CONSORZIO TUTELA VINI (Legge 238/16; D.M. 21/12/10, 27/12/12, 09/12/16, 18/7/18, 2/11/20)  (vino31)

Soggetti interessati:

Ministero Politiche  Agricole, Agroalimentari, Forestali (MIPAAF); Ispettorato centrale per tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF); viticoltori, vinificatori, imbottigliatori di vini DOC, DOCG, IGT.

Iter procedurale:

In base a quanto previsto dal DM 18/07/18 viticoltori, vinificatori, imbottigliatori possono costituire, ai sensi di art. 2602 del Codice Civile, Consorzi volontari di tutela dei vini DOC, DOCG, IGT senza scopo di lucro, al fine  di svolgere  le seguenti funzioni:

a)avanzare proposta di disciplinare, contenente eventualmente il logo della DOC, DOCG, IGT tutelata registrato e gestito dal Consorzio stesso (logo utilizzato come segno distintivo di tali produzioni, utilizzabile da tutti i produttori sottoposti al sistema di controllo, senza discriminazione) e/o il marchio consortile a favore degli associati, da far approvare al MIPAAF; svolgere compiti consultivi relativi alla denominazione tutelata, collaborare nell’applicazione della Legge 238/16

b)svolgere attività di assistenza tecnica, proposta, studio, valutazione economico congiunturale della DOC, DOCG, IGT tutelata, nonché ogni altra attività volta a valorizzarla sotto il profilo dell’immagine

c)collaborare (anche con Regione) alla tutela della DOC, DOCG, IGT  da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni, suo uso improprio, comportamenti vietati da legge

d)svolgere funzioni di promozione, valorizzazione, informazione del consumatore (compresa promozione di enoturismo), nonché curare gli interessi generali della denominazione tutelata

e)eseguire attività di vigilanza nel rispetto della normativa nazionale e UE, distinta da quella di competenza della Regione e di ICQRF, fermo restando che quest’ultimo può avvalersi degli agenti vigilatori del Consorzio nell’organizzare la propria   attività di controllo sulle DOC, DOCG, IGT. Il Consorzio non può mai eseguire verifiche sull’attività della Regione e di ICQRF, né svolgere attività di autocontrollo sulle produzioni.  Nell’ambito dell’attività di vigilanza gli agenti del Consorzio rivestono la qualifica di agenti di pubblica sicurezza e sono pertanto muniti di tessera di riconoscimento rilasciata da MIPAAF, su richiesta del Consorzio stesso, in cui evidenziare, come previsto dal M. 21/12/10,  loro maggiore età, possesso di diploma di scuola media inferiore, assenza di condanne a pena detentiva per delitto non colposo, assenza di misure di prevenzione, godimento dei diritti civili e politici (Non necessaria abilitazione all’uso delle armi). Alla richiesta allegare 2 fotografie autenticate del soggetto. MIPAAF entro 60 giorni istruisce la domanda chiedendo al Consorzio eventuali integrazioni, e provvede a far stampare dal Poligrafico dello Stato il tesserino di agente  vigilatore, da inviare al Prefetto, affinchè provveda alla sua consegna ed all’attribuzione della qualifica di agente di pubblica sicurezza. Tesserino ha validità di 3 anni, e può essere rinnovato per un identico periodo, a seguito di richiesta inoltrata dal Consorzio di tutela. Istituito con D.M. 27/12/12 l’Albo nazionale degli agenti vigilatori (suddiviso in: Sezione A agenti vigilatori; Sezione B agenti vigilatori con qualifica di agenti di pubblica sicurezza), in cui riportare: nome e cognome, data e luogo di nascita di ogni iscritto; numero della tessera di riconoscimento; data di rilascio e di scadenza di questa; Consorzio di tutela presso cui prestata l’attività; eventuali altri Consorzi convenzionati con quello di riferimento; prodotti oggetto di vigilanza; eventuale decreto di attribuzione della qualifica di agente di pubblica sicurezza. Albo è tenuto aggiornato dal MIPAAF, verificando l’assenza della contemporanea iscrizione dello stesso soggetto in entrambe le Sezioni. Agenti vigilatori decadono dalla qualifica di agenti di pubblica sicurezza a seguito della cessazione del loro rapporto di lavoro con il Consorzio, mentre si ha revoca della qualifica se vengono meno i requisiti soggettivi di agente vigilatore o se viene adottato nei suoi confronti un “provvedimento restrittivo delle libertà personali”. In tal caso il Consorzio è tenuto a comunicare i suddetti eventi entro i 5 giorni lavorativi successivi, restituendo allegando il tesserino di riconoscimento dell’agente, a MIPAAF, che provvederà a cancellarlo dall’Albo. MIPAAF sospende invece dall’Albo l’agente nei cui confronti il Consorzio ha emanato un provvedimento di sospensione dal servizio. Agente cancellato dall’Albo può inviare, tramite Consorzio, nuova richiesta di iscrizione quando sono cessate le ragioni che ne avevano determinato la cancellazione

