PSR E ACCORDO LEGNO ENERGIA

PSR E ACCORDO LEGNO ENERGIA (Reg. 1305/13; D.A. 12/3/18 Mis. 16.6; D.G.R. 16/9/19; D.D.S. 23/12/19) (psr63)

Soggetti interessati:

Servizio Regionale Agricoltura (Servizio), Servizio Decentrato Agricoltura (SDA)

Soggetto promotore costituito da Associazione produttori (comprendente almeno 2 soggetti, di cui almeno 50% del settore forestale produttore di biomassa forestale e l’altro del settore forestale o agricolo) aventi qualsiasi natura giuridica (escluse Organizzazioni professionali e/o interprofessionali che rappresentano più settori), che intende avviare, unitamente ad utilizzatori di energia, nell’intero territorio della Regione Marche, progetti integrati di filiera per la produzione di energia da biomasse forestali (PIF), costituita da materiali legnosi, prodotti di scarto e residui di produzione derivanti dallo sfruttamento dei boschi locali, altri sottoprodotti di lavorazioni agricole ed agroalimentari, purché:

a)iscritto a Camera di Commercio con codice ATECO forestale. In caso di iscrizione a Camera di Commercio di altre Regioni, occorre dimostrare possesso di almeno una sede operativa nelle Marche, fermo restando che gli investimenti andranno sempre realizzati nelle Marche e superficie ricadente nelle Marche sufficiente a garantire rispetto dei requisiti di ammissibilità

b)non ricadente tra imprese in difficoltà

c)iscritto all’Anagrafe delle aziende agricole, con fascicolo aziendale aggiornato e validato

d)in possesso di adeguata capacità amministrativa ex ante, tenendo conto delle competenze, sotto il profilo tecnico amministrativo e finanziario nell’utilizzo dei fondi pubblici, delle figure professionali che si intendono impiegare (anche a tempo parziale). Personale si ritiene competente se iscritto nell’Elenco regionale dei facilitatori della filiera legno-energia

e)in possesso di statuto attestante che nella composizione di organo decisionale prevalenza è detenuta da produttori agricoli iscritti alla Camera di Commercio nella Sezione speciale delle imprese agricole, o operatori forestali con codice ATECO forestale, ricadenti nella categoria delle PMI ed in possesso di partita IVA con codice relativo all’attività agricola o forestale

f)sottoscritto contratto di filiera da parte degli operatori aderenti al PIF in cui conferito al soggetto promotore seguenti poteri:

  • gestione e registrazione del contratto di filiera, nonché raccolta delle sottoscrizioni dei partecipanti al PIF;
  • elaborazione e presentazione del PIF con i relativi progetti individuali e di sistema;
  • rappresentanza dei partecipanti al PIF nei rapporti con Amministrazione pubblica in tutte le fasi dell’iter istruttorio connesso al PIF fino ad accertamento finale di avvenuta realizzazione del progetto;
  • coordinamento delle attività di filiera in funzione del raggiungimento degli obiettivi esplicitati nel business plan;
  • svolgimento azione di animazione per creazione e mantenimento della filiera;
  • svolgimento di ulteriori funzioni necessarie per un’efficace realizzazione del progetto
  1. g)presentato PIF, avente durata non superiore a 3 anni, per la produzione di energia rinnovabile da biomassa forestale, in cui evidenziare:
  • strategie scelte per conseguire gli obiettivi fissati; soggetti coinvolti; modalità da adottare per realizzare azioni individuate
  • delimitazione dell’area di approvvigionamento della materia prima (Non oltre 50 km. di raggio dalla zona di provenienza del legname)
  • punteggio di priorità conseguito (almeno 0,10) in base ai criteri di priorità fissati dal bando

Iter Procedurale:

