REGIONE PMI ED ARTIGIANATO (L.R. 20/03, 44/13; D.G.R. 21/02/11, 01/08/12, 15/10/18) (pmi18)
Soggetti interessati:
Regione impegnata a favorire:
- crescita competitività del sistema e delle imprese artigiane, industriali, servizi;
- promozione reti di imprese e forme associative e rafforzamento delle dimensioni organizzative di imprese;
- crescita responsabilità sociale delle imprese per sviluppo compatibile;
- creazione di lavoro stabile, sicuro e di qualità;
- aumento prodotto interno lordo regionale, anche mediante diversificazione e riposizionamento del sistema produttivo verso attività a maggiore valore aggiunto, tutelando livelli occupazionali;
- rappresentanza e tutela artigianato, artigianato artistico, tradizionale, abbigliamento su misura.
Piccole e medie imprese industriali, artigiane, servizi alla produzione in qualsiasi forma costituite, aventi sede operativa nella Regione; Consorzi e società consortili, anche in forma cooperativa, aventi maggioranza delle imprese associate nel territorio regionale; Consorzi fidi e cooperative di garanzie; imprese temporaneamente associate (ATI) per realizzare progetti comuni; imprese eccedenti limiti delle PMI; Associazioni imprenditoriali; Università, centri di ricerca, centri di servizi alle imprese; Enti locali e loro società partecipate; Camere di Commercio e loro Associazioni.
Sono escluse imprese che non rispettano accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali, aziendali stipulati con Organizzazioni dei lavoratori, nonché “evasione contributiva definitivamente accertata e non regolarizzata”
Iter procedurale:
Regione redige piano triennale delle attività artigiane ed industriali, articolato in disposizioni annuali di attuazione approvate entro 30 Giugno, in cui definire: soggetti beneficiari per singoli ambiti di intervento, tipologia e misura delle incentivazioni, spese ammissibili, criteri e priorità di concessione dei contributi, procedure per attuazione degli interventi e modalità di presentazione delle domande, specificazione regime di aiuto ai singoli interventi (eventuale regime “de minimis”), eventuale possibilità o divieto di cumulo. Piano triennale e programma annuale definito unitamente a Comitato di concertazione per la politica industriale ed artigianale, al quale compete anche compito di fornire elementi utili per monitoraggio degli interventi (Comitato istituito presso Assessorato Industria ed artigianato e composto da rappresentanti organizzazioni maggiormente rappresentative settore industria ed artigianato e da Organizzazioni sindacali). Piano eventualmente aggiornato prima della scadenza “ove necessario adattarle all’evolversi delle esigenze del settore”, comprendente:
Art. 7 bis Centri regionali di assistenza alle imprese. Regione accredita Centri regionali di assistenza alle imprese (costituiti da soggetti privati ed operanti in ambito regionale) mediante iscrizione in apposito Elenco regionale. Giunta Regionale definisce modalità di accreditamento, nonché affidamento ai Centri di compiti istruttori e di certificazione “che non comportano attività discrezionali”
Art. 8 Interventi a favore sviluppo PMI in cui Regione sostiene:
- programmi di investimento delle PMI;
- politiche di localizzazione delle imprese;
- investimenti delle PMI per ridurre impatto ambientale e migliorare sicurezza di ambienti di lavoro;
- attuazione di programmi e realizzazione di investimenti di PMI per risparmio energetico ed utilizzo di fonti rinnovabili;
- tutela e sviluppo di produzioni artigianali artistiche, tradizionali e tipiche anche tramite iniziative legate a valorizzazione del territorio e delle attività culturali, nonché adozione di strumenti idonei al recupero di mestieri d’arte che rischiano di scomparire;
- sviluppo di forme associative e consorzi con concorso al finanziamento di progetti strutturalmente rilevanti;
- attuazione interventi per creazione di imprese e progetti volti a favorire ricambio generazionale;
- costituzione fondo per indennizzare piccole e medie imprese artigiane di servizio per danni subiti a causa di esecuzione di lavori pubblici
Art. 8 bis Programmi integrati di settore ed accordi per recupero produttivo Regione adotta interventi per risolvere situazioni di crisi aziendale di area o di settore di rilevante impatto sociale nella Regione, tramite Programmi integrati di settore (PIS) ed Accordi per recupero produttivo (ARP), che prevedono l’integrazione tra strumenti di sostegno al reddito ed interventi di politica attiva del lavoro. ARP, che vengono sottoscritti tra Regioni, Enti locali, imprese singole od associate, rappresentanza dei lavoratori e datori di lavoro, altri soggetti pubblici e privati, riguardano progetti di investimento “che generano 1 o più iniziative imprenditoriali per favorire il reinserimento dei lavoratori di unità produttive dismesse”. Regione, con DGR 1342 del 15/10/2018, ha deciso per anno 2018 di partecipare ad accordi di Programma nazionali che prevedono lo sviluppo e la salvaguardia di settori produttivi regionali.