f)definire, previa consultazione delle Associazioni di categoria, le politiche di gestione della produzione, al fine di: tutelare la DOC, DOCG, IGT; coordinare l’immissione sul mercato della denominazione tutelata; definire piani di miglioramento della qualità del prodotto

g)organizzare e coordinare l’attività delle categorie interessate alla produzione e commercializzazione della DOC, DOCG, IGT tutelata

h)agire, in ogni sede giudiziaria e amministrativa, ai fini della tutela degli interessi e dei diritti dei produttori della DOC, DOCG, IGT

E’ ammessa la costituzione di Consorzi di tutela per più DOC, DOCG, IGT, purché:

a)le zone di produzione dei vini interessati, come individuate nel disciplinare, ricadono in uno stesso territorio provinciale, o regionale, o interregionale

b)per ogni DOC, DOCG, IGT è assicurata l’autonomia decisionale in ogni istanza consortile

Consorzi inviano richiesta di riconoscimento per la tutela di una determinata DOC, DOCG, IGT a MIPAAF, che vi provvede, previa verifica di:

1)       rappresentatività del Consorzio, in quanto in grado di controllare almeno il 35% dei viticoltori ed il 51% della produzione ottenuta dai vigneti iscritti nello schedario viticolo e dichiarata a DOC, DOCG, IGT tutelata (di cui almeno il 25% risulta certificato ed imbottigliato). Percentuale elevata rispettivamente a 40% e 66% (di cui almeno il 35% risulta certificato ed imbottigliato) se il Consorzio intende esercitare anche le funzioni di cui alle precedenti lettere d), e), f), g), h) “erga omnes”, cioè nei confronti di tutti i soggetti (anche di quelli non aderenti al Consorzio) inseriti nel sistema di controllo della DOC, DOCG, IGT tutelata. Se il Consorzio intende tutelare più denominazioni le suddette percentuali debbono sussistere per ogni DOC, DOCG, IGT tutelata. La percentuale relativa alla produzione è calcolata in base al quantitativo medio certificato rivendicato negli ultimi 2 anni (sufficiente 1 anno nel caso di passaggio del vino da DOC a DOCG, o da IGT a DOC), tenendo conto di:

  • produzione lavorata in qualunque fase della filiera (viticoltore, vinificatore, imbottigliatore)
  • divieto di “considerare più di una volta il prodotto originato dalle uve ottenute dai medesimi vigneti iscritti”

2)       conformità dello statuto alle norme nazionali (ogni sua modifica va approvata da MIPAAF), accertando in particolare che contenga:

