PROGRAMMAZIONE RISORSE IDRICHE (D.Lgs. 152/06; Legge 244/07, 221/15; L.R. 18/98, 21/00) (acqua05)
Soggetti interessati:
Presidenza Consiglio Ministri, Ministero Ambiente, Tutela Territorio e Mare (MATTM), Agenzia per protezione ambiente e servizi tecnici (APAT), Regioni, Autorità per energia elettrica, gas e sistema idrico (AEEGS), Province, Enti locali, Autorità di bacino, Gestori servizio idrico, cittadini, imprenditori agricoli e non ai fini di una corretta politica delle acque superficiali e sotterranee
Iter procedurale:
Tutte le acque superficiali o sotterranee, anche raccolte in invasi o cisterne, appartengono a Demanio Pubblico, con esclusione di acque piovane non ancora convogliate in corsi d’acqua o raccolte in invasi e cisterne.
Presidente del Consiglio dei Ministri determina:
- su proposta del MATTM:
- delibere concernenti metodi e criteri per svolgimento:
- attività conoscitiva finalizzata ad “assicurare tutela e risanamento del suolo e sottosuolo, risanamento idrogeologico del territorio per prevenire fenomeni di dissesto e messa in sicurezza delle situazioni a rischio e lotta alla desertificazione tramite: raccolta, elaborazione, diffusione di dati su queste tematiche; sperimentazione, ricerca e studio di ambiente fisico e delle condizioni generali di rischio; formazione ed aggiornamento delle carte tematiche del territorio; valutazione e studio di effetti conseguenti ad esecuzione di piani, programmi, opere inerenti a tali tematiche. Per ottimali attività conoscitiva occorre coordinare Servizio Geologico del Dipartimento del Suolo, APAT, Sistemi informativi regionali. Qualunque Ente pubblico che raccoglie dati su queste tematiche deve trasmetterli a Servizio Geologico ed APAT, con particolare riferimento ad Associazione Nazionale Comuni di Italia (ANCI) per quanto concerne dati relativi a: inquinamento di aria; inquinamento acqua; riqualificazione fluviale e ciclo idrico integrato; inquinamento acustico, elettromagnetico, luminoso; tutela territorio; sviluppo sostenibile; ciclo integrato dei rifiuti; energie da fonti energetiche rinnovabili; parchi ed aree protette;
- attività di pianificazione per realizzare le finalità di cui sopra con particolare riferimento a:
- sistemazione, conservazione, recupero del suolo nei bacini idrografici, con interventi idrogeologici, idraulici, idraulico-forestali, idraulico-agrari, silvo-pastorali, forestazione e bonifica, anche mediante processi di recupero naturalistico, botanico, faunistico;
- difesa, sistemazione, regolazione corsi d’acqua, rami terminali dei fiumi e foce al mare, zone umide;
- moderazione di piena, anche mediante serbatoio di invaso, casse di espansione, scaricatori, scolmatori per difesa di inondazioni ed allegamenti;
- disciplina attività estrattive nei corsi d’acqua, laghi, lagune, mare per prevenire dissesto del territorio compreso erosione ed abbassamento di alvei e coste;
- difesa e consolidamento di versanti ed aree instabili, difesa degli abitati ed infrastrutture contro movimenti franosi, valanghe, altri fenomeni di dissesto;
- contenimento fenomeno di subsidenza dei suoli e risalita di acque marine lungo fiumi e falde idriche, anche mediante operazioni di ristabilimento di preesistenti condizioni di equilibrio delle falde sotterranee;
- protezione di coste ed abitati da invasione ed erosione delle acque marine e ripascimento degli arenili, anche mediante opere di ricostituzione dei cordoni dunosi;
- razionale utilizzo di risorse idriche superficiali e profonde, con efficiente rete idraulica, irrigua ed idrica, garantendo che insieme delle derivazioni non pregiudichi minimo deflusso negli alvei e pulizia delle acque;
- svolgimento funzionale dei servizi di pulizia idraulica, navigazione interna, gestione relativi impianti;
- manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti nel settore;
- regolamentazione dei territori interessati degli interventi, anche tramite criteri per la salvaguardia e conservazione di aree demaniali e costituzione di parchi fluviali e lacuali di aree protette;
- riordino del vincolo idrogeologico:
Attività di pianificazione eseguita in collaborazione tra soggetti pubblici competenti, in modo da garantire tutela della vita umana, abitati, beni territoriali;
- attività di verifica e controllo dei piani di bacino e dei programmi di intervento;
- piani di bacino, sentita Conferenza Stato-Regioni;
- atti in cui prevedere in via sostitutiva, previa diffida, ad intervenire in caso di inadempienza;
- ogni altro atto di indirizzo e coordinamento;
- su proposta Comitato di Ministri approva programma nazionale di intervento.
