PMI E LAVORATORI PRECARI (DGR 24/09/18) (pmi19)
Soggetti interessati:
Regione Marche Servizio Attività Produttive, Lavoro, Formazione (Servizio).
Imprese che si impegnano a trasformare in contratti di lavoro a tempo indeterminato (part o full time) i contratti di lavoro precari vigenti (quali: contratti a tempo determinato; contratti di lavoro ripartito a tempo determinato; contratti di lavoro intermittente a tempo determinato; contratti a progetto/collaborazioni coordinate e continuative), purché:
- iscritte alla Camera di Commercio
- aventi sede legale e/o operativa nelle Marche al momento del pagamento dell’aiuto
- in regola con le norme inerenti alle assunzioni obbligatorie dei disabili (è vietato utilizzare gli aiuti in oggetto per raggiungere le quote di assunzione obbligatorie prescritte)
- in regola con la normativa vigente in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
- in regola con l’applicazione del CCNL (contratto collettivo nazionale/regionale di lavoro), o con gli accordi sottoscritti tra le Associazioni sindacali e datoriali
- in regola con gli obblighi contributivi ed assicurativi
- attive, cioè non si trovano in stato di fallimento/liquidazione, nè hanno presentato domanda di concordato
- non sottoposte a misure di prevenzione, nè sono a conoscenza di procedimenti in corso a loro carico
- non hanno rapporti di parentela, affinità o coniugio con i soggetti destinatari
- rispettano il divieto del doppio finanziamento
- non hanno licenziato personale nei 6 mesi precedenti l’invio della domanda, salvo che tali licenziamenti siano avvenuti per giusta causa, o giustificato motivo soggettivo
- non hanno in corso, né hanno attivato procedure concorsuali nei 12 mesi precedenti la domanda
- non rientrano nei settori esclusi dal Reg. 1407/13 e sono in regola con il regime di aiuti “de minimis”
- non dispongono, al momento di invio della domanda, di lavoratori in CIGS, aventi la stessa qualifica professionale di quelli oggetto di assunzione
Sono escluse dal finanziamento le imprese che:
- non rispettano i requisiti di cui sopra
- hanno beneficiato per lo stesso destinatario di aiuti all’assunzione a valere su fondi FSE POR Marche 2014/2020
- hanno trasformano il contratto precario in contratto a tempo indeterminato prima dell’invio della domanda
- stabilizzano soggetti che, al momento dell’assunzione a tempo indeterminato, dispongono di contratti precari da meno di 3 anni
Destinatari del provvedimento sono lavoratori precari.
Iter procedurale:
Giunta Regionale, con DGR 1242 del 24/09/18, ha definito le modalità per sostenere gli inserimenti lavorativi con contratti a tempo indeterminato, al fine di contrastare la precarietà del lavoro. Al riguardo ha emanato, con DDS 254 del 18/10/18, un bando pubblico, a seguito del quale le imprese interessate presentano entro il 31/12/2020 domanda in bollo con firma digitale, per via telematica (utilizzato sistema SIFORM 2) all’indirizzo internet HTTPS://siform.regione.marche.it, allegando:
- richiesta di contributo generata da SIFORM 2 (modello pubblicato su BUR 89/18)
- elenco dei lavoratori interessati all’assunzione (modello pubblicato su BUR 89/18)
- scansione in formato PDF del documento di riconoscimento di ogni lavoratore interessato all’assunzione con il suo relativo curriculum
- dichiarazione inerente il rispetto del regime “de minimis” (modello pubblicato su BUR 89/18)
- dichiarazione sostitutiva di notorietà (modello pubblicato con BUR 89/18) attestante:
- periodo di decorrenza dell’esercizio finanziario utilizzato per scopi fiscali
- eventuali contributi percepiti, a qualunque titolo, in regime “de minimis” nell’esercizio in corso e nei 2 anni precedenti
- impegno a comunicare eventuali aiuti ricevuti dopo l’invio della domanda e fino alla data di eventuale concessione dell’aiuto in questione
- di essere a conoscenza che se impresa supera i 200.000 € di aiuto in “de minimis”, viene revocato l’intero aiuto concesso
- che per stesse spese non sono state, né saranno richieste altre agevolazioni. Se imprese hanno in corso domande per stesse spese su altra normativa si impegnano a comunicare rinuncia a tale contributo
- di essere a conoscenza delle responsabilità penali derivanti dal rilascio di dichiarazioni false, compresa la revoca dei benefici concessi.
