No a giochi politici sulla pelle di chi lavora, sì ad un dialogo costruttivo in uno dei momenti più difficili per le campagne marchigiane. Il mondo dell’Agricoltura guarda con preoccupazione all’ipotesi rimpasto della Giunta targata Francesco Acquaroli. Le voci di un cambio dell’assessorato, ora guidato da Andrea Maria Antonini, hanno spinto il Presidente di Cia Marche Alessandro Taddei e il suo omologo di Copagri Andrea Passacantando a fare fronte comune per sottolineare che la scelta sarebbe un errore, nel metodo e nelle tempistiche.
“Saremmo costretti a ripartire ancora una volta da zero – spiega Taddei – ciò significa penalizzare le Imprese Agricole Marchigiane, abbiamo già avuto la staffetta Carloni – Antonini, non ci possiamo permettere un terzo cambio in neanche 3 anni. Abbiamo finalmente trovato con Antonini un metodo di lavoro condiviso, dopo mesi di “rodaggio”. Sarebbe uno scossone troppo forte in un momento delicatissimo per l’agricoltura, una perdita di tempo che non ci possiamo permettere”.
“Il cambio di Assessore proprio ora non potrebbe capitare in un momento peggiore – conferma Passacantando – siamo di fronte a una delle peggiori annate degli ultimi 50 anni in termini di raccolta, su più fronti, basti pensare ai dati della vendemmia e della cerealicoltura. Questo senza contare che veniamo da disastri ambientali che negli ultimi mesi hanno piegato il settore. Ci sono poi sfide decisive ancora aperte, come i bandi del CSR di prossima pubblicazione, e più in generale i fondi del PNRR che richiedono programmazione e certezze, non certo caos amministrativo”.
Cia Marche e Copagri chiedono insieme al Governo Regionale che il faticoso lavoro di questi ultimi mesi di dialogo non sia disperso per giochi politici sulla pelle degli agricoltori, e auspicano un confronto con il Presidente Acquaroli già nei prossimi giorni, con l’obiettivo di tutelare un settore strategico per l’economia regionale in uno dei momenti più difficili della sua storia.