RACCOLTA DIFFERENZIATA (D.Lgs. 152/06; Legge 221/15; DM 26/05/16) RIFIUT 11
Soggetti interessati:
Ministero Ambiente e Tutela Territorio (MATT), Comuni, cittadini che intraprendono raccolta differenziata di rifiuti urbani e assimilati.
Iter procedurale:
MATT definito con DM 26/05/16 “Linee guida relative al calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani ed assimilati” pubblicate su GU 146/16, che Enti locali sono tenuti a rispettare.
Al calcolo della percentuale di raccolta differenziata non vengono applicate correzioni di tipo demografico, in quanto è dato dal rapporto tra i quantitativi di rifiuti raccolti ed quantitativi totali di rifiuti urbani prodotti, cioè da RDi/RDi +RUind x 100 dove RDi è la sommatoria dei quantitativi delle diverse frazioni componenti la raccolta differenziata (incluse quote destinate a compostaggio domestico, di prossimità, di comunità) mentre RUind rappresenta i rifiuti urbani indifferenziati, tra cui sono compresi rifiuti ingombranti da spazzamento stradale avviati a smaltimento. Sono invece considerati rifiuti neutri quelli derivati da: pulizia di spiagge marittime/lacuali; rive di corsi di acqua; cimiteri.
Ai fini del calcolo della suddetta percentuale occorre considerare il quantitativo di rifiuti:
- classificati come rifiuti urbani o assimilati ad urbani
- raccolti in modo separato rispetto ad altri rifiuti urbani e raggruppati in frazioni omogenee di:
- vetro, carta, plastica, legno, metalli, compresi rifiuti di imballaggio ed altri rifiuti (anche ingombranti), avviati per riutilizzo, riciclaggio, recupero di materia
- multi materiali o combinati, costituiti cioè da più frazioni merceologiche nello stesso contenitore
- ingombranti misti, raccolti separatamente dai rifiuti indifferenziati ed inviati ad impianti di trattamento per loro recupero/riciclaggio
- frazione organica, costituita da frazione umida e verde proveniente da manutenzione dei giardini e parchi
- raccolta selettiva, inerenti a particolari tipologie di rifiuti pericolosi di provenienza domestica (quali: farmaci, termici, inchiostri, adesivi) al fine di ridurre pericolosità dei rifiuti urbani e facilitarne il trattamento specifico
- apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), avviati a trattamento adeguato
- origine tessile (v. abiti, scarpe, asciugamani, ecc.) ed imballaggi tessili
- spazzamento stradale, raccolti in modo separato da quelli indifferenziati ed inviati ad impianti di trattamento per il loro recupero (se non disponibili i dati circa le operazioni di riciclaggio, intero flusso di tali prodotti escluso dal computo della raccolta differenziata)
- altre tipologie di rifiuti raccolti in modo separato, conferibili al centro di raccolta comunale
Regioni possono conteggiare nella quota di raccolta differenziata i rifiuti avviati al compostaggio domestico, di prossimità e di comunità, in quanto rientranti nelle operazioni di riciclaggio, solo in quei Comuni che hanno disciplinato tale attività, essendo così garantita la loro tracciabilità e controllo.
In ogni Ambito territoriale (in mancanza in ogni Comune) occorre conseguire una percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari almeno al 75% entro 18/07/2018 (Legge 221/15 proroga termine). Se Ambito territoriale/Comune per motivi tecnici non raggiunge obiettivo può chiedere deroga a MATT, che la concede, previa stipula di un accordo programma con ambito territoriale/Comune in cui evidenziare:
- modalità in cui Ambito territoriale/Comune intende raggiungere obiettivo, eventualmente compensato con obiettivi raggiunti in altri Comuni
- destinazione della quota di rifiuti indifferenziati residuali dalla raccolta rifiuti urbani ad energia rinnovabile, qualora non destinati a recupero di materia
- percentuale della raccolta differenziata di rifiuti urbani da destinare a riciclaggio che Ambito territoriale/Comune si impegna ad effettuare
- modalità di accertamento di adempimento degli impegni assunti
- disciplina da applicare in caso di inadempimenti
Regione con apposita legge può indicare maggiori obiettivi di recupero e riciclo.
