AIUTI ORGANIZZAZIONI OLIVICOLE (Reg. 1308/13, 611/14, 615/1; D.M. 12/2/21, 9/12/21) (olio19)
Soggetti interessati:
Ministero Politiche Agricole, Alimentari, Forestali (MIPAAF), AGEA, Servizio Fitosanitario Nazionale (FSN), Regioni Organizzazioni produttori (OP), Associazioni di Organizzazioni Produttori (AOP), Organizzazioni Interprofessionali (OI) riconosciute del settore olivicolo impegnate ad eseguire programmi di attività comprendenti:
- monitoraggio e gestione amministrativa del mercato nel settore dell’olio di oliva ed olive da tavola. Misura non attivata da D.M. 12/2/21
- miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura comprendente:
- operazioni collettive di mantenimento degli oliveti ad alto valore ambientale ed a rischio di abbandono, da attuare mediante:
- realizzazione di programmi locali di manutenzione degli oliveti ad elevato valore ambientale/paesaggistico ed a rischio di abbandono, tramite interventi di potatura straordinaria; terrazzamenti; ciglionamenti; muretti a secco (priorità ad oliveti iscritti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici di MIPAAF). Ammessi interventi di potatura straordinaria su oliveti ricadenti nelle zone delimitate a Xylella Fastidiosa;
- individuazione di zone caratterizzate da una situazione orografica difficile (pendenze oltre 15% od altitudine oltre 300 m.) e da almeno 1 dei seguenti elementi: sesti irregolari; età degli oliveti di oltre 50 anni; esemplari di particolare interesse per età plurisecolare o grande dimensione; presenza di particolari sistemazioni idraulico agrarie del terreno.
Progetto attuato secondo indicazioni di SFN da OP su almeno 2.000 piante e 5 produttori
- elaborazione di buone pratiche agricole per l’olivicoltura da attuare mediante:
- adozione di un disciplinare di produzione per lotta integrata (SNQPI e/o biologica), al fine di: salvaguardia delle aree aziendali non coltivate; tutela della biodiversità;
- fornitura di assistenza tecnica per facilitare introduzione di tali tecniche nelle aziende agricole
- dimostrazione pratica di tecniche alternative all’impiego di prodotti chimici nella lotta alla mosca dell’olivo, da attuare mediante:
- osservazione (massimo 5 mesi) a livello comprensoriale in merito ad andamento stagionale della infestazione di mosca dell’olivo, comprendente: rilievi fenologici o di cattura; tempestiva diffusione dei risultati di monitoraggio tra agricoltori;
- azioni dimostrative volte ad introdurre in azienda tecniche di lotta alternativa di tipo biologico, biotecnico o con biocidi naturali autorizzati. A tal fine predisposto da un agronomo iscritto ad Albo professionale un protocollo, in cui definite modalità di esecuzione delle prove dimostrative in campo (testimone di confronto per misurare l’efficacia di tali tecniche)
- azioni dimostrative di tecniche olivicole innovative, finalizzate alla protezione di ambiente e mantenimento del paesaggio. Misura non attivata da D.M. 12/2/21
- iniziative per la protezione di varietà rustiche o a rischio di estinzione, il cui elenco è pubblicato su sito del MIPAAF, da attuare mediante:
- impianto di oliveti con varietà a rischio di estinzione o rustiche;
- sostituzione in oliveti plurivarietali di piante con varietà a rischio di estinzione o rustiche
- miglioramento della competitività dell’olivicoltura tramite:
- miglioramento dei sistemi di irrigazione e delle tecniche colturali (fermo restando che aumento di superfici irrigate ammesso solo se introdotte innovazioni volte al risparmio di risorsa idrica o sostituito prelievo da falda con acque superficiali gestite a livello consortile) da attuare mediante:
- ammodernamento dei sistemi di irrigazione a basso volume di adacquamento (dimostrare, mediante relazione di tecnico abilitato, il risparmio idrico conseguito con il nuovo sistema) e connessa assistenza tecnica;
- introduzione di sistemi digitalizzati per calcolo di bilanci idrici e consumi;
- introduzione di nuove tecniche colturali relative alla gestione del suolo ed alla ottimizzazione della risorsa idrica e connessa assistenza tecnica.
