REGIONE/PREFETTURE E CALAMITA’ NATURALI (D.G.R. 12/6/18) (danni14)
Soggetti interessati:
Regione, Prefetture delle Marche, Comuni, Sportello Unico Operativo Produzione (SOUP), Centri Operativi Intercomunali (COI)
Iter procedurale:
Regione Marche con D.G.R. 791 del 12/6/2018 ha approvato il Protocollo di intesa con le Prefetture delle Marche volto a disciplinare le attività preparatorie e pianificatorie, nonché a codificare le procedure di emergenza nella gestione degli eventi, che prevede:
a) convocazione, di intesa con il Prefetto, del Comitato provinciale della protezione civile (Comitato), che si riunisce in forma collegiale almeno 2 volte/anno, assicurando sempre la presenza di 1 rappresentante della Prefettura e Regione. Il Comitato ha il compito di curare le attività di previsione, prevenzione, pianificazione, monitoraggio, vigilanza e preventiva messa in sicurezza del territorio in relazione alle calamità;
b) Prefetto, al verificarsi dell’emergenza, assume la direzione unitaria dei servizi di emergenza a livello provinciale, coordinandosi con il Presidente della Regione e con i Sindaci interessati. Prefetto, su segnalazione di SOUP o su richiesta dei Sindaci, può disporre l’attivazione della Sala Operativa Integrata (SOI), presso locali individuati in ogni Provincia, e convocare il Centro di Coordinamento dei Soccorsi (CCS) dotato di:
· un coordinatore, designato dalla Prefettura e Regione;
· un tecnico della pianificazione, designato dalla Regione, incaricato della raccolta dati per: valutare lo scenario del rischio potenziale o in atto; predisporre documenti a supporto delle attività decisionali e di coordinamento;
· un responsabile della sanità, assistenza sociale e veterinaria, designato dalla Regione;
· un responsabile della informazione, designato dalla Prefettura;
· un responsabile del volontariato, designato dal referente provinciale del volontariato;
· un responsabile dei materiali e dei mezzi, designato dalla Regione, incaricato di: fornire un quadro aggiornato delle risorse disponibili in caso di emergenza, suddivise per aree di stoccaggio (per ogni risorsa prevedere: tipo di trasporto; tempo di arrivo nell’area di intervento); seguire interventi di somma urgenza su viabilità ed edifici in modo da garantire la pubblica e privata incolumità;
· un responsabile del trasporto, circolazione e viabilità, designato dalla Prefettura;
· un responsabile delle telecomunicazioni, designato dall’Ispettorato territoriale PP.TT. Umbria Marche;
· un responsabile dei servizi essenziali, designato da Regione, incaricato di risolvere, di concerto con i Comuni, le problematiche connesse alle reti infrastrutturali ed ai servizi;
· un responsabile del censimento dei danni a persone e cose, designato dalla Regione;
· un responsabile delle strutture operative SEARCH and RESCUE, designato da: Vigili del Fuoco per soccorso tecnico urgente (Capitaneria di porto per soccorso in mare); Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guardia di finanza per ordine e sicurezza pubblica;
· un responsabile per gli Enti locali, designato dalla Regione, incaricato di fornire loro un supporto tecnico per assicurare la continuità contabile ed amministrativa di questi, al fine di sostenere le spese per gli interventi immediati;
· un responsabile dei materiali pericolosi, designato dall’ARPAM;
· un responsabile per l’assistenza alla popolazione, designato dalla Regione, incaricato, insieme ai Comuni, di: organizzare aree attrezzate per ricevere ed assistere la popolazione colpita; censire a livello nazionale e locale le varie aziende di produzione e/o distribuzione alimentare;
· un responsabile dei centri di coordinamento COI/COM, designato dalla Prefettura
Prefetto adotta tutti i provvedimenti necessari ad assicurare i primi soccorsi ala popolazione, vigilando sulla loro attuazione da parte delle varie componenti il Sistema provinciale di protezione civile. Il Presidente della Regione assicura un razionale utilizzo di tutte le risorse a sua disposizione (volontariato compreso)
SOI svolge azione di coordinamento e supporto nei contenuti dei diversi settori di attività coinvolte in modo da fornire risposte operative nell’attivazione nella struttura emergenziale vigente a livello provinciale. Nell’organizzazione di SOI occorre provvedere a:
a) individuare da parte della Regione il soggetto preposto alla sua gestione (v. apertura/chiusura, reperibilità, utilizzo e manutenzione dei macchinari);
b) indicare da parte della Prefettura il soggetto da contattare reperibile, in caso di necessità, 24 ore su 24;
c) definire l’elenco delle persone in possesso delle chiavi di accesso a SOI;
d) indicare il personale in grado di usare le apparecchiature di SOI;
e) individuare, entro il gruppo dei componenti di CPPC e dei responsabili delle funzioni di coordinamento, i membri da convocare per rendere operativo SOI;
f) garantire la presenza congiunta in SOI di un funzionario della Regione e della Prefettura
Il Comitato provinciale di Protezione Civile definisce le procedure di apertura e di operatività di SOI, compreso il relativo aggiornamento delle procedure logistiche, operative e funzionali
SOI può ospitare il Comitato operativo per la viabilità, nonché costituire l’interfaccia tra il livello provinciale e SOUP
CCS provvede ad aggiornare costantemente SOUP sull’evoluzione dell’evento in corso, principali criticità e necessità rilevate
Prefettura e Regione si impegnano a:
1) assicurare la partecipazione di propri rappresentanti negli organismi e gruppi tematici di lavoro da istituire per: elaborazione, approvazione e validazione dei piani di emergenza provinciali; definizione dei criteri di revisione dei suddetti piani; pianificazione delle emergenze di competenza del Prefetto (comprese quelle relative alla difesa e civili);
2) promuovere incontri con rappresentanti provinciali delle Istituzioni e delle strutture operative della protezione civile, che concorrono a fronteggiare le emergenze, in modo da definire appositi protocolli operativi;
3) favorire incontri ed iniziative con gli Enti locali per definire rapporti funzionali, modalità di collaborazione e modelli di intervento in grado di assicurare, al verificarsi degli eventi, una direzione unitaria ed il coordinamento dei servizi;
4) verificare la possibilità, fattibilità e sostenibilità (anche economica) di una configurazione territoriale dei COI, integrando la organizzazione dei Centri operativi misti (eventualmente da rivedere, in modo da non risultare superiore a 5 per Provincia) con le Amministrazioni locali (privilegiare la presenza di forme aggregative locali esistenti come Unioni montane, Unioni dei Comuni, Ambiti Territoriali Omogenei). Al riguardo Regione e Prefetture si impegnano a promuovere specifici incontri con gli Enti locali, al fine di verificare l’opportunità di istituire, presso le Amministrazioni più organizzate, sedi di COI
Protocollo ha durata di 2 anni dalla stipula e può essere oggetto di riesame “in caso di sopravvenute disposizioni normative che vadano a modificare le competenze degli Enti firmatari”