DENUNCIA INIZIO ATTIVITA’ ALIMENTARE

DENUNCIA INIZIO ATTIVITA’ ALIMENTARE (Reg. 852/04, 853//04; Legge 116/14; D.G.R.M. 27/3/06, 27/6/06, 16/4/07, 26/11/07)  (alimen36)

Soggetti interessati:

Servizio Igiene ed Alimenti di Origine Animale (SIAOA) o Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) delle ASL

Operatori del settore primario impegnati nelle attività di lavorazione, trasformazione, trasporto, magazzinaggio, somministrazione e vendita di prodotti alimentari ed in particolare:

–          produzione di prodotti di origine animale;

–          macellerie, pescherie, latterie;

–          laboratori di lavorazione delle carne e prodotti a base carne annessi agli esercizi di vendita;

–          laboratori di lavorazione prodotti ittici annessi agli esercizi di vendita;

–          vendita e confezionamento uova;

–          laboratori di lavorazione miele;

–          depositi frigoriferi di prodotti alimentari; automezzi di trasporto carni, prodotti ittici, latte;

–          produzione prodotti di origine vegetale;

–          lavorazione e/o confezionamento di produzioni vegetali (cantina, oleifici, molini …);

–          bar, enoteca, paninoteca, pizzeria e padineria;

–          lavorazioni e/o confezionamento di alimenti di origine vegetale con annessa vendita;

–          laboratorio di lavorazione e/o confezionamento di bevande in generale;

–          depositi frigoriferi di frutta e verdura;

–          automezzi di trasporto di bevande;

–          laboratori di preparazione, produzione e confezionamento annessi a pubblici esercizi, a esercizi commerciali o autonomi di pasticceria e paste alimentari fresche e speciali;

–          laboratori di preparazione, produzione, confezionamento annessi a pubblici esercizi, a esercizi commerciali o autonomi di gelati, rosticceria e gastronomia;

–          depositi all’ingrosso di sostanze alimentari;

–          laboratori per preparazione, produzione, confezionamento di pasti autonomi o annessi ad altre strutture di cattering (v. mense aziendali, mense scolastiche, mense ospedaliere, ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi, country house);

–          esercizi commerciali di vendita sostanze alimentari (supermercati ed ipermercati alimentari, spacci aziendali per vendita prodotti agricoli);

–          automezzi per trasporto di surgelati alimentari;

–          spacci mobili per vendita, somministrazione, preparazione di alimenti;

–          mercati rionali, feste popolari, sagre ove siano preparati, somministrati, venduti alimenti.

Operatori della produzione primaria ed in particolare:

–          produzione, coltivazione di prodotti vegetali (semi, frutti, vegetali, erbe), comprese operazioni di trasporto, stoccaggio e manipolazione che non alterano “sostanzialmente la loro natura, dal punto di raccolta all’azienda agricola e da qui allo stabilimento per successive operazioni”;

–          produzione ed allevamento degli animali produttori di alimenti in azienda e qualsiasi attività connessa a questa;

–          produzione ed allevamento di lumache e rane in azienda e loro eventuale trasporto a stabilimento di trasformazione o al mercato;

–          produzione di latte crudo e suo stoccaggio in allevamento; stoccaggio del latte crudo nei centri di raccolta dove latte conservato prima di essere inviato a stabilimento di trasformazione;

–          produzione e raccolta delle uova in allevamento con esclusione di confezionamento;

–          pesce, manipolazione prodotti della pesca, senza alterarne natura, sulla nave (Escluse navi frigorifero e navi officina) e trasferimento dal luogo di produzione al primo stabilimento di trasformazione;

–          produzione, allevamento e raccolta dei prodotti di acquacoltura e loro trasporto a stabilimenti di trasformazione;

–          produzione, allevamento e raccolta di molluschi bivalvi vivi e loro trasporto a centro di spedizione o depurazione;

–          attività connesse a produzione prodotti derivanti da apicoltura (v. allevamento di api, raccolta e confezionamento miele) intraprese in azienda;

–          raccolta di funghi, bacche, lumache, tartufi, prodotti selvatici, prodotti della caccia e loro trasporto allo stabilimento di trasformazione.   