- sostituzione di oliveti poco produttivi con nuovi oliveti mediante reinnesto entro stesso oliveto;
- formazione di produttori su nuove tecniche colturali per gestione sostenibile delle risorse, raccolta, confezionamento mediante attuazione di corsi in aula ed in campo rivolti ad olivicoltori;
- iniziative di formazione e comunicazione da attuare mediante:
- corsi di formazione, giornate dimostrative rivolte agli operatori di filiera (Esclusi produttori) su argomenti relativi alle fasi di produzione, trasformazione, confezionamento;
- prove dimostrative di assaggio degli oli di oliva e delle olive da tavola rivolte agli operatori della filiera (inclusi produttori) ed ai consumatori;
- incontri di divulgazione con soci sulle attività realizzate con il progetto nei territori di competenza di OP
- miglioramento della qualità di produzione di olio d’oliva ed olive da tavola, comprendente:
- miglioramento delle condizioni di coltivazione, raccolta, consegna, magazzinaggio delle olive prima della loro trasformazione e connessa assistenza tecnica, da attuare mediante:
- razionalizzazione delle condizioni di coltivazione di tutte le fasi del ciclo dell’olivo con particolare riferimento agli aspetti agronomici e fitosanitari;
- definizione dei periodi ottimali di raccolta, attraverso utilizzo di indici di maturazione e di qualità oggettivi (Forza di distacco, cascola, contenuto in olio, analisi sensoriale e fenoli di olio);
- implementazione di soluzioni innovative per primo trattamento di deamarizzazione che consente di stabilizzare prodotto presso aziende olivicole;
- acquisto ed utilizzo di attrezzature e mezzi di raccolta e di conduzione degli oliveti (v. potatura di riforma in modo da meccanizzare le operazioni di raccolta);
- miglioramento varietale degli oliveti in singole aziende da attuare mediante realizzazione di nuovi impianti a scopo dimostrativo (non finalizzati cioè ad aumento di produzione) su superficie inferiore a 5 ha./Provincia, utilizzando cultivar italiane con densità di impianto di 550 – 800 piante/ha. (Regione può autorizzare limite inferiore, comunque almeno pari a 250 piante/ha.);
- miglioramento delle condizioni di magazzinaggio e valorizzazione dei residui della produzione di olio di oliva ed olive da tavola, da attuare mediante adeguato stoccaggio dei residui di coltura (acque di vegetazione e sanse), nonché loro utilizzo per: fertirrigazione; ammendante/compost per il terreno; alimentazione del bestiame; produzione di energia; substrato per estrazione di composti, o molecole utilizzabili in altri settori. Ammessi progetti dimostrativi, finalizzati al recupero e riutilizzo di sottoprodotti di azienda agricola ed industria di trasformazione olivicola anche mediante costituzione di apposite filiere energetiche;
- miglioramento condizioni di imbottigliamento di olio di oliva.Misura non attivata da D.M. 12/2/21;
- assistenza tecnica ad industria di trasformazione oleicola, impresa di produzione olive da tavola, frantoi, imprese di confezionamento dei prodotti in merito a:
- per imprese di trasformazione: risoluzione dei problemi che possono pregiudicare la qualità di olio (in particolare definizione e miglioramento sistemi per valutazione di olive presso impianti di frangitura); programmazione della raccolta, in funzione della capacità degli impianti di trasformazione (garantire immediata lavorazione delle olive, comunque entro24 ore dalla raccolta); acquisto ed impiego di macchinari in grado di migliorare la qualità di olio/olive da tavola (comprese attrezzature per le analisi di olio/olive da tavola e delle rese);
- per imprese di confezionamento: risoluzione problematiche che pregiudicano qualità di olive da tavola;
- creazione od adeguamento di laboratori di analisi delle caratteristiche organolettiche, fisiche, chimiche degli oli di oliva vergini, anche al fine di valorizzare proprietà nutrizionali, assicurandone rintracciabilità e differenziazione varietale;