Art. 9 Aiuti agli investimenti finalizzati a:
- nuovi insediamenti produttivi;
- ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione, riconversione, riattivazione, trasferimento di impianti produttivi esistenti
Art. 10 Localizzazione delle imprese. Contributi a:
- Comuni, Consorzi di imprese, Consorzi misti per realizzare opere di urbanizzazione, rivolte a favorire ecosostenibilità delle produzioni e fruizione di servizi da parte delle maestranze, nonché per realizzare aree ecologicamente attrezzate;
- imprese per acquisto, costruzione, ristrutturazione, riuso di fabbricati esistenti da destinare ad attività produttive
Art. 10 bis strumenti per promozione ed attuazione di investimenti Regione nel rispetto delle normative UE su aiuto di Stato e di concorrenza, promuove conclusione di accordi territoriali volti ad accrescere competitività del settore economico marchigiano ed attrazione di investimenti nella Regione, assicurando sostenibilità ambientale e sociale. A tal fine Regione sostiene progetto di Enti locali, imprese singole ed associate, Associazioni di categoria ed altri soggetti pubblici e privati da attuarsi mediante accordi. Progetti invidiano aree adeguate ad insediamento, forme di servizio e accompagnamento di investitore, azioni di ottimizzazione dei tempi per adempimenti amministrativi necessari ad insediamento ed incentivi finanziari
Art. 11 Sostenibilità ambientale. Regione concede agevolazioni a PMI industriali ed artigiane, PMI dei servizi alla produzione per:
- introduzione di tecnologie pulite, tramite componenti, attrezzature, sistemi volti a ridurre quantità o pericolosità dei rifiuti prodotti;
- adozione di impianti di riciclo o riuso di acque reflue provenienti dal ciclo produttivo;
- iniziative volte al recupero e riutilizzo degli scarti di lavorazione a fini produttivi o energetici;
- interventi volti a ridurre inquinamento atmosferico, limitando quantità di emissioni in atmosfera, o migliorando qualità di emissioni, tramite installazione di componenti, impianti, sistemi che producono effetti all’interno o all’esterno del ciclo produttivo;
- interventi su ciclo produttivo o su singoli beni strumentali per ridurre inquinamento acustico sia all’interno che esterno ad insediamento produttivo;
- realizzazione impianti di autosmaltimento nei luoghi stessi di produzione;
- interventi per miglioramento tutela di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro;
- rinnovo ed acquisizione di macchinari, attrezzature e sistemi tecnologici per attività produttive nel settore dei macinati edili per realizzazione di materie prime o secondarie utilizzabili nel ciclo produttivo;
- bonifica di strutture contenenti amianto o altri materiali inquinanti;
- rinnovo od acquisizione di macchinari, attrezzature, sistemi tecnologici per attività produttive nel settore del recupero e riciclaggio di scarti di lavorazione, scarti derivanti dalla raccolta differenziata e degli imballaggi, nonché beni usati al fine di realizzazione di materie prime o secondarie utilizzabili nel ciclo produttivo
- acquisto, recupero, riattivazione di siti industriali dismessi
Art. 12 Interventi per risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili di energia per contenere emissioni di gas ad effetto serra, in particolare anidride carbonica derivante da processi di combustione. Contributi concessi per:
- contenere consumi energetici:
- incentivare produzione di energia utilizzando fonti rinnovabili (v. acqua, vento, biomasse, biogas);
- incentivare utilizzo di energia solare;
- favorire diffusione della cultura energetica nel territorio regionale;
- incentivare produzione combinata di energia elettrica e di calore.