Regione, avvalendosi del supporto tecnico scientifico del Gestore catasto regionale rifiuti, definisce con delibera:
- metodo per calcolare e verificare percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e assimilati raggiunte in ogni Comune, tenendo conto delle linee guida del MATT
- termini e modalità di rilevamento e trasmissione dei dati che Comuni comunicano, con sistema informatico del catasto regionale rifiuti, ai fini della certificazione della percentuale di raccolta differenziata raggiunta. Omessa, incompleta, inesatta trasmissione dei suddetti dati comporta esclusione del Comune dalla modulazione del tributo. ARPAM provvede a validare dati raccolti e ad inviarli a Regione
- modalità di eventuale compensazione dei versamenti effettuati in rapporto alla percentuale da applicare
- livello annuale di raccolta differenziata per ogni Comune/Ambito territoriale, ai fini della applicazione del tributo modulato
Legge 221/15 consente di:
- concedere incentivi “con modalità automatiche e progressive”, a favore di Comuni che attuano: misure di prevenzione nella produzione di rifiuti, in base al relativo programma regionale da adottare entro 18/07/2016; riduzione dei rifiuti residuali e degli scarti del trattamento di selezione di raccolta differenziata da avviare a smaltimento
- promuovere, in collaborazione con Enti locali, Associazioni ambientaliste, Associazioni di volontariato, Comitati scuole locali attive nell’educazione ambientale/riduzione e riciclo dei rifiuti, campagne di sensibilizzazione per ridurre, riutilizzare, recuperare rifiuti urbani, affidando ad Università ed Istituti scientifici (mediante convenzione) l’esecuzione di studi e ricerche a supporto dell’attività degli Enti locali
- approvare entro 18/01/2017 un programma specifico per riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica, al fine di raggiungere a livello di Ambito Territoriale Ottimale/Provincia un quantitativo di rifiuti urbani biodegradabili:
- inferiore a 173 kg/anno/abitante entro 18/01/2021
- inferiore a 115 kg/anno/abitante entro 18/01/2024
- inferiori a 81 kg/anno/abitante entro 18/01/2031
Programma prevede di intervenire prioritariamente nella prevenzione dei rifiuti, e poi nel loro trattamento. Regioni, con fluttuazioni stagionali nel numero di abitanti superiore a 10%, debbono calcolare popolazione di riferimento, ai fini del raggiungimento degli obiettivi di programma, in base al dato di maggior afflusso. Programmi approvati, nonchè relativi stati di avanzamento, sono inviati a MATT, che provvede a comunicarli a Commissione Europea
- individuare entro 18/04/2016 da parte di Istituto superiore per protezione e ricerca ambientale (ISPRA) criteri tecnici da applicare per stabilire quando il trattamento non è necessario applicare trattamento ai rifiuti biodegradabili
- Escludere da rilascio di autorizzazioni miscelazioni ammesse, nonché di non applicare ad Enti o imprese autorizzati particolari limitazioni o prescrizioni al riguardo, diverse da quelle fissate per Legge
Entità aiuto:
Al fine di favorire raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilari, il relativo tributo può essere modulato in base alla quota percentuale di superamento del livello di raccolta differenziata fissato. Si ha così una riduzione del tributo da applicare pari a: 30% fino a 10% in più; 40% dal 10% al 15% in più; 50% dal 15% al 20% in più; 60% dal 20% al 25% in più; 70% oltre 25% in più. Per determinare entità del tributo si assume come riferimento il valore della raccolta differenziata raggiunto nell’anno precedente ed il grado di efficienza della raccolta differenziata (calcolato ogni anno in base ai dati forniti da ogni Comune).
Se nonostante l’accordo programma non vengono raggiunti gli obiettivi minimali fissati, viene applicata a carico dei Comuni inadempienti un’addizionale pari a 20% sul tributo di conferimento dei rifiuti in discarica, “sulla base delle quote di raccolta differenziata raggiunte”. Addizionale confluisce in un apposito Fondo regionale, destinato a finanziare:
- interventi di prevenzione della produzione di rifiuti
- incentivi per acquisto di prodotti e materiali riciclati
- impianti di discarica
- attività di informazione a cittadini in materia di prevenzione e raccolta differenziata.