124/1965.
Per gestire l’erogazione di tale rendita viene istituito presso INAIL un Fondo autonomo speciale, incrementato del premio assicurativo fissato in 24 €/anno/persona (il premio è a carico dello Stato se la persona ha un reddito lordo inferiore a 4.500 €, o appartiene ad un nucleo familiare avente un reddito complessivo lordo inferiore a 9.000 €).
Eventuali eccedenze nella gestione del Fondo (al netto degli accantonamenti per il Fondo di ricerca), sono destinate a sostenere l’inclusione nell’assicurazione i casi degli infortuni mortali o a migliorare il valore delle rendite per inabilità permanente o, su proposta del Comitato, a promuovere campagne informative nazionali per la prevenzione degli infortuni domestici.
Sanzioni:
Se non viene versato il premio annuale alla scadenza fissata da INAIL: multa pari all’importo del premio dovuto (multa riscossa mediante emissione dei ruoli).