Tali incentivi estesi anche a privati per interventi effettuati su edifici di abitazione
Art. 13 Promozione produzioni artistiche, tradizionali e tipiche e dell’abbigliamento su misura. Contributi a Comuni, Enti pubblici e privati, Associazioni di categoria per realizzazione di:
- pubblicazioni, cataloghi, supporti audiovisivi che illustrano evoluzione storica, testimonianze, tecniche produttive, valori intrinseci delle produzioni;
- rassegne ed esposizioni tematiche, manufatti che documentano evoluzione della tecnica e degli stili legati alle produzioni;
- inserimento nei percorsi culturali e turistici dei laboratori artigiani che presentano ricca dotazione di macchinari o manufatti di carattere storico;
- recupero, ristrutturazione, adeguamento funzionale di locali di proprietà comunale o di cui Comune può disporre per almeno 10 anni da destinare ad attività individuate da Regione;
Regione promuove realizzazione di Museo delle arti applicate, comprensivo di banca dati, sistema di catalogazione, spazi di riferimento su materiali e loro trasformazione
Art. 14 Contributo a sostegno di artigianato artistico, tipico, tradizionale e abbigliamento su misura per:
- ammodernamento, ristrutturazione, ripristino, mantenimento di strutture ed attrezzature usate;
- avvio di nuove imprese;
- acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, brevetti;
- rinnovo generazionale della titolarità di impresa;
- trasferimento e rilocalizzazione o insediamento di nuove attività in centri storici;
- interventi di ricerca ed innovazione specifici per artigianato artistico e tradizionale;
- realizzazione di strutture per commercializzazione di prodotti.
Priorità nei contributi ad imprese localizzate nelle aree individuate dai piani comunali ed intercomunali per valorizzazione delle produzioni di artigianato artistico, tradizionale, abbigliamento su misura. Riservato almeno 2% delle risorse del programma promozionale regionale a partecipazione di tali imprese artigiane a rassegne e manifestazioni di carattere commerciale, culturale e turistico nazionale ed estero
Art. 15 Interventi a favore di consorzi ed altre forme associative. Concessi a Consorzi e società consortili, anche in forma cooperativa, fra PMI industriali con eventuale interventi di PMI commerciali e di servizi, nonché a Consorzi di imprese artigiane di beni e servizi, reti di imprese ed altre forme associative, contributi per:
- prevenzione e riduzione di impatto ambientale;
- promozione, penetrazione e distribuzione commerciale prioritariamente all’estero, compresi collegamenti informatici con banche dati per acquisizione di informazioni di mercato e costituzione di borse di subfornitura,contoterzismo, facon;
- costituzione di reti tra imprese, anche tramite collegamenti telematici;
- svolgimento programmi di ricerca scientifica, tecnologica, sperimentazione tecnica ed aggiornamento nel campo delle tecniche gestionali;
- investimenti in beni materiali ed immateriali necessari per realizzare attività consortile;
- favorire crescita dimensionale delle imprese, anche tramite fusione tra PMI.
