TERRE CIVICHE (L.R. 37/08; D.G.R. 19/11/12) (terra21)
Soggetti interessati:
Cittadini, Unioni Montane, Enti amministratori terre civiche, cittadini, imprenditori agricoli
Iter procedurale:
Regione, con L.R. 37/08, conferito a Unioni Montane competenze in materia di usi civici a partire da 1/1/2009, le cui funzioni svolte sulla base di statuti e regolamenti tipo predisposti da Giunta Regionale.
Regione mantiene competenze e vincoli in materia di usi civici per Enti amministratori di terre civiche il cui territorio non ricade, neanche parzialmente, in quello delle Unioni Montane
Vincolo di uso civico su determinati terreni è stabilito a favore di Unioni Montana.
Enti che amministrano terre civiche sono tenuti ad adeguare i propri statuti e regolamenti entro 120 giorni da adozione di statuti e regolamenti tipo da parte Giunta Regionale approvati con D.G.R. 1595 del 19/11/2012 che prevede per Statuto:
Art. 1 costituzione da parte di cittadini di aver frazione comunale di Ente civico di diritto pubblico non economico dotato di autonomia statutaria
Art. 2 Ente civico dotato di proprio stemma approvato con delibera da Assemblea, che viene applicato, tramite timbro/bollo, su tutti gli atti e documenti di Ente civico
Art. 3 patrimonio di Ente civico costituito da:
a) terreni censiti al catasto terreni del Comune (indicare partita, fogli, particelle);
b) fabbricati censiti al catasto edilizio del Comune (indicare fogli e particelle)
Sede legale di Ente civico e dei suoi Uffici amministrativi, Organi di Ente civico possono riunirsi anche in sede diversa su decisione del Presidente con provvedimento motivato
Art. 4 Ente si avvale di Albo pretorio del Comune di sede legale per pubblicare delibere, provvedimenti, manifesti, atti da portare a conoscenza del pubblico. Segretario di Ente chiede al Comune pubblicazione di atti de tiene registro degli atti pubblicati, annotandovi numero di atto, data di sua adozione, data di richiesta di pubblicazione, data di inizio e fine di pubblicazione in Albo
Art. 5 Ente cura amministrazione del suo patrimonio e provvede al godimento di beni da parte di utenti al fine di conseguire seguenti obiettivi:
a) persegue interessi pubblici di collettività;
b) regola diritti di uso civico di utenti nel rispetto del Regolamento su usi civici da adottarsi entro 120 giorni da entrata in vigore di Statuto;
c) promuove rivendicazioni di usi civici su terreni;
d) promuove cura, tutela e valorizzazione del suo patrimonio per migliorare crescita economica e sociale di utenti;
e) favorisce crescita civile e professionale di utenti e loro effettiva partecipazione ad elaborazione ed attuazione di strumenti di programmazione territoriale nel quadro di obiettivi fissati da UE, leggi dello Stato e Regione, piani e programmi promossi ed attuati da Regione, Provincia, Unioni montane, Comune di appartenenza;
f) attua interventi speciali per miglioramento di terreni gravati da uso civico;
g) valorizza ogni tipo di risorsa, attuale o potenziale, nel quadro di economia integrata di aree montane fondata su gestione e sviluppo sostenibile;
h) realizza esercizio associato di funzioni tramite partecipazione a Consorzi/Unioni su Comuni di diritto pubblico
Terreni di uso civico aperti ad usi di tutti gli utenti aventi diritto, qualunque sia in loro numero. Beni di uso civico non possono essere alienati o mutati da loro destinazione di uso senza prescritte parere
Art. 5 bis mezzi per provvedere ai bisogni di Ente civico ricavati da:
1) concessione in affitto di pascoli eccedenti rispetto ad esercizio di uso civico di pascolo di utenti;
2) proventi ricavati da altre concessioni temporanee a turno tra utenti dei terreni seminativi;
3) vendita di legname;
4) tassa di legnatico e pascolo a carico di utenti;
5) tassa su bestiame allevato oltre minimo indicato in Regolamento;
6) vendita di eccedenze di erba e fieno derivanti da sfalcio di pascoli;
7) qualsiasi altra fonte di entrata (v. lasciti, donazioni, cofinanziamento di attività, lavori, servizi ed investimenti concessi da UE, Stato, Regione, Enti gestori aree naturali protette);
8) corrispettivi derivanti da alterazioni, permute, mutazioni di destinazione d’uso, affrancazioni, liquidazione usi civici, reintegro o legittimazione di occupazione, espropriazioni per pubblica utilità, servitù imposte da Enti gestori di servizi pubblici, contratti onerosi, affitto di immobili e concessioni temporanee, purché oggetto di deliberazione da parte Assemblea di utenti, trasmesse per approvazione ad Ente competente in materia di usi civici
In caso di alienazioni, vendita di boschi in piedi o legname, erba o fieno, concessioni in affitto di pascoli si procede mediante gara ad evidenza pubblica, su cui evidenziare che a parità di offerta, utenti hanno titolo di preferenza
Concessione in affitto di pascoli e vendita di boschi e legna eccedente deliberata da Assemblea utenti ed approvata da Ente competente in materia di usi civici, purché “tali terreni o prodotti eccedono bisogni essenziali di utenti”, comunque nel rispetto del Regolamento
Se rendite ed entrate non sufficienti per pagamento di imposte e spese necessarie per amministrazione di Ente civico si imporrà ad utenti, in via eccezionale, un corrispettivo per esercizio di usi civici consentiti oggetto di delibera da parte di Assemblea utenti
Vietata divisione tra utenti del ricavato di vendite ed entrate o qualsiasi economia
Introiti investiti in titoli del debito pubblico intestati ad Ente civico con vincolo a favore di Ente competente in materia di usi civici per essere destinato, in caso di bisogno e con autorizzazione di questo a svincolo di somme necessaria per esecuzione opere permanenti di interesse generale di popolazione utente
Art. 6 ad Ente civico compete:
a) esercizio delle funzioni attribuite da leggi di Stato e Regione, quali: regolamentazione esercizio diritto di uso civico da parte utenti da adottare con delibera assembleare entro 120 giorni da entrata in vigore di Statuto;
b) realizzazione interventi cofinanziabili per terre gravate da usi civici fissati da UE, o provvedimenti statali, regionali, di altri Enti pubblici;
c) realizzazione di infrastrutture necessarie per consentire migliore utilizzo del patrimonio boschivo e pascolivo, comunque di proprietà, nel rispetto di norme vigenti in materia paesaggistica, ambientale, urbanistica, difesa del suolo;