Servizio esegue l’istruttoria, avvalendosi di una specifica Commissione di valutazione, al fine di accertare che domanda sia: inviata secondo le modalità previste; completa della documentazione e dei requisiti richiesti dal bando; completa della denominazione/ragione sociale di impresa; sottoscritta dal legale rappresentante; completa del documento di riconoscimento di ogni lavoratore interessato. Domanda incompleta del documento d’identità del richiedente o del lavoratore (o con tale documento scaduto) può essere regolarizzata entro 10 giorni dal suo invio, o dalla richiesta del Servizio. A conclusione dell’istruttoria, la Commissione redige la graduatoria delle domande ammissibili, tenendo conto delle seguenti priorità:
- durata dei contratti precari pregressi (Peso 45%): 2 punti per soggetti in possesso di contratti precari per oltre 7 anni; 1 punto per soggetti in possesso di contratti precari per meno di 7 anni
- genere dei destinatari (Peso 10%): 2 punti se destinatari sono di sesso femminile; 1 punto se di sesso maschile
- dinamica occupazionale dell’impresa (Peso 20%): 2 punti se impresa negli ultimi 3 anni ha incrementato il numero dei dipendenti; 1 punto se impresa negli ultimi 3 anni ha mantenuto invariato il numero dei dipendenti
- soggetti coinvolti (Peso 25%): 1 punto se soggetto precario stabilizzato è un ex tirocinante, o un ex borsista, o ha oltre 35 anni, o ha già beneficiario di interventi finanziati con il POR FSE 2014/2020
Commissione ammette a finanziamento domande presentate in ordine cronologico, che conseguono almeno 0,6 punti, fino ad esaurimento dei fondi. La graduatoria è approvata con decreto dal Dirigente del Servizio, che comunica agli interessati l’esito dell’istruttoria. Eventuale disponibilità di fondi a seguito di revoche, rinunce, economie sui progetti finanziati, è impiegata per lo scorrimento della graduatoria.
Il contributo viene erogato in un’unica soluzione dal Servizio, a seguito dell’invio di:
- copia di comunicazione, in cui riportata la data della stabilizzazione, cioè l’assunzione del soggetto con contratto a tempo indeterminato (full-time o part-time)
- garanzia fideiussoria (Modello pubblicato sul BUR 89/18) di tipo bancario od assicurativo, avente durata di 24 mesi (con rinnovo automatico semestrale per altri 12 mesi) pari al 100% del contributo concesso, svincolabile dalla Regione, previa richiesta scritta
- autodichiarazione di impresa attestante che le nuove assunzioni sono aggiuntive rispetto all’organico vigente alla data della domanda
Regione esegue controlli (anche a campione su almeno il 10% delle domande finanziate) per accertare il mantenimento degli impegni presi (in particolar modo, mantenere l’assunzione del lavoratore precario per almeno 3 anni). In caso vengono rilevate irregolarità in merito al possesso o alla permanenza dei requisiti prescritti, Servizio comunica all’interessato l’avvio della procedura di revoca del contributo concesso, assegnandogli 30 giorni di tempo per presentare il ricorso o per restituire il contributo ricevuto.
Regione si riserva di revocare, modificare, annullare il bando se ne ravvede l’opportunità per ragioni di interesse pubblico, senza che i richiedenti possano vantare diritti nei confronti della Regione stessa.
Entità aiuto:
Stanziati per il periodo 2018/2020 3.000.000 € provenienti dal POR FSE 2014/2020 Priorità 8.1 di cui 400.000 € per anno 2018, 1.600.000 € per anno 2019 e 1.000.000 € per anno 2020 (risorse possono essere incrementate) per sostenere le imprese che si impegnano a stabilizzare, dopo l’invio della domanda, i lavoratori assunti con contratti precari, fino ad un massimo di 10. Importo del contributo concedibile, nell’ambito del regime “de minimis” (cioè 200.000 € di aiuti complessivi percepiti dal beneficiario in tale regime nei 2 anni precedenti e nell’anno in corso), è pari a 10.000 € in caso di trasformazione del contratto precario in contratto a tempo indeterminato full time (in caso di part-time, il contributo viene ridotto in proporzione al numero delle ore settimanali previsto nel contratto applicato).
È ammesso il cumulo con altre agevolazioni contributive o finanziarie pubbliche (nazionali o regionali), purchè questo non comporta il superamento del 100% dei costi ammissibili.
Il contributo in questione non è soggetto alla ritenuta di acconto del 4%.
Sanzioni:
In caso di risoluzione anticipata (cioè prima di 3 anni dall’assunzione a tempo indeterminato) del rapporto di lavoro a causa di dimissioni, pensionamento o licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo soggettivo, o a seguito di riduzione dell’orario di lavoro rispetto a quello indicato al momento della stabilizzazione: revoca parziale del contributo (sua rideterminazione in base al numero dei mesi di permanenza del lavoratore nell’impresa), salvo che l’impresa non proceda, entro 90 giorni dalla data di cessazione del precedente rapporto, all’assunzione a tempo indeterminato di altri soggetti (aventi analoghi requisiti) che rimangono in questa almeno fino alla copertura dei 3 anni prescritti, comunque previa autorizzazione della Regione.
In caso di licenziamento diverso dalla giusta causa o da giustificato motivo soggettivo, o di non conformità rilevate a seguito dei controlli eseguiti dalla Regione, rispetto a quanto dichiarato o al bando: revoca totale.
Revoca totale o parziale comporta sempre l’applicazione di interessi legali sull’importo da restituire. Se la revoca è dovuta ad irregolarità o inadempimenti: interessi sono aumentati di 2 punti percentuali.
In caso di frode o dichiarazioni mendaci: revoca del contributo + sanzione pari a 2 volte l’importo indebitamente percepito.