Art. 16 Interventi per qualità ed innovazione. Contributi per:
- certificazione di sistemi di qualità aziendale ai sensi Norme ISO 9001 rilasciata da Organismi nazionali o internazionali accreditati;
- certificazione dei prodotti rilasciata da Organismi nazionali od internazionali;
- certificazione di sistemi di gestione ambientale ai sensi norma ISO 14001 rilasciata da Organismi nazionali od internazionali accreditati, registrazione EMAS, assegnazione marchio ECOLABEL;
- certificazione sistemi di sicurezza ai sensi norma OHSAS 18001 rilasciata da Organismi nazionali od internazionali accreditati;
- certificazione etica ai sensi SA 8000 rilasciata da Organismi nazionali od internazionali;
- trasferimento nelle strutture produttive di tecnologie relative ai materiali, processi produttivi, prodotti, nonché a collaudi intermedi e finali;
- acquisizione di tecnologie e servizi funzionali a pratica di commercio elettronico;
- attività di progettazione, prototipazione rapida e produzione di prova;
- accreditamento di laboratori od Organismo di certificazione presso Enti nazionali, comunitari o internazionali di accreditamento;
- acquisizione di macchinari ed attrezzature innovative, hardware e software, nonché brevetti, licenze, marchi;
- innovazione tecnologica di processo e di prodotto, organizzativa e commerciale;
- nascita di nuove imprese
Art. 17 Promozione attività di ricerca applicata, innovazione e trasferimenti tecnologici. Contributi ad imprese singole ed associate per:
- attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzato ad innovazione tecnologica e di prodotto;
- elaborazione di progetti preliminari ed esecutivi per attività di sviluppo precompetitivo o di innovazione o trasferimento tecnologico;
- sviluppo laboratori di ricerca su temi di rilevante interesse per territorio regionale, anche in cooperazione tra piccole e medie imprese e tra imprese ed Università, centri di ricerca, laboratori di ricerca, centri per innovazione;
- elaborazione studi di fattibilità tecnica per accesso a programmi e finanziamenti comunitari, nazionali e privati per ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione;
- sviluppo di poli di innovazione e distretti tecnologici.
Regione sostiene altresì programmi promossi da Università, Enti di ricerca e trasferimento tecnologico, imprese singole ed associate, Associazioni di categoria per trasferimento di conoscenze e competenze tecnologiche, attraverso:
- cofinanziamento di contratti per trasferimento tecnologico stipulati con Università ed Enti di ricerca, imprese e loro associazioni, consorzi;
- erogazione di contributi per borse di studio per attività e progetti di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico in collaborazione con imprese;
- elaborazione di programmi per favorire mobilità e distacco temporale di personale delle Università ed Enti di ricerca in attività di ricerca e trasferimento tecnologico presso imprese;
- promozione di accordi tra Regione, Università, Enti di ricerca, Associazioni di categoria per:
- costituzione e gestione di strumentazione integrata con banca dati, anche telematica, per uso di competenze scientifiche e tecnologiche di Università ed Enti di ricerca, in modo da favorire “accesso alle conoscenze in accordo con strumenti esistenti a livello comunitario e nazionale”;
- facilitazione accesso da parte imprese ad apparecchiature scientifiche e tecniche presenti in Università ed Enti di ricerca;
- promozione ed organizzazione delle prestazioni svolte presso imprese da Università ed Enti di ricerca operanti nelle Marche;
- realizzazione strumenti ed attività di supporto per organizzazione di programmi dedicati al trasferimento tecnologico e connessa diffusione di conoscenze nell’ambito di istituzioni scientifiche;
- sviluppo di iniziative di assistenza tecnica per accesso e partecipazione di Università ed Enti di ricerca operanti nelle Marche a programmi comunitari o nazionali di ricerca;
- sviluppo di iniziative di ricerca connesse ad ambiti di interesse industriale a rilevante impatto su sistema produttivo regionale promossi da Università o centri di ricerca operanti nelle Marche, anche in collaborazione con imprese singole od associate;
Art. 18 Servizi avanzati per competitività dei sistemi produttivi locali. Giunta Regionale, sentito Consiglio delle autonomie e Comitato di concertazione, individua distretti industriali e produttivi ed aree territoriali a valenza distrettuale, nel cui ambito favorire:
- ricerca industriale, ricerca precompetitiva e trasferimento tecnologico;
- internazionalizzazione e promozione;
- qualità ed innovazione;
- progetti presentati da soggetti aventi stabile organizzazione nel distretto (v. centri servizi, società consortili di sviluppo imprese, centri di ricerca e trasferimento tecnologico, Università) ispirati a criteri di innovatività, realizzati garantendo “significativa incidenza dei fattori di autofinanziamento e project financing”, integrati con programmi comunitari, nazionali o regionali.