Regione Marche emanato bando ad evidenza pubblica con DDS 642 del 23/12/19, a seguito del quale i soggetti promotori presentano domanda (Ammesso invio di più domande purché non vi sia sovrapposizione di superfici boschive investite dai diversi PIF) su SIAR con firma digitale (tramite carta Raffaello o altra carta servizi abilitata), anche avvalendosi di un CAA riconosciuto, entro ore 13 del 18/2/2020, contenente, oltre ai dati identificativi del richiedente:

a)dichiarazione di impegno a sottoscrivere un contratto di filiera entro il termine di invio della domanda

b)progetto preliminare di cooperazione, contenente: descrizione del PIF (contesto, fabbisogni, strategia di sviluppo); delimitazione dell’area di intervento; indicazione del soggetto promotore e suo ruolo nella filiera; indicazione dei partecipanti alla filiera e loro ruolo; indicazione dei soggetti esterni coinvolti nel PIF e loro ruolo; descrizione degli investimenti da realizzare con le relative Sottomisure di riferimento del PSR

c)dichiarazione attestante recuperabilità o meno di IVA in base alla normativa vigente

d)dichiarazione di inclusione del PIF nell’ambito della strategia locale di sviluppo di un PIL

e)indicazione di: numero di produttori aderenti al contratto di filiera; estensione della superficie forestale del Piano di gestione o delle superfici di bosco a disposizione dei beneficiari

Allegare:

a)relazione tecnico economica, timbrata e firmata dal facilitatore di filiera/tecnico competente in materia agroforestale iscritto all’Albo e controfirmata dal richiedente, contenente: informazioni sulle azioni da intraprendere per realizzare il PIF; giustificazione degli eventuali costi indiretti

b)elaborati tecnici riguardanti: studi di fattibilità ed eventuali studi sulla zona interessata dal progetto; redazione dei piani aziendali di approvvigionamento; elaborazione di strategie

c)cronoprogramma degli investimenti e modalità di erogazione del contributo con relativa tempistica

d)Piano di gestione forestale, comprendente:

  • relazione tecnica attestante il possesso delle superfici forestali oggetto del Piano (evidenziare modalità di individuazione e quantificazione delle superfici boschive ai fini del calcolo della superficie ammessa al sostegno, confrontate con quelle riportate nel fascicolo aziendale)
  • planimetria in scala 1:10.000, evidenziando l’area boschiva oggetto del Piano forestale distinta per ogni cooperante associato ex novo, con calcolo delle singole superfici campite e della superficie totale del Piano
  • accordo di programma in caso di Amministrazioni pubbliche o contratto di mandato in caso di cooperanti associati ex novo o altri titoli/documenti attestanti la disponibilità dell’area (concessione demaniale, contratto di comodato di uso gratuito)
  • preventivi (almeno 3), datati e firmati da liberi professionisti/studi professionali/società abilitate in materia forestale in concorrenza tra loro, di cui 1 prescelto (quello con prezzo più basso) e 2 di raffronto
  • dichiarazione sostituiva di notorietà del legale rappresentante in cui riportare l’elenco degli Enti o soci aderenti come risultanti da statuto/atto costitutivo

e)in merito all’attività di animazione, organizzazione, coordinamento della fase di attuazione dell’accordo di filiera: preventivi spesa (almeno 3, di cui 1 scelto, sempre quello di importo minore, e 2 di confronto) per l’acquisto di beni materiali e servizi presentati su carta intestata dei fornitori diversi in concorrenza tra loro, timbrati e firmati da questi, in cui riportare: descrizione analitica della fornitura; prezzi effettivi di mercato (non prezzi di listino); data di redazione e periodo di validità del preventivo (deve essere in corso di validità)

f)curriculum sottoscritto dal personale coinvolto, attestante i requisiti di competenza tecnico amministrativa posseduti

g)in caso di utilizzo di personale dipendente: prospetto dettagliato, in cui specificare il costo orario ed il numero di ore dedicate al progetto da parte di ognuno

h)elenco riepilogativo dei partecipanti interni ed esterni alla filiera

i)dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante lo stato di difficoltà o meno dell’impresa (Modello predisposto dal Servizio)

j)dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante rispetto del regime di aiuti “de minimis” (Modello predisposto dal Servizio)

k)dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante che la documentazione richiesta è già in possesso dell’Amministrazione pubblica, specificando il Servizio presso cui è depositata e gli estremi del procedimento di riferimento