Comitato dei Ministri, presieduto da Presidente del Consiglio o Ministro Ambiente, ha funzione di vigilanza, svolge atti di coordinamento nei confronti delle Regioni, propone indirizzi delle politiche settoriali, verificandone poi coerenza di recepimento.
MATTM svolge funzioni di:
- formulazione proposte a Consiglio Ministri per adozione indirizzi nello svolgimento servizi di pulizia idraulica, navigazione interna, realizzazione, gestione e manutenzione opere ed impianti, conservazione dei beni;
- adozione piani strategici nazionali di intervento per mitigazione rischio idrogeologico e favorire forme di adattamento dei territori da attuare di intesa con Autorità di bacino, Regioni, Enti locali interessati;
- predisposizione relazione su uso del suolo e condizioni di assetto idrogeologico da allegare a relazione su stato ambiente;
- predisposizione relazione su stato di attuazione programmi triennale di interventi per difesa del suolo da allegare a relazione programmatica;
- assicurazione coordinamento, ad ogni livello di pianificazione, delle funzioni di difesa del suolo con interventi per tutela ed utilizzo acque ed ambiente;
- programmazione, finanziamento, controllo interventi in materia di difesa del suolo;
- previsione, prevenzione, difesa del suolo da frane, alluvioni, altri fenomeni di dissesto idrogeologico nel medio-lungo termine, al fine di garantire condizioni ambientali permanenti ed omogenee;
- indirizzo e coordinamento rappresentanti di Ministero nell’Autorità di bacino;
- delimitazione dei Distretti idrografici, che per quanto concerne la Regione Marche sono: Distretto del Conca-Marecchia; Foglia, Arzilla, Metauro, Cesano, Misa, Esino, Musone; Potenza, Chienti, Tenna, Ete, Aso, Menocchia, Tesino e bacini minori;
- identificazione linee generali di assetto del territorio con riferimento a valori naturali ed ambientali e difesa del suolo, nonché articolazione reti infrastrutturali, opere di competenza statale, trasformazioni territoriali;
- determinazione criteri di raccolta, elaborazione, consultazione da parte APAT e Dipartimento Difesa del Suolo, coordinamento tra soggetti pubblici e privati, definizione indirizzi per studio degli elementi di ambiente fisico e condizioni generali di rischio;
- valutazione degli effetti conseguenti esecuzione piani e progetti su scala nazionale di opere nel settore difesa suolo;
- coordinamento sistemi cartografici.
Conferenza Stato-Regioni ha il compito di:
- formulare proposte per adottare indirizzi di programmazione nazionale;
- formulare proposte per adeguamento scientifico ed organizzativo del Servizio Geologico ed APAT e per coordinamento con servizi, Istituti, Enti pubblici e privati che svolgono studi e ricerche nel settore difesa del suolo;
- formulare osservazioni su piani di bacino ai fini loro conformità con indirizzi nazionali;
- esprimere pareri su ripartizione risorse assegnate ad ogni programma triennale ed interventi individuati dai piani di bacino;
- esprimere pareri su programmi di intervento di competenza statale;
APAT ha il compito di:
- svolgere attività conoscitiva in materia di difesa del suolo;
- realizzare sistema informativo unico e rete nazionale integrata di rilevamento e sorveglianza;
- fornire a qualunque richiedente, dati, pareri, consulenze in base tariffario fissato da Presidente Consiglio “in base al principio della partecipazione al costo delle prestazioni da parte di chi ne usufruisce”.
Regione ha il compito di:
- collaborare nel rilevamento ed elaborazione piani di bacino dei Distretti idrografici secondo direttive nazionali;
- formulare proposte per elaborazione programmi e redazione di studi e progetti relativi ai distretti idrografici;
- provvedere ad elaborazione, approvazione, attuazione piani di tutela delle acque;
- disporre redazione ed approvazione, nonché esecuzione di progetti, interventi, opere da eseguire nei distretti idrografici, anche tramite gestioni comuni;
- provvedere ad organizzare e far funzionare servizio di polizia idraulica e quelli per gestione e manutenzione di opere ed impianti e conservazione dei beni;
- provvedere ad organizzare e far funzionare navigazione interna;
- predisporre relazione annuale su uso del suolo e condizioni di assetto idrogeologico del territorio regionale e stato di attuazione del programma triennale da trasmettere a MATTM entro 31 Dicembre;
- assumere iniziative ritenute necessarie in materia di conservazione e difesa del territorio, suolo, sottosuolo, nonché tutela ed uso di acque nei bacini idrografici di competenza D.Lgs. 152/06 ad art. 117 stabilisce l’adozione per ogni distretto idrografico da parte di Autorità bacino di un Piano di gestione, che costituisce stralcio del Piano di bacino, alla cui elaborazione debbono concorrere tutti i soggetti istituzionali competenti. Piano di gestione, comprendente gli elementi riportati in Allegato 4 di D.Lgs. 152/06 da riesaminare entro 22/12/2015 e poi ogni 6 anni Autorità di bacino istituisce, in base alle informazioni trasmesse da Regione, il registro delle aree protette da tenere aggiornato per ogni bacino idrografico.