- formazione di panel di assaggiatori per analisi sensoriali olio di oliva vergine ed olive da tavola, tramite realizzazione di corsi autorizzati da Regione (compresi quelli per loro iscrizione nello Elenco nazionale degli assaggiatori);
- rintracciabilità, certificazione e tutela della qualità di olio di oliva ed olive da tavola, comprendenti:
- progettazione e realizzazione sistemi di rintracciabilità di filiera, riconosciuti ai sensi delle norme ISO 22005:08 comprendenti:
- analisi e fornitura di attrezzature per corretta gestione del sistema;
- certificazione della distribuzione del valore del prodotto lungo tutta la filiera;
- applicazione di schemi volontari mirati a monitorare: aspetti ambientali insiti nel ciclo di produzione, aventi effetti sulla qualità del prodotto; aspetti legati alla responsabilità sociale dell’impresa;
- sistemi di certificazione volontari, in cui rintracciabilità rappresenta un elemento determinante (es. Halal, Kosher);
- sistema di certificazione volontario UE o nazionale in cui tracciabilità è elemento indispensabile per garantire origine del prodotto (DOP/IGP) o sistema di coltivazione usato (biologico, SNQPI);
- realizzazione ed applicazione sistemi di certificazione volontaria di qualità basati su metodi di analisi del rischio e dei punti critici di controllo (per impianti di trasformazione e confezionamento applicati standard GSFS/IFS/ISO 22000/ISO 9001);
- progettazione, realizzazione e gestione sistemi di controllo inerenti il rispetto delle norme di autenticità, qualità e commercializzazione dell’olio di oliva ed olive da tavola immesse sul mercato, comprendente:
- monitoraggio dei residui di fitosanitari presenti nell’olio di oliva ed olive da tavola;
- analisi e controllo dei residui rameici;
- analisi chimiche (con metodi validati) di individuazione od allerta riguardanti presenza di olio deodorato (cioè olio di oliva raffinato venduto come olio di oliva vergine o extravergine);
- tecniche analitiche per determinare autenticità (v. metabolinica o genomica)
- diffusione delle informazioni sulle attività svolte da O.P. beneficiarie di aiuti nei confronti di consumatori ed operatori della filiera, comprendente:
- realizzazione di convegni ed incontri tra operatori in Italia (esclusi programmi di sostegno realizzati da OP di 2 Paesi produttori); incontri con consumatori, giornalisti, opinion leader; infopoint; partecipazione a fiere di settore; diffusione di materiale divulgativo a mezzo stampa e on line; realizzazione di video divulgativi;
- creazione e gestione di sito internet su attività svolte da OP (spesa riconosciuta solo per 1° anno, mentre per anni successivi ammesse solo spese per gestione ed aggiornamento)
Iter procedurale:
D.M. 12/2/2021, ai fini di attuazione dei programmi triennali nel settore olio di oliva ed olive da tavola, ha affidato a:
- MIPAAF il compito di:
- definire le disposizioni nazionali, sentita la Conferenza Stato-Regioni, in relazione alla presentazione, contenuto, approvazione e modifiche dei programmi annuali di attività;
- ricevere e valutare i programmi annuali di attività, nonché le loro eventuali modifiche;
- verificare, in base alle informazioni trasmesse dalle Regioni, il rispetto delle disposizioni relative alla ripartizione dello stanziamento UE, e disporre ripartizione di eventuali fondi residui;
- elaborare la graduatoria unica nazionale dei programmi ammessi;
- pubblicare l’elenco dei programmi approvati a livello nazionale e regionale;
- vigilare su collaborazione con AGEA in merito a corretta esecuzione dei programmi
- Regione il compito di:
- ricevere e valutare programmi di attività (nonché relative modifiche) con i relativi importi ammessi;
