PSR E PATRIMONIO CULTURALE

PSR E PATRIMONIO CULTURALE (Reg. 1305/13; D.A. 9/11/21 Misura 7.6a; D.G.R. 16/7/18; D.D.S. 8/6/20, 22/11/21, 21/4/22, 31/5/22, 28/6/22)   (psr28)

Soggetti interessati:

Direzione Agricoltura e sviluppo rurale (Servizio)

Enti locali, soggetti di diritto pubblico, Enti parco e gestori di riserve naturali, Fondazioni ed Associazioni senza scopo di lucro, soggetti di diritto privato impegnati nel settore della cultura e tradizioni, che intendono effettuare interventi relativi a:

  1. studi di fattibilità (compresi studi per implementazione del contratto dei principali fiumi del territorio e di piani di azione connessi) per organizzare: percorsi tematici inerenti ad aree o siti di rilevante interesse ambientale, storico, paesaggistico, anche per la presenza in essi di beni culturali o elementi della tradizione; sentieri di interesse regionale purché legati ad investimenti concreti
  2. interventi strutturali volti al recupero, restauro e riqualificazione del patrimonio culturale e dei beni paesaggistici (v. terrazzamenti, muretti a secco, recinzioni, manufatti testimoni della vita lavorativa e collettiva come lavatoi, abbeveratoi, forni, edicole) da destinare ad attività connesse all’imprenditorialità, turismo, servizi locali, servizi socio culturali, con priorità per quelli situati lungo o in prossimità di percorsi tematici
  3. interventi di realizzazione dei percorsi tematici di cui sopra, tramite ricostituzione del tracciato, apposizione di segnaletica, al fine di valorizzare la rete escursionistica delle Marche (in particolare in aree di pregio naturalistico)
  4. attività  di informazione e sensibilizzazione sui percorsi tematici relativi al patrimonio culturale, beni paesaggistici, rete escursionistica delle Marche, nonché ai beni culturali/naturali ed alle aree protette, in termini di funzionalità ecologica e servizi ecosistemici offerti
  5. interventi per la creazione di ecomusei e relative azioni di informazione e sensibilizzazione

purché al momento di invio della domanda:

  1. in possesso di fascicolo aziendale aggiornato e validato
  2. in possesso degli immobili in cui realizzare l’investimento fino al completo adempimento degli impegni assunti, a titolo di: proprietà; usufrutto; contratto di affitto scritto e registrato avente durata non inferiore a vincolo di destinazione d’uso; contratto di comodato (anche gratuito) scritto e registrato (solo per Enti pubblici e purché sottoscritto impegno relativo al vincolo di destinazione d’uso e divieto di alienazione per il periodo previsto dal bando); concessione da altro soggetto pubblico. In caso di proprietà indivisa, contratto di affitto pro quota scritto e registrato
  3. interventi attuati nelle aree rurali D, C3, C2 del territorio GAL o nell’ambito di APQ “Area Basso Appennino Pesarese e Anconetano (comprendente Comuni di Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Piobbico, Frontone, Serra Sant’Abbondio, Arcevia, Sassoferrato) o di APQ “Area interna Alto maceratese” (comprendente: Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Gualdo, Monte S. Martino, Montecavallo, Muccia, Penna S. Giovanni, Pieve Torina, S. Ginesio, S. Angelo in Pontano, Sarnano, Serravalle, Ussita, Valfornace, Visso)
  4. progetto deve conseguire un punteggio minimo (non inferiore a 0,20 punti), presentare almeno 1 stralcio funzionale con investimenti materiali (infrastrutture di piccola scala) di importo inferiore a 300.000 €, risultare cantierabile (cioè corredato da tutti i titoli abilitativi previsti dalla normativa vigente, salvo deroghe per zone sottoposte a vincoli paesaggistici o della Soprintendenza o zone SIC, ZPS, Parco, o per aree sisma 2016 per cui tali titoli possono essere trasmessi entro 90 giorni da invio domanda, pena inammissibilità di investimenti)
  5. progetto rispondente ad ulteriori condizioni poste dai GAL, quali:
  • accordi definiti con soggetti privati che si impegnano a compartecipare alla spesa e/o a prendere in carico la gestione del bene/servizio realizzato
  • esecuzione di interventi economicamente sostenibili in base al piano operativo e finanziario
  • esistenza di contratti di fiume sottoscritti tra Enti locali ed altri soggetti pubblici e privati

Iter Procedurale:

Giunta Regionale con DGR 962 del 6/7/2018, come modificata con DGR 214 del 04/03/19 ha fissato i criteri di selezione sulla cui base definire le graduatorie concernenti per gli interventi della Misura 7.6.a promossi dai GAL:

  • GAL Colli Esini San Vicino relativamente al restauro e recupero dei beni culturali per l’attivazione di servizi socio culturali, insediamento di attività economiche e di impresa, punti di informazione turistica, servizi alla popolazione e alle imprese, restauro/recupero e valorizzazione di manufatti storici minori e di siti archeologici di rilievo inseriti in itinerari sovracomunali:
  • qualità intrinseca del progetto, in relazione alla coerenza dell’intervento con i fabbisogni individuati (Peso 50%), di cui:
  1. coerenza dell’intervento con i fabbisogni individuati (Peso 20%): 1 punto se il progetto è coerente sia con il fabbisogno di attivare politiche per migliorare la qualità della vita, la qualità ed innovatività dei servizi, la rigenerazione urbana, sia con il fabbisogno di migliorare l’attrazione del territorio a fini insediativi e turistici; 0,5 punti se il progetto è coerente con almeno 1 dei 2 fabbisogni di cui sopra
  2. qualità della progettazione (Peso 25%), di cui:
  • presenza di una relazione dettagliata contenente precisi riferimenti culturali e disciplinari (Peso 5%): 1 punto
  • preciso collegamento tra gli elaborati grafici (piante, prospetti, sezioni, particolari costruttivi) ed il computo metrico al fine di individuare lavorazioni e tipologie di materiali, con inserimento negli elaborati di sigle e fotografie che rendono più agevole la comprensione dei lavori (Peso 10%): 1 punto
  • elementi caratterizzanti il progetto (Peso 10%): 0,2 punti per approccio scientifico agli interventi di restauro e presenza di schede di intervento corredate dalle caratteristiche tecniche dei materiali impiegati; 0,2 punti per accostamento di diversi materiali (pietra, acciaio, legno, vetro, cemento armato); 0,2 punti per asimmetria compositiva, fluidità dei percorsi ed articolazione degli spazi, rapporto tra interno ed esterno; 0,1 punto per progetto che risulta coerente nella definizione di arredi e corpi illuminanti con lo studio di inserimento ed illuminotecnico; 0,2 punti per l’adozione di soluzioni strutturali originali ed ardite; 0,1 punto per l’adozione di impiantistica volta al risparmio energetico e classificazione  degli edifici in classe A o B
  1. chiarezza nella illustrazione progettuale (Peso 5%): 1 punto in presenza di illustrazioni grafiche 3D, render, immagini fotografiche realistiche che consentono una migliore comprensione del progetto
  • qualità storico artistica del bene (Peso 25%): 1 punto se progetto interviene su bene soggetto a vincolo o per cui è intervenuta una dichiarazione di interesse; 0,5 punti se progetto interviene su bene pubblico realizzato prima del 1/1/1947
  • investimenti ricadenti in aree protette o aree Natura 2000 (Peso 5%): 1 punto se investimenti totalmente ricadenti in tali aree; 0,5 punti se investimenti parzialmente ricadenti in tali aree
  • investimenti realizzati nelle aree D e C3 (Peso 10%): 1 punto se investimenti totalmente ricadenti in tali aree; 0,5 punti se investimenti parzialmente ricadenti in tali aree
  • capacità di generare nuova occupazione (Peso 10%): 1 punto se progetto prevede alla sua conclusione l’occupazione di almeno 1 unità a tempo pieno; 0,5 punti se è prevista l’occupazione di almeno 1 unità a tempo parziale

Ammesse in graduatoria solo domande che conseguono almeno 0,40 punti e aventi un punteggio diverso da 0 nel criterio 5

  • GAL Colli Esini San Vicino relativamente a studio di fattibilità per l’organizzazione di percorsi in aree di rilevante interesse culturale e storico:
  • qualità della proposta in relazione alla sua coerenza con i fabbisogni individuati (Peso 50%): 1 punto se il progetto risulta coerente sia con il fabbisogno di attivare politiche per migliorare la qualità della vita, la qualità ed innovatività dei servizi, la rigenerazione urbana, sia con il fabbisogno di sostenere l’attrazione del territorio a fini insediativi e turistici; 0,5 punti se il progetto risulta coerente con almeno 1 dei 2 fabbisogni di cui sopra
  • realizzazione di itinerari che connettono siti di rilievo in ambito GAL (Peso 30%): 1 punto se il progetto mette in connessione più di 3 siti di rilievo; 0,5 punti se progetto mette in connessione fino a 3 siti di rilievo
  • investimenti realizzati in aree protette o Natura 2000 (Peso 10%): 1 punto se investimenti totalmente ricadenti in tali aree; 0,5 punti se investimenti parzialmente ricadenti in tali aree
  • investimenti realizzati nelle aree D e C3 (Peso 10%): 1 punto se investimenti totalmente ricadenti in area D o C3; 0,5 punti se investimenti in prevalenza ricadenti in area D o C3

Ammesse in graduatoria solo domande che conseguono almeno 0,40 punti

  • GAL Colli Esini San Vicino relativamente a studio dei bacini imbriferi dei fiumi Esino, Misa, Musone, con elaborazione delle relative strategie di tutela e valorizzazione:
  • estensione territoriale dei Comuni sottoscrittori (Peso 60%): 1 punto se il progetto è presentato da un gruppo di Comuni la cui superficie copre oltre il 70% della superficie del bacino imbrifero ricadente in area GAL
  • numero soggetti aderenti al contratto di fiume (Peso 40%): 1 punto per progetto che, oltre agli Enti locali, vede adesione di Associazioni di categoria, Associazioni ambientaliste, singole imprese, altri Enti pubblici e privati in numero superiore a 5

Non ammesse in graduatoria domande che ottengono 0 punti. In caso di parità, priorità assegnata in base ad ordine di presentazione della domanda

  • GAL Fermano Leader scarl:
  • progetti per valorizzare beni culturali di cui al D.Lgs. 42/04(Peso 35%): 1 punto se l’intervento riguarda beni culturali al cui interno si prevede di insediare attività economiche e di impresa, spazi di incubazione, contaminazione o coworking connessi ai settori culturali e/o creativi; 0,5 punti se l’intervento riguarda beni culturali di cui è prevista la fruizione pubblica a fini turistici e/o al cui interno si prevede di erogare servizi di informazione ed accoglienza turistica
  • progetti riguardanti beni culturali vincolati di cui ad Art. 10 del D.Lgs. 42/04(Peso 10%): 1 punto
  • progetti che prevedono investimenti per migliorare l’accessibilità fisica, sensoriale e comunicativa delle strutture ed infrastrutture esistenti (Peso 25%): 1 punto
  • progetti che prevedono investimenti per usare tecnologie innovative atte a valorizzare la fruizione del patrimonio culturale (Peso 25%): 1 punto
  • investimenti realizzati nelle aree protette o Natura 2000 (Peso 5%): 1 punto

Ammesse in graduatoria solo domande che conseguono almeno 0,35 punti

  • GAL Sibilla scarl:
  • localizzazione degli investimenti (Peso 30%): 1 punto se gli investimenti sono realizzati in area D e C3; 0,6 punti se gli investimenti sono realizzati in area C2
  • tipologia del vincolo del bene culturale o paesaggistico oggetto di intervento (Peso 20%): 1 punto se il bene è vincolato con decreto MIBACT
  • investimenti realizzati nel centro storico del capoluogo o in altri nuclei storici del Comune così come definiti dagli strumenti urbanistici vigenti (Peso 15%): 1 punto
  • investimenti realizzati nelle aree protette o Natura 2000 (Peso 5%): 1 punto se gli investimenti sono realizzati nelle aree protette; 0,5 punti se sono realizzati nelle aree Natura 2000
  • progetti che prevedono investimenti per usare tecnologie innovative atte a valorizzare la fruizione del patrimonio culturale e naturale delle aree rurali (Peso 20%): 1 punto
  • investimenti integrativi di interventi attuati dal GAL nel PSR 2007/13 (Peso 10%): 1 punto