Domanda di aiuto e documenti giustificativi forniti dal richiedente possono essere corretti in ogni momento se rilevati errori palesi, riconosciuti dalla Regione, in quanto effettuati in buona fede e facilmente individuabili al controllo (v. errori materiali nella compilazione o incompleta compilazione della domanda o degli allegati, informazioni contraddittorie tra domanda ed allegati). Non sono considerati errori palesi: mancata od errata indicazione degli interventi oggetto di domanda; mancato o errato invio della documentazione richiesta per le condizioni di accesso o le priorità. Correzione di errori non può mai determinare un aumento del punteggio di priorità

Se richiedente non intende interagire direttamente con il Servizio può delegare alcune attività ad un altro soggetto, previo invio di comunicazione a SDA con firma autenticata (allegare documento di identità del richiedente in corso di validità), in cui specificare: dati del soggetto che ha accettato la delega; attività delegate; durata della delega

Richiedente, dopo invio della domanda, deve comunicare a SDA eventuali variazioni ai dati riportati in questa o nei documenti allegati, che possono risultare rilevanti per la sua ammissibilità o per i punteggi in graduatoria

Tutte le comunicazioni con SDA debbono avvenire tramite PEC

Servizio istituisce una specifica Commissione di valutazione dei PIF per la produzione di energia da biomassa forestale (Commissione), che può chiedere in sede di istruttoria, tramite SIAR, integrazioni o chiarimenti, da inviare entro un termine fissato, pena la non considerazione di queste. Commissione effettua controlli amministrativi sul 100% delle domande inviate (anche avvalendosi di un confronto con altre Misure del PSR o altri regimi di aiuto), riguardanti in particolare la spesa relativa alla redazione del Piano di gestione forestale ed alla progettazione e gestione della filiera, che deve risultare: funzionale al raggiungimento degli obiettivi fissati; necessaria e pertinente alle operazioni finanziate dal bando; congrua rispetto alle operazioni ammesse; ragionevole e conforme ai principi della sana gestione finanziaria

A conclusione dell’istruttoria (entro 150 giorni, con possibilità di sospendere i termini per 1 sola volta e non oltre 30 giorni in caso di necessità di acquisire informazioni/certificazioni), la domanda è dichiarata ammissibile o meno (domanda presentata oltre termini; domanda sottoscritta da persona diversa dal legale rappresentante, o non sottoscritta; domanda priva della documentazione prescritta). Servizio comunica al richiedente i motivi della inammissibilità, specificando: punteggio assegnato; investimenti ammessi e non ammessi; contributo concedibile; termine per presentare memorie scritte (entro 10 giorni dalla notifica dell’esito istruttorio) alla Commissione di valutazione per il riesame, che nei 20 giorni successivi decide nel merito. Nel caso di conferma della inammissibilità, totale o parziale, della domanda è ammesso il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) entro 60 giorni dalla notifica o al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla notifica. Istruttoria non può mai attribuite priorità non dichiarate dal richiedente

Servizio, avvalendosi della Commissione, redige la graduatoria unica regionale, tenendo conto delle seguenti priorità dichiarate dal richiedente al momento di invio della domanda:

a)inclusione del progetto per la creazione e sviluppo di filiere per la produzione di energia da biomassa forestale nell’ambito di una strategia di sviluppo locale di un PIL (Peso 30%): 1 punto se il progetto risulta inserito in un PIL, come attestato dalle strette correlazioni vigenti con le strategie di questo (punteggio assegnato se PIL risulta presentato al momento di invio della domanda ed approvato entro definizione della graduatoria)

b)numero dei produttori agricoli coinvolti nella filiera in qualità di fornitori della biomassa forestale, scarti o sottoprodotti della lavorazione dei prodotti legnosi forestali (Peso 30%): 1 punto se il numero dei produttori aderenti alla filiera è superiore al 100% rispetto alla media dei produttori coinvolti negli altri progetti di filiera presentati; 0,75 punti se tale numero è compreso tra +25% e +100%; 0,50 punti se tale numero è compreso tra -25% e +25%; 0,25 punti se tale numero è compreso tra -75% e -25%

c)maggiore estensione della superficie forestale del Piano di gestione o delle superfici boschive nella disponibilità dei beneficiari (Peso 40%): 1 punto se estensione della superficie forestale è superiore al 100% rispetto alla media delle superfici forestali dei progetti presentati; 0,75 punti se tale estensione è compresa tra +25% e +100%; 0,50 punti se tale estensione è compresa tra -25% e +25%; 0,10 punti se tale estensione è compresa tra -50% e -25%

Ammessi a finanziamento, in ordine decrescente di punteggio assegnato, fino alla concorrenza delle risorse disponibili, solo i progetti che raggiungono almeno 0,10 punti e purché sia finanziato il PIF di riferimento. A parità di punteggio, è finanziata la domanda con il maggiore numero di produttori di materia prima forestale aderenti.

