PSR E BIODIVERSITA’ VEGETALE ASSAM

PSR E BIODIVERSITA’ VEGETALE ASSAM (Reg. 1305/13; D.A. 12/3/18 Misura 10.2; D.G.R. 21/2/22; D.D.S. 22/2/22) (psr57)

Soggetti interessati:

Servizio Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale (Servizio), CREA Unità di ricerca per orticoltura di Monsampolo del Tronto (CREA), Università Politecnica delle Marche (UNIVPM), agricoltori custodi o coltivatori impegnati nella tutela delle risorse genetiche animali e vegetali

Agenzia Servizi nel Settore Agroalimentare Marche (ASSAM), quale Organismo gestore della LR 12/03, purché al momento di invio della domanda:

  • iscritta all’anagrafe delle aziende agricole con fascicolo aziendale aggiornato validato;
  • iscritta nel Registro delle imprese di Camera di Commercio ;
  • avente almeno 1 sede operativa nelle Marche;
  • dotata di personale qualificato e di mezzi tecnici idonei al raggiungimento degli obiettivi di risultato

Iter procedurale:

Giunta Regionale con DGR 145 del 21/2/2022 e Servizio con DDS 119 del 22/2/2022 ha approvato un bando riservato ad ASSAM, affinché presenti su SIAR entro 5/3/2022, con firma digitale (utilizzare carta Raffaello o altra carta dei servizi abilitata) del legale rappresentante, domanda di affidamento attività di “raccolta, caratterizzazione, catalogazione, conservazione del materiale genetico regionale“, allegando:

  • relazione tecnica attestante: funzionalità del progetto al raggiungimento degli obiettivi della Misura; legame esistente tra le singole operazioni intraprese e gli obiettivi in questione;
  • descrizione dell’iniziativa progettuale articolata nei seguenti elementi:
  • descrizione del soggetto affidatario, specificandone: competenze ed esperienze acquisite in relazione al progetto da attuare; possesso dei requisiti di accesso;
  • proposta progettuale conforme al programma anno 2022 per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano approvato con DGR 13 del 24/1/2022, comprendente:
  • sua sintesi, evidenziando obiettivi attività di sostegno per conservazione, uso e sviluppo sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura, risultati attesi riguardanti le seguenti azioni:
  1. raccolta, conservazione, caratterizzazione, catalogazione ed utilizzo delle risorse genetiche, attraverso:
    1. attività tecnica di istruttoria delle domande di iscrizione al Repertorio Regionale (RR);
    2. supporto a Commissioni tecnico scientifiche per settore vegetale ed animale e prosecuzione di incontri per iscrizione di nuove accessioni al RR con risoluzione delle principali problematiche rilevate;
  • eventuale presentazione di schede per successiva iscrizione al Registro nazionale delle varietà da conservare di specie agrarie di alcune accessioni presenti in RR, previo accordo con diversi agricoltori custodi e coltivatori;
  1. indagini biomorfologiche ed agronomiche del materiale erbaceo ed arboreo presente in Banca del germoplasma di CREA e nei campi catalogo delle aziende agrarie di ASSAM e di UNIVPM per iscrizione al RR;
  2. revisione ed aggiornamento delle schede relative ad accessioni iscritte in RR (in base allo stato di rischio di ogni accessione) e successivo inserimento nel portale di Anagrafe nazionale;
  3. completamento ed aggiornamento di report spècifici con la descrizione di: tutte le accessioni conservate presso Banca del germoplasma di CREA e nei campi catalogo delle aziende agrarie di ASSAM e di UNIVPM;
  • riorganizzazione elenco di agricoltori custodi selezionati da ASSAM per coltivazione e conservazione di risorse genetiche iscritte in RR e per valorizzare biodiversità agraria delle Marche nell’ambito di rete;
  • supportare agricoltori custodi alla conservazione di risorse genetiche e proponendo loro strumenti di valorizzazione dei materiali conservati;
  1. realizzare attività volte al mantenimento delle accessioni presenti all’interno delle strutture deputate alla conservazione in situ, attività di approfondimento (anche mediante tecniche genetico molecolari) per caratterizzare accessioni presenti, rinnovare campi catalogo a seguito di revisioni dei materiali conservati ed a seguito di vetustà di alcune piante oramai in fase di senescenza;
  1. scambio di informazioni in materia di conservazione, raccolta ed utilizzo delle varietà locali, attraverso:
    1. collaborazione con Enti di ricerca e/o alcuni soggetti esterni per approfondimenti scientifici, storici, culturali in riferimento a varietà e razze iscritte o iscrivibili in RR;
    2. predisposizione di percorso scientifico di conoscenza e diffusione delle informazioni relative ad accessioni iscritte per settore animale con coinvolgimento di Associazioni e di altri soggetti attivi nel settore;
  2. informazione, diffusione e formazione sulla biodiversità agraria nelle Marche, attraverso:
    1. aggiornamento della pubblicazione “La biodiversità agraria nelle Marche” con inserimento di nuove accessioni iscritte nel RR a seguito attività delle Commissioni tecnico scientifiche nel 2021;
    2. divulgazione di varietà autoctone iscritte in RR, mediante seminari, partecipazione a fiere e mostre agroalimentari ed enogastronomiche, realizzazione, stampa e diffusione di pubblicazioni monografiche;
  • attività formative nelle scuole in materia di biodiversità agraria tramite: promozione e diffusione di video animati che parlano di biodiversità agraria per la formazione di insegnanti ed alunni con assegnazione di premio ai migliori progetti creativi realizzati; concorso “Biodiversità in cucina”, rivolto agli Istituti tecnici alberghieri regionali (pubblicazione di ricettario, manifestazione Tipicità, eventi organizzati da Istituti come progetto “erbe spontanee e biodiversità agraria”); coinvolgimento degli Istituti tecnici agrari per realizzare approfondimenti specifici e sperimentazioni su alcune varietà presenti in RR;
  1. organizzazione di eventi specifici in occasione Giornata nazionale della biodiversità (fissata per il 20/5/2022);
  2. implementazione del portale “Agricoltori custodi” delle varietà erbacee, dove approfondire: caratteristiche delle accessioni presenti in RR; realtà aziendali; territorio; itinerari della biodiversità; comunità del cibo interessate alla biodiversità agraria;
  3. diffusione del logo regionale “Picchio arcobaleno – biodiversità agraria Marche” nell’ambito degli agricoltori custodi e delle aziende che coltivano piante arboree od allevano animali iscritti in RR;
  • organizzazione della partecipazione ad eventi fieristici, workshop e corsi di formazione sul tema della biodiversità agraria animale e vegetale, in collaborazione con Enti locali (Comuni, Parchi, Associazioni dei Comuni);
  • modalità e mezzi tecnici con cui si intende conseguire risultati previsti dall’attività di sostegno per la conservazione, uso e sviluppo sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura);
  • elenco delle professionalità utilizzate per ogni intervento (specificare loro curriculum e rapporto di lavoro);
  • elenco delle eventuali convenzioni da attivare, specificando: loro oggetto; valore della spesa; tempi di realizzazione;
  • analisi dei costi preventivati per ogni intervento;
  • attività ed evoluzione comprendente: articolazione del progetto nelle sue fasi con descrizione delle attività previste; calendario delle attività; prodotti del progetto (descrivere e quantificare indicatori fisici di realizzazione);
  • obiettivi e risultati attesi da conseguire, evidenziando: loro collegamento con le azioni da svolgere; indicatori fisici di realizzazione degli interventi, tenendo conto di loro ricaduta nel tessuto economico e sociale della Regione (quali: numero di accessioni iscritte in RR; numero di agricoltori custodi di iscritti in Elenco regionale; numero di attività divulgative svolte, come formazione nelle scuole, concorsi, eventi, fiere; numero di visite ai siti web e social; numero di pubblicazioni divulgative e tecniche); dimostrazione dell’efficacia e fattibilità delle iniziative progettuali;
  • preventivo di spesa totale e per singola voce di spesa (per il personale, giustificato dal punto di vista quantitativo e qualitativo dal piano dei fabbisogni, descrivere costo orario di professionalità impiegata in relazione al contratto nazionale lavoratori del settore e ad ogni singola attività prevista; in caso di investimenti strutturali, costi calcolati in base al Prezziario regionale vigente al momento di invio della domanda; per lavori non previsti nel Prezziario allegare specifica analisi dei costi; per impianti ed attrezzature allegare 3 preventivi spesa forniti da ditte in concorrenza tra loro);
  • piano dei fabbisogni tramite cui fornita giustificazione quantitativa e qualitativa del personale da impiegare nel progetto;
  • check list di autovalutazione AGEA per ogni appalto che si intende attivare, in relazione ad importo del contributo richiesto (al netto di IVA), costituente base di gara per affidamento dei lavori, servizi, forniture

