Se gli incidenti sul lavoro con i trattori agricoli sono in flessione, si manifesta invece un forte incremento nel numero di denunce delle malattie professionali, provocate prevalentemente da un uso non corretto dei presidi chimici (specie di quelli classificati come molto tossici, tossici, tossico nocivi).
Di qui l’intervento del Ministero delle Politiche Agricole che, con DM 22/01/2014, ha approvato il Piano di Azione Nazionale (PAN) per un uso sostenibile dei fitofarmaci.
Una delle misure più significative del PAN è costituita dall’obbligo da parte degli imprenditori agricoli di sottoporre a controllo funzionale, presso centri prova autorizzati dalla Regione, entro il 26/11/2016, tutte le macchine irroratrici operanti su piano verticale (atomizzatori per trattamento antiparassitario) o su piano orizzontale (barre irroratrici per diserbo), comprese quelle impiegate nei trattamenti per le colture protette in serra. Nel caso delle nuove attrezzature acquistate dopo il 26/11/2011, queste debbono essere controllate entro 5 anni dalla data di acquisto, mentre per le macchine irroratrici utilizzate dai conto terzisti il controllo era fissato al 26/11/2014 (e poi ogni 2 anni).
Esonerate dal controllo risultano essere solo:
- irroratrici portatili e spalleggiate, con serbatoio in pressione, o dotate di sistema pompante azionate da operatore a leva manuale;
- irroratrici spalleggiate a motore, prive di ventilatore (qualora non usate nei trattamenti per colture protette).
Si è infatti consapevoli che tali macchine sono spesso molto vecchie (età media delle macchine irroratrici nelle Marche stimata superiore a 8 anni) e raramente sottoposte a revisione, con problemi pertanto di efficienza funzionale non trascurabili.
Obiettivo del controllo funzionale è quello di: verificare il perfetto funzionamento della macchina irroratrice in tutti i suoi componenti; adattare l’attrezzatura disponibile alla coltura oggetto di intervento; definire un corretto volume di miscela da distribuire, in modo da ridurre il suo impatto sull’ambiente e sulla salute dello operatore (in particolare occorre contenere il fenomeno della deriva del prodotto erogato).
Il controllo funzionale riguarda una serie di elementi gestionali ed organizzativi nell’utilizzo della macchina, dalla presenza e stato degli elementi di trasmissione (v. protezione di albero cardanico e dispositivi di protezione del moto), alla velocità di avanzamento in campo; dall’orientamento degli ugelli in modo da indirizzare il prodotto sulla coltura e non disperso nell’aria alle dosi ottimali di prodotto da distribuire.
Ai fini del controllo funzionale l’agricoltore dovrà:
- intervenire direttamente in sede di controllo, in modo da fornire tutte le informazioni richieste sull’impiego della macchina in azienda;
- recare al controllo la macchina irroratrice trainata dal trattore, con cui in genere lavora;
- assicurarsi che la macchina irroratrice ed i suoi componenti sia sostanzialmente pulita e priva di difetti, così da non creare pericoli per salute di controllore;
- accertarsi che macchina irroratrice sia identificata.
Se il controllo si conclude positivamente, il Centro prova inserisce, nei 7 giorni successivi, le informazioni sulla macchina nel “data base” regionale, al fine di:
- stampare “attestato di prova”, in cui riportare: generalità del possessore della macchina; titolare/delegato che ha assistito alla prova; dati identificativi della macchina (marca, modello, numero di telaio). Attestato, avente validità di 5 anni fino al 31/12/2020(3 anni dopo tale data), deve essere conservato in azienda e mostrato agli Organi di controllo;
- rilasciare etichetta autoadesiva da applicare sulla macchina irroratrice, in modo ben visibile, recante: codice alfanumerico generato dal sistema, ad attestazione della funzionalità della macchina; logo della Regione e di ASSAM; dicitura “Servizio di controllo e regolazione delle irroratrici”; codice identificativo del Centro prova; numero controllo della macchina; anno di riferimento. Etichetta realizzata in materiale atto a garantirne permanenza e leggibilità per l’intera durata della validità della certificazione (5 anni).
Agricoltore deve annotare sul “quaderno di campagna”: data di controllo della macchina irroratrice; volumi di irrorazione utilizzati per le principali tipologie colturali.
Il Centro prova è tenuto ogni trimestre a fornire informazioni sui controlli effettuati alla Regione, affinchè questa possa riportare nel “Registro nazionale per le attrezzature di distribuzione prodotti fitosanitari”, le macchine che hanno superato il controllo funzionale.
Il PAN impone inoltre all’agricoltore di eseguire verifiche periodiche sulla macchina irroratrice (almeno 1 volta/anno), al fine di accertarne l’idoneo funzionamento (in particolare eseguire pulizia dei filtri ed ugelli e verificarne loro adeguato orientamento).