Eventuali eccedenze vendute, concesse od affittate a profitto di Ente civico, i cui proventi destinati solo per opere di interesse generale di utenti. Vendita eccedenze di legna rispetto ad esigenze di nuclei familiari aventi diritto, dovuta a: casi eccezionali occorsi a boschi (v. valanghe, incendi, fitopatie distruttive, altre calamità naturali); esecuzione di interventi selvicolturali migliorativi (cure colturali, conversioni, trasformazioni) condotti con risorse proprie o finanziamenti pubblici su unità boschive omogenee. Ente civico può autorizzare:
a) tagli straordinari di castagneti, robinia – ailante, formazioni riparie, rimboschimento ed impianti di arboricoltura da legno (impianti che non forniscono biomasse forestali di qualità per uso energetico o domestico);
b) vendite straordinarie a terra, in piedi, ad imposto, mediante asta pubblica di boschi che per evoluzione, struttura, parametri bioecologici, selvicolturali, dendronoauxometrici necessitano di improrogabili interventi per loro rinnovo al fine di tutela di ecosistema forestale, ambiente, paesaggio, suolo. Quantitativo di legname così ottenuto per vendita commisurato a quanto disposto da R.D.L. 3267/27. In assenza di piano forestale, Ente competente al taglio boschi destina quota di legge a necessità di bilancio e sistemazione di situazioni di degrado dei boschi, strutture ed infrastrutture presenti. Bisogni di manutenzione straordinaria di frazioni ocapoluogo
Art. 7 Organi di Ente civico sono: Assemblea di utenti, Consiglio Direttivo, Presidente, Vice Presidente, Revisore dei Conti ai cui componenti riconosciuti solo rimborso spese effettivamente sostenute e certificate
Art. 8 Assemblea di utenti composta da intestatari scheda di famiglia iscritti in Elenco di utenti approvati da Assemblea entro 31 Gennaio, cioè tutti i:
nuclei familiari residenti in Comune o frazione interessata da demanio terre civiche, che sono unici beneficiari di godimento diritti utili (diritti di II classe ai sensi di Legge 1766/1928);
residenti nel Comune proprietari di dimora presso capoluogo o frazione di Ente civico, ma trasferiti in altra parte del Comune (purché non diventati utenti di uso civico di altro Ente) godono dei diritti essenziali “in quantità pari a ½ dei quantitativi di legnatico e delle superfici pascolive o seminativi”;
nuclei familiari dimoranti stabilmente tra autunno e primavera godono diritto essenziale di legnatico fino ad un massimo di 100 q.li/nucleo familiare(anno (Frazione quantità di legna da ardere di diritto dei residenti rapportata al periodo trascorso certificato da Consiglio di Ente civico, comunque non superiore a ½ di quanto diritto dei residenti). Esclusi da tale diritto, nuclei familiari dimoranti solo in estate
nuclei familiari dimoranti stabilmente tra primavera ed autunno godono diritto essenziale di pascolo ed abbeveraggio, in proporzione a “quantità di pascolo commisurata con UBA in possesso, purché vi siano superfici libere da assegnare dopo aver assegnato pascolo e prato pascolo a residenti”. Assegnazioni effettuate con delibera del Consiglio di Amministrazione entro 15 Aprile a cui faranno seguito assegnazioni a dimoranti stabili superfici eccedenti di pascolo e prato pascolo da destinare a sfalcio (In presenza di ulteriori eccedenze si provvede mediante aste pubbliche per cessione temporanea in affitto di pascoli e prato pascoli residuali). Esclusi nuclei familiari dimoranti ininverno
quanti assumono funzioni “già di intestatario di scheda di famiglia” a seguito di provvedimento giudiziale
quanti stabiliscono residenza o dimora stabile iscrivibili in Elenco con decorrenza da esercizio successivo, purché in possesso dei requisiti necessari
Iscrizione avviene a seguito di invio richiesta da parte interessato, allegando eventuale contributo di ingresso deliberato da Consiglio Direttivo
Ogni utente può farsi rappresentare in Assemblea da familiare convivente o altro utente mediante concessione di apposita delega (ogni utente può avere 1 sola delega)
Art. 9 sono sospesi da diritto di iscrizione in Elenco utenti:
Amministratori che hanno fatto indebito maneggio o sottrazione di denaro di Ente civico, fino a quando non reso il dovuto (maggiorato di interessi) ed estinto loro debito
utenti debitori nei confronti di Ente civico messi in mora fino a quando non estinto loro debito
quanti rimosso residenza o dimora stabile da luogo di Ente civico
quanti hanno contravvenuto a leggi in materia forestale, ambientale, paesaggistica, urbanistica, edilizia, difesa del suolo, condizionalità, benessere di animali
quanti hanno contravvenuto a Regolamento di usi civici
Sospensione ha durata commisurata per lettere d), e) in funzione a gravità del fatto, comunque almeno 1 anno e non oltre 3 anni
Art. 10 Assemblea di utenti è organo di indirizzo e controllo di Ente civico e delibera in merito a:
determinazione numero di membri del Consiglio Direttivo;
elezione del Consiglio Direttivo;
elezione di Revisore dei Conti in numero di 3, scelti tra utenti di Ente civico;
approvazione di Statuto (con voto in prima seduta di maggioranza assoluta dei componenti; se ciò non raggiunto nella seduta successiva con maggioranza dei presenti) e Regolamento (con voto di maggioranza dei presenti);
approvazione Statuto di aziende speciali, aziende, consorzi, associazioni e società di capitali in cui Ente civico intende partecipare;
atti di programmazione, bilancio di previsione e relative variazioni, piani economici finanziari, strumenti di programmazione agricola-forestale, rendiconto di gestione;
criteri generali di nomina e revoca dei rappresentanti presso altri Enti, istituzioni, aziende speciali, aziende, consorzi, società di capitali, salvo che legge non attribuisca tali compiti ad Assemblea utenti;
concessioni dio opere e/o servizi, contrazione di mutui e prestiti obbligazionari, rilascio di ipoteche;
disciplina tariffe per esercizio degli usi civici (tasse di legnatico, fida di pascolo, corrispettivi per coltivazione dei seminativi), fruizione di beni e/o servizi se organizzati ed erogati a cura di Ente civico;
spese impegnative bilancio anni successivi, salvo utenze ed altre spese volte a garantire funzionamento di Ente civico
Deliberazioni non adottate in via di urgenza da altri organi di Ente civico, salvo variazioni di bilancio da sottoporre a ratifica di Assemblea utenti nei 60 giorni successivi, pena loro decadenza
Art. 11 Assemblea utenti convocata da Presidente (o su richiesta di almeno 1/5 utenti), che ne fissa: data (entro 20 giorni); luogo di seduta; ordine del giorno. Allegare testo delle proposte di deliberazioni o mozioni da discutere