  • nome della DOC, DOCG, IGT tutelata
  • modalità di ammissione degli operatori, singoli od associati, al Consorzio (assenza di discriminazioni tra viticoltori, vinificatori, imbottigliatori, che si impegnano a sottoporsi ai controlli previsti per la denominazione tutelata)
  • obblighi degli associati, nonché modalità per la loro esclusione o per esercitare la facoltà di recesso (che deve essere sempre consentita)
  • tipologia e funzioni degli Organi sociali (Assemblea, Consiglio di amministrazione, Presidente, Organi di controllo)
  • modalità di nomina dei componenti degli Organi sociali, in modo un’equilibrata rappresentanza dei viticoltori, vinificatori, imbottigliatori. Eventuale nomina come componente di Organo sociale o incaricato dirigenziale nel Consorzio è incompatibile con l’assunzione od il mantenimento di: incarichi svolti (a qualsiasi titolo) presso le Autorità pubbliche e gli Organismi di controllo privati; incarico di agente vigilatore per DOC, DOCG, IGT tutelata
  • norme sul funzionamento degli Organi sociali
  • modalità di voto e di rappresentanza delle diverse categorie della filiera all’interno del Consorzio. Ogni viticoltore, vinificatore, imbottigliatore associato ha diritto ad un voto ponderato, calcolato in termini di uva, o di vino denunciato, o di vino imbottigliato rappresentato rapportato alla quantità complessiva di prodotto ottenuto nella campagna vendemmiale precedente alla data dell’Assemblea (possibile applicare un voto distinto per fasce o scaglioni produttivi). Se il consorziato svolge contemporaneamente l’attività di produzione, vinificazione ed imbottigliamento, il “voto è cumulativo delle varie attività svolte”. In caso di adesione al Consorzio in forma associata da parte di viticoltori, vinificatori, imbottigliatori, si ha “l’utilizzo cumulativo delle singole quote di voto, a condizione di una espressa delega fornita dai singoli associati”.

Se il Consorzio rappresenta più denominazioni, il valore del voto è determinato in base alla somma dei singoli valori di voto spettanti allo stesso consorziato per ogni DOC, DOCG, IGT di cui dispone, garantendo comunque, in seno al Consiglio di amministrazione, la rappresentatività delle varie denominazioni tutelate (si può prevedere la costituzione di sottocomitati per singola DOC, DOCG, IGT tutelata)

  • norme che garantiscono l’autonomia decisionale su tutte le istanze consortili presentate, qualora il Consorzio rappresenti più DOC, DOCG, IGT
  • norme inerenti alla nomina dell’Organo di controllo interno: se costituito in forma collegiale, deve essere composto da almeno 1 membro effettivo ed 1 supplente, scelti tra gli iscritti nel Registro dei revisori contabili; se costituito in forma monocratica, è sufficiente il sindaco unico, scelto tra revisori legali iscritti nell’apposito Registro
  • norme per il componimento amichevole (nella forma di arbitrato, anche irrituale) di eventuali controversie insorte tra soci, o tra Consorzio e soci, o promosse dagli amministratori, liquidatori, sindaci, o avanzate nei loro confronti, o inerenti alla validità delle delibere assembleari.

3)       disponibilità di una struttura e di risorse adeguate ai compiti assegnati.

Consorzio riconosciuto con funzioni “erga omnes” può:

a)formulare alla Regione proposte (adottate in sede di Assemblea ordinaria, dopo ampia discussione con gli utilizzatori inseriti nel sistema di controllo della denominazione) inerenti alla gestione della produzione DOC, DOCG, IGT tutelata, al fine di: proteggere la qualità; contribuire ad un migliore coordinamento della sua immissione sul mercato. Regione, acquisito il parere delle Organizzazioni rappresentative della filiera regionale e verificata la coerenza delle proposte inviate con gli obiettivi del Consorzio, le adotta con uno specifico provvedimento entro 30 giorni, comunque prima dell’inizio della campagna vendemmiale (salvo proposta inerente la riduzione della resa massima di vino classificabile come DOC, DOCG)

b)adottare un piano, avente durata di 3 anni (possibile in tale periodo procedere alla sua revisione, seguendo una procedura analoga a quella dell’approvazione) al fine di organizzare e coordinare la produzione e commercializzazione della DOC, DOCG, IGT tutelata previa: consultazione dei rappresentanti delle varie categorie interessate e sua diffusione presso tutti gli utilizzatori inseriti nel sistema di controllo (anche se non aderenti al Consorzio); sua approvazione in sede di Assemblea ordinaria con voto favorevole (modalità di voto sono quelle previste da statuto) di almeno 85% dei soci iscritti al Consorzio, rappresentanti almeno il 51% dei viticoltori ed almeno il 66% della produzione sottoposta a controllo (valori medi degli ultimi 2 anni). Proposta di piano è presentata al MIPAAF e alle Regioni competenti per la DOC, DOCG, IGT oggetto di  MIPAAF decide entro 3 mesi, altrimenti la proposta si intende respinta. Piano, che comunque non può mai fissare i prezzi di vendita, approvato dal MIPAAF, viene pubblicato sul suo sito internet e notificato alla Commissione UE, ed è da considerare vincolante per ogni viticoltore, vinificatore, imbottigliatore sottoposto a controllo. Alla scadenza del piano, il Consorzio può presentare un nuovo piano;