- gestire delega in materia di sbarramenti di altezza inferiore a 15 m. con invaso inferiore a 1.000.000 mc. Registro Italiano Dighe (RID) ha competenze su altre dighe e fornisce supporto tecnico alle Regioni per gestione precedenti invasi. È di competenza del Ministero Ambiente normativa tecnica per progettazione e costruzione di dighe di qualunque altezza e dimensione, nonché “sbarramenti posti al servizio di grandi derivazioni di acque”;
- esercitare funzioni in materia di vincolo idrogeologico.
Comuni, Province, loro consorzi, Comunità Montane, Consorzio di bonifica ed irrigazione, Consorzi di bacino montano, Enti pubblici o di diritto pubblico con sede nel Distretto idrografico partecipano ad esercizio delle funzioni delegate a Regione in materia di difesa del suolo, avvalendosi di APAT e Dipartimento Difesa del Suolo.
Entità aiuto:
Per attività di raccolta e trasmissione dati e monitoraggio da parte ANCI, destinate almeno 1,5% risorse del Ministero Ambiente per investimenti nella difesa del suolo e tutela ambientale.
Quota compresa tra 10 e 15% degli stanziamenti previsti da disposizioni statali riservata ad attività di monitoraggio in materia di difesa del suolo, lotta alla desertificazione, tutela delle acque da inquinamento, gestione delle risorse idriche.
Legge 244/07 ha:
- istituito presso MATT a decorrere da 2008 il Fondo per la ristrutturazione ed ammodernamento della rete idrica nazionale
- istituito presso MATT a decorrere da 2008 Fondo per la potabilizzazione, microfiltrazioone, dolcificazione delle acque di rubinetto, recupero delle acque meteoriche e permeabilità dei suoli urbanizzati, al fine di: tutelare le acque di falda; favorire migliore fruizione acqua di rubinetto; ridurre consumo di acqua potabile, produzione di rifiuti, emissioni di anidride carbonica
- destinato 1/10 delle entrate derivate da Fondo su bottiglie di plastica a favore del Fondo di solidarietà per promuovere finanziamento di progetti in ambito nazionale ed internazionale “atti a garantire maggiore accesso possibile alle risorse idriche”
- istituito contributo di 0,005 €/bottiglia di acqua minerale o da tavola in materiale plastico venduta al pubblico, da destinare per 90% al Fondo per la potabilizzazione e per 10% al Fondo di solidarietà.
Legge 221/15 istituito, a decorrere da 2016, presso Cassa conguaglio per settore elettrico un Fondo garanzia per interventi finalizzati a:
- potenziamento di infrastrutture idriche su territorio nazionale, comprese reti fognarie e di depurazione
- garantire tutela di risorsa idrica ed ambientale secondo prescrizioni di UE e contenendo gli oneri gravanti su tariffe
Fondo viene alimentato tramite una specifica componente della tariffa del servizio idrico determinata da AEEGS integrato, da indicare separatamente in bolletta. Presidente Consiglio Ministri emana decreto, su proposta MATT e sanità AEEGS, in cui definire:
- interventi prioritari (interventi già pianificati ed immediatamente cantierabili);
- criteri e modalità di utilizzo del Fondo (tenere conto dei fabbisogni di settore, individuati in base ai Piani di ambito, e delle necessità di tutela di ambiente e dei corsi idrici, al fine di promuovere coesione territoriale e sociale ed incentivare Regioni, Enti locali, Enti di ambito verso programmazione efficiente e razionale delle opere idriche necessarie)
- idonei strumenti di monitoraggio e di verifica del rispetto dei principi e dei criteri del decreto stesso.
AEEGS disciplina con apposito Regolamento le modalità di gestione del Fondo, pubblicandolo nel proprio sito istituzionale, unitamente a stato di avanzamento dei lavori eseguiti.