Servizio Regionale Agricoltura approva la graduatoria con decreto, che viene pubblicato sul sito istituzionale della Regione (www.regione.marche.it), nonché invia comunicazione a quanti risultano ammessi ma non finanziati per carenza di fondi, affinché possano presentare ricorso a TAR entro 60 giorni dalla notifica o al Capo di Stato entro 120 giorni 

Beneficiario può presentare:

  • 1 variante al progetto approvato (oltre al cambio di beneficiario) riguardante:

1)                   modifiche delle tipologie approvate che non incidono sull’assegnazione dei punteggi di priorità

2)                   modifiche del quadro economico, che richiedono uno spostamento di risorse tra le diverse tipologie di spesa superiore al 10% rispetto al totale della spesa

3)                   cambio del beneficiario/legale rappresentante, purché il subentrante: non modifica le condizioni che hanno determinato il finanziamento del progetto; si impegna a realizzare gli investimenti in luogo del cedente ed a rispettare i vincoli riportati nel nulla osta di concessione dell’aiuto (compreso vincolo 5 anni successivi ad ultimazione del piano aziendale); si impegna a sostenere direttamente le spese di investimento (fatture e pagamenti intestati ad esso), salvo casi di forza maggiore dovuta a decesso o inabilità di lunga durata del beneficiario, per cui è consentito all’erede legittimo o al subentrante di presentare una documentazione giustificativa della spesa intestata al “de cuius” o cedente inabile

Domanda di variante inviata, tramite SIAR, al Servizio, fino a 60 giorni prima di invio del rendiconto, allegando:

1)       relazione, in cui riportata natura e motivi delle modifiche da apportare al progetto approvato

2)       prospetto riepilogativo delle voci soggette a variazione, che consenta un confronto tra la situazione iniziale e quella successiva alla variante

SDA esegue l’istruttoria entro 45 giorni, al fine di verificare che: nuova articolazione della spesa non alteri le finalità del progetto; non richiesto aumento del contributo (Maggiori spese dovute alla variante sono a totale carico del beneficiario, mentre se variante determina una riduzione dell’investimento si ha una riduzione proporzionale del contributo); non sono modificate le condizioni di accesso e/o di priorità, tali da determinare la fuoriuscita della domanda dalla graduatoria finanziabile. Se l’istruttoria si conclude con l’inammissibilità (totale o parziale) della variante, va inviata una comunicazione all’interessato, evidenziando motivi e termine per presentare il riesame. Variante può essere sempre ritirata fino a quando non viene comunicato al beneficiario esistenza di inadempienze o intenzione di svolgere controlli in loco

  • “adeguamenti tecnici” e “modifiche tecniche non sostanziali”, cioè cambiamenti che non alterano parametri di finanziabilità del progetto (quali: adeguamento del cronoprogramma; cambio di preventivo corredato da relazione tecnica; inserimento di nuove professionalità nel progetto), non richiedono alcuna comunicazione preventiva, ma solo una valutazione eseguita al momento dell’accertamento finale, per cui in caso di esito negativo le spese sostenute rimarranno a totale carico del beneficiario. Non è oggetto di “variante”, o “adeguamento tecnico” o “modifica tecnica non sostanziale”, la redazione del Piano di gestione forestale
  • richiesta di acconto sullo stato di avanzamento dei lavori (SAL), pari almeno al 30% e non oltre 80% del contributo concesso, previo invio su SIAR, fino a 3 mesi prima della conclusione dei lavori, di specifica domanda (Non oltre 2), allegando:

a)relazione tecnica, contenente: attività svolta (comparata con il programma presentato); elenco di eventuali soggetti terzi incaricati di progettare e realizzare le singole iniziative; giustificazione di eventuali “modifiche non sostanziali” apportate al progetto; documentazione probatoria (fotografie, fogli firma delle presenze agli incontri, copia degli inviti);

b)dichiarazione sostitutiva di notorietà del beneficiario attestante che: per i costi rendicontati non si è beneficiato di altri contributi pubblici; non è destinatario di misure di prevenzione personale, né di condanne (con sentenza definitiva o meno) per delitti di criminalità organizzata;

c)copia del registro IVA sottoscritta dal legale rappresentante di Ente/soggetto beneficiario o dal responsabile della tenuta del registro, evidenziando fatture rendicontate, nonché attestazione del versamento IVA entro i termini di legge;

d)dichiarazione sostitutiva di notorietà del responsabile aziendale della tenuta della contabilità fiscale, in cui riportare estremi delle fatture oggetto di rendiconto (indicare: numero, data e soggetto emittente) e loro conformità a quelle presenti nel Sistema di Interscambio;

e)copia dei giustificativi di spesa (fatture) recanti, pena loro inammissibilità: dettaglio di attività svolta; codice ID della domanda; Sottomisura di riferimento;

f)copia contabile dei pagamenti effettuati mediante: bonifici/RIBA bancari o postali con riferimento alle fatture oggetto di pagamento (in caso di home banking allegare: stampa dell’operazione, recante data, numero e causale della transazione; estratto conto riferito alla fattura attestante suo avvenuto pagamento); assegni bancari/postali “non trasferibili”, corredati da estratto conto attestante l’avvenuto pagamento di questi; carta di credito/bancomat, allegando estratto conto attestante l’avvenuto pagamento di fatture;

g)giustificativi di spesa per il personale, quali:

1)      lettera di incarico o contratto di assunzione/collaborazione del personale dipendente (contenente: codice ID della domanda; Sottomisura di riferimento; attività da svolgere; modalità di esecuzione; durata dell’impegno; quota parte da imputare al progetto);

2)      buste paga mensili (indicare quota rendicontata nel progetto);

3)      time sheet mensili firmati dal dipendente/collaboratore e dal legale rappresentante del datore di lavoro;

4)      schema riepilogativo dei costi rendicontati (Modello predisposto dal Servizio);

5)      contratti per il personale non dipendente (indicare: oggetto e durata del rapporto; data di inizio e fine del rapporto; remunerazione prevista; attività da svolgere ed eventuali modalità di esecuzione);

6)      copia di estratto conto bancario e/o mandati di pagamento e/o contabili bancarie attestante il pagamento degli oneri e delle ritenute (Ammesso estratto conto anche in caso di pagamento cumulativo degli emolumenti del personale);

7)      pagamento delle ritenute e contributi previdenziali (in caso di Mod. F24 cumulativo, allegare dichiarazione sostitutiva di notorietà del beneficiario attestante le spese imputate al progetto);

8)      eventuale rimborso spese al personale per l’utilizzo della macchina propria in caso di missioni (Modello predisposto dal Servizio);

  1. h)redazione Piano di gestione forestale, comprendente:

1)      dichiarazione sostitutiva di notorietà del soggetto incaricato di redigere il Piano attestante che documenti giustificativi inviati riguardano Misura 16.6 (modello predisposto dal Servizio);

2)      stato finale e contabilità di esecuzione e costi di redazione del Piano sottoscritto dal soggetto incaricato di redigere il Piano;

3)      certificato di regolare esecuzione del servizio sottoscritto dal soggetto incaricato di redigere il Piano;

4)      copia informatica del Piano;

5)      copia, se Piano di gestione forestale ricade (anche parzialmente) in sito di Rete Natura 2000, della richiesta di rilascio parere di valutazione di incidenza da parte di Autorità competente;

6)      relazione su stato finale sottoscritta dal soggetto incaricato di redigere il Piano, con calcolo catastale consuntivo della superficie pianificata (indicare Comune, proprietà, fogli, particelle interessate dal Piano, superficie totale di ogni particella e percentuale di questa pianificata). Se superficie pianificata inferiore a quella prevista, contributo ridotto in proporzione;