c)esercitare e promuovere, davanti a qualsiasi organo amministrativo e giurisdizionale, nazionale ed internazionale, azioni volte a tutelare la DOC, DOCG, IGT;

d)svolgere attività di vigilanza (particolarmente nella fase di commercio) sulla denominazione tutelata, in collaborazione e sotto il controllo di ICQRF (Se DOC, DOCG, IGT ricade nel territorio di competenza di più Uffici periferici di ICQRF, Ufficio coordinamento è quello dove il Consorzio ha la sede legale), nonché in raccordo con la Regione, attraverso la definizione di uno specifico programma, elaborato seguendo le linee guida definite da ICQRF. Il programma, avente durata di 3 anni, comprende:

  • modalità e numero delle visite ispettive da effettuare. Consorzio è autorizzato ad accedere a SIAN per acquisire le informazioni necessarie al controllo della denominazione tutelata;
  • numero dei campioni da prelevare;
  • oggetto della vigilanza che deve riguardare:
  1. produzioni tutelate certificate (accertare se rispondenti o meno al disciplinare)
  2. prodotti similari, o prodotti commercializzati nel territorio UE con false indicazioni sulla loro origine, specie, natura e qualità specifiche, in grado di ingenerare confusione nei consumatori e/o di recare danno alle produzioni DOC, DOCG, IGT tutelate
  3. utilizzo da parte dei soggetti autorizzati nell’etichettatura, presentazione, pubblicità di un prodotto composto, elaborato o trasformato di riferimenti alla DOC, DOCG, IGT tutelata;
  • laboratori accreditati, dove eseguire le analisi dei campioni prelevati (resi preventivamente anonimi), di cui il proprietario può chiederne il pagamento (al prezzo di acquisto);
  • modalità di rendicontazione dell’attività svolta.

Il programma di vigilanza è trasmesso all’Ufficio centrare di ICQRF, ai fini della sua approvazione. Una volta approvato, ICQRF invia il programma a MIPAAF ed a Regione di competenza, mentre il Consorzio è tenuto a:

  • inviare, entro il 31 Marzo successivo, un rendiconto sull’attività di controllo realizzata nell’anno precedente ad Ufficio territoriale ICQRF (che lo trasmette all’Ufficio centrale ICQRF ed alla Regione) ed al MIPAAF, che può formulare proposte ed osservazioni nel merito;
  • informare subito l’Ufficio territoriale ICQRF in merito a:

Ø       operazione non pianificate

Ø       segnalazioni ricevute in ordine ad eventuali violazioni concernenti la tutela delle produzioni dei vini DOC, DOCG, IGT

Ø       necessità di eseguire ulteriori verifiche nella fase di produzione, vinificazione, confezionamento, qualora dall’attività di vigilanza intrapresa ne dovesse emergere l’esigenza

  • rendere disponibili ai soci  ed ai soggetti non aderenti al Consorzio a cui applicate le funzioni “erga ommes”, secondo modalità (anche in forma telematica) definite nel regolamento interno predisposto dal Consorzio ed approvato dal MIPAAF, i documenti e/o le informazioni inerenti:
  1. bilanci preventivi e consecutivi
  2. importo e modalità  di pagamento dei contributi annuali
  3. delibere di Assemblea riguardanti l’approvazione dei bilanci
  4. delibere del Consiglio di amministrazione relative all’esercizio delle funzioni del Consorzio (in particolare occorre mettere a disposizione dei nuovi soggetti utilizzatori della DOC, DOCG, IGT tutelata, la delibera in cui viene fissato l’ammontare del contributo di avviamento)
  5. relazione annuale sull’attività svolta trasmessa al MIPAAF
  6. programma annuale o pluriennale delle attività di promozione, nonché il rendiconto delle attività svolte al riguardo
  7. programma di vigilanza concordato con ICQRF.
  • rilasciare a titolo gratuito un’autorizzazione, senza discriminazione e nel rispetto delle disposizioni UE e nazionali, a soggetti che intendono utilizzare riferimenti alla DOC, DOCG, IGT tutelata nella etichettatura, presentazione o pubblicità di prodotti composti, elaborati o trasformati. A tal fine Consorzio provvede alla tenuta di un Elenco aggiornato   delle autorizzazioni rilasciate, che viene inviato ogni 3 mesi al MIPAAF, che lo trasmette a ICQRF