- ripartire tra le OP beneficiarie eventuali somme aggiuntive fornite da MIPAAF;
- controllare il mantenimento dei requisiti di riconoscimento di OP, AOP, OI, informando AGEA del suo esito ai fini di pagamento del saldo
- AGEA il compito di:
- verificare completezza ed idoneità delle domande pervenute con relativi allegati;
- adottare le disposizioni relative alla gestione delle domande di aiuto ed ai controlli;
- ricevere le domande di erogazione aiuto ed eseguire i controlli direttamente o tramite Enti delegati;
- eseguire i pagamenti, previa attuazione controlli di competenza ed acquisizione da MIPAAF e Regione di comunicazione mantenimento requisiti di riconoscimento di OP, AOP, OI
OP/AOP riconosciute presentano su SIAN entro 15/2/2021 ad AGEA Settore OCM, via Palestro 81 00185 Roma domanda di finanziamento per unico programma di attività valido per periodo 1/1/2021 – 31/12/2022 contenente, tra l’altro, ambiti di intervento (1 o più di quelli indicati sopra). Se OP partecipano a programmi presentati da AOP a livello nazionale o regionale non possono inserire le stesse misure nei propri programmi (in particolare sistema di certificazione unitario di sostenibilità di filiera olivicola attivabile solo a livello nazionale da AOP). Allegare:
- documenti attestanti base sociale di OP vigente al 31/12/2020, nonché relativa superficie olivicola risultante dai fascicoli aziendali dei soci aggiornati annualmente (superficie identificata a livello di particella catastale, indipendentemente dal fatto che sia soggetta o meno di domanda di aiuto); dati validati del fascicolo aziendale fanno fede ai fini di istruttoria
- cauzione di buona esecuzione del programma
Regione provvede ad esaminare ed inviare programmi ritenuti ammissibili a MIPAAF, che procede ad istruttoria eventualmente chiedendo chiarimenti ed integrazioni ad OP, avvalendosi di Comitato di valutazione (composto da: 1 dirigente MIPAAF con funzione di Presidente; 3 esperti del Dipartimento Politiche UE, 1 esperto del Dipartimento politiche competitive e qualità agroalimentare, 3 esperti designati da Regioni, 1 esperto designato da AGEA, 1 esperto informatico designato da MIPAAF, 1 segretario amministrativo), le cui riunioni sono valide in presenza di almeno 2/3 dei componenti e le decisioni sono prese a maggioranza. MIPAAF seleziona programmi di attività ammissibili, tenendo conto dei seguenti criteri di valutazione:
- qualità generale dei programmi (Massimo 16 punti): 3 punti se il contenuto del programma è ritenuto innovativo; 5 punti se il dettaglio degli investimenti è giudicato ottimo (3 punti se buono; 1 punto se sufficiente); 3 punti se il dettaglio del calendario di esecuzione delle azioni è giudicato ottimo (2 punti se buono; 1 punto se sufficiente); 5 punti se il dettaglio della identificazione dei luoghi di esecuzione degli investimenti ed azioni è giudicato ottimo (3 punti se buono; 1 punto se sufficiente);
- coerenza con obiettivi e priorità nazionali e regionali (Massimo 9 punti): 3 punti se coerenza con obiettivi indicati nel Piano Olivicolo Nazionale è giudicata ottima (2 punti se buona; 1 punto se sufficiente); 3 punti se il livello di trasparenza ed informazione ai soci beneficiari e ai consumatori è giudicato ottimo (2 punti se buono; 1 punto se sufficiente); 3 punti se l’azione intrapresa è ritenuta prioritaria nella programmazione regionale (2 punti se l’azione rientra nella strategia regionale; 1 punto se parzialmente integrata con i piani regionali);