Ammesse in graduatoria solo domande che conseguono almeno 0,30 punti

  • GAL Piceno srl:
  • tipologia di intervento (Peso 30%): 1 punto per interventi di ricostituzione del tracciato ed apposizione di segnaletica ai fini della valorizzazione della rete escursionistica della Regione nelle aree rurali di pregio naturalistico
  • progetti che prevedono investimenti volti a migliorare prima accessibilità fisica e sensoriale delle infrastrutture (Peso 20%): 1 punto
  • interventi con caratteristiche innovative (Peso 20%): 1 punto
  • esistenza di accordi tra richiedenti ed attori locali (Peso 20%): 1 punto
  • localizzazione degli investimenti (Peso 10%): 1 punto per investimenti realizzati nelle aree D e C3; 0,5 punti per investimenti realizzati nelle aree protette o Natura 2000

Ammesse in graduatoria solo domande che conseguono almeno 0,20 punti

  • GAL Montefeltro sviluppo scarl:
  • investimenti realizzati nelle aree protette o Natura 2000 (Peso 20%): 1 punto per investimenti realizzate nelle aree protette; 0,5 punti per investimenti realizzate nelle aree Natura 2000
  • qualità dell’intervento proposto (Peso 40%): 1 punto se la qualità è ritenuta elevata; 0,75 punti se è ritenuta buona; 0,5 punti se è ritenuta sufficiente
  • efficacia del progetto proposto in termini di sostenibilità economica e di creazione occupazionale (Peso 20%): 1 punto se l’efficacia del progetto è ritenuta elevata; 0,7 punti se è ritenuta buona; 0,5 punti se è ritenuta sufficiente
  • interventi su beni vincolati ai sensi del D.Lgs. 42/04(Peso 10%): 1 punto
  • soggetti non beneficiari di aiuti per gli stessi interventi nell’ambito del progetto pilota “Appennino Basso Pesarese ed Anconetano” (Peso 10%): 1 punto

Ammesse in graduatoria solo domande che conseguono almeno 0,50 punti. A parità di punteggio, priorità assegnata agli interventi ubicati nella zona D, C3, C2 e poi agli interventi con costo complessivo più elevato

  • GAL Flaminio Cesano:
  • tipologia degli interventi (Peso 8%): 1 punto per studi di fattibilità volti ad organizzare percorsi tematici di interesse storico, culturale ed ambientale in relazione al territorio rurale, o sentieri di interesse regionale se connessi ad investimenti concreti, nonché per interventi volti a realizzare, riqualificare, ripristinare, promuovere e mettere in sicurezza (compresa segnaletica, mappatura, materiale promo-pubblicitario) i percorsi tematici; 0,8 punti per interventi volti a ricostituire il tracciato ed apporre la segnaletica al fine di valorizzare la rete escursionistica e ciclabile delle Marche nelle aree rurali; 0,5 punti per interventi strutturali volti al recupero, restauro e riqualificazione del patrimonio culturale e dei beni paesaggistici
  • investimenti realizzati nelle aree protette, aree Natura 2000 e nell’ambito di itinerari definiti dalla Regione o da specifici studi effettuati dal GAL (Peso 28%): 1 punto per progetti ricadenti nelle aree SIC e ZPS, aree demaniali, riserve e parchi; 0,6 punti per interventi connessi ad itinerari tematici territoriali riconosciuti dalla Regione; 0,4 punti per interventi connessi ad itinerari tematici territoriali riconosciuti dal GAL
  • investimenti realizzati nelle aree rurali D e C3 (Peso 10%): 1 punto per investimenti ubicati nelle aree D; 0,5 punti per investimenti ubicati nelle aree C3
  • progetti che prevedono interventi volti ad adeguare e/o migliorare l’accessibilità (Peso 18%): 1 punto per progetti che perseguono tale obiettivo con una spesa superiore al 20% di quella totale; 0,5 punti per progetti che perseguono tale obiettivo con una spesa compresa tra 10% e 20% di quella totale
  • interventi che prevedono investimenti in dispositivi tecnologici (ICT) nella fase di utilizzo dell’opera (Peso 12%): 1 punto per progetti che prevedono tali investimenti in misura superiore al 10% del costo totale; 0,6 punti per progetti che prevedono tali investimenti in misura compresa tra 5,1% e 10% del costo totale; 0,3 punti per progetti che prevedono tali investimenti in misura compresa tra 3% e 5% del costo totale
  • rilevanza del bene storico, artistico e culturale oggetto di intervento (Peso 14%): 1 punto se il bene oggetto di intervento è catalogato ai sensi del D.Lgs. 42/04
  • soggetti non beneficiari di aiuti per stessi interventi nell’ambito del progetto pilota “Appennino Basso Pesarese  ed Anconetano” (Peso 10%): 1 punto

Ammesse in graduatoria solo domande che conseguono almeno 0,35 punti. A parità di punteggio, priorità assegnata al progetto con il maggior punteggio nel criterio 6 e poi, in caso di ulteriore parità, si procede a sorteggio.