Ad accrescimento della competitività sistemi produttivi locali possono concorrere Province, Comuni, Comunità Montane, SVIM
Art. 19 Progetti distrettuali di innovazione di sistema o di innovazione industriale, volti ad ampliare economicità, efficacia e trasferibilità di innovazione con priorità per:
- creazione network su innovazione;
- animazione economica;
- collaborazione ad osservatori su innovazione;
- gestione informatizzata delle transazioni commerciali;
- creazione di competenze professionali evolute;
- interconnessione con progetti di logistica intelligente;
- realizzazione di infrastrutture avanzate a servizio della produzione, anche tramite costituzione di aree industriali ecologicamente attrezzate;
- sviluppo della qualità di distretto ed ecosostenibilità aziendale.
Art. 20 Azioni a favore di:
- promozione economica finalizzata alla penetrazione di mercati esteri, tramite realizzazione di progetti economici;
- sostegno ad internazionalizzazione, tramite erogazione di servizi informatici e di assistenza alle imprese attraverso sportello per internazionalizzazione;
- promozione di investimenti esteri e nazionali nel territorio regionale.
Regione stipula accordi con Stato, ICE, Camere di Commercio, Associazioni di categoria produttive, Enti fieristici, altri soggetti idonei per perseguire “obiettivi strategici e relative priorità per espandere presenza delle imprese marchigiane su mercati nazionali ed internazionali”. Giunta Regionale approva quadro strategico annuale, sentita Commissione consiliare competente, definendo:
- modalità di partecipazione delle imprese a manifestazioni fieristiche e rassegne commerciali;
- realizzazione progetti aventi finalità di supporto a sviluppo economico regionale sotto il profilo di sostegno ad esportazione e processo di internazionalizzazione imprese;
- valorizzazione di particolari comparti produttivi marchigiani, in particolare produzioni di qualità;
- ricerca e sviluppo rapporti di cooperazione trasnazionale e partecipazione a missioni esplorative;
- realizzazione progetti di ricerca ed analisi di mercato;
- progettazione e realizzazione marchi di qualità ed origine.
Art. 21 Promozione economica, comprendente:
- promozione immagine complessiva delle risorse produttive di Regione, in collegamento con cultura ed ambiente, in particolare dei settori PMI ed artigianato;
- promozione investimenti nazionali ed esteri nel territorio regionale;
- promozione risorse produttive delle Marche nei processi di internazionalizzazione di economia regionale;
- promozione di servizi reali ed attività del terziario, sia nella fase dello sviluppo che dell’offerta, funzionali alla commercializzazione del prodotto Marche nel mercato interno ed internazionale.
Regione esegue attività di promozione attraverso:
- organizzazione e gestione diretta di progetti di promozione economica;
- partecipazione a progetti di promozione economica di soggetti pubblici operanti a livello locale e nazionale;
- partecipazione a progetti di promozione economica proposti da soggetti terzi individuati nel quadro strategico annuale.
Art. 22 Sportello per internazionalizzazione e promozione all’estero del sistema delle PMI, attraverso cui utilizzare programmi nazionali e comunitari in materia di aiuti alle esportazioni ed investimenti diretti all’estero “creando condizioni per diffusione di servizi di sostegno ai processi di internazionalizzazione di PMI”. Priorità ad iniziative di analisi e studio relative a:
- localizzazione delle iniziative di internazionalizzazione;
- individuazione delle modalità di penetrazione commerciale;
- confronto tra imprese anche tramite missioni di studio e joint ventures;
- valorizzazione marchi di qualità.