- credibilità finanziaria ed adeguatezza delle risorse finanziarie a disposizione di OP (Massimo 11 punti): 5 punti se l’indice di rotazione del capitale investito (rappresenta la solidità finanziaria di una OP), desunto dagli ultimi 2 bilanci ed ottenuto dal valore della produzione totale sul totale dell’attivo, è superiore a 2 (4 punti se indice è compreso tra 1 e 2; 3 punti se è compreso tra 0,5 e 1; 2 punti se è inferiore a 0,5); 3 punti se i programmi presentati da OP hanno dimensione finanziaria complessiva almeno pari a 1.000.000 € e risultano integrati per oltre 1 misura tra più di 2 OP (2 punti se solo 1 misura integrata tra 2 o più OP; 1 punto se solo 1 misura integrata tra 2 OP); 6 punti se programmi presentati da AOP regionali sono realizzati tramite più di 2 OP socie (3 punti se realizzati da 2 OP socie; 1 punto se realizzati tramite 1 OP socia);
- estensione della zona interessata dal programma di attività (Massimo 6 punti): 6 punti se estensione è sovranazionale (5 punti se è nazionale investendo oltre 8 Regioni; 4 punti se è interregionale, investendo meno di 8 Regioni; 3 punti se è regionale);
- varietà delle situazioni economiche delle zone regionali interessate (Massimo 3 punti): 3 punti se area è prevalentemente olivicola (2 punti se mediamente olivicola; 1 punto se scarsamente olivicola);
- numero di ambiti di intervento interessati ed importanza della partecipazione finanziaria di OP (Massimo 10 punti): 5 punti se programmi riguardano oltre 3 ambiti di intervento (3 punti se riguardano 3 ambiti; 2 punti se riguardano 2 ambiti; 1 punto se riguardano 1 ambito); 5 punti se quota di partecipazione finanziaria di OP rispetto alla dimensione finanziaria del programma è superiore a 20% (3 punti se compresa tra 15% e 20%; 1 punto se inferiore a 15%);
- indicatori di efficacia qualitativi e quantitativi (Massimo 3 punti): 3 punti se qualità è ottima (2 punti se buona; 1 punto se sufficiente);
- valutazione dei programmi di attività eventualmente già svolti (Massimo 4 punti): 4 punti se oltre 95% dell’importo assegnato dei programmi precedenti è stato speso (2 punti se la spesa è compresa tra 90% e 95%; 0 punti se la spesa è compresa tra 85% e 90%; -2 punti se la spesa risulta inferiore a 85%; – 4 punti se il programma non è stato ultimato);
- valore di olio di oliva prodotto dai membri di OP beneficiaria (massimo 3 punti): 3 punti se rapporto tra il valore della produzione rappresentata da OP ed il valore della produzione olivicola della Regione di riferimento, secondo il dato medio ISTAT delle ultime 2 campagne, è maggiore di 10% (2 punti se compreso tra 5% e 10%; 1 punto se inferiore a 5%); 3 punti se il rapporto tra il valore della produzione rappresentata dall’insieme di OP riconosciute aderenti ad AOP ed il valore della produzione nazionale, calcolato come sopra, è maggiore di 20% (2 punti se compreso tra 10% e 20%; 1 punto se inferiore a 10%); 3 punti se il valore della produzione trasformata rappresentata da OI, calcolato in base al fatturato medio delle ultime 2 campagne ai prezzi ISMEA, è superiore a 30.000.000 € (2 punti se compreso tra 10.000.000 € e 30.000.000 €; 1 punto se inferiore a 10.000.000 €);
- sistema di controllo per la corretta gestione del programma (Massimo 6 punti): 6 punti se viene adottato un sistema di controllo/autocontrollo certificato da un Ente terzo ai sensi delle norme ISO 9001/15 (4 punti se controllo effettuato da società indipendente; 2 punti in caso di autocontrollo)
Entro 28/2/2021 Regioni e MIPAAF inseriscono in SIAN esito della selezione e valutazione dei programmi di rispettiva competenza, in termini di validità tecnica delle azioni proposte e loro conformità a normativa UE e nazionale, nonché corrispondenza dei dati contabili e rispetto della demarcazione con misure del PSR regionale (Al riguardo Regioni e MIPAAF possono chiedere modifiche al programma)
Entro 2/3/2021 MIPAAF: accerta conformità dei programmi e delle risorse assegnate valutati da Regioni e MIPAAF stesso; definisce importi ammissibili ed eventuale loro adeguamento nei limiti delle risorse disponibili
Entro 4/3/2021 MIPAAF comunica ad AGEA e Regioni approvazione dei programmi con relativi importi assegnati.