Servizio con DDS 283 del 8/6/2020  e DDS 326 del 21/4/2022 emanato bando ad evidenza pubblica per progetti pilota da realizzare rispettivamente nell’area interna del Basso Pesarese ed Anconetano e nell’area interna Alto maceratese, avente come Ente capofila Unione montana del Catria Nerone e Unione montana Marca di Camerino, a seguito del quale i soggetti interessati, anche avvalendosi di CAA riconosciuti, presentano domanda unica su SIAR, sottoscritta con firma digitale (utilizzare Carta Raffaello o altra carta servizi abilitata) entro le ore 13 del 26/1/2021 e del 29/9/2022 (termine così prorogato con DDS 468 del 28/6/2022), allegando, pena decadenza della domanda:

  • dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante: atto di nomina del responsabile unico del procedimento (RUP); importo IVA per lavori, forniture, spese tecniche non recuperabile (evidenziare base giuridica di riferimento); atti autorizzativi rilasciati e/o richiesti ed Autorità preposte che li ha emessi;
  • dichiarazione attestante che intervento si dovrà realizzare in zona sottoposta a vincolo (zona SIC o ZPS, vincolo paesaggistico o imposto da Soprintendenza beni architettonici, Parco) con conseguente richiesta di parere ad Amministrazioni competenti per “deroga al requisito di cantierabilità del progetto” (parere da inviare entro 90 giorni da presentazione domanda, pena inammissibilità degli investimenti);
  • documentazione attestante possesso dei criteri di priorità dichiarati in domanda (in particolare relazione attestante “come progetto integri o attivi progettualità finanziate da altri fondi che concorrono allo sviluppo di APQ);
  • cronoprogramma dei lavori;
  • nel caso di soggetti di diritto pubblico:
  1. relazione tecnica di investimento strutturale, timbrata e firmata da progettista, in cui descritto stato di fatto ed interventi/opere da realizzare corrispondenti a quelle approvate da Amministrazione;
  2. computo metrico estimativo (CME) completo dei codici di riferimento delle voci di spesa redatto in base a Prezziario regionale lavori pubblici vigente al momento di invio domanda. In caso di lavori speciali non previsti nel Prezziario, allegare analisi dei prezzi. In caso di beni (arredi ed attrezzature) non compresi nel Prezziario, fare riferimento al Codice dei contratti pubblici. In caso di fabbricati finanziabili in parte, CME riguarda solo superfici ammesse a finanziamento, mentre per costi comuni (v. tetto, fondamenta) suddivisi per quota parte in ragione di specifica destinazione (applicare millesimi di volume);
  3. disegni progettuali corrispondenti a quelli approvati da Amministrazione, timbrati e firmati dal tecnico progettista, debitamente quotati, attestanti stato attuale e di progetto, redatti con riferimento a voci di CME ed in scala tale da consentire identificazione dei lavori da eseguire, recanti dimostrazione grafica del calcolo dei millesimi in caso di frazionamento parziale;
  4. quadro economico contenente importo complessivo delle opere da appaltare e relative somme a disposizione di Amministrazione;
  5. atto di approvazione del progetto esecutivo con relativo codice CUP;
  6. check list sottoscritta dal RUP attestante rispetto normativa su appalti;
  7. documentazione fotografica dello stato dei luoghi (specie per opere edili non più visibili ed ispezionabili dopo loro esecuzione, pena inammissibilità di investimento);
  8. in caso di domanda che prevede accordo tra Enti pubblici: atto di concessione; copia delibera attestante impegno a restituire somme percepite in caso di revoca di aiuto o di mancato rinnovo della concessione per il periodo di vincolo prescritto dal bando;
  9. in caso richiedente non sia proprietario o in caso di proprietà indivisa di immobile: dichiarazione sostitutiva notorietà di proprietario o comproprietario attestaste autorizzazione ad investimento ed alla riscossione del relativo contributo
  • nel caso di soggetti di diritto privato, oltre ai documenti di cui alle precedenti lettere a), b), c), g):
  1. dichiarazione contenente riferimenti (data e protocollo) relativi a titoli abilitativi (permesso a costruire, SCIA, CILA, CIL), rilasciati o presentati al Comune, fermo restando che permesso a costruire può essere inviato entro 90 giorni da scadenza bando;
  2. relazione tecnico economica, timbrata e firmata da tecnico competente in materia e dal richiedente, contenente motivi della scelta del preventivo non inferiore o, nel caso di investimenti specializzati, impossibilità di reperire pluralità di preventivi;
  3. 3 preventivi dettagliati di spesa (di cui 1 prescelto e 2 di raffronto) per singolo macchinario od impianto non compreso nel Prezziario regionale, aventi stesse caratteristiche tecniche, datati e firmati da ditte in concorrenza tra loro. In caso di completamento od implementazione di impianti esistenti consentito utilizzo di unico preventivo;
  4. dichiarazione degli importi IVA per le varie forniture e spese tecniche non ricuperabili, specificando base giuridica attestante non recuperabilità di IVA;
  5. copia dello statuto

Le relazioni tecniche degli investimenti debbono sottoscritte da tecnici iscritti ad Ordini/Collegi di riferimento, mentre CME e disegni progettuali inviati tramite SIAR in formato di foglio elettronico editabile PDF

Servizio esegue entro 10 giorni verifica di ricevibilità, escludendo domande presentate oltre termini fissati o non sottoscritte dal legale rappresentante o prive di sottoscrizione

Domanda di aiuto ed eventuali documenti giustificativi forniti dal richiedente possono essere corretti ed adeguati in ogni momento (senza però mai aumentare punteggio di graduatoria), se rilevati errori palesi riconosciuti dal Servizio, in quanto effettuati in buona fede e facilmente individuabili al controllo (v. errori materiali o incompleta compilazione di domanda ed allegati, informazioni contraddittorie od incongruenti tra domanda ed allegati). Non sono considerati errori palesi: mancata od errata indicazione degli interventi; mancata o errata documentazione ritenuta essenziale per requisiti di accesso e priorità

Se richiedente decide di non volere interagire direttamente con Servizio delega altro soggetto, previo invio di specifica comunicazione con firma autenticata (allegare documento di identità in corso di validità), contenente: dati del soggetto che ha accettato delega, attività delegata, durata di delega (in genere fino a conclusione della “trattazione della pratica”)

Se dopo invio domanda intervenute modifiche nei dati riportati in essa o negli allegati queste vanno comunicate a Servizio che le esamina se ritenute importanti ai fini dell’ammissibilità della domanda o definizione della graduatoria

Ogni comunicazione con Servizio attuata tramite PEC

Servizio, tramite Commissione di valutazione, esegue entro 120 giorni (fermo restando possibilità di sospensione dei termini per 1 sola volta e per non oltre 30 giorni per acquisizione di informazioni o certificazioni non in possesso di Amministrazioni pubbliche presso richiedente che deve fornirle entro termine fissato nella richiesta, “pena mancato esame della medesima”) istruttoria tramite controlli amministrativi su tutte le domande, anche tenendo conto dei risultati di verifiche effettuate da altri Servizi ed incrociando dati con altre Misure di PSR o con altri regimi di aiuto, al fine di verificare:

  • elementi anagrafici e catastali della domanda;
  • spesa imputabile ad operazioni finanziate dal bando;
  • funzionalità della spesa al raggiungimento degli obiettivi progettuali, sua pertinenza, congruità e necessità ai fini di esecuzione dell’intervento, nonché sua conformità ai principi di sana gestione finanziaria in termini di efficienza ed economicità;
  • congruità dei prezzi relativi ai singoli investimenti proposti, valutati in base a CME (redatto secondo il Prezziario regionale dei lavori pubblici), o all’analisi dei prezzi per voci di spesa non compresi nel Prezziario, o al confronto tra 3 preventivi di spesa rilasciati da soggetti diversi in concorrenza tra loro

Servizio, in sede di istruttoria, può eseguire visite aziendali per accertare: rispondenza di quanto dichiarato in domanda; fattibilità di interventi proposti; loro conformità ad obiettivi della Misura; situazione preesistente; altre situazioni in grado di fornire informazioni utili a determinare l’ammissibilità dell’investimento.

Servizio, a conclusione dell’istruttoria, comunica inammissibilità (totale o parziale) della domanda ad interessato, specificando:  punteggio assegnato; investimenti ammessi e non ammessi; contributo concedibile; termine per presentare memorie scritte (entro 10 giorni) alla Commissione di valutazione per il riesame, che decide nel merito entro 20 giorni (comunque prima di pubblicazione della graduatoria). Se mantenuto giudizio di inammissibilità,  soggetto può presentare ricorso entro 60 giorni da notifica della comunicazione al TAR o entro 120 giorni al Capo dello Stato

A conclusione dell’istruttoria, Servizio redige graduatoria, tenendo conto delle seguenti priorità dichiarate dal richiedente al momento di invio della domanda (Nessuna priorità assegnata in sede di istruttoria):

  1. qualità del progetto in relazione alla sua coerenza con i fabbisogni individuati e la strategia dell’area interna di riferimento (Peso 50%): 1 punto se rilevata una elevata coerenza che integri o attivi progettualità finanziate da tutti gli altri fondi che concorrono allo sviluppo di APQ; 0,5 punti se rilevata una media coerenza che integri o attivi progettualità finanziate da almeno 2 fondi che concorrono allo sviluppo di APQ
  2. investimenti realizzati nelle aree protette o nelle aree Natura 2000 (Peso 20%): 1 punto se investimenti realizzati nelle aree protette; 0,5 punti se investimenti realizzati nelle aree Natura 2000
  3. investimenti realizzati nelle aree D, C3, C2 (Peso 20%): 1 punto per investimenti realizzati nelle aree D; 0,8 punti se investimenti realizzati nelle aree C3; 0,4 punti se investimenti realizzati nelle aree C2
  4. interventi localizzati nelle aree vincolate ai sensi del Lgs. 42/04(Peso 10%): 1 punto per interventi localizzati nelle aree vincolate ai sensi di Art. 136 del D.Lgs. 42/04(Bellezze naturali vincolate); 0,5 punti se interventi localizzati nelle aree vincolate ai sensi di Art. 142 di D.Lgs. 42/04

Sono ammesse in graduatoria solo domande che conseguono almeno 0,20 punti. A parità di punteggio si procede a sorteggio

Graduatoria approvata con decreto del Dirigente Servizio, pubblicata sul sito www.norme.marche.it e comunicata ai soggetti ammessi ma non finanziati per carenza di risorse, affinché possano presentare ricorso entro 60 giorni da comunicazione al TAR o entro 120 giorni al Capo di Stato.

Beneficiari in sede di realizzazione del progetto possono presentare tramite SIAR:

  • variante (1) al progetto approvato (oltre quella per eventuale cambio di beneficiario) riguardante:
  1. modifiche tecniche sostanziali di investimenti approvati;
  2. modifiche alla tipologia di investimenti approvati;
  3. cambio di sede di investimento (cambio di particella in cui ricade investimento) se non determinato da cause di forza maggiore;
  4. modifiche al quadro economico, salvo diversa suddivisione della spesa tra singole voci omogenee
  5. cambio di beneficiario o del legale rappresentante, consentito in casi eccezionali (v. gravi dissesti finanziari, trasformazione di ragione sociale), purché subentrante si impegna a: non modificare condizioni per cui concesso aiuto (v. punteggio di graduatoria); realizzare investimenti; rispettare condizioni ed impegni riportati in nulla osta di concessione aiuto (compreso vincolo 5 anni dopo conclusione piano aziendale); sostenere direttamente onere finanziario di investimento (fatture intestate a suo nome e da lui pagate, salvo caso di decesso o inabilità duratura di beneficiario per cui consentito invio documentazione intestata ad erede legittimo o cedente inabile); stipulare, in caso di anticipo, appendice di subentro di polizza fideiussoria

Variante presentata solo tramite SIAR almeno 60 giorni prima di invio del rendiconto, allegando:

  1. relazione (sottoscritta digitalmente da tecnico progettista o direttore lavori) in cui evidenziare: natura e motivi di variante;
  2. prospetto riepilogativo delle voci soggette a variante che consente di effettuare collegamento con situazione del progetto approvato;
  3. quadro di confronto tra situazione iniziale e quella a seguito di variante;
  4. eventuali disegni progettuali relativi ad opere oggetto di variante, redatti in scala tale da consentirne esatta individuazione e recanti riferimenti alle voci di CME;
  5. CME analitico di variante redatto seguendo stesso schema riportato in precedenza. Disegni e CME presentati in formato PDF editabile non modificabile, timbrati e firmati da tecnico progettista e corrispondenti a quelli approvati dal Comune;
  6. quadro economico di variante contenente importo complessivo delle opere da realizzare e somma a disposizione di Amministrazione
  7. dichiarazione sostitutiva di notorietà indicante estremi di: atto di approvazione di variante; eventuali atti autorizzativi richiesti o rilasciati da Autorità competente

Variante sempre ritirata, salvo che sia stato comunicato a beneficiario esistenza di inadempienze, od intenzione di svolgere controlli in loco

Servizio esegue istruttoria, entro 45 giorni, anche mediante sopralluoghi, al fine di valutare che:

  1. nuova articolazione della spesa non alteri finalità originaria di progetto;
  2. variante non comporti aumento del contributo concesso (eventuali maggiori spese sempre a carico di richiedente, mentre in caso di riduzione investimenti contributo ridotto in proporzione);
  3. non modificate condizioni di accesso e priorità assegnate con uscita di domanda da graduatoria finanziabile

Servizio decide su ammissibilità o inammissibilità, totale o parziale, di variante (in questo caso notificare ad interessato le motivazioni ed i termini per presentare memorie scritte alla Commissione di valutazione per il riesame

Variante realizzata in modo difforme da quanto approvato corrisponde a variante non approvata

  • “modifiche progettuali non sostanziali”, cioè soluzioni tecniche migliorative, trasformazioni di dettaglio che “non alterano finalità, natura, funzione e tipologia di operazione”, la cui valutazione è attuata direttamente al momento di accertamento finale con spese a carico di beneficiario in caso di esito negativo
  • domanda di anticipo, pari a 50% (45% in caso di non espletamento procedure di gara) del contributo concesso, corredata da:
  1. per beneficiari pubblici:
  • atto di impegno di organo giuridico decisionale di Ente;
  • sottoscrizione dichiarazione di impegno (Modello AGEA);
  • dichiarazione sostitutiva di notorietà contenente estremi di: atto di affidamento dei lavori/forniture; contratto di appalto; verbale di consegna ed inizio lavori;
  1. per altri beneficiari:
  • garanzia fideiussoria stipulata con Istituto di credito o società assicurativa su modulistica AGEA, pari a 100% di anticipo richiesto, avente validità fino a: liquidazione del saldo finale; autorizzazione di svincolo da parte di Amministrazione competente;
  • dichiarazione di notorietà attestante di non essere destinatario di misure di prevenzione personale, né di condanne (con sentenza definitiva o meno) per delitti di criminalità organizzata;
  • in caso di contributo superiore a 25.000 €: dichiarazione sostitutiva notorietà attestante assenso ad eseguire controlli antimafia

Servizio istruisce domanda entro 30 giorni. In caso di decadenza di aiuto si procede al recupero di anticipo maggiorato degli interessi maturati

  • domanda di saldo, entro 24 mesi da notifica finanziamento, allegando seguente documentazione in formato digitale PDF non modificabile:
  1. per beneficiari pubblici:
  • elaborati tecnico contabili di fine lavori, timbrati e firmati da Direttore lavori, RUP, impresa esecutrice od eventuale collaudatore, corrispondenti a quelli approvati da Amministrazione comunale, comprensivi di:
    • relazione sul conto finale in cui descritto andamento dei lavori fino a loro conclusione;
    • documentazione fotografica attestante stato finale dei luoghi, nonché opere non più visibili ed ispezionabili dopo loro realizzazione (v. sottofondi, demolizioni, drenaggi);
    • contabilità finale dei lavori (stato finale, registro di contabilità, libretto delle misure) completa dei codici di riferimento delle voci di spesa e redatta in forma analitica sulla base del Prezziario regionale dei lavori pubblici vigente al momento di invio della domanda. In caso di lavori non previsti nel Prezziario, allegare analisi dei prezzi. In caso di fabbricati finanziabili in parte, contabilità riguarda solo superfici ammesse a finanziamento, mentre per costi comuni (v. tetto, fondamenta) suddivisi per quota parte in base a ripartizione delle superfici per specifica destinazione (millesimi);
    • certificato di ultimazione dei lavori, contenente informazioni su stato delle opere realizzate, attestante che queste sono “perfettamente agili e finite”;
    • certificato di regolare esecuzione attestante conformità contrattuale delle opere realizzate
  • check list di autovalutazione (Modello AGEA) compilata dal RUP contenente indicazioni sulle modalità seguite per gestione gare ed affidamenti;
  • dichiarazione sostitutiva di notorietà sottoscritta dal RUP attestante che: opere e/o acquisti non beneficiato di altri finanziamenti pubblici; opere finanziate sono completate; forniture e lavori riportati nei documenti giustificativi rientrano tra quelli ammessi dalla Misura 7.6.a; opere realizzate nel rispetto delle norme vigenti e delle prescrizioni impartite da Autorità competenti in materia di vincoli idrogeologici, urbanistico edilizi, ambientali, paesaggistici;
  • fatture e relativi documenti di trasporto (DDT) intestate al beneficiario e recanti: dettaglio dei lavori svolti; codice ID domanda; Sottomisura di riferimento;
  • dichiarazione sostituiva di atto notorio del responsabile della tenuta della contabilità fiscale contenente estremi (almeno numero, data e soggetto emittente) delle fatture rendicontate ed attestante loro corrispondenza con quelle presenti nel Sistema di interscambio (SdI);
  • buste paga del personale incaricato della progettazione e/o direzione di lavori, con relativo modello di versamento di oneri e contributi;
  • copia documenti contabili dei pagamenti effettuati, quali: bonifici/riba, eseguiti tramite banca o posta, con riferimento a fattura pagata (in caso di home banking, allegare stampa di operazione, attestante data, numero e causale di transazione eseguita); deleghe F24 relative ai contributi previdenziali, ritenute fiscali, oneri sociali, corredate da ricevuta di Agenzia delle Entrate attestante il loro pagamento
  1. per altri beneficiari:
  • dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante: che opere e/o acquisti non hanno beneficiato di altri contributi pubblici; data e protocollo dei titoli abilitativi rilasciati e/o presentati al Comune (permesso di costruire, SCIA, CILA, CIL) se non inviati in precedenza; estremi di agibilità rilasciata dal Comune ed assenza di notifiche contenenti ordine motivato di non eseguire intervento; estremi di comunicazione al Comune di inizio e fine dei lavori; data e protocollo di invio di SCIA per esercizio di attività alla Camera di Commercio, evidenziando codice ATECO prescelto;
  • dichiarazione sostitutiva di notorietà del fornitore attestante che dotazioni strumentali sono nuove di fabbrica, prive di pezzi usati e di patto di riservato dominio o di altri gravami;
  • dichiarazione sostitutiva di notorietà del Direttore dei lavori (solo per opere edili) attestante completamento delle opere finanziate e che le voci riportate nei documenti giustificativi riguardano progetto finanziato;
  • dichiarazione asseverata di tecnico attestante che le opere sono realizzate nel rispetto di tutte le norme antincendio, sicurezza nei luoghi di lavoro, sismico;
  • copia della contabilità dei lavori corrispondente ad importo richiesto, redatta in base al Prezziario regionale opere pubbliche vigente al momento di invio domanda, comprendente: libretto delle misure, registro di contabilità e computo metrico consuntivo firmato dal Direttore dei lavori; documentazione fotografica di raffronto da più punti di osservazione. In caso di interventi riguardanti fabbricati finanziabili in parte: stato finale dovrà riguardare solo superfici ammesse a finanziamento, mentre eventuali costi comuni (v. tetto, fondamenta) riportati solo per quota parte “in ragione della ripartizione della superficie per specifica destinazione (millesimi);
  • disegni progettuali se non inviati in precedenza o se intervenute varianti edilizie;
  • documentazione fotografica prima e dopo intervento in caso di recupero/restauro di infissi o di restauro di arredi di antiquariato esistenti;
  • fatture e relativi documenti di trasporto (DDT) intestate al beneficiario e recanti: dettaglio dei lavori svolti; codice ID domanda; Sottomisura di riferimento;
  • dichiarazione sostitutiva notorietà del responsabile della tenuta della contabilità fiscale contenente estremi (almeno numero, data e soggetto emittente) delle fatture rendicontate ed attestante loro corrispondenza con quelle presenti nel Sistema di interscambio (SdI);
  • copia del registro IVA sottoscritta dal beneficiario o delegato alla tenuta dei registri, in cui evidenziate fatture rendicontate;
  • documentazione fotografica dello stato finale e dei lavori non più visibili ed ispezionabili dopo loro realizzazione (v. demolizione di edifici oggetto di ristrutturazione, drenaggi);
  • copia delle contabili dei pagamenti effettuati, quali: bonifici/riba, eseguiti tramite banca o posta, con riferimento a fattura pagata (in caso di home banking, allegare stampa di operazione, attestante data, numero e causale di transazione eseguita);
  • in caso di contributo superiore a 25.000 €: dichiarazione di assenso ad eseguire controlli antimafia;
  • dichiarazione sostitutiva notorietà attestante di non essere persona destinataria di misure di prevenzione personale o di condanne (con sentenza definitiva o meno) per delitti di criminalità organizzata

Servizio procede a liquidare il saldo, dopo aver eseguito, entro 75 giorni da invio domanda, un sopralluogo aziendale, volto ad accertare:

  1. raggiungimento degli obiettivi indicati nel progetto;
  2. effettiva realizzazione di investimenti previsti e rendicontati;
  3. rispetto dei vincoli e prescrizioni previsti nel bando;
  4. regolare esecuzione delle opere ed acquisti previsti nel progetto;
  5. mantenimento delle condizioni di accesso e priorità assegnate in modo da non uscire dalle domande finanziate in graduatoria;
  6. adeguata pubblicità fornita al finanziamento pubblico

Eventuali economie di spesa realizzate a seguito di esecuzione lavori non richiedono alcuna comunicazione preventiva a Servizio. In caso di parziale realizzazione del progetto approvato, occorre verificare funzionalità delle opere realizzate. Se rilevato che lavori non costituiscono un lotto funzionale, si ha decadenza del lotto in questione. Se invece riconosciuta funzionalità di investimento, si ammettono le spese sostenute, eseguendo eventuali compensazioni con anticipo versato. Se iniziativa realizzata nella sua totalità, ma con spesa rendicontata inferiore, contributo rideterminato e somme non impiegate costituiscono economie.

Pagamento di saldo eseguito solo dopo che P.F. Controlli relativi a Fondi comunitari eseguito controlli in loco a campione

Beneficiario deve. pena perdita del contributo e recupero di importi già versati:

  1. realizzare e rendicontare investimenti, entro 24 mesi dalla notifica concessione di aiuto. Ammesse 2 proroghe di 6 mesi ognuna (Servizio con DDS 409 del 31/5/2022 concesso ulteriore proroga di 3 mesi per investimenti nell’area interna Basso Pesarese ed Anconetano), a seguito di richiesta del beneficiario, corredata da:
  • relazione attestante: motivi del ritardo; misure da adottare per concludere investimenti nei tempi previsti da proroga; nuovo crono programma dei lavori;
  • appendice di polizza fideiussoria, nel caso di anticipo erogato, in cui riportata nuova scadenza per ultimazione dei lavori;
  1. realizzare investimenti in modo conforme a finalità della Misura ed al progetto approvato;
  2. rispettare normativa su appalti;
  3. garantire destinazione d’uso di investimenti realizzati per almeno 10 anni dalla data del decreto di saldo per investimenti immobili (5 anni per investimenti mobili);
  4. non alienare per almeno 5 anni dalla data del decreto di saldo beni acquistati o ristrutturati con contributi pubblici;
  5. conservare a disposizione di Servizio, Commissione Europea, tecnici incaricati dei controlli documentazione di spesa per almeno 5 anni dalla liquidazione del saldo;
  6. consentire in ogni momento e senza restrizioni accesso ad azienda ed ai documenti (compresa consultazione di SdI) ai soggetti incaricati dei controlli;
  7. restituire subito somme eventualmente percepite in eccesso, o sanzioni amministrative applicate;
  8. dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico UE tramite collocazione in luogo ben visibile dal pubblico del seguente  materiale (da conservare per almeno 5 anni da data domanda di pagamento):
    • poster (formato A3) attestante sostegno finanziario UE, se contributo superiore a 10.000 €
    • targa informativa contenente informazioni sul progetto e sostegno finanziario di UE, Stato italiano, Regione Marche se contributo superiore a 50.000 €
    • cartellone temporaneo di “dimensioni rilevanti” per investimenti con contributo di oltre 500.000 € o riguardanti infrastrutture o costruzioni
    • targa informativa (adesivo in caso di beni mobili) o cartellone pubblicitario permanente di notevoli dimensioni da installare entro data di invio domanda di saldo (comunque entro 3 mesi da completamento delle operazioni), in caso di contributo superiore a 500.000 €, in  cui riportare: informazioni su progetto (nome, obiettivo, descrizione) su non oltre 25% dello spazio; emblema di UE, Stato italiano, Regione
    • sito web di azienda, dove riportare: breve descrizione di operazione (evidenziare finalità, risultati, sostegno finanziario UE)

In caso di esito negativo di istruttoria di variante o di saldo, beneficiario può presentare entro 10 giorni memorie scritte a Commissione valutazione di riesame, che le valuta entro 15 giorni. Se decisione permane negativa, beneficiario può presentare ricorso a TAR entro 60 giorni da notifica, o a Capo dello Stato entro 120 giorni

Entità aiuto:

Per la suddetta Sottomisura sono stati stanziati: 19.026.900 € a favore dei GAL; 704.121,86 € a favore di APQ area Appennino Basso Pesarese ed Anconetano; 320.000 € a favore di APQ area interna Alto Maceratese (10% di tali risorse destinate a Fondo riserva per far fronte ad eventuali ricorsi amministrativi e giurisdizionali)

Contributo in conto capitale fino ad un massimo di 300.000 €/beneficiario pari al 80% delle spese effettivamente sostenute e rendicontate per gli interventi di cui alle lettere a) e b) ed al 70% per gli interventi di cui alle lettere c), d), f) riportate in premessa (Contributo maggiorato di 10% per gli interventi ricadenti nelle aree sisma 2016 per interventi di cui alle lettere b) e c) relative a:

  1. studio di fattibilità di nuovi percorsi tematici, comunque non oltre 20% del costo complessivo di investimento
  2. lavori necessari per realizzare percorsi tematici e ricostituzione di tracciati, compresa relativa segnaletica
  3. interventi strutturali di recupero, restauro e riqualificazione del patrimonio culturale, compresi impianti, allestimenti ed attrezzature, nonché eventuali aree verdi di pertinenza necessarie a valorizzare tale patrimonio
  4. realizzazione di materiale informativo relativo agli itinerari tematici
  5. interventi necessari alla creazione di ecomusei
  6. spese generali per onorari di tecnici iscritti agli Ordini/Collegi di specifica competenza, impegnati nella redazione del progetto, tenuta contabilità, direzione e collaudo dei lavori, fino a 10% delle spese ammissibili per gli investimenti strutturali (al netto IVA), comunque mai superiore ai limiti previsti nel Prezziario regionale approvato con DGR 1138 del 27/9/2021, purché rispettato codice degli appalti ed allegato prospetto da cui si evince modalità di calcolo delle suddette spese (utilizzare schede vigenti presso ordini professionali di ingegneri ed architetti). Ammesse spese tecniche rendicontate da società di servizi qualora:
  • società ha tra gli scopi statutari quello di progettazione e consulenza;
  • libero professionista incaricato (come dipendente o collaboratore) dei lavori iscritto ad ordine professionale;
  • fattura emessa da società riporta nome del professionista che ha svolto la prestazione professionale

GAL possono altresì ammettere spese per:

  1. attività di sensibilizzazione e consultazioni pubbliche volte ad elaborare piani di gestione per l’attuazione di Accordi di fiume
  2. attività di supporto e consulenza per l’elaborazione di piani di attuazione degli Accordi di fiume
  3. interventi di miglioramento per l’accessibilità dei percorsi
  4. informazione e sensibilizzazione relativa ad itinerari tematici individuali (v. realizzazione o aggiornamento di siti web; realizzazione di materiale informativo e divulgativo; organizzazione di iniziative, seminari, incontri, eventi)
  5. consulenze specialistiche volte a realizzare audioguide

Sono ammesse spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di invio domanda, salvo spese propedeutiche per presentazione della domanda relative ad onorari di professionisti e consulenti, comunque non oltre 12 mesi precedenti invio domanda. Eleggibilità della spesa attestata da:

  • in caso di investimenti fissi soggetti al rilascio di titoli abilitativi: data di dichiarazione inizio dei lavori inviata al Comune o da data indicata nella dichiarazione sostitutiva di notorietà di tecnico progettista o Direttore dei lavori (Per Enti pubblici da data di inizio lavori risultante dal verbale di consegna dei lavori);
  • in caso di opere per cui non richiesti titoli abilitativi: data del verbale di avvio dei lavori o data indicata nella dichiarazione sostitutiva di notorietà del tecnico progettista o del Direttore dei lavori;
  • in caso di acquisto di attrezzature, strumenti, arredi: data riportata nei documenti di trasporto (Per Ente pubblico da data di determina a contrarre acquisto);
  • in caso di onorari per prestazioni immateriali: data di fattura e del relativo pagamento (Per Enti pubblici da data di affidamento dell’incarico)

Spese non ammissibili riguardano:

  • pagamenti non transitati nel conto corrente bancario/postale intestato al beneficiario e presente nel fascicolo aziendale al momento di invio domanda pagamento
  • fatture in cui non riportato: dettaglio dei lavori (per macchine ed attrezzature: numero di telaio o matricola); codice ID domanda; Sottomisura di riferimento
  • acquisto di terreni e fabbricati
  • IVA (se recuperabile), altre imposte, oneri e tasse
  • interessi passivi, spese bancarie e legali
  • spese tecniche per la compilazione della domanda
  • spese non riconducibili al Prezziario regionale in materia di lavori pubblici vigente al momento di invio della domanda, fermo restando l’esecuzione di analisi dei prezzi se necessarie
  • investimenti per cui effettuati pagamenti (in forma di caparra o di anticipo) prima di invio della domanda
  • investimenti realizzati fuori dal territorio dell’area GAL o dall’area di APQ
  • investimenti di tipologia diversa da quelli riportati sopra
  • investimenti che beneficiano di altri contributi pubblici erogati a qualunque titolo da UE, Stato, Regione