PROGRAMMAZIONE ECONOMICA REGIONALE (L.R. 46/92, 20/10, 45/12, 49/13; D.G.R. 29/7/13) (progr01)
Soggetti interessati:
Regione, Provincia, Comunità Montana, Comuni per quanto concerne:
– formazione ed approvazione della programmazione socio‑economica della Regione;
– entità del concorso regionale al finanziamento degli Enti locali per sostenere le spese relative alle funzioni delegate;
– formazione della programmazione socio‑economica dei Comuni, Province, Comunità Montane e relativa verifica di compatibilità con programmi regionali;
– verifica ed approvazione programmi pluriennali delle Province
Iter procedurale:
Istituito Consiglio delle Autonomie Locali per definire collaborazione tra Enti locali e Regione nella stesura del programma socio‑economico.
Istituita Conferenza Provinciale delle Autonomie per esprimere parere su programmazione regionale e provinciale. Si riunisce almeno 1 volta all’anno.
Istituito Comitato economico e sociale regionale (composto anche da 2 rappresentanti del settore agricolo), avente durata della Giunta Regionale, con il compito di fornire, entro 20 giorni, parere su programma regionale di sviluppo, piani regionali di settore, bilancio di previsione annuale.
Istituito Comitato tecnico‑scientifico della programmazione che fornisce pareri su indirizzi e risultati della programmazione nazionale, regionale e locale.
Giunta Regionale elabora Programma Regionale di Sviluppo (P.R.S.), con il compito di:
- a) fissare priorità ed indirizzi dello sviluppo regionale cui debbono attenersi Regione, Province, Enti locali. Priorità ed indirizzi conformi alla programmazione nazionale;
- b) partecipare ai programmi finanziati dalla CE o dallo Stato anche a livello interregionale;
- c) coordinare e finanziare interventi promossi da Enti locali e dai soggetti assegnatari della gestione del servizio idrico sul territorio attuati in base ad indirizzi approvati nel R.S. Coerenza di atti amministrativi rispetto a P.R.S.nell’attività della Regione;
- d) definire scelte per la formazione del Piano di Inquadramento Territoriale (I.T.);
- e) fissare quadro finanziario di spesa necessario per attuare programma da realizzare direttamente da Regione o mediante stipula di accordi programma con Enti delegati, in cui precisare modalità e tempi di realizzazione dei progetti, risorse necessarie … Sulla base del R.S. impostato bilancio annuale e pluriennale.
Giunta Regionale, entro 60 giorni da elezione, elabora indirizzi del P.R.S. da far approvare nei 30 giorni successivi dal Consiglio Regionale.
Documento di indirizzi approvato inviato a Conferenza Provinciale Autonomie che raccoglie, entro 30 giorni, osservazioni di Comuni e Comunità Montane e nei 30 giorni successivi lo trasmette a Conferenza Regionale Autonomie che hanno 30 giorni di tempo per formulare le proprie proposte alla Regione.
Giunta Regionale, raccolte osservazioni della Conferenza Regionale Autonomie e del Comitato economico sociale regionale, elabora nei 90 giorni successivi il P.R.S. definitivo e lo trasmette a Consiglio Regionale per approvazione. Consiglio in sede di esame può chiedere a Giunta integrazioni o modificazioni. P.R.S. pubblicato su BUR
Ogni anno Giunta Regionale presenta al Consiglio una relazione sullo stato di attuazione e sui risultati ottenuti dal P.R.S., proponendo eventuali modifiche ed allegando parere del Nucleo di controllo e relazioni con conti consultivi degli Enti locali per quanto concerne interventi a questi delegati.
Consiglio, entro 60 giorni, esprime parere in merito richiedendo eventuali aggiornamenti al P.R.S. Giunta, acquisite proposte delle Province ed Enti locali, predispone P.R.S. aggiornato da far approvare a Consiglio Regionale, unitamente a bilancio di previsione.
Consiglio Regionale approva ogni anno Piano Pluriennale di Attività di Spesa (P.P.A.S.), acquisito parere della Conferenza Regionale delle Autonomie e del Comitato economico e sociale, tenendo conto per ciascun settore di attività:
– obiettivi prioritari da perseguire e risorse disponibili;
– obiettivi conformi al P.R.S. e criteri per valutare coerenza, fallibilità e risultati ottenuti con interventi ‑ leggi ed atti amministrativi necessari per conseguire tali obiettivi ed interventi.