Entro 8/3/2021 MIPAAF ripartisce risorse eventualmente disponibili tra OP richiedenti e Regioni e provvede ad inserire in SIAN risorse definitive assegnate ad OP beneficiarie
Entro 10/3/2021 MIPAAF rende disponibili su SIAN programmi ammissibili con relative risorse
Entro 15/3/2021 AGEA comunica provvedimento definitivo di approvazione ad OP beneficiarie, fornendo il dettaglio delle risorse assegnate
Entro 20/3/2021 OP adegua programma approvato a seguito di comunicazioni ricevute e lo inserisce in SIAN
Entro 29/3/2021 MIPAAF/Regione valuta programma adeguato, comunicando entro 31/3/2021 sua approvazione ad OP beneficiarie e ad AGEA, e pubblicandolo sul proprio sito internet
OP, AOP, OI beneficiarie possono chiedere entro 31/12/2021 ad AGEA e Regione/MIPAAF, per le rispettive competenze, modifiche al contenuto del programma approvato per l’annualità successiva. MIPAAF/Regione comunica entro 2 mesi ad OP approvazione (qualora: non comporti un aumento di spesa; consente il raggiungimento degli obiettivi) o meno della variante. In deroga OP può presentare, nel corso dell’anno, domanda di modifica delle singole misure. Tale modifica si intende accolta se OP beneficiaria non riceve alcuna comunicazione di diniego da parte di Ministero/Regione entro 1 mese in quanto si applica il principio del silenzio assenso
Se OP procedono a fusione, comunicano a MIPAAF/Regione ed AGEA modalità operative con cui intendono gestire i relativi programmi di attività
AGEA, a seguito di acquisizione entro 15 Luglio da Regione/MIPAAF dei risultati dei controlli svolti in merito a mantenimento del riconoscimento e rispetto delle condizioni di investimenti attuati, eroga:
- 50% sotto forma di anticipo prima della fine del mese che segue quello iniziale di esecuzionedel programma annuale, previa costituzione da parte di O.P. di una cauzione pari a 110% di anticipo richiesto,
- ulteriori acconti (non oltre 2 richieste per anno di esecuzione del programma) a copertura degli importi spesi (mai comunque oltre 80% di contributo UE), a seguito di richiesta inviata entro 28/2/2022 e 30/11/2022 e dopo: aver accertato l’effettivo utilizzo delle precedenti erogazioni; esecuzione controlli in loco
- saldo, con svincolo della cauzione, a seguito di invio entro 30 Giugnodi domanda, corredata da:
- relazione di fine attività, comprendente: descrizione delle fasi del programma realizzato, suddivise per settori di attività e misure; giustificazione di eventuale differenza finanziaria tra voci del programma approvato e quello realizzato; valutazione del programma realizzato in base ad indicatori;
- fatture di spesa (su cui apporre dicitura “611/14 Annualità …”) con relativo bonifico bancario, attestante il pagamento delle spese relative a programma realizzato
- eventuali documenti giustificativi in merito a versamento della quota contributiva da parte di Stato membro e OP beneficiaria
AGEA provvede a: erogare il saldo, a seguito della verifica che le azioni corrispondenti ad ogni rata di acconto versata sono state effettivamente realizzate; svincolare la cauzione, previa verifica dei documenti inviati ed esecuzione dei controlli in loco.
Domande presentate in ritardo non sono ricevibili ed aiuti eventualmente versati a titolo di acconto sono rimborsati
OP beneficiarie debbono:
- impegnarsi con atto scritto a:
- vincolare i beni acquistati con contributo pubblico alla destinazione d’uso;
- non alienare gli investimenti prima di 5 anni (3 anni per beni informatici);
- non alienare gli impianti di oliveti per almeno 10 anni;
- in caso di cessione del diritto di utilizzo del bene al socio per realizzare il programma, stipulare un contratto di comodato gratuito, o una convenzione scritta in cui riportare almeno: impegno del socio a restituire ad OP l’oggetto di investimento ( o il suo valore residuo) in caso di recesso, o scioglimento della società, o alienazione e/o fusione di azienda agricola senza che nuovo soggetto aderisca ad OP, o a seguito di richiesta di OP per uso improprio di investimento; modalità di eventuale uso associato dell’investimento;
- comunicare a Regione entro 31 Marzoi nominativi (con relativi CUAA) dei soci presso cui effettuati gli investimenti o a cui concesso l’utilizzo pluriennale del bene;
- presentare ad AGEA e Regione/Ministero entro1 Maggio una relazione sull’attività realizzata nell’anno precedente, in cui riportare: descrizione del programma attuato od in corso; principali modifiche apportate al programma; valutazione dei risultati ottenuti in base ad indicatori; eventuali criticità riscontrate
Entità aiuto:
Fondi disponibili per programma 2021/2022 pari a 34.590.000 € (427.382,35 € a Regione Marche) sono destinati per almeno: 20% al miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura; 30% al miglioramento della qualità della produzione di olio ed olive da tavola; 15% al sistema di rintracciabilità, certificazione e tutela della qualità di olio ed olive da tavola (in particolare controllo sulla qualità degli oli venduti ai consumatori finali).
Tali somme vengono ripartite tra singola OP beneficiaria per:
- 25% in base a numero di produttori olivicoli associati dotati di fascicolo aziendale validato (a tal fine OP chiedono ad AGEA, prima di invio domanda comunque entro 31/1/2021, validazione dei soci aderenti);
- 25% in base a superfici olivicole dei soci (come desumibile dal fascicolo aziendale);
- 25% in base al punteggio assegnato ad ogni programma;
- 25% in base al prodotto ceduto o conferito dai soci e commercializzati da OP nel 2019 (al netto di IVA)
Nel caso di AOP ripartizione avviene in base ad OP socie riconosciute presenti nel territorio al 31/12/2020
I programmi di investimento proposti da OP debbono essere almeno pari a 230.000 €/anno
OP cofinanzia il programma per almeno:
- 12,5% delle spese relative al miglioramento dell’impatto ambientale e della competitività di olivicoltura tramite modernizzazione;
- 12,5% delle spese per investimenti fissi (25% per altri tipi di investimento) relativi al miglioramento della qualità della produzione di olio di oliva ed oliva da tavola;
- 12,5% delle spese per programmi di tracciabilità, certificazione e tutela della qualità di olio di oliva ed olive da tavola, nonché diffusione delle informazioni relative alle attività svolte in almeno 3 Paesi Terzi o Stati membri non produttori da OP riconosciute da almeno 2 Stati membri produttori (25% negli altri casi).
Cofinanziamento nazionale almeno pari a quota di partecipazione di OP/AOP, comunque mai superiore a 50% dei costi esclusi dal finanziamento UE. MIPAAF, con D.M. 9/12/2021, ha fissato in 9.012.056,31 € le risorse necessarie al cofinanziamento nazionale del programma 2021 derivanti dal Fondo di rotazione di cui alla Legge 183/97. Risorse vengono erogate a seguito delle richieste avanzate da AGEA, previa esecuzione di controlli attestanti sussistenza da parte dei beneficiari dei requisiti di legge; rispetto delle scadenze fissate da UE per l’utilizzo delle risorse. In caso di riduzione delle risorse operate dalla Commissione, MIPAAF lo comunica al Fondo di rotazione, affinché adegui la sua quota di partecipazione, mentre in caso di restituzione (a qualunque titolo) di risorse alla Commissione, MIPAAF e AGEA si attivano per restituire al Fondo di rotazione la relativa quota di confinanziamento. Al termine dell’intervento, MIPAAF invia ad IGRUE (Ragioneria Generale dello Stato) una relazione sull’utilizzo delle risorse assegnate, evidenziando gli importi riconosciuti dalla Commissione e le eventuali somme da disimpegnare sul Fondo di rotazione.
Escluse spese sostenute da OP beneficiarie per:
- rimborso prestiti contratti prima di invio domanda per finanziare azioni del programma;
- riunioni, corsi di formazione, compensazioni per perdite di reddito;
- costi amministrativi e di personale;
- acquisto terreni non edificati;
- acquisto di materiale usato;
- contratti di leasing (comprese tasse, interessi, oneri assicurativi);
- noleggio e costi di esercizio dei beni noleggiati;
- materiali di consumo;
- manutenzione ordinaria di beni durevoli acquistati con programmi precedenti e con quelli correnti;
- viaggi studio o altri motivi in Italia ed all’estero;
- viaggi collettivi di partecipazione a fiere;
- corsi su normativa obbligatoria;
- tenuta di conto corrente, emissione di bonifici, carta di credito e/o bancomat;
- ratei per mutui ipotecari su immobili;
- acquisto di autovetture per trasporto di persone;
- acquisto di arredi (salvo quelli connessi a laboratorio e sala panel);
- tablet, smartphone, televisori e supporti tecnologici di nuova generazione (salvo strumenti tecnologici connessi a realizzazione di azione);
- ogni spesa sostenuta prima di invio domanda annuale
Nessun compenso o rimborso spese dovuto a membri del Comitato