Esclusi:

·         produzione primaria “per il solo consumo domestico privato”

·         preparazione, manipolazione, conservazione di alimenti destinati al consumo domestico privato;

·         attività già in possesso di autorizzazione o nulla osta sanitario o registrazione su altre normative del settore alimentare. Servizi medici e veterinari ASL provvedono d’ufficio a registrazione

·         “fornitura diretta di piccoli quantitativi di prodotti primari dal produttore al consumatore finale o a dettaglianti locali che forniscono direttamente il consumatore finale”, da intendersi come “cessione occasionale nell’ambito della Provincia in cui ricade azienda agricola o delle Province contigue, su richiesta del consumatore finale o dell’esercente commercio al dettaglio (compreso esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, anche se questo non rielabora prodotti stessi) di prodotti primari ottenuti nell’azienda stessa a condizione che tale attività sia marginale rispetto ad attività principale”. Esclusione non esime comunque operatore da applicare “regole base dell’igiene e della buona pratica agricola al fine di ottenere un prodotto sicuro”, e dettagliante da documentare provenienza dei prodotti ad ASL (Obbligo della rintracciabilità sancito dal Reg. CE 178/02);

·         centri di cottura che preparano solo piatti precucinati destinati direttamente al consumatore finale;

·         attività di preparazione gastronomica o di qualsiasi altro prodotto alimentare che utilizza solo prodotti di origine animale già trasformati in stabilimento riconosciuto;

·         centri di raccolta e concerie rientranti nell’impresa alimentare in quanto “trattano materie prime per la produzione di gelatina e collagene”

Iter procedurale:

Tutte le attività di produzione primaria sono oggetto di registrazione, per cui sono tenute a presentare ad ASL, e per conoscenza a Comune, ove ricade sede operativa, richiesta di registrazione (Modello pubblicato su BUR 107/07).

In base a Legge 116/14 obbligo di registrazione si considera assolto dalle imprese agricole in possesso di autorizzazione o nulla osta sanitario, di registrazione, comunicazione o segnalazione certificato di inizio attività prevista per esercizio di impresa  

Tutte le attività di produzione, trasformazione, trasporto, magazzinaggio, somministrazione e vendita di prodotti alimentari sono soggette a registrazione, per cui titolare stabilimento del settore alimentare deve presentare al Dipartimento di Prevenzione ASL e copia al Comune, dove ricade stabilimento, notifica di denuncia inizio attività (Modello riportato su BUR 70/06), allegando:

1)       copia relazione tecnica su requisiti in materia di igiene (Modello riportato su BUR 70/06), in cui evidenziare:

–          descrizione della tipologia di attività, tipologia delle materie prime impiegate, lavorazioni a cui vengono sottoposte, tipologia di alimenti prodotti, trasformati, venduti, somministrati, entità degli acquirenti o consumatori finali, eventuali marchi depositati;

–          descrizione delle caratteristiche dei locali in termini di destinazione d’uso, sistema di aerazione naturale od artificiale, igienicità di pavimenti, pareti, soffitti;

–          descrizione di impianti ed attrezzature (v. sistemi di aspirazione di fumi e vapori, impianto lavaggio alimenti, disponibilità di acqua calda o fredda, dispositivi atti ad evitare ingresso di animali indesiderati, attrezzature di pulizia e disinfezione, piano di lavoro, attrezzature ed impianti impiegati nell’attività, strutture per manipolazione e magazzinaggio alimenti);

–          descrizione modalità di approvvigionamento di acqua destinata al consumo umano (Impianto interno serbatoi, autoclavi; materiale delle conduttore compatibile con alimenti), eventuale certificato analitico di laboratorio autorizzato attestante idoneità acqua impiegata;

–          descrizione del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti liquidi (acque reflue) e solidi (Rifiuti solidi, oli esausti, sottoprodotti di origine animale);

–          descrizione dei servizi igienici (Spogliatoi, servizi igienici distinti dai locali di manipolazione alimenti e separati per personale e clientela);

–          descrizione personale addetto (Numero addetto e relative mansioni; obbligo di formazione continua, mediante corsi o seminari, in particolare in materia di pericoli igienico sanitari nella manipolazione degli alimenti, applicazione misure di autocontrollo e principi HACCP correlati allo specifico settore di operatività, rischi identificati, punti critici di controllo delle fasi di produzione, stoccaggio, trasporto e/o distribuzione, misure correttive o di prevenzione da adottare, documentazione relativa alle procedure);

–          nel caso dei mezzi di trasporto: caratteristiche dei vani di carico e rivestimento interno dei contenitori per trasporto alimenti; tipologia prodotti trasportati; eventuale promiscuità di trasporto alimenti diversi e relativi accorgimenti da adottare per evitare rischi di contaminazione modalità identificazione mezzi di trasporto; eventuale idoneità del mezzo di trasporto alimenti; luogo di ricovero mezzi di trasporto;