Art. 23 Gestione finanziaria di imprese. Contributi per favorire “riequilibrio della struttura finanziaria di impresa”, tramite:
- concessione di garanzie ed abbattimento del costo operazioni di finanziamento;
- sostegno a processi di capitalizzazione delle imprese;
- sviluppo di strumenti di ingegneria finanziaria;
Art. 24 Fondo di garanzia ed accesso al credito. Regione:
- costituisce Fondo specifico od integra Fondi esistenti destinati a garanzia primaria ed accessoria da concedere a soggetti abilitati, tramite apposita convenzione che definisca vincoli di destinazione dei fondi, criteri di selezione dei beneficiari, modalità di trasferimento delle risorse finanziarie;
- erogazione di contributi a Fondi di garanzia in favore di Consorzi Fidi di 1° e 2° grado e di società consortili costituite tra PMI industriali ed artigiane per incrementare capacità di garanzia ed agevolare accesso al credito a breve e medio termine delle imprese. Priorità ad aggregazione strutture di garanzia di Consorzi Fidi e cooperative artigiane di garanzia. Possono usufruire dei benefici cooperative artigiane di garanzia costituite da almeno 1.000 soci se operanti nella Provincia (1.500 in ambito Regione) alla data del 31 Dicembre precedente. Diritto ai benefici viene meno se risulti inferiore a tali limiti il numero dei soci per 2 anni consecutivi;
- eroga contributi a PMI al fine di ridurre tasso di interesse su finanziamenti erogati da Istituti di credito convenzionati “a fronte di processi di sviluppo e consolidamento diretti a favorire ricambio generazionale, creazione di impresa, innovazione e ricerca, internazionalizzazione del sistema”
Art. 25 Assistenza tecnica. Regione, in collaborazione con Camera di Commercio ed Associazioni di categoria, promuove rete integrata di servizi finalizzata a diffusione, anche per via telematica, di informazioni ed in particolare ad azioni informative, divulgative, di assistenza tecnico-organizzativa od economico-finanziaria promosse anche dai suddetti soggetti, in materia a:
- analisi e studi su specifici aspetti tematici per acquisire informazioni volte a migliorare attuazione normative applicabili e strumenti agevolativi disponibili a livello regionale, statale, comunitario;
- seminari e conferenze per informare utenti su contenuti normative ad essi riguardanti e relativi benefici;
- pubblicazioni illustrative dei contenuti delle normative e misure di sostegno ad imprese;
- programmi informativi che utilizzano spazi radio televisivi, giornalistici, strumenti audiovisivi od informatici;
- collegamenti informativi telematici permanenti (reti tra Associazioni, centri di servizi, Università e pubblica amministrazione cui possibile accedere tramite numero verde);
- progetti di promozione nei settori produttivi regionali;
- potenziamento di attrezzature, interventi di assistenza, animazione, monitoraggio e controllo da parte di Regione (A tale azione riservati almeno 100.000 €).
Giunta Regionale fissa modalità per attuazione di organizzazione o partecipazione
Art. 26 Osservatorio regionale per artigianato operante presso Commissione regionale per artigianato, con il compito di contribuire a:
- programmare regionale nel settore dell’artigianato;
- valutare efficacia di interventi regionali in materia di artigianato;
- diffondere presso categorie economiche, Istituzioni, soggetti interessati dati, informazioni, elaborazioni, rapporti utili a migliore conoscenza artigianato marchigiano anche nell’intento di rafforzare presenza su mercati nazionali ed internazionali;
- realizzare sistema informativo regionale su artigianato.
Osservatorio provvede a:
- raccogliere ed aggiornare dati ed informazioni sul settore;
- promuovere indagini, ricerche e studi in materia di artigianato;
- realizzare strumenti di informazione periodica, anche sotto forma di bollettini ed approfondimenti monografici su temi di particolare rilevanza del settore;
- svolgere attività di informazione socio-economica, anche tramite organizzazione di seminari e convegni di studio.
Commissione regionale per artigianato elabora entro 31 Ottobre programma annuale di attività di Osservatorio, corredato da apposito preventivo finanziario che andrà approvato da Giunta Regionale entro 30 giorni da suo invio.
Art. 28 Albo imprese artigiane (v. scheda “artig17”)
Art. 29 e 30 Commissione regionale per artigianato (CRA) con il compito di esprimere parere in merito a:
- elementi relativi a particolari attività regionali;
- attribuzione qualifica di maestro artigiano;
- riconoscimento delle qualifiche di bottega scuola e bottega di artigianato d’arte;
- procedure per armonizzazione di Albo delle imprese artigiane con Registro delle imprese di Camera di Commercio;
- elaborazione programmi regionali per formazione, addestramento, aggiornamento professionale e sui criteri per riconoscimento dei requisiti professionali;
- iscrizioni, modificazioni, cancellazioni ad Albo delle imprese artigiane;
- riconoscimento delle imprese operanti nel settore dell’artigianato artistico, tradizionale e tipico;
- accertamento esperienza lavorativa per quanto concerne attività di acconciatore ed estetista.