7)      copia, in caso di Enti locali, Enti pubblici, società/consorzi/aziende forestali e loro Associazioni partecipate da Enti pubblici aventi un organo di amministrazione, dell’atto di adozione dello strumento di pianificazione forestale

  1. i)in caso di contributo superiore a 25.000 €, dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante consenso ad eseguire controlli antimafia

SDA verifica entro 45 giorni: presenza, adeguatezza, completezza dei documenti inviati; conformità delle attività realizzate con quanto previsto nel progetto e nel cronoprogramma approvato; spese sostenute comprovate e conformi alla normativa UE e nazionale. Prima di procedere al pagamento, PF Controlli Fondi Comunitari esegue controlli in loco a campione

  • richiesta di saldo da inviare su SIAR entro 2 mesi dalla conclusione delle attività, allegando:

a)relazione tecnica, contenente: attività svolte confrontate con il programma presentato; documentazione probatoria delle attività realizzate (fotografie, fogli firma presenze agli incontri, copia degli inviti); riepilogo delle spese sostenute; elenco dei soggetti terzi incaricati di progettare e realizzare singole iniziative; descrizione e giustificazione di eventuali “modifiche non sostanziali” apportate al progetto approvato

b)dichiarazione sostitutiva di notorietà del beneficiario attestante: che per le spese rendicontate non ha beneficiato di altri contributi pubblici; di non essere destinatario di misure di prevenzione personale, né di condanne (con sentenza definitiva o meno) per delitti di criminalità organizzata

c)copia del registro IVA, sottoscritta dal legale rappresentante di Ente/soggetto beneficiario o dal responsabile della tenuta dei registri, evidenziando le fatture rendicontate e se IVA è stata versata nei termini di legge

d)copia delle fatture, in cui riportare, pena loro inammissibilità: codice ID della domanda; Sottomisura di riferimento; dettaglio dei lavori eseguiti

e)dichiarazione sostitutiva di notorietà del responsabile aziendale della contabilità fiscale contenente estremi delle fatture rendicontate (numero, data, soggetto emittente) ed attestante che fatture rendicontate corrispondono a quelle presenti nel Sistema di Interscambio

f)documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle fatture rendicontate analoga a quella riportata per SAL

g)in caso di personale impegnato nella realizzazione del progetto, documentazione analoga a quella riportata per SAL

h)in caso di redazione di Piani di gestione forestali, documentazione analoga a quella riportata per SAL

i)in caso di contributo superiore a 25.000 €: dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante consenso ad eseguire i controlli antimafia

SDA provvede a liquidare il saldo entro 60 giorni dall’invio della domanda, previa verifica di: presenza e completezza dei documenti richiesti; conformità delle attività realizzate con quanto previsto nel progetto e nel cronoprogramma; spese sostenute comprovate e conformi alla normativa UE e nazionale; versamento IVA nei termini di legge; compilazione delle check list di controllo della corretta procedura di affidamento dei lavori da parte di soggetti ricadenti nella normativa sui contratti pubblici. Prima di procedere al pagamento, PF Controlli Fondi Comunitari esegue controlli in loco a campione

Beneficiario deve, pena revoca dell’aiuto e recupero dei fondi percepiti:

a)destinare il contributo ricevuto solo alla realizzazione dell’intervento proposto e con le modalità indicate nel progetto approvato

b)realizzare il progetto in conformità alle finalità della Misura e del progetto approvato

c)comunicare a SDA eventuali variazioni e/o mancate realizzazioni degli investimenti approvati

d)rendicontare il progetto entro 2 mesi dalla conclusione delle attività (da attuare entro 5 anni dalla notifica di concessione del contributo), senza possibilità di proroghe

e)sottoscrivere e formalizzare il contratto di filiera con i partecipanti coinvolti nel PIF entro 2 mesi dall’invio della domanda

f)conservare a disposizione della Regione, Commissione Europea, tecnici incaricati dei controlli, documenti originali di spesa oggetto di contributo per almeno 5 anni dalla liquidazione del saldo

g)consentire in ogni momento accesso ai documenti agli Organismi di controllo

h)restituire, anche mediante compensazione con importi dovuti da AGEA, aiuti eventualmente percepiti in eccesso e/o sanzioni amministrative applicate

i)dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico, riportando in un luogo ben visibile dal pubblico (materiale mantenuto per 5 anni successivi al saldo finale):