Seduta di Assemblea utenti è pubblica, salvo casi in cui per legge o regolamento o deliberazione motivata stabilito diversamente (v. discussione su “qualità personali, professionali e morali” di persone), attuate presso sedi di Comunanza agraria, salvo diversa decisione di Presidente (Ampia diffusione a pubblico mediante manifesti)
Art. 12 convocazione di utenti fatta da Presidente, mediante raccomandata o consegna a mano, da inviarsi almeno 5 giorni prima di riunione (48 ore prima in caso di urgenza con affissione di manifesti in più luoghi visibili, o telegramma, o fax, o e-mail)
Proposte comprese in ordine del giorni depositate presso sede di Ente civico almeno 3 giorni prima (In caso di urgenza, almeno 3 ore prima)
Avviso convocazione contenente: luogo, giorno ed ora di riunione; argomenti da trattare. Seduta in 2° convocazione attuata non prima di 1 ora da 1° convocazione
Art. 13 Assemblea utenti validamente costituita con presenza di maggioranza di utenti, salvo casi in cui per legge o regolamento si prevede diversa maggioranza
Se 1° convocazione andata deserta, 2° convocazione valida se presente almeno 1/5 di utenti
Art. 14 Assemblea utenti presieduta da Presidente o, in casi di sua assenza/impedimento, da Vice Presidente, o, mancando anche questo, da Consigliere più anziano di età. Presidente procede a:
fissare data e luogo di riunioni;
predisporre ordine del giorno di seduta di Assemblea;
diramare avvisi di convocazione;
proclamare volontà di Assemblea
Art. 15 nessuna delibera valida se non approvata a maggioranza dei voti (salvo casi in cui richiesta maggioranza qualificata), in cui non compresi quanti si astengono o non partecipano a votazione. In caso di parità di voti, si possono ripetere votazioni, o nel caso di nomina scegliere il più anziano di età. Votazioni in genere palesi. Proposte di delibera respinte da Assemblea non poste nuovamente ai voti nella stessa seduta
Sono nulle le delibere adottate se riunione costituita in modo illegittimo o con partecipazione di soggetti estranei o se violate disposizioni di legge o Statuto
Art. 16 norme pèr funzionamento di Assemblea utenti disciplinate da Regolamento interno
Art. 17 Segretario di Ente civico redige verbale di Assemblea che redige insieme a Presidente. In mancanza di Segretario, verbale redatto da membro di utenza incaricato da Presidente. Nel verbale specificare punti salienti di discussione, numero di voti resi pro e contro ogni proposta (riportare nomi di utenti contrari ed astenuti), decisioni adottate. Regolamento definisce modalità di approvazione del verbale, eventuali modalità di rettifica richieste da utenti
Art. 18 Consiglio Direttivo formato da Presidente e da 2-4 membri determinati da Assemblea tra utenti, di cui 1 con funzioni di Vice Presidente. Decadenza da carica di membro Direttivo regolata da legge o Statuto e dichiarata da stesso Consiglio Direttivo. Esclusi da Consiglio membri tra loro coniugi, ascendenti, discendenti, parenti fino a 2° grado di altri membri o del Presidente, o quanti hanno controversie pendenti, esposti, vertenze o liti con Ente civico
Art. 19 per elezione di Co0nsigli, Assemblea vota a scrutinio segreto, con utente che può esprimere 1 solo voto, scrivendo nome e cognome del prescelto tra elenco predisposto. Sono eletti soggetti con maggior numero di voti. A parità di voti, eletto consigliere più anziano di età. In caso di dimissioni, decadenza, cessazione dalla carica per qualsiasi motivo di 1 o più componenti del Consiglio (comunque meno di 51%), Assemblea procede a nuove elezioni separate per singolo componente. Elezione valida se partecipano a votazione almeno 51% di utenti presenti e se candidato riporta maggioranza assoluta dei voti
Membro di Consiglio che perde qualifica di utenti decade da carica e viene sostituito
Art. 20 Consiglio Direttivo dura in carica 5 anni (comunque fino ad entrata in carica di nuovo Consiglio per disbrigo di affari correnti) e membri sono rieleggibili. Dimissioni di oltre 50% dei componenti comporta decadenza di Consiglio
Art. 21 dimissioni di 1 o più componenti di Consiglio presentati al Presidente con effetto da loro protocollazione. Singolo componente del Consiglio revocato o decaduto cessa da carica con effetto da data esecutività del provvedimento
Art. 22 Consiglio Direttivo provvede a:
eleggere Presidente, Vice Presidente, Segretario
collaborare con Presidente ad amministrare Ente civico per attuazione indirizzi programmatici e raggiungimento obiettivi istituzionali
nominare, sospendere, licenziare personale necessario
approvare regolamenti speciali per amministrazione
promuovere e sostenere in giudizio azioni a tutela patrimonio di Ente civico e ogni altro suo interesse o resistere in giudizio in caso di azioni promosse da terzi nei confronti di Ente o di utenti
compiere atti amministrativi non riservati ad Assemblea o al Presidente da legge, Statuto, Regolamento
svolgere azione di impulso nei confronti di Assemblea
accettare lasciti e donazioni
Art. 23 Consiglio Direttivo svolge collegamento proprie funzioni. Presidente può conferire a Vice Presidente ed altri membri compiti di coordinamento di settori omogenei di attività, comunicandolo ad Assemblea nella prima seduta utile
Art. 24 Consiglio convocato per 1° seduta da membro con maggior numero di voti. Consiglio elegge in 1° seduta separatamente Presidente e Vice Presidente a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Convocazione, con fissato ordine del giorno, effettuata, in caso di urgenza, in modo informale (anche in giornata), purché tutti i componenti avvertiti. Presidente coordina attività di Consiglio in delibera a maggioranza dei voti, prevalenza del voto di Presidente. Sedute di Consiglio sono pubbliche. Segretario partecipa a sedute, redigendone verbale sottoscritto anche da Presidente (In caso di impedimento, Segretario sostituito da membro del Consiglio indicato da Presidente). A sedute del Consiglio possono partecipare, senza diritto di voto, dipendenti, esperti, consulenti, collaboratori, su invito di Presidente, per riferire su questioni particolari
Art. 25 voto contrario di Assemblea su proposta formulata da Consiglio non comporta obbligo di dimissioni. Consiglio revocato in caso di approvazione di mozione di sfiducia (motivata, sottoscritta da almeno 2/5 di utenti, inviata al Presidente da 1° sottoscrittore almeno 30 giorni prima), votata per appello nominale da maggioranza assoluta dei componenti. Se mozione approvata, Presidente convoca entro 10 giorni Assemblea per rielezione diConsiglio