Piani Regionali di Settore predisposti da Giunta Regionale sono approvati dal Consiglio, entro 60 giorni, acquisito parere Conferenza Regionale Autonomie e Comitato economico e sociale. Piani di‑ settore comprendono:
- a) obiettivi perseguiti e risultati attesi conformi a R.S.;
- b) disciplina delle attività pubbliche e private nel settore;
- c) connessione con altri interventi CE, nazionali, Enti locali;
- d) modi e tempi previsti per la loro realizzazione;
- e) criteri e modalità per la concessione di eventuali aiuti;
- f) soggetti responsabili dell’esecuzione e gestione del progetto;
- g) spese totali e regionali necessarie con valutazione costi‑benefici;
- h) eventuali accordi programma previsti per realizzazione.
Piani relativi ad attuazione disposizioni CE (v. Piano Operativo Plurifondo Obiettivo 2), predisposto da Giunta Regionale ed approvato da Consiglio Regionale, acquisito parere degli Enti locali (da fornire entro 30 giorni). Se CErichiede modifiche, Giunta sottopone a Consiglio approvazione del programma modificato.
Programma opere pubbliche predisposto da Giunta Regionale ed approvato da Consiglio, unitamente a bilancio, definisce: tipologia interventi da realizzare; criteri di localizzazione; criteri di priorità per concessione contributi; Enti responsabili attuazione; connessione con altri interventi CE o Stato.
Provincia entro 30 Settembre trasmette a Regione programma pluriennale insieme a richieste di finanziamento dei programmi di competenza propria o di Enti locali in cui indicati: obiettivi perseguiti; tipologia di ciascun intervento; localizzazione; tempi di realizzazione; soggetti responsabili della progettazione, esecuzione e gestione: piano finanziario e contributo regionale previsto; impatto economico, sociale ed ambientale; connessione con altri interventi regionali o degli Enti locali.
Giunta Regionale, entro 30 giorni da approvazione bilancio di previsione, decide su ammissibilità e finanziamento dei programmi, tenendo conto istruttoria tecnico-economica del Nucleo valutazione e nel rispetto dei criteri stabiliti dal programma delle opere pubbliche.
Al fine di migliorare ricerca ed utilizzo di Fondi europei, Giunta Regionale con D.G.R. 1133 del 29/7/2013 indetto gara di selezione per “contrattualizzare n. 4 soggetti economici specializzati nelle attività di ricerca fondi e relativa attività di progettazione” sulle seguenti tematiche:
– Area 1: attività produttive, cooperazione allo sviluppo, innovazione, ricerca, trasporti ed attività residuale non ricompresse in altre aree, ICT ed agenda digitale;
– Area 2: politiche del lavoro, istruzione, formazione, cultura
– Area 3: territorio, ambiente, agricoltura, pesca, energia, sicurezza e protezione civile
– Area 4: sanità, politiche sociali e longevità attiva.
Particolare attenzione ad Aree di intervento comprese nella strategia della Macroregione Adriatica. In caso di progetti che prevedono integrazione in settori diversi (v. attività produttive e lavoro), progettazione affidata ad “aggiudicatario lotto relativo a macroarea ritenuta prevalente”, da svolgere in sinergia con SVIM ed altre strutture regionali, “che negli anni hanno costruito serie di importanti relazioni a livello europeo” e con coordinamento di Assessorato Politiche Comunitarie
Soggetti partecipanti a gara dovranno possedere seguenti requisiti:
– avere svolto negli ultimi 3 anni servizi di progettazione con esito positivo ed assistenza tecnica/rendiconto di progetti europei su programmi a gestione diretta di Commissione (Esclusi Fondi strutturali FESR, FSE, FEASR, FEP e progetti finanziati con altri Fondi di finanziamento europeo);
– disporre di gruppo di lavoro composto almeno da: coordinatore (esperienza almeno 10 anni in progettazione europea); esperto in progettazione europea (esperienza almeno 5 anni), esperto in rendiconto progetti europei (esperienze almeno 3 anni). Vietato cumulo di profili da parte di stessa persona.
