PROTOCOLLO REGIONI CENTRALI (.R. 30/13; DGR 13/06/16) (prog. 30)
Soggetti interessati:
Regioni di Italia Centrale
Iter procedurale:
Regione Marche con LR 30/13 consente di stipulare intese con Regioni Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, al fine di:
a) favorire sviluppo territoriale di aree di confine, perseguendo integrazione territori interessati attraverso programmi differenziali per aree costiere, collinari, montane;
b) individuare le più efficaci e razionali strategie di localizzazione e gestione di servizi;
e) riqualificare, sviluppare, curare rete di infrastrutture e servizi, in settori dello sviluppo economico, valorizzazione turistica e culturale del territorio, tutela di salute e trasporti, anche tramite progettazione e localizzazione di 1 o più marchi di area che valorizzano beni, risorse ed attività in campo economico, sociale, agricolo e ambientale;
d) promuovere azioni volte a reperire finanziamenti pubblici e privati finalizzati allo sviluppo di nuove tecnologie, scoperta e valorizzazione di talenti legati alla realtà territoriale, con particolare riferimento a giovani generazioni;
e) promuovere azioni volte a sviluppo di cultura ed educazione alla pace;
f) promuovere costituzione di organismi di raccordo interregionale per gestione delle intese.
Giunta Regionale deve informare costantemente l’Assemblea Regionale su: avvio procedure di definizione intese, che vengono stipulate da Giunta e ratificate da Assemblea stato di attuazione di queste.
Definito, con DGR 587 del 13/06/2016, un Protocollo di intesa, avente validità fino a scadenza della Legislatura 2015/2020 tra le Regioni Marche, Umbria, Toscana, al fine di istituire sedi e momenti di collaborazione e coordinamento nei seguenti ambiti:
- sanità e welfare
- tutela del paesaggio, agricoltura non estensiva e di qualità, contrasto ai cambiamenti climatici
- sviluppo economico (comprese iniziative per sviluppo locale) e sostegno ad imprese dinamiche
- formazione e lavoro
- realizzazione di infrastrutture, materiali ed immateriali, a servizio di sviluppo
- cultura e turismo
- gestione Fondi europei, inclusa maggiore efficienza nei pagamenti di aiuto, e partecipazione a progetti europei di comune interesse
- riforma e riqualificazione della Amministrazione pubblica
Obiettivo comune è quello di promuovere una più stretta integrazione in politiche di comune interesse nei confronti di UE e Stato.
Presidenti di tali Regioni si riuniscono, anche insieme ai rispettivi Assessori, per concordare linee di azioni comuni e progetti di collaborazione nelle misure sopra definite.
Giunte regionali di Marche, Umbria, Toscana eseguono incontri periodici a cadenza semestrale per: approvare programmi annuali di attività; fornire indirizzi per loro implementazione; monitorarne con andamento, anche tramite esame delle relazioni dei gruppo di lavoro; verificare livello di collaborazione raggiunti.
Possono essere istituiti gruppi tecnici di lavoro interregionali negli ambiti oggetto del Protocollo di intesa, composti da Dirigenti competenti nelle materie trattate a cui possono essere invitati soggetti esterni. I Gruppi di lavoro propongono al Coordinamento politico i programmi annuali di attività, evitando implementazione di attività già programmate ed elaborando relazioni di monitoraggio periodiche su attività svolta.
Presidenti di Giunta delle 3 Regioni, “previa verifica congiunta della fattibilità”, si impegnano a:
- avviare 1 più progetti comuni nel campo delle relazioni/cooperazioni internazionali, od iniziative comuni nella promozione dei brand regionali (valori condivisi di identità territoriale delle 3 Regioni)
- definire modello comune di incentivazione per le imprese dal punto di vista procedurale e di format con bando
- definire in modello comune di promozione e sostegno ad occupazione giovanile, aia a livello di procedura, che di format del bando
- individuare elementi progettuali comuni transfrontalieri, nell’ambito di strategie per le aree interne di cui ad Accordo di partenariato 2014/2020
- definire modalità ed obiettivi comuni di lavoro delle rispettive sedi di rappresentanza presso la Commissione Europea
- definire modalità operative per la realizzazione congiunta di 1 o più Centrali Uniche Risposta, per attuazione del servizio (numero unico di emergenza europeo”, individuando soggetti aggregatori unici
- attuare operatività del soggetto aggregatore unico
Gruppi di lavoro possono proporre “ulteriori attività di rapido avvio” nell’ambito dei programmi annuali di attività.