Art. 26 Presidente è responsabile di amministrazione di Ente civico e svolge funzioni di:
rappresentanza legale di Comunanza agraria
rappresentanza di Comunanza in aziende speciali, aziende, associazioni, società, consorzi a cui questa partecipa
sovrintendenza attività amministrativa, impartendo direttive su indici su progetti per gestione a Consiglio ed altri collaboratori, consulenti, quanti prendono parte a conduzione di Ente civico
convocazione e presidenza Consiglio Direttivo e Assemblea utenti definendo argomenti da trattare
dirigenza e coordinamento Consiglio Direttivo, assicurando rispondenza dei loro atti od indirizzi di Assemblea
assunzione iniziative per fare in modo che aziende speciali, Associazioni, società, consorzi cui Ente civico appartiene svolgono attività secondo indirizzi di Assemblea
promozione, conclusione, sottoscrizione accordi di programmi con soggetti pubblici/privati
nomina e revoca rappresentanti di Ente presso società, aziende, associazioni, Ente ed altre istituzioni in base a criteri fissati da Assemblea
fornitura chiarimenti ad elementi integrativi ad organi vigilanza
invio ad Ente di vigilanza di atti sottoposti a controllo
esecuzione delibere di Assemblea e Consiglio
sottoscrizione atti di Ente civico
presidenza di incanti, commissioni di gara, nomina stipulazione contratti
promozione per conservare patrimonio di Ente civico diritti su esso gravanti
eventuali altre funzioni attribuite da Statuto e regolamenti
delega specifiche attribuzione di competenza a singoli componenti Consiglio
Art. 27 Vice Presidente coadiuva Presidente e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento temporaneo, o cessazione, o sospensione di funzione. In caso di assenza od impedimento di Presidente e Vice Presidente ne fa le veci membro del Consiglio più anziano di età
Art. 28 ogni delibera adottata da Consiglio o Assemblea contiene proposta formulata da Presidente o membri di Consiglio o utenti di Assemblea (almeno 1/5), o Segretario (limitata a materie di sua responsabilità)
Art. 29 proposta formulata sottoposta a delibera di Assemblea e Consiglio in base a competenza di ogni organo
Art. 30 Consiglio può, in caso di urgenza, adottare delibere attinenti a variazioni di bilancio, salvo ratifica da parte di Assemblea utenti entro 60 giorni. Se Assemblea nega o modifica delibera del Consiglio, adotta provvedimenti in merito a rapporti giuridici nel frattempo insorti
Art. 31 Assemblea o Consiglio esercitano poteri conferiti da Legge e Statuto in materia di usi civici. In particolare Consiglio competente in materia di organizzazione interna di lavori ed uffici, mentre Assemblea ha competenza residua. Regolamenti approvati da Assemblea/Consiglio vengono pubblicati su Albo pretorio di Comune per 15 giorni consecutivi ed entrano in vigore dopo pubblicazione. Copia Regolamenti inviata entro 30 giorni da sua esecutività a Unioni Montane. Analoga procedura in caso di modifiche
Art. 32 utenti, componenti Consiglio, Presidente, Segretario debbono astenersi da:
1) discussioni o votazioni in caso deliberazioni riguardanti loro interessi o di parenti fino a 4° grado, salvo provvedimenti normativi o di carattere generale;
2) servizi, esazione di diritti, somministrazione od appalti di opere e lavori di Ente
Art. 33 delibere di Assemblea e Consiglio diventano esecutive nei modi e termini di legge previsti per Enti locali, vengono pubblicate mediante affissione ad Albo pretorio di Comune per 15 giorni consecutivi. Nel caso diurgenza, delibera subito eseguibili
Art. 34 ad Ente civico applicate norme di vigilanza previste da L.R. 13/04
Art. 35 Ente civico disciplina con appositi regolamenti ordinamento generale di attività. Presidente e Consiglio realizzano obiettivi fissati da Assemblea in modo coordinato in base a criteri di legittimità, efficacia, efficienza,economicità di gestione, secondo principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza. Al fine di garantire economicità di gestione, Ente civico favorisce costituzione di strutture tecnico amministrative a supporto di Ente civico, avvalendosi di forme associative/cooperative
Art. 36 organizzazione di uffici e servizi improntata a criteri di efficienza, efficacia, economicità di gestione secondo principi di professionalità e responsabilità. In Regolamento previste forme di coordinamento di attività svolte da amministratori e collaboratori, nonché disciplina per accesso a formazione/aggiornamento professionale
Art. 37 Ente civico dispone di Segretario nominato tra soggetti qualificarti per svolgere azione amministrativa ed “assoluta osservanza delle leggi, Statuto, Regolamenti adottati, direttive impartite dal Consiglio”. Segretario:
– coordina attività amministrativa e contabile di Ente
– esercita funzione certificativi, nonché assunzione di necessarie iniziative al fine di garantire accesso ad atti, documenti, informazioni su attività di Ente civico
– cura aspetto della privacy
– garantisce regolare svolgimento procedure di assunzione atti deliberativi, affinché acquistano efficacia giuridica e perseguiti “fini in essi indicati”
– svolge funzioni di consulenza giuridica amministrativa a favore di Organi collegiali
– partecipa a sedute di Assemblea utenti e Consiglio Direttivo, espletando funzioni di verbalizzante
– predispone somme di bilancio di previsione e rendiconto di gestione da sottoporre a Revisori dei Conti, che formulano parere vincolante per Consiglio e per approvazione di Assemblea
– cura inventario di beni demaniali e patrimoniali, conserva atti e scritture relative ad attività di Ente civico (in particolare quelle del suo patrimonio)
– effettua, insieme a Presidente, gestione amministrativa tecnica e finanziaria, predisponendo atti necessari a conseguire obiettivi fissati
– attua provvedimenti e disposizioni in partite per iscritto, salvo che questi non vietati da leggi e regolamenti
– firma mandati di pagamento ed ordinativi di incasso, insieme a Presidente
Art. 38 affidamento di incarico a Segretario affidato a Consiglio Direttivo che ne stabilisce compenso. Nomina avente durata non superiore a quella di Consiglio
Art. 39 Ente civico può avvalersi di collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità mediante convenzioni a termine, o procedure ad evidenza pubblica per appalto approvate con delibera da Consiglio Direttivo in cui fissati criteri di scelta del soggetto in base ad obiettivi da raggiungere ed elementi da riportare in convenzione