Ø       in caso di contributo compreso tra 10.000 e 50.000 €: poster (almeno formato A3) in cui evidenziato sostegno UE

Ø       in caso di contributo compreso tra 50.000 e 500.000 €: targa informativa contenente indicazioni sul progetto e sul sostegno finanziario di UE, Stato italiano, Regione Marche

Ø       in caso di contributo superiore a 500.000 € relativo ad investimenti per infrastrutture o costruzione: cartellone temporaneo di dimensioni rilevanti in cui riportare: informazioni sul progetto (nome, obiettivo, descrizione degli investimenti) in uno spazio non superiore al 25%; emblema di UE, Stato italiano, Regione Marche. Analogo cartellone o targa informativa ma a carattere permanente installata entro data di presentazione domanda di saldo (comunque entro 3 mesi dal completamento dei lavori)

Ø       in caso di disponibilità di un sito web, riportare: breve descrizione del progetto, evidenziandone finalità e risultati attesi, sostegno finanziario UE

Avverso esito istruttorio negativo relativo alla domanda di variante, o di SAL, o di saldo, beneficiario può presentare memorie scritte alla Commissione di valutazione di riesame, che entro 15 giorni successivi decide nel merito. Se provvedimento definitivo rimane negativo, beneficiario può presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica al TAR o entro 120 giorni al Capo dello Stato

Entità aiuto:

Stanziati 1.800.000 € per bando 2020, di cui 10% destinato a fondo riserva per far fronte ad eventuali ricorsi amministrativi o giurisdizionali, per:

1)       attività preparatorie (Non oltre 20%) svolte fino alla data di presentazione del PIF e relative azioni di animazione e coinvolgimento dei diversi attori presenti nell’area per la costituzione dell’accordo di filiera e la progettazione degli interventi integrati, comprendenti costi per:

a)studi di fattibilità ed eventuali studi sulla zona interessata dal progetto necessari ad individuare: elementi costitutivi della filiera; modalità della gestione e sostenibilità della filiera

b)redazione dei piani aziendali di approvvigionamento, elaborazione di strategie di sviluppo locale e gestione operativa

c)redazione dei Piani di gestione forestale, aventi validità di almeno 10 anni e non oltre 25 anni, riguardanti superfici boschive di almeno 40 ha. detenute da 1 o più partecipanti alla filiera. Tali spese sono ammesse fino ad un massimo di 40 €/ha., IVA esclusa (importi minori sono riconosciuti se l’area oggetto di intervento risulta già pianificata in passato; importi maggiori – fino ad 8 €/ha. – sono riconosciuti in caso di studi forestali legati all’azione chiave B2 del Programma quadro per il settore forestale) per la stessa area per una sola volta nel periodo del PSR 2014/20 (comunque fino al 31/12/2023) e riguardano: redazione e riproduzione in non oltre 5 copie del Piano; eventuale studio di incidenza da inviare ad Ente gestore del sito Natura 2000

d)redazione del business plan di filiera

e)animazione nei confronti dei partecipanti alla filiera per elevare il tasso di adesione delle imprese al PIF ed in particolare per fornire informazioni agli aderenti al PIF così da facilitare lo sviluppo delle azioni previste da questo

f)attività di coordinamento della fase attuativa del PIF da parte dei suoi partecipanti

g)affidamento di specifici incarichi a soggetti operanti nel campo della ricerca e sperimentazione agricola e/o forestale per attività di monitoraggio e valutazione dei risultati ottenuti (test e prove di laboratorio)

h)attuazione delle azioni, quali: noleggio di attrezzature ed affitto di locali necessari per attività di animazione e diffusione dei risultati; pubblicizzazione delle attività di animazione e diffusione dei risultati

i)pubblicità del cofinanziamento FEASR (poster, targa informativa, cartellone, sito web)

j)compensi per personale iscritto all’Albo regionale dei facilitatori della filiera legno, fermo restando incompatibilità tra ruolo di facilitatore di filiera e quello di tecnico progettista dei singoli progetti inseriti nel PIF

Spese sostenute per le lettere e), f) mai superiori al 30% del costo totale del progetto.