Commissione composta da 4 esperti in materia di artigianato designati da Organizzazioni artigiane più rappresentative, 1 esperto nelle specializzazioni di artigianato artistico nominato congiuntamente da Organizzazioni di categoria. Presidente di CRA nominato nella 1° seduta nell’ambito dei propri componenti.
CRA dura in carica 5 anni e si dota di regolamento interno per disciplinare il proprio funzionamento. Ai componenti del CRA spettano indennità e rimborsi spese fissati da L.R. 20/84.
Art. 31 Sanzioni comminate da Regione
Art. 32 Imprese artigiane operanti nei settori artistico, tradizionale ed abbigliamento su misura individuati da Regione, possono chiedere riconoscimento di imprese artigiane del relativo settore, inviando domanda a Servizio Regionale Artigianato che decide, previo parere di CRA, ed in caso di accoglimento domanda provvede ad annotazione impresa nella APIA “con la descrizione della particolare lavorazione esercitata”
Art. 33 Attività particolari di artigianato Regione, sentita CRA, individua particolari attività artigiane meritevoli di tutela e con delibera ne approva elenco.
Art. 34 Sviluppo, valorizzazione, promozione di artigianato artistico tipico e tradizionale Giunta Regionale approva specifici disciplinari di produzione che definiscono materiali impiegati e peculiarità delle tecniche produttive “nonché qualunque altro elemento atto a caratterizzare le lavorazioni considerate” al fine di “conservare e tramandare lavorazioni di artigianato artistico, tipico, tradizionale”. Disciplinari proposti da Commissioni istituite da Giunta Regionale. Giunta Regionale definisce d’uso del contrassegno di qualità delle produzioni artistiche, tipiche e tradizionali, contenenti condizioni per concessione in uso del marchio alle singole imprese artigiane; modalità di esercizio della vigilanza; casi di revoca
Art. 35 Maestro artigiano. Titolare di impresa del settore artigianato artistico e tradizionale, o socio di impresa “purché partecipi personalmente a specifica attività”, presenta richiesta (su modulo predisposto da Regione) a P.F.Regolamentazione Semplificazione e Liberalizzazione relative alle attività industriali e artigianali via Tiziano 44 Ancona che, sentita Commissione regionale per artigianato, riconosce qualifica di “Maestro artigiano”, purché:
- impresa iscritta nella Sezione speciale dell’Albo riservata alle imprese che vogliono avvalersi del marchio “Marche eccellenza artigiana”;
- anzianità professionale di almeno 15 anni, maturata in qualità di titolare, o di socio lavoratore di impresa, o di dipendente nel settore artistico, tipico e tradizionale;
- in possesso di adeguato grado di capacità professionale, desumibile del conseguimento di titoli di studio, diplomi, attestati di qualifica, o da “specifica adeguata e notoria perizia e competenza”;
- attestata elevata attitudine ad insegnamento del mestiere desumibile dall’aver avuto alle dipendenze apprendisti “condotti alla qualificazione di fine apprendistato nelle medesime attività, nonché da qualsiasi “altro elemento che possa comprovare specifica competenza, perizia ed attitudine ad insegnamento professionale”
CRA pubblica elenco dei “Maestri artigiani” entro 1 Dicembre Registro conservato presso struttura regionale competente
Art. 36 Bottega scuola e Bottega di artigianato d’arte. Sono “Botteghe scuola” i laboratori di imprese artigiane di cui il titolare o socio lavoratore ha qualifica di maestro artigiano che svolge compiti di formazione professionale nell’ambito di specifico settore. Regione riconosce come “Bottega scuola”, impresa artigiana che dimostri di essere in grado di “contribuire al conseguimento di capacità tecnica adeguata, attraverso competenze del maestro artigiano ed attrezzature adeguate allo scopo”. “Bottega scuola”, in base ad accordo con Ente di formazione accreditati, possono essere soggetti convenzionati per gestione attività formative nell’ambito di programmi di formazione professionale regionale. Regione riconosce come “Bottega di artigianato d’arte” quella impresa artigiana iscritta nella Sezione speciale di Albo riservata ad imprese, che vogliono avvalersi del marchio “Marche eccellenza artigiane” ed opera ad altissimo livello professionale con utilizzo di tecniche di lavoro prevalentemente manuale per la produzione di pezzi unici