Modalità di selezione dovrà prevedere compenso anticipato, che sarà invece fissato al momento finanziamento progetto da parte UE (Nessun compenso riconosciuto in caso di non finanziamento del progetto), “ma basandosi su offerta economicamente più vantaggiosa, partendo da importo posto a base gara” (Progetti con budget di 500.000 € pari a 10%; progetti da 100.000 a 500.000 € pari a 13%; progetti inferiori a 100.000 € pari a 15%). A conclusione esame offerte pervenute, aggiudicazione lotto funzionale a percentuale inferiore che sarà applicata su budget complessivo di progetto assegnato a Regione Marche in caso di finanziamento UE
Soggetto aggiudicatario dovrà:
– nel periodo di vigenza del contratto (almeno 36 mesi da stipula contratto e comunque almeno pari a quella necessaria a realizzazione di progetto finanziato) svolgere attività a titolo gratuito su mandato di struttura regionale competente e di Enti locali di ricerca individuazione, predisposizione di progetti europei a valere su bandi a gestione diretta di Commissione o bandi a gestione indiretta o su altre fonti di finanziamento europeo;
– fornire assistenza tecnica a struttura regionale capofila o partner del progetto europeo, comprendente seguenti azioni: segreteria di progetto (in particolare rapporti con partner), supporto a gestione rapporti con Autorità di programma, predisposizione report periodici richiesti, rendiconto fisico e finanziario del progetto in itinere e finale, supporto ad attività di diffusione e comunicazione;
– impegnarsi a predisporre almeno 5 progetti per ogni anno di durata del contratto, compatibilmente con numero bandi europei emanati. Qualora nessuno dei progetti proposti venga finanziato, Regione si riserva di revocare incarico o di “affidare relativa attività a soggetti utilmente collocati in graduatoria”
L.R. 49/13 concede a Comuni con meno di 15.000 abitanti agevolazioni per elaborazione di progetti esecutivi di opere pubbliche. Comuni presentano domande dopo pubblicazione su BUR di Legge regionale di approvazione di bilancio preventivo in cui definito importo a disposizione. Comune può per 1 solo progetto chiedere anticipo. Regione provvede a revoca anticipazione se Comune non invia 1° richiesta di erogazione entro 1 anno da concessione di questo, salvo proroga di 12 mesi concedibile “su motivata istanza di Ente locale beneficiario”
Entità aiuto:
Regione Marche istituito con L.R. 20/10 Fondo regionale straordinario per interventi prioritari a cui art. 4 di L.R. 45/12 assegna per anno 2013 risorse pari a:
– 3.200.000 € per spese correnti relative a:
- a) contributi a strutture culturali per iniziative volte a creazione di nuovo reddito e nuova occupazione;
- b) attività relative al marketing territoriale;
- c) integrazioni di finanziamenti di interventi in campo sociale;
– 5.240.700 € per spese di investimento relative a:
- a) lavori di recupero di beni immobili ad uso residenziale ricettivo, turistico alberghiero e culturale;
- b) interventi regionali per integrazione di finanziamenti BEI destinati a riqualificazione ed ammodernamento di strutture ricettive;
- c) sviluppo di trigenerazione su edifici sanitari pubblici regionali;
- d) miglioramento efficienza energetica su edifici scolastici (primarie e secondarie);
– 7.662.000 € di risorse straordinarie di cui:
- a) 000.000 € per sostegno ad acquisto prima casa;
- b) 162.000 € per progetto giovani nell’internazionalizzazione;
- c) 500.000 € per fondo per attrazione investimenti produttivi ed occupazionali sul territorio;
- d) 000.000 € per fondo per erogazione di borse di studio e borse di lavoro a giovani qualificati per promuovere offerta turistico culturale
Risorse del Fondo rimangono vincolate fino a completa realizzazione degli interventi e Giunta Regionale, previo parere delle competenti commissioni assembleari ne definisce modalità, comprese eventuali compensazioni tra Fondo priorità regionale corrente ed investimenti, anche tra diverse unità di spesa.
Per finanziamento di progettazione su Fondi europei a gestione diretta di Commissione si ipotizza che aggiudicatario di selezione possa beneficiare nel periodo di vigenza contratto di importo complessivo pari a 750.000 €, pertanto per le 4 Aree tematiche non oltre 3.000.000 €
Regione Marche istituito con L.R. 49/13 Fondo di rotazione per fronteggiare spese per elaborazione di progetti definitivi relativi ad opere pubbliche, compresa progettazione di impianti a fune, da sostenersi da parte Comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti (Dati ISTAT al 31 Dicembre precedente). Comuni rimborsano anticipazione concessa nella misura erogata, senza oneri aggiuntivi, entro 5 anni da concessione, indipendentemente darealizzazione intervento. Per anno 2014 stanziati 200.000 €