Art. 40 Ente civico può provvedere a gestione di servizi pubblici relativi a produzione di beni e servizi ed attività a fini di promozione sviluppo economico e sociale di comunità locale, la cui gestione caratterizzata da “efficacia, efficienza, economicità, legittimità, trasparenza delle decisioni, bontà e puntualità di produzione, considerazione e cortesia verso utente”
Art. 41 Ente civico promuove ed attua forme associative e dio cooperazione con altri Enti civici, altri soggetti pubblici e privati (in primo luogo Comuni, Unioni montane, Provincia) per esercizio delle funzioni e gestione dei servizi pubblici e conseguire finalità assegnata a Comuni e loro Associazioni (servizi efficienti a favore di utenti, economie di scala). Ente civico a tal fine si avvale di convenzioni, accordi programma, contratti pubblici realizzatiin base a norme di legge per soggetti di diritto pubblico
Art. 42 azione amministrativa di Ente civico basata su criteri di efficienza, economicità, efficacia, legittimità, trasparenza, pubblicità, senza aggravare provvedimenti se non per straordinarie e motivate esigenze. Ente civico garantisce accesso ad atti e documenti, nonché partecipazione a procedimenti amministrativi
Art. 43 Ente civico adotta misure idonee per autocertificazione e presentazione di atti e documenti da parte di cittadini
Art. 44 Ente civico esegue attività secondo principio di partecipazione di utenti, singoli ed associati, garantendone effettivo esercizio per tutela di “situazioni soggettive giuridiche ed interessi collettivi individuati nella sfera di competenza di Ente e nell’ambito di territorio gravato da uso civico”
Art. 45 utenti, singoli o associati, possono rivolgere a Presidente di Ente, Sindaco del Comune, Presidente Unione montane richiesta di intervento a tutela di interessi personali o collettivi o lamentare disfunzioni o irregolarità.Istanza inviata sempre presa in considerazione con risposta scritta da parte di Presidente
Art. 46 Ente civico esercita attività amministrativa secondo criteri di trasparenza, con accesso ad atti e documenti in base a regolamento adottato e “tutela del diritto alla riservatezza dei dati personali”
Art. 47 provvedimenti presi portati a conoscenza del pubblico mediante affissione ad Albo pretorio del Comune sede di Ente civico, luoghi deputati a pubbliche affissioni
Art. 48 ordinamento finanziario e contabile di Ente civico stabilito da disposizioni regionali e da Statuto,nonché da quelle vigenti per Comune dove ha sede
Art. 49 Assemblea votanti approva Regolamento di contabilità di Ente
Art. 50 Ente civico delibera approvazione di bilancio di previsione entro termini previsti per Enti locali, tenendo conto principi di unità, annualità, pareggio finanziario, pubblicità. Tutte le entrate iscritte in bilancio, al lordo di spese di riscossione ed altre spese connesse. Tutte le spese iscritte in bilancio integralmente senza riduzione di correlate entrate. Gestione finanziaria unica, in quanto vietata gestione di entrate e spese non iscritte in bilancio. Bilancio redatto in base a principi di veridicità, attendibilità, previdenza ed in base ad analisi ed idonei parametri di riferimento
Se non deliberato bilancio di previsione, consentita solo gestione provvisoria nei limiti di stanziamento di spesa di ultimo bilancio approvato e dalle obbligazioni derivate da provvedimenti presi ed obblighi speciali (v. pagamenti di canoni, rate di mutui, imposte e tasse, “operazioni necessarie per evitare danni certi e gravi ad Ente civico”)
Se fissato termine di legge per deliberare bilancio di previsione, esercizio provvisorio si intende autorizzato fino a tale termine, nei limiti per ogni intervento di spesa non superiori mensilmente a 1/12 di somme in bilancio precedente (Escluse spese regolate da legge e non frazionabili in dodicesimi)
Unità di bilancio in entrata ed in uscita è data dal “capitolo”, indicante oggetto di riferimento. Bilancio di previsione ha carattere autorizzativi e limita ad assunzione impegno di spesa. In sede di approvazione di bilancio, Assemblea assicura idonea copertura ad impegni di spesa pluriennali assunti negli esercizi precedenti
Art. 51 Schema di bilancio di previsione annuale predisposto da Segretario, adottato da Consiglio Direttivo, sottoposto a parere di Collegio Revisore dei Conti (da rilasciare entro 10 giorni), approvato in via definitiva da Assemblea utenti, previo deposito presso sede di Ente civico in modo che utenti interessati possono prendere in visione per almeno 5 giorni e presentare emendamenti a bilancio entro 2 giorni precedenti discussione in Assemblea, specificando per ogni nuovo e stanziamento proposta corrispondente somma da portare in aumento/diminuzione, pena inammissibilità di emendamento
Bilancio approvato inviato da Presidente ad Organo di vigilanza entro 20 gironi
Mancata approvazione di bilancio di previsione nei termini comporta nomina da parte di Organo di vigilanza di Commissario per adozione di tale atto
Bilancio può subire variazioni nel corso di esercizio, in aumento o diminuzione, in relazione ad entrate o spese, adottate da Assemblea entro 30 Novembre (da Consiglio in via di urgenza, salvo ratifica, a pena decadenza, da parte di Assemblea entro 60 giorni successivi, comunque entro 31 Dicembre; se Assemblea non ratifica provvedimento deve adottare atti necessari nei riguardi rapporti eventualmente insorti)
Art. 52 riscossioni da parte Tesoriere od altri soggetti incaricati disposte mediante ordinativo di incasso sottoscritto da Presidente e Segretario, specificando debitore, somma da riscuotere, causale, capitolo di bilancio cui si riferisce entrata, anno finanziario, data
Tesoriere deve accertare ogni somma versata in favore di Ente civico, anche senza emissione di ordinativo di incasso, informando subito Ente civico al fine di chiedere regolarizzazione di partita contabile
Impegno di spesa è atto che individua creditore, credito, ragione per cui impegno viene contratto, vicolo di previsione spesa di bilancio, facendo sorgere obbligazioni di Ente nei confronti di terzi. Impegno di spesa automaticamente assunto a seguito di approvazione di bilancio e sue variazioni, comprese rate di ammortamento di mutui e prestiti, spese derivate in base a contratti, spese correlate ad entrate con specifica destinazione.
