AGRI NIDO

AGRI NIDO (D.G.R.M. 12/7/10, 24/5/11, 24/10/11, 30/3/15; D.D.S. 20/6/11, 15/9/11, 19/12/11)   (turism38)

Soggetti interessati:

Regione, Fondazione Montessori, genitori con bambini di età compresa tra 1 e 3 anni, aziende agricole, singole o associate purché:

1)       in possesso di fascicolo aziendale;

2)       dispongono di struttura aziendale dotata di immobili per cui rilasciato certificato di agibilità/abitabilità (D.D.S. 86 del 9/3/12 consente di non disporre di tale certificato purché non richiesto per questo alcun contributo pubblico) a titolo di proprietà, locazione, usufrutto in grado di assicurarne possesso fino a scadenza periodo sperimentazione;

3)       titolari di partita IVA;

4)       iscritti al registro imprese sezione speciale imprese agricole di Camera di Commercio;

5)       eventuale iscrizione in Elenco operatori di agricoltura sociale di Regione Marche dopo approvazione graduatoria definitiva ai sensi della L.R. 21/11.

Escluse imprese agricole in stato di fallimento, liquidazione, concordato preventivo o amministrazione controllata o per cui in corso tali procedimenti  

Iter procedurale:

Istituito con D.G.R.M. 1392 del 24/10/2011 Coordinamento pedagogico per sperimentazione del “Modello di Agrinido di qualità” avente durata di 24 mesi, eventualmente rinnovabili nei 6 mesi antecedenti scadenza o recesso dì una delle parti con preavviso di almeno 1 mese, comprendente soggetti di provata esperienza nel settore dell’educazione per infanzia, che avrà il compito di sostenere le aziende risultate ammissibili nel bando di Agrinido “nel miglioramento del progetto presentato, tenuto conto di quanto stabilito dalla normativa di settore (L.R. 9/03) e delle linee guida individuate con D.G.R.M. 722/11 e delle indicazioni formulate dalla Commissione esaminatrice”. A tal fine Regione Marche si impegna a fornire a Coordinamento tutta la documentazione relativa alle domande di aiuto pervenute, compresa scheda di coordinamento compilata da Commissione esaminatrice. Coordinamento pedagogico deve assicurare riservatezza dei dati di cui viene in possesso e nel contempo accesso agli atti emanati. Dirigente Servizio Agricoltura eroga compenso a Coordinamento entro 30 giorni da presentazione attività svolta.

In caso di mancato adempimento agli impegni presi, Regione Marche può revocare Coordinamento, fermo restando “obbligo di completare le attività eventualmente in corso al momento ricevimento convenzione di revoca e di consegnare alla Regione documentazione in suo possesso”. Della revoca subito informate aziende beneficiarie.        

Sottoscritto con D.G.R.M. n. 1107 del 12/7/10 un accordo di collaborazione tra Regione, Comune di Chiaravalle e Fondazione Montessori, avente durata di 1 anno, “rinnovabile per espressa volontà delle parti” (Ognuna delle parti ha comunque facoltà di recedere in ogni momento”, previa comunicazione scritta da inviare con preavviso di 1 mese) per creare “format di servizi rurali di qualità per infanzia” In particolare accordo prevede studio per realizzazione di un modello di agri nido “nell’ottica del potenziamento delle attività e dei servizi complementari offerti da aziende agricole alla popolazione” (Modello elaborato approvato con D.G.R.M. 722 del 24/5/11 e pubblicato su BUR 49/11).

Giunta Regionale con D.G.R.M. 760 del 30/5/11 deciso di avviare sperimentazione del “Modello di Agrinido di qualità”, cioè un servizio educativo rivolto a bambini da 1 a 3 anni svolto presso impresa agricola in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo nel rispetto della normativa di settore (L.R. 9/03) ed in conformità al progetto pedagogico ed architettonico approvato con D.G.R.M. 722 del 24/5/11. Interessati presentano in busta chiusa (recante CUAA dell’azienda, anno di riferimento, estremi del bando, codice identificativo domanda rilasciata SIAR) a Servizio Regionale Agricoltura, contenente:

a)       dati necessari ad identificare richiedente;

b)       descrizione di azienda e sue dotazioni strutturali, dotazioni aziendali, caratteristiche di attività agricole, fabbricati, organizzazione del lavoro

c)       elementi caratteristici di iniziativa Agrinido: ambito territoriale di riferimento; eventuali servizi o iniziative o esperienze dell’impresa nell’ambito di agricoltura sociale; tipologia nido da creare (Numero minimo e massimo di bambini, orari di apertura e chiusura); scelta del metodo Montessori od altro metodo pedagogico; rispetto rapporto di connessione (dedicare ad attività agricola risorse umane in termini di tempo lavoro in quantità superiore ad Agrinido); possibilità di usufruire di convenzioni con Enti o privati; possibilità di implementare attività di Agrinido con altre rivolte ad infanzia (centri estivi, percorsi didattici) in orari e tempi diversi da nido;

d)       risorse strutturali a disposizione per attività di Agrinido: spazio aperto di uso quotidiano e di fruizione in autonomia dei bambini; spazi interni (spazio giorno, spazio riposo, spazio per cucina e bagni); spazi aperti non circoscritti funzionali ad uscite con percorsi, esplorazioni previa autorizzazione preventiva dei genitori;

e)       risorse umane: risorse interne aziendali e loro ruolo; personale da assumere e relativa tipologia contrattuale; orario di lavoro e costo; costo per formazione ed aggiornamento del personale;

f)        interventi di adeguamento delle strutture, in particolare quelli oggetto di contributo;

g)       piano dei costi e delle entrate (Business plan).

Allegare a domanda:

a)       certificati catastali di proprietà o atto di compravendita o di titolo di usufrutto o contratto di affitto registrato di immobile oggetto di intervento. Nel caso di affitto o comproprietà, dichiarazione sostitutiva di notorietà del proprietario attestante autorizzazione ad investimento;

b)       progetto pedagogico conforme a linee tracciate dalla D.G.R.M. 722/11 su “Modello di Agrinido di qualità”;

c)       business plan (Modello riportato in Allegato a D.G.R.M. 722/11 pubblicato su BUR 49/11), in cui evidenziare “validità del progetto rispetto alla struttura economico finanziaria aziendale, risorse strutturali ed umane disponibili, piano dei costi e delle entrate”. Evidenziare “rapporto di connessione” dedicando ad attività agricole risorse umane e tempo/lavoro in quantità superiore ad attività di Agrinido;

d)       attestare possesso di almeno 2 delle caratteristiche obbligatorie previste nel “Modello di Agrinido della qualità” (Produzione di vegetali, trasformazione, allevamento, servizi, sensibilità ambientale);

e)       format architettonico di Agrinido conforme a linee definite nel Modello approvato con D.G.R.M. 722/11;

f)        certificato di agibilità/abitabilità rilasciato da Comune. Documento non necessario se non richiesto contributo pubblico su immobile;

g)       documentazione fotografica di immobile ed aree di servizio di aziende da destinare ad Agrinido.

Servizio, entro 10 giorni da scadenza, verifica ricevibilità domanda ed istituisce apposita Commissione regionale (composta da funzionari regionali e da esperti esterni in materia di educazione per infanzia) per verifica di ammissibilità entro 45 giorni riguardante in particolare:

–          business plan al fine di valutare validità del progetto “sulla base delle dotazioni strutturali ed agricole dell’impresa, accertando possesso caratteristiche obbligatorie individuate (Produzione di vegetali e trasformazione, allevamento, servizi, sensibilità ambientale);

–          progetto pedagogico conforme a Modello tracciato con D.G.R.M. 722/11, comunque avente almeno 20 punti;

–          format architettonico conforme a Modello tracciato con D.G.R.M. 722/11;

–          rapporto di connessione tra attività agricola ed attività di Agrinido;

–          attestazione di agibilità/abitabilità delle strutture ed eventuale dichiarazione di autorizzazione ad investimenti da parte proprietario                           

A conclusione istruttoria, anche a seguito sopralluogo presso azienda, Commissione redige check list ed attribuisce punteggio di priorità in base a:

–          livello qualitativo del progetto pedagogico (Massimo 40 punti): 6 punti per cultura di ambientamento; 7 punti per cultura degli spazi e materiali; 6 punti per valore educativo della routine; 7 punti per cultura della partecipazione e condivisione con famiglie; 6 punti per professionalità educativa; 8 punti per percorsi progettuali ed esperienze educative in contesto naturale-rurale;

–          livello qualitativo del format architettonico (Massimo 15 punti): 5 punti per progetti che non richiedono interventi strutturali su immobili; 5 punti per scelte di valorizzazione e comunicazione architettonico ambientale tra interno ed esterno; 5 punti per sensibilità estetica negli arredi interni;

–          livello qualitativo del format aziendale (Massimo 9 punti): 2 punti da 2 a 5 caratteristiche possedute; 4 punti da 6 a 9 caratteristiche possedute; 6 punti da 10 a 13 caratteristiche possedute; 9 punti da 14 a 16 caratteristiche possedute;

–          livello qualitativo del piano aziendale (massimo 25 punti): 8 punti per sostenibilità economica iniziativa in termini di costi e di entrate in relazione a struttura aziendale, piano di sviluppo e progetto pedagogico; 5 punti per qualità risorse a disposizione (di cui 2 punti per spazi interni, 2 punti per spazi esterni, 1 punto per altri spazi); 4 punti per servizi aggiuntivi proposti da imprenditore; 5 punti per coerenza generale del progetto; 3 punti per esperienza acquisita da impresa nell’ambito di agricoltura sociale;

–          presenze convenzioni con Enti pubblici per individuazione bacino di utenza: massimo 5 punti;

–          livello professionale membri di famiglia agricola (Massimo 3 punti): 1 punto in presenza di educatore; 1 punto in presenza di cuoco; 1 punto per presenza ausiliario;

–          localizzazione (Massimo 3 punti): 3 punti in aree montane o svantaggiate; 1 punto in aree periurbane di Comuni con oltre 15.000 abitanti.

A parità di punteggio, priorità ad agricoltore più giovane.           

Potranno accedere a fase della progettazione esecutiva e di realizzazione solo le domande che hanno ottenuto almeno 20 punti ed almeno 60% dei punti del migliore progetto classificato in graduatoria.

Domande risultate inammissibili a graduatoria comunicate ad interessati, mentre per domande ammissibili comunicate loro posizione in graduatoria ed eventuali integrazioni da apportare secondo Commissione regionale relativamente a business plan o documenti allegati.

Richiedenti dovranno entro 45 giorni da notifica esito istruttorio inviare:

a)       progetto architettonico definitivo integrato con indicazioni della Commissione;

b)       format architettonico eventualmente integrato con indicazioni di Commissione;

c)       scheda di coordinamento pedagogico (Modello pubblicato su BUR 83/11);

d)       documentazione relativa a priorità non assegnate o assegnate parzialmente;

e)       documentazione inerente ad investimenti da realizzare secondo quanto riportato in business plan (Elaborati grafici di stato attuale e dello stato di progetto; computo metrico estimativo predisposto utilizzando prezziario regionale; titolo abilitativo per esecuzione opere; almeno 2 preventivi di ditte specializzate per arredi, attrezzature, segnaletica).

Commissione regionale, entro 30 giorni, valuta le integrazioni prodotte assegnando punteggio definitivo a domanda ai fini della compilazione della scheda di valutazione, parte integrante del verbale istruttorio.

Contro decisione di Commissione o Servizio, ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni o al Capo dello Stato entro 120 giorni da notifica esito di istruttoria

Beneficiario deve, pena revoca contributo con restituzione somme percepite maggiorate di interessi legali:

a)       avviare servizio educativo entro anno scolastico successivo;

b)       comunicare a Servizio Regionale Agricoltura, entro 15 giorni, ogni variazione intervenuta, procedendo ad aggiornamento e validazione del proprio fascicolo aziendale;

c)       ottenere dal Comune competente, prima di avvio del servizio educativo, autorizzazione per servizi per infanzia ai sensi L.R. 9/03;

d)       stipulare polizza per copertura assicurativa di personale ed utenti;

e)       redigere con supporto di Coordinamento pedagogico, regolamento interno in cui indicato calendario scolastico, progetto educativo, entità e modalità di pagamento delle rette ed eventuali oneri aggiuntivi;

f)        esporre al pubblico copia autorizzazione ed eventuale accreditamento ad esercitare attività rilasciato da Comune;

g)       conservare a disposizione di Regione documenti di spesa connessi ad investimento per 5 anni successivi a liquidazione aiuto;

h)       consentire controlli a funzionari di Regione.

Erogazione di aiuto avviene:

–          per quanto concerne costi di investimenti, a saldo previo invio a Servizio Regionale Agricoltura di:

1)       richiesta di saldo dell’aiuto;

2)       copia comunicazione ultimazione dei lavori e conformità degli stessi a progetto approvato redatta da Direttore lavori, con riportato estremi presentazione al Comune;

3)       copia certificato di abitabilità/agibilità;

4)       copia contabilità dei lavori, comprendente: disegni di contabilità; documentazione fotografica; stato finale dei lavori a firma Direttore dei lavori evidenziando esatta cronologia delle esecuzioni realizzate;

5)       originali e copie delle fatture e relativi documenti di trasporto su cui riportare dicitura “sperimentazione Modello di Agrinido di qualità”. Non ammesso pagamenti in contanti;

6)       copia di contabili bancarie relative a pagamento fatture presentate;

7)       dichiarazione sostitutiva di atto notorio rese da fornitore attestante che arredi ed attrezzature sono nuovi e per loro produzione non impiegati pezzi usati, né sussiste patto di riservato dominio;