2)       copia planimetria in scala 1:100 dove effettuare attività oggetto di notifica firmata da tecnico abilitato e legale rappresentante (indicare disposizione spaziale dello stabilimento, rete idrica, destinazione d’uso di ogni locale con relativa superficie, altezza e collocazione attrezzature);

3)       copia documento di identità;

4)       copia ricevuta di versamento a tesoreria ASL dei diritti di istruttoria;

5)       in caso di trasporto alimenti: copia carta circolazione; copia certificato ATP; copia certificato ditta costruttrice attestante che materiali conformi a venire a contatto con alimenti.

Denuncia inizio attività (D.I.A.) può essere semplice, in caso di attività che non soggetta ad autorizzazione sanitaria od attività di tipo temporaneo, o D.I.A. differita, in caso di attività soggetta ad autorizzazione sanitaria (compresa vendita di prodotti ittici). Se in uno stabilimento svolte più attività di cui 1 soggetta a “DIA differita”, tutto lo stabilimento risulta soggetto a questo ultima.

DIA semplice riguarda seguenti mezzi di trasporto:

a)       cisterne ed altri contenitori usati per trasporto di sostanze alimentari sfuse;

b)       veicoli adibiti a trasporto alimenti surgelati per distribuzione ai dettaglianti;

c)       veicoli adibiti al trasporto di carni fresche e congelate e dei prodotti della pesca, freschi e congelati

In caso di “DIA semplice” attività può essere avviata subito dopo invio notifica, mentre in caso di “DIA differita” attività può essere iniziata solo dopo 30 giorni da notifica. Durante tale periodo servizio medico e/o veterinario ASL esegue istruttoria, acquisendo ulteriori documenti o elementi utili (da inviare da parte interessato entro 10 giorni) ed effettuando eventuale sopralluogo per verificare “rispondenza di quanto autocertificato nella DIA” (sopralluogo da eseguire tra 20° e 30° giorno da presentazione della DIA), alla cui conclusione può consentire: inizio di attività alla data comunicata; inizio attività solo dopo che stabilimento risolto le non conformità rilevate; inizio attività alla data comunicata subordinatamente alla risoluzione di lievi non conformità rilevate nei termini stabiliti da Organo di controllo. Se verifica si conclude senza prescrizioni, si può avviare subito attività.

Operatore che subentra in attività già registrata presenta notifica con procedura “DIA semplice” (inviare dichiarazione che nulla è variato in termine di planimetria e relazione tecnica rispetto alla precedente autorizzazione o DIA relativamente a struttura o tipologia di attività), mentre se modificati elementi strutturali dello stabilimento e/o tipologia produttiva occorre notificare modifiche ad ASL e Comune inviando nuova pianta planimetrica e relazione tecnica.

Se operatore intende cessare attività registrata invia comunicazione (Modello pubblicato su BUR 107/07) ad ASL e Comune entro 30 giorni da chiusura attività.

Notifica di inizio attività, cessazione, cambio di ragione sociale presentata da operatore tramite CAA accreditati presso Servizio Veterinario Regionale (CAA stipula convenzione con Servizio in cui si impegna a garantire correttezza amministrativa della pratica, inserimento dati nel SIVA ed invio ratifica ad ASL e Comune di riferimento).

ASL provvede a registrazione stabilimento presso Sistema Informativo Veterinario Alimenti (SIVA) ed a tenere aggiornato elenco degli operatori nel settore mangimi ed alimenti

Nei confronti degli stabilimenti e degli operatori della produzione primaria preesistenti hanno tempo di registrarsi presso SIVA

Operatori del settore primario impegnati nell’attività di lavorazione od operatori della produzione primaria già in possesso di autorizzazione o nulla osta sanitario o comunque registrati in base di altra normativa non debbono inviare alcuna notifica in quanto registrati di ufficio da ASL sulla base dei dati in possesso di questi.

ASL debbono prestare supporto ad operatori della produzione primaria e titolari stabilimenti agroalimentari per favorire adeguamento attività e strutture a quanto previsto dal Reg. CE 852/04

Entità aiuto:

Tariffa da versare ad ASL per gestione amministrativa della DIA è fissata in 25 EUR.

Nessun compenso dovuto se pratica presentata tramite CAA

 

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