Domanda di aiuto può essere sempre corretta in caso di errori palesi riconosciuti da Servizio se beneficiario agito in buona fede ed errori facilmente identificabili (quali: errori materiali di compilazione della domanda ed allegati; incompleta compilazione di domanda ed allegati; informazioni contraddittorie tra domanda ed allegati). Non si considerano errori palesi: mancata od errata indicazione degli interventi oggetto di domanda; mancato invio della  documentazione prescritta; mancata o errata documentazione inerente condizioni di accesso o priorità. Correzione di errori palesi non può mai determinare un aumento del punteggio dichiarato in domanda

Richiedente dopo invio domanda comunica eventuali variazioni dei dati riportati nella domanda/allegati, specie se rilevanti per ammissibilità ed attribuzione dei punteggi di priorità

Servizio esamina domande ricevute verificandone: ricevibilità entro 10 giorni (cioè se presentate entro termini e con firma del legale rappresentante); ammissibilità entro 180 giorni (fermo restando possibilità di sospendere procedimento per 1 sola volta e per non oltre 30 giorni se necessario chiedere integrazioni o chiarimenti ad interessato, che deve inviarli entro 10 giorni, pena conclusione di questa con gli elementi a disposizione del Servizio) tramite controlli amministrativi riguardanti, in particolare, imputabilità, pertinenza e necessità della spesa per l’esecuzione del programma di lavoro, sua ragionevolezza e conformità ai principi di sana gestione finanziaria in termini di economicità, efficienza, congruità dei costi.

A conclusione di istruttoria domanda dichiarata inammissibile se: presentata oltre termine fissato; mancante dei documenti prescritti; progetto non conforme a PSR; assenza di fascicolo aziendale aggiornato; attività finanziata dal programma quadro UE su ricerca ed innovazione; mancato raggiungimento punteggio minimo di 0,50. Servizio comunica a richiedente motivi di inammissibilità, specificando: punteggio assegnato; investimenti ammessi e non ammessi; contributo concedibile; termine per presentare adeguamento del progetto in caso di inammissibilità parziale

Servizio, avvalendosi di Commissione di valutazione composta da funzionari indipendenti da ASSAM (non in conflitto di interessi) con competenze specifiche in materia, redige graduatoria delle domande ammissibili, in base a seguenti priorità dichiarate al momento di invio della domanda:

  1. chiarezza e completezza del progetto in relazione alle esigenze individuate (Peso 30%): 1 punto in caso di elevata chiarezza e completezza del progetto, rispondente alle esigenze individuate nel programma operativo annuale per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano; 0,5 punti in caso di buona chiarezza e completezza del progetto
  2. competenze del personale impiegato e capacità organizzative e gestionali (Peso 30%): 1 punto se persone impiegate hanno tutte le competenze specifiche richieste per realizzare attività di conservazione, uso e sviluppo sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura e propria struttura organizzativa; 0,5 punti se solo alcune persone hanno le suddette competenze specifiche e propria struttura organizzativa
  3. entità e qualità delle azioni proposte (Peso 40%): 1 punto in caso di elevata quantità e qualità delle azioni proposte, in termini di raccolta, conservazione, caratterizzazione, catalogazione, utilizzo, informazione e diffusione delle risorse genetiche vegetali previste nell’ambito del programma operativo annuale; 0,5 punti in caso di buona quantità e qualità delle azioni proposte.