Ammessi impegni di spesa riferiti ad esercizi successivi se individuata fonte di entrata “certa, continua, ricorrente”
Liquidazione di impegno assunto, in base a “documenti idonei a comprovare diritto vantato con emissione mandato di pagamento” sottoscritto da Presidente e Segretario, da inviare a Tesoriere per definitivo pagamento, contenente: numero progressivo ed esercizio finanziario di riferimento; data di emissione; capitolo di spesa; creditore o soggetto tenuto a rilascio di quietanza; codice fiscale e/o partita IVA; ammontare somma dovuta; scadenza di pagamento; causale; estremi di atto che legittima erogazione di somma al creditore
Art. 53 risultato contabile di amministrazione accertato con approvazione di rendiconto gestione di ultimo esercizio e pari a fondo cassa, esistente al termine di esercizio che costituisce disponibilità finanziaria per esercizio successivo, eventualmente maggiorato dei crediti e diminuito dei debiti, da destinare prioritariamente a: spese in conto capitale; fondi di ammortamento per ricostituire valore iniziale di beni immobili; copertura debiti fuori bilancio; spese di funzionamento straordinarie non ricorrenti
Se al termine di esercizi emerge disavanzo, privo di copertura, va ripartito mediante delibera di Assemblea, fra utenti stessi in ugual misura (Non si fa luogo a copertura di disavanzo derivante da ratei di mutuo)
Al rendiconto di gestione allegato:
1) tabelle di crediti (cioè somme accertate per cui sussiste idoneo titolo giuridico, non riscosse entro termine di esercizio) e debiti (cioè somme che idoneo titolo di impegno spesa nei confronti di terzi non pagate entro termine di esercizio). Vietata conservazione in tabella di somme per cui non intervenuto atto di impegno spesa, somme non impegnate entro termine di esercizio e quella per cui non vige vincolo di destinazione, costituiscono economie di spesa e si consolidano entro risultato di amministrazione;
2) inventario dei beni di Ente civico costituente conto patrimoniale, redatto “secondo loro costo storico”, rivalutati ogni anno, distinti in beni mobili ed immobili, demaniali e patrimoniali (disponibili ed indisponibili)
Art. 54 Ente civico effettua spesa solo se esiste impegno di spesa registrato nel competente capitolo del bilancio di previsione, previa attestazione di copertura finanziaria, da parte di Segretario
Ente civico, registrato impegno di spesa ed accertata disponibilità nel capitolo di bilancio, ordina a soggetto terzo fornitura di beni o prestazione di lavori e servizi. Ordinazione effettuata a terzi registrata entro 30 giorni da eventodi somma urgenza, comunque entro fine di esercizio
Stipula contratti con oneri a carico di Ente civico sempre preceduti da delibera indicante: fine perseguito; oggetto di contratto; valore di prestazione; dimostrazione di sua congruità; necessità di intervento; forma del contratto; modalità estinzione di obbligazione; penali; altre clausole essenziali; modalità di scelta di contraente.
Art. 55 Ente civico dispone di servizio Tesoreria affidato a:
1) banca abilitata a svolgere tale attività;
2) apposita società avente per oggetto gestione servizio di Tesoreria;
3) altri soggetti abilitati per legge
Servizio Tesoreria riguarda gestione finanziaria delle risorse di Ente civico, in particolare riscossione di entrate, pagamento delle spese, custodia e valori (ogni deposito intestato sempre ad Ente civico). In caso di eventuali danni ad Ente civico, Tesoriere si impegna a rispondere con sue sostanze in quanto responsabile di tutti i rapporti, comunque costituiti, intestati ad Ente civico
Affidamento servizio di Tesoreria attuato mediante procedura ad evidenza pubblica, rispettando principio di concorrenza tra operatori presenti in Comune sede di Ente civico o Comuni contigui
Pagamenti dei mandati da parte di Tesoriere possono avere luogo solo se emessi entro limiti di stanziamenti in bilancio
Entro 2 mesi successivi al termine di esercizio finanziario, Tesoriere rende conto gestione di cassa effettuata per conto di Ente civico
Art. 56 utenti partecipano, se necessario, a spese di Ente civico mediante erogazione di contributi straordinari per far fronte a spese di gestione ordinaria di Ente deliberate da Assemblea o Consiglio e comunque a coprire eventuale disavanzo di amministrazione
Art. 57 Ente civico dispone del proprio patrimonio. Beni patrimoniali disponibili non usati per fini istituzionali e non strumentali per erogazione servizi possono essere dati in locazione “a canoni il cui importo è determinato da Consiglio Direttivo”
Beni demaniali oggetto di uso civico non distolti da loro funzione, mentre quelli non necessari per esercizio diritto di uso civico “possono essere messi a frutto ed il ricavato devoluto per miglioramento del patrimonio o suo accrescimento o investimenti di interesse generale di popolazione utente”
Art. 58 revisione economico finanziaria disciplinato da Statuto e Regolamento di contabilità.
Revisori dei Conti scelti in numero di 3 da Assemblea, a scrutinio segreto e maggioranza assoluta dei votanti, tra utenti stessi, durano in carica quanto Consiglio, non debbono avere parte in amministrazione di Ente e nel caso di mandato, non intrattenere rapporti con Ente diversi da quelli di utente (cioè non divenire titolari di concessioni e contratti, o affidatasi di fornitura di beni o servizi, anche occasionali, ed altra attività incompatibile con carica coperta)
Presidente Collegio è il più anziano di età tra gli eletti, che ha ilo compito di convocare e presiedere Collegio. Revisori dei Conti emettono pareri su prospetti bilancio di previsione ed eventuali variazioni, rendiconto di gestione, corretta gestione di risorse patrimoniali e finanziari di Ente civico
Art. 59 dimostrazione risultati di gestione avviene mediante rendiconto, comprendente conto di bilancio e conto di patrimonio. Rendiconto di gestione approvato entro 30 Giugno successivo. Sullo schema di rendiconto predisposto da Segretario ed adottato dal Consiglio Direttivo, viene richiesto parere di Revisori di Conti e poi sottoposto per approvazione definitiva ad Assemblea utenti ed inviato dal Presidente entro successivi 30 giorni ad Organo di vigilanza. Mancata approvazione di rendiconto nei termini comporta nomina di Commissario per adozione di tale atto
Art. 60 Ente civico può aderire ad Enti, Organizzazioni, Associazioni deputati a cura di interessi attinenti a fini istituzionali
Art. 61 Ente civico attua iniziative per assicurare presenza di entrambi sessi nella composizione di Consiglio Direttivo
Art. 62 modifiche soppressive, aggiuntive, sostitutive di Statuto deliberate da Assemblea utenti con le stesse procedure per approvazione di Statuto
Art. 63 per quanto non specificato in Statuto applicate norme di legge e disposizioni previste per Comune ove ha sede Ente civico