Agenti vigilatori del Consorzio se durante i controlli accertano:

a)illeciti di natura penale, redigono una nota da inviare all’Autorità giudiziaria e, su autorizzazione di questa all’Ufficio territoriale di ICQRF

b)illeciti amministrativi, provvedono a notificarli all’interessato, nonché a presentare un rapporto all’Ufficio territoriale di ICQRF, allegando le prove delle contestazioni avanzate, nei tempi e modi previsti dalla Legge 689/81.

MIPAAF vigila sul rispetto del DM 18/07/2018 da parte dei Consorzi di tutela riconosciuti. A seguito di segnalazioni da parte degli Organi ufficiali di controllo, MIPAAF intima al Consorzio di adempiere, inviando nota anche all’ufficio territoriale di ICQRF che è tenuto a dare riscontro dell’avvenuto adempimento a MIPAAF e/o a contestare, in caso di inadempienza al Consorzio la relativa violazione.

Consorzi di tutela riconosciuti al 06/10/2018 debbono adeguarsi al DM 18/07/2018 entro 06/10/2019 tramite invio al MIPAAF di tutta la documentazione (compreso lo statuto adeguato) attestante rispetto delle disposizioni ministeriali. MIPAAF, verificata la suddetta documentazione conferma o meno il riconoscimento al Consorzio delle sue funzioni di vigilanza. Eventuali incarichi attribuiti ai Consorzi di tutela delle sotto zone dei vini DOC, DOCG decadono entro il 06/10/2018.

MIPAAF entro il 06/10/2019 verifica lo stato di applicazione del DM 18/07/2018 e, sentita la Conferenza Stato Regioni, adotta eventuali misure per migliorare l’efficienza dell’attività del Consorzio.

MIPAAF, con DM 09/12/16, ha autorizzato per 3 anni (Fino a 07/01/2020) il Consorzio “Istituto marchigiano di tutela vini IMT“, con sede in Jesi (AN)  Viale Industria 5, a svolgere “attività di tutela, valutazione, cura generale degli interessi dei produttori, nonché a collaborare nell’attività di vigilanza nei confronti dei propri affiliati” relativamente ai seguenti:

  • vini DOCG: Vernaccia di Serrapetrona, Conero, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva
  • vini DOC: Serrapetrona, Rosso Conero, Colli Maceratesi, Esino, Lacrima di Morro, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica, Bianchello del Metauro, Pergola, Colli Pesaresi, San Ginesio

IMT non può modificare il proprio statuto od eventuali regolamenti interni senza il preventivo consenso di MIPAAF. Incarico viene sospeso o revocato in caso di perdita dei requisiti da parte di IMT, o in caso di cancellazione da parte della Commissione dei vini DOC/DOCG oggetto di tutela.

MIPAAF, con DM 2/11/2020 ha autorizzato per 3 anni (fino a 11/11/2023)  il “Consorzio Tutela Vini Piceni” con sede legale in Offida Largo Monsignor Silvano Montevecchi 1, a svolgere funzioni di vigilanza, tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi dei produttori relativamente ai seguenti vini: DOCG Offida; DOC Terre di Offida; DOC Falerio; DOC  “Rosso Piceno” DOV. Tale incarico può essere sospeso o revocato dal MIPAAF con provvedimento motivato in caso di perdita dei requisiti prescritti di rappresentatività.

Entità aiuto:

Ogni associato deve contribuire alla formazione del Fondo consortile in base alle quote fissate  dalla Assemblea consortile. Il Fondo patrimoniale netto di bilancio è determinato, alla fine di ogni esercizio, dalla somma di:

a)fondo iniziale, conferito in sede di costituzione del Consorzio

b)quote versate dai consorziati ammessi al Consorzio

c)eventuali nuovi versamenti in conto capitale deliberati dall’Assemblea consortile

d)risultati economici dei bilanci annuali (avanzi e disavanzi di gestione)

e)eventuale contributo di avviamento versato dai nuovi soggetti utilizzatori della  DOCG, IGT tutelata, al momento della loro immissione nel sistema di controllo

f)componenti straordinarie (positive o negative) non connesse alla gestione ordinaria (v. contributi volontari versati dai consorziati, o da Enti pubblici o privati; lasciti e donazioni).