8)       documentazione attestante conforma delle priorità assegnate;

9)       copia autorizzazione Comune ad esercitare attività per infanzia;

10)     dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante che opere ed acquisti non beneficiato di altri contributi pubblici;

–          per costi di gestione: in 2 fasi pari ciascuna a 50%

Erogazione comunque previo sopralluogo aziendale per verificare:

a)       effettiva realizzazione investimenti rendicontati risultanti funzionanti e funzionali a destinazione d’uso indicata;

b)       rispetto vincoli e prescrizioni del Modello di Agrinido di qualità;

c)       regolare esecuzione opere ed acquisti presenti in programma;

d)       affissione di targa informativa recante dicitura “Regione Marche Sperimentazione Modello di Agrinido di qualità”

Entità aiuto:

Stanziati: 290.000 € per sperimentazione “Modello di Agrinido di qualità”; 20.000 € per pubblicazione del documento “Modello di Agrinido di qualità”; 15.000 € per biennio scolastico 2011/12 e 2012/13 Coordinamento pedagogico (di cui 50% per attività di supporto alla progettazione di impresa assistita (comunque nel limite di 1.000 €/impresa) e 50% per attività di Coordinamento (nel limite di 30 €/partecipazione a seduta di Commissione e rimborso spese per viaggio e vitto durante sopralluoghi)   

Contributi concedibili ad aziende fino a 60.000 €, di cui:

–          20.000 € a copertura costi di adeguamento spazi interni ed esterni, impiantistica ed arredi ed in particolare:

1)       opere edili per adeguare immobili da destinare a servizio di Agrinido (Manutenzione straordinaria). Con D.D.S. 33 del 16/1/12 la Regione Marche concede nuovo contributo “una tantum” fino ad un massimo di 10.000 € qualora “risulti necessario realizzazione di nuove strutture funzionali al rispetto del format architettonico approvato con D.G,R.M. 722/11;

2)       interventi di sistemazione spazi aperti circoscritti e contigui ad immobili per attività “all’aria aperta” e “gioco libero” dei bambini;

3)       interventi per segnaletica e messa in sicurezza delle aree e percorsi attrezzati;

4)       acquisto dotazioni (attrezzature, arredi) necessarie a svolgimento attività;

5)       onorari per consulenti e professionisti iscritti ad Albo, impegnati nella progettazione e realizzazione di tali investimenti, direzione lavori e gestione del cantiere fino a 10%

Contributo pari a 50% (60% in zone montane e svantaggiate) per spese sostenute dopo invio domanda, salvo spese propedeutiche (relazione business plan e progettazione investimenti) attestate per:

1)       adeguamento spazi interni ed esterni ad invio comunicazione inizio lavori a Comune, se necessario permesso di costruire o segnalazione certificata inizio attività (oppure se questo non necessario a Servizio Regionale Agricoltura);

2)       acquisto di arredi ed attrezzature da data del Documento di Trasporto (DDT) o fattura.

Sono escluse spese per: acquisto terreni e fabbricati; interventi riconducibili ad attività di edilizia libera; interventi di restauro e risanamento conservativo; interventi di ristrutturazione edilizia; fabbricati assoggettati a vincolo di destinazione agrituristica; IVA; tasse; oneri ed altre imposte; interessi passivi; acquisto di arredi ed attrezzature tramite leasing; compilazione domanda;       

–          30.000 € per spese di gestione nei primi 2 anni di attività a parziale copertura spese per personale, materiale didattico, materiale sanitario (creme, pannolini, detergenti), materiale per pulizia e disinfezione dei locali, materie prime per preparazione dei pasti, materiali parafarmaceutico di ausilio nella preparazione dei pasti, manutenzione della struttura, utenza, pubblicità e comunicazione;

–          10.000 € “una tantum”/progetto approvato ai fini di realizzazione nuove strutture strettamente necessarie e funzionali rispetto al format architettonico previsto da D.G.R.M. 722/11 

Regione Marche, con D.G.R. 238 del 31/3/2015 deciso di riconoscere ad aziende agricole beneficiarie di sperimentazione “Agrinido” che terminano entro anno scolastico 2014/15 primo biennio di sperimentazione un ulteriore contributo per 3° anno di sperimentazione pari a 10.000 €/azienda a parziale copertura dei costi di gestione                     

Finanziamento comunque nell’ambito del regime “de minimis” (200.000 € di aiuto in 3 anni)

Sanzioni:

Se a seguito controllo emerge mancanza requisiti dichiarati tali da far scendere domanda fuori graduatoria, salvo cause di forza maggiore: revoca contributo + restituzione somme eventualmente percepite maggiorate di interessi legali         

    

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