Art. 64 in occasione di scadenza Organi amministrativi rinnovo effettuato secondo norme statutarie. Presidente e Segretario a seguito pubblicazione, appongono su originale di Statuto dichiarazione di sua entrata in vigore, con conseguente decadenza di precedente Statuto. Copia di Statuto i9nviata ad Unione Montana, competente per territorio, Comune e Regione, nonché ad ogni utente
Regione Marhce con D.G.R. 1595 del 19/11/2012 ha approvato anche Regolamento tipo per demani e terre civiche del territorio regionale, comprendente:
Art. 1 godimento diritti essenziali ed esercizio di consuetudini locali esercitati secondo norme UE, statali, regionali, statutarie e regolamentari di Ente civico (in particolare boschi, pascoli, seminativi, strutture, infrastrutture, fabbricati). Tutte le terre di uso civico sono sottoposte a vincolo paesaggistico e idrogeologico (in particolare in aree Natura 2000, aree naturali protette nazionali e regionali,a ree flogistiche protette). Agricoltura, foreste, zootecnia, sviluppo rurale, caccia, pesca, funghi epigei ed ipogei, raccolta di erbe spontanee attuate secondo codici di buona pratiche gestionali di settore, condizionalità, benessere di animali, OGM
Utenti aventi diritto e quantitativi assegnabili a dimoranti stabili od altri soggetti sono determinati da Statuto
Art. 2 diritto uso civico di legnatico assegnato ad utenti aventi diritto come da Statuto. Consiglio Direttivo ogni anno (diritto non rinnovabile, né trasferibile ad annualità successive per nessun motivo, né previsto mutamento digodimento del diritto in emolumenti in denaro). Diritto di legnatico conse4rvato a focolare domestico , per cui prese di taglio o quantitativi di legna assegnato a nucleo familiare, tenendo conto non dello stato di famiglia, ma di effettiva convivenza di più nuclei familiari in unico focolare domestico
Senza preventivo permesso utenti aventi diritto possono solo raccogliere legna secca, comunque nei limiti del bisogno domestico, escluso ogni scopo commerciale, con esclusione di legna di boschi incendiati, franati, distrutti da valanghe, calamità naturali, fitopatie che costituirà “assegno per diritto di legnatico dell’anno, in sostituzione di totale o parziale, se insufficiente di legna da tagli di utilizzo ternaria o da interventi di miglioramento forestale o alienata previa gara ad evidenza pubblica”. Proventi costituiscono entrate di bilancio destinate prioritariamente a miglioramento forestale, manutenzioni e ripuliture, sistemazioni idraulico forestali, viabilità forestale di ogni ordine e grado
Utenti aventi diritto, capofamiglia o rappresentante nucleo familiare iscritto tra utenti di Ente civico, ove intenda avvalersi del diritto di legnatico, chiede entro 31 Luglio a Consiglio Direttivo (Comune in caso di demani civici comunali) di poter esercitare per anno in corso diritto di legnatico. Consiglio Direttivo/Comune, in base a previsioni di strumenti di pianificazione forestale vigenti, delibera entro 60 giorni in merito a località, superficie, quantità assegnata ad ogni utente per nucleo familiare rappresentato. In mancanza di piano forestale approvato:
– Consiglio Direttivo/Comune presenta richiesta di autorizzazione, nulla osta, pareri ed eventuali studi di incidenza ad Enti competenti;
– richiesta corredata da progetto di taglio affidato da Consiglio Direttivo/Comune a tecnico forestale abilitato, contenente: relazione in merito analisi della vincolistica relativa a contesto paesaggistico ambientale; individuazione bosco idoneo al taglio in riferimento a boschi rimanenti in proprietà; calcolo (mediante aree di saggio) di massa principale ed intercalare in modo da determinare superficie boschiva oggetto di diritto di legnatico; classificazione bosco secondo normativa regionale; numerazione delle riserve da rilasciare a dote del bosco; individuazione e delimitazione di prese di assegnare a singoli nuclei familiari con criterio isoareale in caso di boschi omogenei (o equiproduttivo in caso di boschi non omogenei); stralcio cartografico e catastale in scala, evidenziando superficie di intervento e singole prese.
Quantitativo massimo per ogni nucleo familiare fissato in 100 q.li/anno di legna da ardere, commisurato con condizioni meteoclimatiche locali ed altitudine: fino a 400 m. quantitativo non oltre 50 q.li/anno; quantitativo aumentato di 10 q.li/anno per ogni 100 m. di dislivello. In caso di particolari condizioni locali (esposizione, giacitura, vicinanza di massicci montuosi oltre 1.400 m.). Ammessa deroga a quantitativi indicati per quota altimetrica, fermo restando i 100 q.li/anno massimi
Ente competente al rilascio di autorizzazione al taglio valuta quali-quantità del bosco in relazione a numero di nuclei familiari aventi diritto per evitare il superamento dei quantitativi previsti da Regolamento
Al fine di evitare sperequazioni, liti, controversie, Consiglio Direttivo/Comune appalta secondo norme su contratti pubblici, tagli del bosco, consegnando ad aventi diritto quantitativo spettante con spese a carico di Ente civico o assegna singole prese ad utenti richiedenti mediante estrazione a sorte
Utente può incaricare a sue spese altri utenti o soggetti terzi in possesso di idonei requisiti tecnico economici previsti per lavori forestali pubblici di fiducia di Ente civico di eseguire taglio e/o esbosco e/o trasporto, deprezzamento, accatastamento del legname presso propria abitazione o luogo indicato da utente
Quantitativi di legnatico attribuito da Consiglio Direttivo/Comune è riferito ad anno di riferimento e non trasferito ad anni successivi in aggiunta a quantità in questi assegnata. In caso di impossibilità di eseguire lavori per motivi di salute, avverse condizioni meteorologiche, o altre cause di forza maggiore, utente provvederà anno successivo ad utilizzare presa di anni precedenti, perdendo però diritto di assegnazione di nuova presa. Consiglio Direttivo/Comune provvede a reiterare istanza per concessione proroga
Se rilevato che utente commercializzato legna derivante da legnatico, sospeso da Elenco di utenti ed in caso di recidiva sospensione raddoppiata. Vendita abusiva di legna derivante da diritto di legnatico considerata furto e denunciato ad Autorità giudiziaria. Consiglio Direttivo/Comune può deliberare al riguardo ulteriori sanzioni in relazione a gravità del fatto commesso
Possibilità di vendere eccedenza di legna rispetto ad esigenze nucleo familiare è riferita solo ad eventi eccezionali occorsi ai boschi (valanghe, incendi, fitopatie distruttive), od esecuzione di interventi selvicolturali migliorativi (cure colturali, trasformazione) attuati con proprie risorse o con finanziamento pubblico su unità omogenee individuate da piano forestale
Ente competente può autorizzare tagli straordinari del bosco in caos di:
1) tagli di castagneti, robineti, ailanteti, formazioni riparie, rimboschimenti ed impianti di arboricoltura da legno (cioè impianti artificiali che non forniscono biomassa forestali di qualità per uso energetico o cucinare vivande);
2) boschi che per evoluzione, struttura, parametri bioecologici, selvicolturali, dendrocronometrici necessitano di interventi per loro rinnovo, al fine di tutela ecosistema forestale, ambiente, paesaggio, suolo mediante vendite a terra, in piedi o ad imposto, con asta pubblica o secondo codice di contratti pubblici. Quantitativo di legname ai fini di successiva vendita commisurata a quanto disposto con R.D.L. 3267/1923. Ente competente approva progetto taglio di bosco destinando quota di legna a necessità di bilancio e sistemazione di situazione di degrado di boschi, strutture ed infrastrutture, nonché bisogni di manutenzione straordinaria di spazi comuni di frazione o capoluogo
In caso di necessità private di legname per altri usi familiari, modalità di individuazione, autorizzazione ed assegnazione sono le stesse di legna da ardere nei limiti di necessità familiare. Nella richiesta specificare motivi di ulteriori necessità di legna
Se necessario per ragioni di squilibrio di bilancio o far fronte a spese impreviste, Consiglio Direttivo/Comune può istituire tassa su legnatico (corrispettivo da versare per q.le o mc. o metro stero)
Art. 3 diritto essenziale di uso civico di pascolo ed abbeveraggio del bestiame assegnato ad utenti da Consiglio Direttivo ogni anno (diritto annuale, non rinnovabile, non trasferibile ad annualità successiva, né emolumenti in denaro corrisposti in cambio di non godimento del pascolo)
Utente capofamiglia o rappresentante di nucleo familiare avente diritto in quanto iscritto ad Ente civico, chiede entro 31 Dicembre a Consiglio Direttivo/Comune di poter esercitare in anno successivo diritto di pascolo, specificando specie e numero di capi in possesso da far pascolare ed abbeverare
Consiglio Direttivo/Comune, tenendo conto di localizzazione, quali-quantità di superficie pascolava, delibera entro 60 giorni, località, superfici e quantità assegnate ad ogni utente, anche facendo in modo che pascolo e punto di abbeveraggio “usufruiti in condominio tra utenti”.
Possibilità di vendita e concessione in affitto di eccedenze di erba, fieno, pascolo deliberata da Consiglio Direttivo/Comune, dopo assegnazione pascoli ad utenti aventi diritto, in caso di surplus di superfici e produzioni, attraverso gara di assegnazione pubblica, a validità annuale, con successiva sottoscrizione di contratto di vendita/affito annuale (rinnovabile solo se vi è certezza in anno successivo di disponibilità di superfici per pascolo di aventi diritto). Partecipanti a gara dichiarano numero di capi e specie da immettere al pascolo. Commissione di gara valuta rispetto della condizionalità e norme su benessere di animali, carico massimo di bestiame (UBA/ha.), sommando quelli di utenti e di terzi. Capitolati di concessione in affitto dei pascoli approvati da Ente civico contenenti: dati catastali; confini; superfici; carico massimo di bestiame; durata di affitto; canone annuo di affitto; modalità di pagamento; garanzie prestate da affittuario per assicurare obblighi contrattuali; divieto di introdurre bestiame non censito o con malattie infettive; modalità di esercizio del pascolo (data di apertura e chiusura del pascolo; stazzatura; consegna e riconsegna e loro manutenzione; ricoveri; strade e sentieri da percorrere); penali per infrazioni a norme contrattuali; soluzione di eventuali controversie e Foro competente.
Esercizio del diritto di pascolo oggetto pagamento di fida di pascolo annuale in contratto, fermo restando rispetto delle prescrizioni di massima e polizia forestale
Utente o concessionario che aumenta consistenza del bestiame beneficiario di pascolo dovrà subito informare Consiglio Direttivo/Comune che provvede ad aumentare quota di fida di pascolo o valo0re del contratto con decorrenza da mese successivo a quello di variazione
Denunce irregolari di bestiame causano sospensione di utente da diritto di pascolo per periodo non inferiore ad anno successivo deciso da Consiglio/Comune. Contratto con concessionari in affitto dovrà prevedere penali o eventuale rescissione unilaterale da parte di Ente civico
Art. 4 diritti utili sono quelli che consentono di raccogliere dai fondi altri prodotti, oltre legna, erba, fieno, pascolo, da porre in commercio, nonché di servirsi del fondo per trarre vantaggi economici eccedenti quelli necessari al sostentamento personale o familiare di utenti, quali: coltivazione di seminativi da chiedere a Consiglio Direttivo/Comune (in caso di demanio civili comunali); prodotti del sottobosco (mirtilli, lamponi, fragole); funghi ipogei ed epigei; lumache; spinaci selvatici; bacche di ginepro; asparagi selvatici; erbe aromatiche; frutti selvatici ecc. raccolti a fini commerciali
Per raccolta di funghi e tartufi per fini economici applicate norme di settore ed altre disposizioni di regolamenti Parchi, aree protette. Per coltivazione seminativi applicate norme UE, statali, regionali, relative a buone pratiche agricole e condizionalità
Art. 5 non costituisce diritto, ma consuetudine, caccia, spigolatura, raccolta di erbe per consumo familiare a cui si applicano disposizioni di settore e Piani/Regolamenti di Parchi ed aree naturali protette o deliberazioni di Giunta Regionale
Art. 6 fermo restando diritto di seminare per fabbisogno familiare, nel caso di terre private gravate di uso civico, Consiglio Direttivo/Comune può deliberare di assegnare e concedere in affitto seminativi in mancanza di interesse della collettività, anche per singola richiesta di utente. In caso di gara per concessione affitto, anche pluriennale, capitolati di oneri da inviare per approvazione ad Ente competente, contenente: dati catastali; confini e superfici; eventuali fabbricati; sistemi di lavorazione dei terreni e di raccolta e smaltimento delle acque; rotazioni e coltivazioni da realizzare; concimazioni; metodo di lotta ad infestanti e parassiti; durata di affitto; canone annuo di affitto; modalità di pagamento; viabilità di accesso da percorrere; misure da prendere per non danneggiare seminativo. Modalità conduzione comunque conforme a norme UE, statali, regionali relative a buone prassi agricole econdizionalità
Art. 7 Consiglio Direttivo/Comune può proporre ad Assemblea utenti atti che prevedono:
a) prestazione gratuita giornate di salario da parte di utenti per opere di sistemazione, ripulitura, manutenzione ordinaria e straordinaria, carichi e trasporto per conto di Ente civico da eseguire su beni ad uso civico, con riconoscimento del solo rimborso spese per spostamenti, vitto ed eventuale alloggio
b) individuazione e relativo pagamento o temporanea assunzione di tecnici abilitati in materia, nonché vigilanti che assicurano corretto uso e gestione di terre civiche