2)       attività di gestione e coordinamento della fase attuativa del PIF, sia riguardo alle Misure individuali che a quelle di sistema, nonché loro monitoraggio, comprendenti costi per animazione nei confronti dei partecipanti alla filiera ed organizzazione della filiera stessa con particolare riferimento a:

a)compensi a personale iscritto in Elenco regionale dei facilitatori del PIF

b)spese per missioni, vitto, rimborsi spese del suddetto personale, purché debitamente documentate (biglietto ferroviario o di trasporto pubblico, ricevuta del taxi, noleggio del mezzo di trasporto). In caso di utilizzo del mezzo proprio ammesso rimborso pari a 1/5 del costo della benzina/km. (preso a riferimento il prezzo mensile medio pubblicato sul sito MIPAAF), purché corredato da: dichiarazione sottoscritta dall’interessato; scheda di missione (in cui riportare: motivazione; data; destinazione; km. percorsi); eventuali pedaggi autostradali e/o spese di parcheggio. Vitto ammesso per non oltre 22 €/pasto, purché corredato da fatture o ricevute fiscali indicanti generalità del contraente e del fornitore

c)costi indiretti (quali locali, utenze, attrezzature messe a disposizione dal soggetto promotore al personale impiegato nel PIF) fino a 8% dei costi per il personale

d)spese amministrative, quali: costituzione di aggregazione e relative modifiche; registrazione del contratto di filiera; variazioni statutarie; spese notarili; imposta di registro

Contributo pari a: 80% (90% per interventi in area sisma 2016) per spese sostenute fino a 31/12/2023 se soggetto promotore sceglie il regime di aiuti in “de minimis” (cioè 200.000 € di aiuti percepiti nel complesso in tale regime nei 2 anni precedenti ed anno in corso); 50% se scelto regime ordinario di aiuto    

Escluse spese sostenute per:

a)attività iniziate prima dell’invio della domanda, compresa erogazione di eventuali anticipi o caparre;

b)interessi passivi, costo per polizze volte ad assicurare amministratori e dipendenti per danni arrecati a terzi (beneficiari, Amministrazione pubblica), ammende, penali finanziarie, spese per controversie legali;

c)oneri fiscali, imposte, tasse, IVA, salvo casi in cui non sia recuperabile dal beneficiario in base alla normativa nazionale (Produrre atti dell’Agenzia delle Entrate attestanti irrecuperabilità di IVA sulle fatture rendicontate);

d)spese bancarie e legali;

e)acquisto di terreni e fabbricati;

f)interventi di qualsiasi natura (realizzazione, ristrutturazione, manutenzione) su strutture fisse o mobili;

g)compilazione del modello di domanda;

h)investimenti ubicati fuori dalla Regione Marche;

i)pagamenti effettuati in contanti, o con carte prepagate, o da soggetti diversi dal beneficiario, o su un conto corrente bancario/postale intestato al beneficiario non inserito nel fascicolo aziendale al momento di invio della domanda;

j)organizzazione interna (quale personale dipendente e componenti degli organi statutari) del beneficiario per cui non sia dimostrata la connessione con il progetto né in termini temporali, né dell’attività svolta;

k)acquisto di beni strumentali durevoli (compresi quelli informatici);

l)acquisto di materiale di cancelleria e consumo;

m)non dimostrata congruità del costo con importi relativi a beni/servizi non contenuti nel Prezziario regionale o per cui non presentati 3 differenti preventivi spesa o per cui non presentata relazione tecnica giustificativa relativa alla scelta del preventivo non inferiore;

n)attività di ricerca e sperimentazione;

o)fatture (o documenti equivalenti) in cui non riportato: dettaglio delle attività svolte; codice ID della domanda; Sottomisura di riferimento;

p)attività pluriennali, cioè aventi una ricaduta superiore a 3 anni (Periodo di operatività del PIF)

Divieto di cumulo degli aiuti della presente Misura con altri contributi di origine UE, nazionale o regionale