Ai fini di ammissibilità in graduatoria la domanda dovrà conseguire almeno 0,5 punti

Organismo beneficiario può presentare:

  • varianti al progetto approvato (non oltre 2) riguardanti: modifiche tecniche sostanziali e tipologia delle azioni approvate; modifiche del quadro economico (salvo diversa suddivisione di spesa tra singole voci omogenee). Domanda di variante presentata su SIAR,  fino a 60 giorni prima di invio del rendiconto, allegando: relazione in cui evidenziare natura e motivi della variante; prospetto riepilogativo delle voci di spesa variate che consenta confronto con progetto approvato. Istruttoria eseguita da Servizio entro 45 giorni, accertando che: nuova articolazione della spesa non alteri finalità originarie del progetto; variante non comporti aumento del contributo concesso; variante non modifichi condizioni di accesso o punteggi di priorità in modo tale da far fuoriuscire domanda da graduatoria finanziabile;  congruità e ragionevolezza di eventuali nuovi costi indicati. In caso di inammissibilità (totale o parziale) della variante, Servizio invia comunicazione ad interessato, specificando motivi e termini per presentare riesame a CCM. Variante può essere sempre ritirata, fino a quando non comunicate inadempienze o intenzione di svolgere un controllo in loco. Maggiori spese dovute a variante sono a totale carico del beneficiario, mentre se variante determina una riduzione di spesa si ha una riduzione proporzionale del contributo. Spese per varianti effettuate in modo difforme da quelle approvate, non sono riconosciute
  • “modifiche progettuali non sostanziali” (cioè soluzioni tecniche migliorative, trasformazioni di dettaglio) che non richiedono comunicazione preventiva ed “adeguamenti tecnici” (quali: modifiche di dettaglio e soluzioni tecniche migliorative) ma la cui valutazione è effettuata in sede di accertamento finale, con la conseguenza che in caso di esito negativo spese rimarranno a totale carico del beneficiario
  • richiesta di versamento di aiuto sotto forma di SAL o saldo, tramite SIAR, allegando:
  1. relazione tecnica contenente: evoluzione del progetto (evidenziare varie fasi del progetto con descrizione di attività svolte); metodologie e mezzi tecnici impiegati per attuare il progetto; professionalità impiegate nel progetto con relative attività svolte; prodotti del progetto ed indicatori fisici di realizzazione; obiettivi e risultati ottenuti con il progetto;
  2. fatture recanti in dettaglio attività svolta, pena inammissibilità della spesa;
  3. buste paga del personale impiegato nelle azioni con modello di versamento degli oneri e contributi;
  4. copia contabile dei pagamenti effettuati, mediante: bonifici bancari o postali con riferimento a fattura oggetto di pagamento (in caso di home banking allegare stampa dell’operazione recante data, numero e causale della transazione); assegni (recanti dicitura “non trasferibili”) e carte di credito e/o bancomat corredate da estratto conto rilasciato da Istituto di credito di riferimento attestante avvenuto pagamento. Escluse carte prepagate;
  5. documentazione probante attestante attività realizzate (v. richiesta di sale, inviti, comunicazioni, manifesti, locandine, prodotti editoriali, elenchi, tabulati, registri di partecipanti);
  6. riepilogo generale e dettagliato delle spese rendicontate

Servizio  provvede a liquidare il saldo dopo 75 giorni da invio della domanda, previa verifica di:

  1. raggiungimento degli obiettivi indicati nel progetto e conformità di questo al programma annuale per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano, tramite esame degli indicatori fisici e di realizzazione;
  2. rispetto della normativa sugli appalti pubblici;
  3. effettiva realizzazione degli investimenti previsti e rendicontati;
  4. congruità della spesa rispetto alle azioni effettuate ed alla dimensione del progetto

In caso di parziale realizzazione del progetto occorre verificare funzionalità delle azioni, acquisti e forniture svolte. Se iniziativa è eseguita nella sua interezza ma la spesa rendicontata è inferiore al contributo concesso, somme non pagate costituiscono economie di spesa, per le quali non è necessaria alcuna comunicazione

Organismo beneficiario deve, pena revoca aiuto con recupero dei fondi assegnati:

  1. comunicare con Servizio sempre tramite PEC all’indirizzo marche.agricoltura@emarche.it
  2. realizzare gli interventi in modo conforme alle finalità della Misura ed al progetto approvato, nonché al piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano di cui a DGR 13 del 24/1/2022
  3. rendere nota al Servizio ogni eventuale variazione e/o mancata realizzazione delle azioni previste
  4. non alienare per almeno 5 anni dalla data di emissione della fatturai beni acquistati o ristrutturati con il contributo pubblico
  5. realizzare programma entro 31/12/2022e presentare rendiconto delle spese sostenute entro i 6 mesi successivi (nel caso di SAL entro i 3 mesi successivi). Possibile chiedere una sola proroga (non oltre 3 mesi), allegando una relazione in cui specificare motivi del ritardo e misure da adottare per inviare il rendiconto nei tempi previsti dalla proroga
  6. rispettare la normativa sugli appalti pubblici
  7. conservare a disposizione di Servizio, Commissione UE, tecnici incaricati dei controlli la documentazione originale di spesa oggetto di contributo per i 5 annisuccessivi alla liquidazione del saldo
  8. consentire, in ogni momento e senza restrizioni, accesso all’azienda ed ai documenti agli Organismi di controllo
  9. archiviare per ogni azione informativa attuata, documentazione attestante sua realizzazione (inviti, convocazioni, manifesti, locandine, prodotti editoriali, elenchi, tabulati, registri dei partecipanti) da usare nel rendiconto e conservare per controlli ex post
  10. restituire, anche mediante compensazione con importi dovuti da AGEA, aiuti eventualmente percepiti in eccesso o sanzioni amministrative applicate
  11. dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico, riportando su:
  • ogni azione di informazione e comunicazione: emblema di UE, Stato italiano e Regione; riferimento al sostegno fornito dal PSR
  • proprio sito web: breve descrizione  del progetto (compresi obiettivi, risultati previsti, azioni da svolgere); sostegno finanziario UE.

Servizio verifica esecuzione delle attività previste (in base ad indicatori fisici) nonché le spese sostenute.

Avverso l’esito istruttorio negativo relativo alla domanda di SAL, saldo o variante, il beneficiario può presentare memorie scritte al CCM (Comitato di Coordinamento Misura), che entro 15 giorni decide nel merito. Se il provvedimento definitivo si mantiene negativo, beneficiario può presentare ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) entro 60 giorni dalla notifica, o al Capo dello Stato entro 120 giorni.

In  caso di decadenza, totale o parziale, dell’aiuto è ammesso il ricorso al Giudice ordinario.

Entità aiuto:

Per anno 2022 stanziati 250.000 € per la concessione ad ASSAM di contributo in conto capitale pari al 100% delle spese sostenute a partire da data di invio domanda e fino al 31/12/2022 per:

  • personale, in base al costo orario (risultante dal contratto applicato per ogni professionalità impiegata) ed al periodo di impiego nella realizzazione delle attività previste dal progetto
  • missioni e viaggi comprendenti: rimborsi spesa nella misura pari a 1/5 del costo della benzina se usata auto propria o spesa per carburante e manutenzione se usata auto di ASSAM; pedaggi autostradali; vitto ed alloggio
  • servizi e consulenze tecnico scientifiche
  • convenzioni (studi, ricerche, sperimentazione tecnica)
  • realizzazione di materiale  informativo, formativo, promozionale
  • acquisto materiale di consumo, mezzi tecnici (materiale non durevole e servizi)
  • acquisto di beni durevoli e costi per investimenti fino ad un massimo di 10% e solo per impianti ed attrezzature destinate a progetto (riconosciute solo quote di ammortamento a partire dalla data di invio della domanda, anche se beni acquistati in precedenza)
  • spese generali riferite al personale se direttamente collegate ad attività di progettazione interna fino a 5%

Spese non ammissibili:

  • spese sostenute per conservazione di razze in pericolo di estinzione non elencate in RR
  • interventi previsti in altre misure del PSR inerenti ad impegni agroclimatico ambientali
  • attività finanziate da programma quadro UE su ricerca ed innovazione
  • imposte, oneri e tasse, salvo contributi previdenziali (EPAP, CPDEL) versati nei termini di legge
  • IVA (salvo se non recuperabile in alcun modo in base alla normativa nazionale vigente)
  • interessi passivi e spese legali
  • se sostenute prima della data di presentazione della domanda (salvo studio di fattibilità)
  • per investimenti ubicati fuori dalla Regione Marche
  • opere di manutenzione ordinaria
  • stipula di polizze fidejussorie