Per anno 2012 piano approvato con D.G.R. 1193 del 1/8/2012 che prevede in particolare:
- contributi per lo sviluppo (art. 14) con particolare riferimento ad artigianato artistico, tradizionale e tipico di qualità;
- interventi per sviluppo di forme associative tramite interventi a favore di consorzi (art. 15);
- contributi per abbattimento costo di operazioni di finanziamento garantito da cooperative artigiane di garanzia, abbuoni su commissioni di garanzia (in particolare per imprese in fase di start up), abbattimento tasse di interesse su finanziamenti di imprese danneggiate da alluvione 1-6 Marzo 2012 garantiti da Confidi, riduzione tasso di interesse per operazioni finanziarie di PMI legate al ricambio generazionale, abbattimento tassi di interesse operazioni di finanziamento imprese artigiane (art. 24);
- azioni di animazione, informazione e monitoraggio (art. 25);
- promozione e valorizzazione del settore di artigianato artistico, tipico e tradizionale (art. 34);
- contributi a sostegno di progetti integrati per promozione e sviluppo di settori produttivi manifatturieri (v. Filiera ittica, green economy) in grado di coinvolgere intera offerta turistica regionale, attivando serie di eventi collaterali di carattere scientifico, commerciale, culturale riguardante economia del mare;
- contributi a sostegno progetti integrati artigianato, da concertare con Associazioni di categoria nell’intento di superare logica settoriale per promuovere intero territorio Marche e sue eccellenze. Sviluppare progetti turistici con alla base “botteghe di eccellenza artigiana, in sinergia con strutture ricettive, produttori enogastronomici, ristoratori, musei locali ed altri operatori economici in modo da promuovere in modo qualificato territorio e destagionalizzare turismo;
- contributi per digitalizzazione delle sale cinematografiche
Controlli su sostegno pubblico al settore artigiano effettuato da Regione, Ispettorato del lavoro, INPS, INAIL, ARPAM e riguardante in particolare veridicità delle dichiarazioni sostitutive, regolarità rapporto di lavoro. Se dichiarazioni presentano irregolarità od omissioni “non costituenti falsità”, funzionario incaricato dei controlli ne da comunicazione ad interessato che è tenuto a regolarizzare o completare documentazione. In caso di dichiarazioni mendaci si ha decadenza dei benefici. Verbale di controllo riportato su BUR 16/10.
Entità aiuto:
Istituito Fondo per artigianato ed industria, in cui confluiscono risorse comprensive oneri di gestione destinate a settore industria ed artigianato, nonché eventuali disposizioni finanziarie regionali, statali, comunitarie.
Ai componenti Commissioni per definizione di disciplinari di artigianato artistico, tipico, tradizionale spettano indennità e rimborsi di Enti pubblici
L.R. 44/13 assegna per anno 2014 a Giunta Regionale la somma di 719.500 €, di cui:
- 000 € a favore di digitalizzazione di sale cinematografiche
- 000 € a favore di Consorzi, società consortili ed altre forme associative
- 000 € a favore di PMI per ridurre tasso di interesse su finanziamenti erogati da Istituti di credito
- 500 € a favore di assistenza per facilitare attuazione del suddetto programma
- 000 € a favore di promozione artigianato artistico, tipico e tradizionale
Sanzioni:
In caso di omessa o ritardata presentazione della comunicazione unica di iscrizione, o modificazione, o cancellazione da Albo: multa da 160 € a 1.030 €
In caso di comunicazione contenenti dichiarazione non veritiere: multa da 50 € a 520 €
In caso di adozione di una denominazione in cui ricorrono riferimenti ad artigianato (quale ditta, segno, marchio) in mancanza di iscrizione ad APIA: multa da 260 € a 2.580 €