UFFICIO GARANTE INFANZIA

UFFICIO GARANTE INFANZIA (L.R. 23/08)  (enti45)

Soggetti interessati:

Garante regionale per i diritti della persona (Garante). Cittadini (in particolare bambini ed adolescenti)

Iter procedurale:

LR 23/08, come modificato da LR 48/18, istituisce presso l’Assemblea regionale l’Ufficio del Garante per infanzia ed adolescenza con il compito di:

  • promuovere, in collaborazione con gli Enti ed Istituzioni che si occupano dei minori, iniziative per la diffusione di una cultura a favore dell’infanzia ed adolescenza, finalizzata al riconoscimento dei bambini come soggetti titolari dei diritti;
  • collaborare all’attività di: reti nazionali ed internazionali dei Garanti dei minori; organizzazioni ed istituzioni internazionali di tutela e promozione dei loro diritti dei minori (anche se appartenenti ad altri Paesi);
  • verificare che a minori siano garantite pari opportunità: nell’accesso alle cure e nell’esercizio dei loro diritti alla salute; nell’accesso all’istruzione (anche durante i periodi di degenza e di cura);
  • favorire lo sviluppo della cultura della mediazione in ogni Istituto, atto a prevenire o risolvere conflitti riguardanti persone di minore età;
  • segnalare alle competenti Amministrazioni pubbliche presenti nella Regione, casi di bambini e ragazzi in situazioni di rischio o di pregiudizio, per cui sono necessari immediati interventi di tutela assistenziale o giudiziaria;
  • rappresentare i diritti e gli interessi dell’infanzia in ogni sede regionale;
  • promuovere, in accordo con la struttura regionale competente, iniziative atte a celebrare la giornata nazionale dell’infanzia ed adolescenza;
  • promuovere la partecipazione ed il coinvolgimento dei minori alla vita pubblica nei luoghi di relazione e nella scuola;
  • vigilare, in collaborazione con gli operatori preposti, l’applicazione nelle Marche della Convenzione internazionale di New York e della Carta europea dei diritti del fanciullo;
  • accogliere segnalazioni in merito alle violazioni relative ai diritti dei minori;
  • vigilare sulle condizioni dei minori a rischio di emarginazione sociale;
  • sollecitare le Amministrazioni competenti ad adottare interventi adeguati per rimuovere le cause che impediscono la tutela dei minori;
  • intervenire nei procedimenti amministrativi della Regione, degli Enti da questa dipendenti e degli Enti locali, “ove sussistono fattori di rischio o di danno per le persone di minore età”;
  • curare, in collaborazione con il CORECOM, la realizzazione di servizi di informazione destinati all’infanzia ed all’adolescenza, promuovendo in essi l’educazione ai media;
  • vigilare sulla programmazione televisiva, comunicazione a mezzo stampa ed altre forme di comunicazione audiovisiva e telematica al fine di tutelare i bambini, sia sotto il profilo della percezione infantile, che in ordine alla rappresentazione dell’infanzia stessa;
  • segnalare all’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni e agli Organi competenti, eventuali trasgressori commesse;
  • istituire un elenco, a cui può attingere anche il giudice competente per la nomina di tutori o curatori;
  • promuovere interventi a favore dei minori presenti nel circuito penale;
  • assicurare la consulenza e il sostegno ai tutori e curatori nominati;
  • verificare le condizioni degli interventi promossi per l’accoglienza e l’inserimento del minore straniero, anche non accompagnato;
  • vigilare affinché sia evitata ogni forma di discriminazione nei confronti dei minori;
  • collaborare all’attività di raccolta e di elaborazione dei dati relativi alla condizione dell’infanzia ed adolescenza in ambito regionale;
  • formulare proposte ed esprimere, su richiesta, pareri su atti normativi e di indirizzo della Regione, Province, Comuni riguardanti l’infanzia, adolescenza, famiglia;

Nello svolgimento delle suddette funzioni, Garante:

  • stipula intese ed accordi con ordini professionali ed organismi che si occupano di infanzia ed adolescenza;
  • intrattiene rapporti di scambio, studio e ricerca con Organismi pubblici e privati;
  • attiva azioni di collegamento con le Amministrazioni pubbliche presenti nel territorio regionale impegnate nella tutela dell’infanzia ed adolescenza, nonché con l’Autorità giudiziaria;
  • prende visione degli atti relativi ai procedimenti e presenta memorie scritte e documenti al riguardo;
  • segnala alle Autorità competenti la violazione dei diritti a danno dei minori;
  • promuove, di intesa con i competenti Organi regionali e territoriali, la cultura della tutela e della curatela, anche tramite l’organizzazione di idonei corsi di formazione, in collaborazione con la Scuola regionale della formazione
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