Costi di esercizio del Consorzio sono ripartiti esclusivamente tra soci, con quote da porre a carico di ciascuna categoria (produttori, vinificatori, imbottigliatori)  definite dal Consiglio di amministrazione (eventualmente anche per fasce o scaglioni produttivi), in base alla quantità di prodotto DOC, DOCG, IGT (uva, vino denunciato, vino imbottigliato) sottoposto al sistema di controllo nella campagna vendemmiale precedente.

I costi derivanti dalle attività “erga omnes” svolte dal Consorzio sono posti a carco sia dei soci, sia di tutti i viticoltori, vinificatori, imbottigliatori sottoposti al sistema di controllo (anche non aderenti al Consorzio) sulla base di tariffe fissate dal Consiglio di amministrazione (eventualmente anche per fasce o scaglioni produttivi) da applicare alle quantità di prodotto DOC, DOCG, IGT (uva, vino denunciato, vino imbottigliato) sottoposto al sistema di controllo nella campagna vendemmiale precedente.

Consorzio può chiedere ai nuovi soggetti utilizzatori della DOC, DOCG, IGT tutelata, al momento della loro immissione nel sistema di controllo un contributo di avviamento definito con delibera del Consiglio di Amministrazione in entità fissa non superiore al costo “erga omnes” (possibile definire quote diversificate per le diverse denominazioni tutelate e le diverse categorie della filiera). Se il nuovo soggetto utilizzatore è sottoposto al controllo di più DOC, DOCG, IGT tutelate dal Consorzio deve versare il contributo di avviamento per tutte le denominazioni per cui si chiede il controllo. Il versamento di tale contributo esclude il pagamento al Consorzio del contributo “erga omnes” per il 1° anno.

Consorzio può adottare un prospetto tariffario (da inviare al MIPAAF per sua approvazione), da usare nei confronti di quei soggetti autorizzati che intendono riportare riferimenti alla  DOC, DOCG, IGT tutelata  nelle etichette o nella pubblicità, a titolo di rimborso dei costi sostenuti per l’attività di vigilanza ed il rilascio della autorizzazione al riguardo.

Contributi per i costi di esercizio, per le funzioni “erga omnes” e per avviamento sono riportati in conti separati di bilancio.

Costo per il tesserino degli agenti vigilatori e per le analisi dei campioni prelevati è a carico del Consorzio.

Sanzioni:

Soggetti privati non ammessi al sistema di controllo della DOCG, DOC, IGT che svolgono attività rientranti tra quelle attribuite al Consorzio di tutela incaricato, senza il suo preventivo consenso, o da MIPAAF (in caso di mancanza del Consorzio): multa di 20.000 €

Soggetto inserito in un sistema di controllo della DOCG, DOC, IGT  che non assolve, in modo totale o parziale, all’obbligo del pagamento del contributo di avviamento al Consorzio incaricato dalla tutela: multa pari ad importo non corrisposto + versamento dell’importo dovuto maggiorato di interessi legali + sospensione del diritto di denominazione della partita, fino alla rimozione della causa oggetto di sanzione

Consorzio di tutela autorizzato che non adempie alle prescrizioni o agli obblighi derivanti dal riconoscimento o dalle eventuali successive disposizioni ministeriali, o svolge attività incompatibili con il procedimento di riconoscimento: multa da 5.000 a 50.000 € se il Consorzio non adempie entro 15 giorni dalla ingiunzione ministeriale + eventuale sospensione o revoca del riconoscimento + obbligo di risarcire gli eventuali danni provocati ai soggetti interessati

Consorzio che pone ostacoli all’esercizio del diritto di accesso ai suoi locali o documenti, o pone in essere comportamenti aventi effetti discriminatori tra i soggetti associati appartenenti allo stesso segmento di filiera, o a segmenti diversi qualora tale “diversità di trattamento non è contemplata dallo statuto del Consorzio”: multa da 6.000 a 60.000 € + obbligo di risarcimento del danno

Posted in: