TRASFORMAZIONE PRODOTTI AGRICOLI (Legge 173/98; D.G.R.M. 17/10/11; D.D.S. 15/12/11) (commag32)
Soggetti interessati:
Imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli che:
– effettuano investimenti che si dimostrano redditizi nei seguenti settori produttivi:
a) ortofrutta (frutta, frutta a guscio, ortaggi): ammodernamento impianti di congelamento, surgelazione, essiccazione, immersione in olio od aceto, lavorazione di prodotti a base frutta (confetture, marmellate, con esclusione di fabbricazione di farina o polvere di legumi secchi, conservazione di frutta a guscio nello zucchero); realizzazione piattaforme logistiche; adeguamento impianti a sistemi di gestione di qualità;
b) cereali: adeguamento tecnologico di impianto di molitura cereali ed altre lavorazioni di semi e granaglie; adeguamenti impianti a sistemi gestione di qualità (ISO 14000);
c) foraggi e mangimi: adeguamento impianti fabbricazione di alimenti per alimentazione animali da allevamento a sistemi di gestione qualità;
d) vino: ammodernamento, razionalizzazione, concentrazione impianti di lavorazione uve DOP, IGP (non di produzione propria); razionalizzazione circuiti commerciali; adeguamento piattaforme logistiche; adeguamento impianti a sistemi di gestione qualità (ISO 9000, ISO 14000);
e) zootecnia carne (bovino, ovino, caprino, suino): produzione innovativa di III e IV gamma di carni e preparati a base carne a marchio DOP/IGP o biologici; ammodernamento tecnologico impianti di trasformazione e commercializzazione; adeguamento piattaforme logistiche o degli impianti a sistemi di qualità (ISO 9000, ISO 14000); sistemi etichettatura delle carni;
– rispettano requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali;
– garantiscono “trasferimento di un adeguato vantaggio economico ai produttori agricoli tramite stipula di contratti di fornitura nel rispetto di eventuali contratti interprofessionali con produttori di durata non inferiore a 5 anni da data del verbale di collaudo finale di investimento. Nel caso di cooperative obbligo assolto mediante utilizzazione prevalente di prodotti conferiti da associati;
– garantiscono non utilizzo di materie prime OGM;
– si impegnano a “non aumentare produzione di prodotti che non trovano sbocchi normali sui mercati o contravvengono ad eventuali restrizioni alla produzione imposte da CE”
Iter procedurale:
Domande (Modello pubblicato su BUR 109/11) a Servizio Agricoltura Regionale entro 6 Febbraio 2012, allegando:
1) relazione attinente investimenti proposti nel piano di sviluppo;
2) delibera organo competente da cui si evidenzia decisione di presentare domanda e persona di riferimento;
3) copia atto costitutivo e statuto vigente;
4) certificato di iscrizione a registro imprese di Camera di Commercio o ad Albo delle società cooperative agricole;
5) provvedimento di riconoscimento per le Organizzazioni di produttori;
6) dichiarazione sostitutiva notorietà attestante elenco soci (Modello pubblicato su BUR 109/11) e relative produzioni conferite nei 2 anni precedenti;
7) dichiarazione sostitutiva notorietà attestante elenco fornitori della materia prima (Modello pubblicato su BUR 109/11);
8) per le cooperative: copia ultima revisione biennale;
9) copia ultimo bilancio di esercizio recante estremi di deposito, completo di nota integrativa, redazione su gestione, relazione del collegio sindacale, verbale di assemblea di approvazione bilancio;
10) certificato di iscrizione a Camera di Commercio o attestante nominativo del legale rappresentante ditta e/o elenco di amministratori;
11) computo metrico di massima distinto per opere edili e macchinari/attrezzature;
12) scheda di rilevamento dati tecnico-economico (Modello pubblicato su BUR 109/11). Indice di redditività impresa ottenuto da bilancio riclassificato, consente di valutare capacità di gestione operativa della impresa ed è dato dal rapporto tra risultato operativo e fatturato (Rapporto deve essere maggiore o uguale a 2). Per cooperative redditività si dimostra “se risultato netto o risultato operativo uguale o superiore a 0 o se ditta ha remunerato negli ultimi 2 anni materie prime conferite dai soci almeno a prezzo di mercato”;
13) scheda di attribuzione del punteggio di priorità (Modello pubblicato su BUR 109/11);
14) perizia asseverata di congruità dei prezzi e della quantità (Modello pubblicato su BUR 109/11);
15) dichiarazione sostitutiva di notorietà relativa i requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali.
Progetti valutati da gruppo di lavoro nominato da Dirigente Servizio Agricoltura che predispone graduatoria, tenendo conto seguenti priorità:
– domande presentate da:
a) Organizzazioni produttori settore ortofrutticolo riconosciute costituite in forma di cooperativa;
b) Organizzazioni produttori settore ortofrutticolo riconosciute costituite in altra forma giuridica;
c) cooperative iscritte nella sezione agricola del registro ed operanti nel settore ortofrutticolo;
d) imprese agricole costituite in altra forma giuridica ed operanti in altri settori;
e) società di capitali ed imprese;
f) imprese individuali;
– domande valutate in base a seguenti parametri:
a) percentuale di export sul fatturato 2010 (Peso 25%): 10 punti se oltre 12%; 8 punti se compreso tra 10% e 12%; 6 punti se compreso tra 8% e 10%; 4 punti se compreso tra 6% e 8%; 2 punti se compreso tra 4% e 6%;
b) andamento valore delle vendite nel periodo 2008-2010 (Peso 25%): 10 punti se incremento oltre 30%; 8 punti se incremento compreso tra 25% e 30%; 6 punti se incremento compreso tra 20% e 25%; 4 punti se incremento compreso tra 15% e 20%; 2 punti se incremento compreso tra 10% e 15%;
c) sostenibilità economico finanziaria del progetto data da rapporto costo progetto/fatturato (Peso 20%): 10 punti se rapporto minore di 5%; 8 punti se rapporto compreso tra 5% e 7%; 6 punti se rapporto compreso tra 7% e 9%; 4 punti se rapporto compreso tra 9% e 11%; 2 punti se rapporto compreso tra 11% e 15%;
d) possesso di certificazione volontaria (Peso 15%): 10 punti se in possesso di BRC e/o IPS; 8 punti se in possesso di GLOBAL GAP; 6 punti se in possesso di ISO 14001; 4 punti se in possesso di ISO 22005; 2 punti se in possesso di ISO 9001;
e) progetti con interventi finalizzati a risparmio energetico (Peso 15%): 10 punti se risparmio superiore a 12%; 8 punti se risparmio compreso tra 10% e 12%; 6 punti se risparmio compreso tra 8% e 10%; 4 punti se risparmio compreso tra 6% e 8%; 2 punti se risparmio compreso tra 4% e 6%
Domanda non ammessa a contributo per mancanza di requisiti, comunicato a richiedente motivi di esclusione. Dirigente Servizio Agricoltura emana decreto di approvazione graduatoria
Beneficiari di contributo dovranno presentare a Servizio Regionale Agricoltura:
1) 3 preventivi di spesa forniti da ditte specializzate diverse per singolo macchinario ed impianto non compresi nelle voci del prezziario, riferiti ad “investimenti aventi medesime caratteristiche tecniche”. Se prodotto 1 solo preventivo occorre “perizia asseverata di congruità di prezzi e quantità per forniture prive dei preventivi di raffronto”;
2) computo metrico dettagliato di spesa, distinto per categorie di opere, comprendente macchinari ed attrezzature, firmato da progettista e beneficiario. Per opere edili prezziario da prendere a riferimento è quello vigente al momento invio progetto di massima;
3) disegni dettagliati opere da eseguire, evidenziando opere preesistenti, opere da demolire, opere da costruire;
4) planimetria d’insieme di tutti i fabbricati in scala 1:500, riportante estremi catastali;
5) titolo di possesso del terreno dove realizzare investimento (In caso di affitto, durata di questo almeno pari a quella del vincolo di destinazione a cui sottoposti beni finanziati);
6) copia delibera con cui Consiglio amministrazione ditta ha approvato progetto;
7) concessione edilizia o altre autorizzazioni necessarie;
8) certificato Camera di Commercio con nulla osta antimafia.
Servizio, verificata corrispondenza progetto esecutivo con quello approvato, redige verbale, fissando entità contributo concedibile.
Beneficiario deve realizzare investimento entro 24 mesi da data concessione contributo, salvo proroga di 6 mesi per “particolari e motivati casi”
Servizio eroga anticipo (fino a 40%) ad inizio attività dietro presentazione di fideiussione bancaria od assicurativa di pari importo a favore di Regione Marche (Modello riportato su BUR 109/11) e saldo ad avvenuto accertamento dello stato finale dei lavori.
Ad ogni richiesta di pagamento, impresa dovrà inviare DURC in corso di validità.
Entità aiuto:
Stanziati 173.486,07 per concessione di contributi pari a 40% (20% in caso di investimenti finalizzati alla produzione di energia rinnovabile) nel limite del regime “de minimis” (200.000 di aiuti in 3 anni) e fino ad un massimo di 500.000 di spese ammissibili per:
1) opere edili per costruzione di nuovi impianti, miglioramento di immobili esistenti, impianti e macchinari fissi;
2) macchinari ed attrezzature mobili, compresi programmi informatici;
3) spese generali fino a 8% delle opere edili (2,5% in caso di macchinari ed attrezzature);
4) polizza fidejussoria a garanzia di anticipo fino a 1% richiesta di anticipo.
Non sono ammissibili:
– investimenti iniziati prima della presentazione domanda di aiuto;
– acquisto di terreno;
– acquisto di beni immobili;
– sistemazione del terreno (sbancamento e livellamento), opere di manutenzione straordinaria, riparazioni, abbellimenti ed opere provvisorie;
– acquisto di macchinari ed attrezzature usate;
– acquisto di veicoli di qualsiasi tipo;
– acquisto di materiali di consumo ed acquisti non soggetti ad ammortamento;
– demolizioni non funzionali a ristrutturazioni;
– attrezzature per contenimento ed imballaggio dei prodotti (bins, cassette, pellet, barrique);
– investimenti che contravvengono a divieti e restrizioni di OCM;
– investimenti riguardanti fabbricazione e commercializzazione di prodotti di imitazione o sostituzione del latte o prodotti lattiero caseari;
– investimenti per abitazioni di servizio;
– investimenti in leasing;
– investimenti immateriali, salvo spese progettuali per investimenti fissi e mobili e polizza fidejussoria per richiesta di anticipo;
– in caso di produzione di energia rinnovabile, impianti aventi potenzialità produttive superiori ad esigenze energetiche aziendali, comunque tutti quelli superiori a 1 MW;
– lavori in economia;
– IVA, imposte od altre tasse