PSR E IMPEGNI SILVOCOLTURALI

PSR E IMPEGNI SILVOCOLTURALI (Reg. 1305/13; del. Consiglio 21/5/15 Mis. 15.1) (psr37)

Beneficiari:

Proprietari, possessori e/o titolari pubblici/privati della gestione di superfici forestali, altri soggetti ed Enti di diritto pubblico/privato, Associazioni  di soggetti di cui sopra, Comuni o soggetti di diritto privato nel caso di foreste demaniali, che intendono effettuare interventi in ambiente forestale, tramite:

  1. azioni silvocolturali volte ad eliminare specie arboree ed arbustive alloctone e invasive (come Ailanto e Robinia) con densità di almeno 30 piante/Ha. Intervento da ripetersi ogni anno per i 5 anni di impegno
  2. utilizzo tecniche di gestione forestale sostenibili ed a basso impatto, al fine di garantire tutela del suolo e delle risorse idriche,
  3. creazione aree di riserva non soggette a taglio, entro appezzamenti forestali oggetto di utilizzo aventi superficie minima di 1 Ha. accorpato

purché:

  • interventi finalizzati a:
  • contrastare diffusione in aree forestali di specie arboree alloctone invasive individuate dalla normativa  UE e regionale di settore (LR 6/05)
  • incentivare tecniche di utilizzo a basso impatto, diverse dalle pratiche silvocolturali ordinarie, in grado di favorire una più rapida affermazione di nuovi individui e quindi una più efficace immobilizzazione di anidride carbonica
  • mantenere biodiversità biologica in aree forestali, favorendo negli anni successivi la ricolonizzazione di specie animali
  • superfici di aiuto ricadenti in accordo agro ambientale di area approvato dalla Regione
  • superficie minima oggetto di domanda pari a 1 Ha. accorpato
  • in caso di interventi da parte di soggetti pubblici/privati gestori di superfici forestali di oltre 80 Ha., esistenza di un piano di gestione forestale, o strumento equivalente
  • presentato progetto collettivo di intervento silvocolturale, in cui evidenziare la tipologia di azioni da attuare in area oggetto di intervento
  • in caso di azione volta ad eliminare le specie autoctone (lettera a) riportare in domanda iniziale tutte le aree oggetto di impegno nei 5 anni (comprese quelle delle azioni di cui alle lettere b e c)
  • riconosciuti solo impegni superiori ai requisiti obbligatori previsti dalla normativa nazionale o regionale in materia forestale (in particolare Prescrizioni di massima e di polizia forestale)

Iter procedurale:

Regione emana bandi ad evidenza pubblica, a seguito dei quali i soggetti interessati presentano domanda.

Regione esegue istruttoria delle domande pervenute, accertando che ricadono nell’ambito di un accordo agro ambientale di area approvato, e redige graduatoria tenendo contro delle seguenti priorità:

  • interventi ricadenti, in tutto o in parte, all’interno di aree naturali protette nazionali o regionali, o aree Natura 2000

Entità aiuto:

Contributo annuale per 5 anni per eliminazione di specie invasive, pari a  200 €/anno/Ha. Riconosciuti costi di abbattimento, depezzamento e asportazione di materiale legnoso abbattuto, o esecuzione di “cercinatura” dei fusti e taglio dei ricacci o polloni radicali negli anni successivi, nonché spese tecniche di intervento.

Contributo “una tantum” pari a:

  • 200 €/Ha per utilizzo di tecniche a basso impatto. Riconosciuti costi per impiego animali da soma, cavalli di ferro, conalette, gru a carico,  teleferiche o altri sistemi con fune aerea in percorsi di esbosco obbligatori prestabili, comprese spese tecniche per individuazione di tali percorsi. Contributo erogato per le superfici autorizzate al taglio
  • 120 €/Ha per creazione aree di riserva al taglio. Riconosciuti costi di individuazione, georeferenziazione, delimitazione e marcatura delle piante da escludere dal taglio, nonché il mancato reddito dovuto alla non commercializzazione del materiale legnoso. Contributo erogato in base alla  superficie autorizzata al taglio, tenendo conto rilascio di:
  • fasce di rispetto non utilizzate di 10 m. lungo impluvi e con superficie di almeno 400 mq/Ha
  • gruppi di piante non utilizzate, aventi superficie minima di 400 mq/Ha all’interno di aree oggetto di intervento di utilizzo di fine turno

Su stessa superficie ammessa esecuzione di più interventi di cui alle lettere a, b, c, comunque sempre entro contributo massimo di 200 €/Ha/anno