PERICOLOSITA’ INCENDI BOSCHIVI

PERICOLOSITÀ INCENDI BOSCHIVI (Legge 353/00; L.R. 6/05; D.G.R. 19/4/21, 17/5/21) (bosco01)

Soggetti interessati:

Presidente Consiglio Ministri (PCM), Ministero Interno, Servizio Nazionale Protezione Civile (SNPC), Regione Servizio Protezione Civile (Servizio), Comuni, Unioni Montane, Sala regionale operativa unificata permanente (SOUP), Corpo Nazionale Vigili del Fuoco (CNVVF) e Vigili del Fuoco (VVF), Comando Carabinieri Forestale Stato (CCFS), Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAF), Nucleo Informativo Antincendio Boschivo (NIAB), Prefetture, Associazioni di volontariato iscritti ad Albo (Gruppi volontariato), Direttore operazioni di spegnimento (DOS), Responsabile operazioni di soccorso (ROS), chiunque opera nella lotta attiva agli incendi boschivi (LAIB)

Iter procedurale:

Normativa nazionale in merito ad incendi boschivi riportata nella scheda “Legge quadro incendi boschivi” a cui si rimanda

Giunta regionale approvato con DGR 442 del 19/4/2021 Piano regionale di attività di previsione, prevenzione e LAIB, comprendente:

  • parte generale, in cui riportato:
  • descrizione del territorio, con riferimento ad aree boschive, arboree, cespugliate;
  • banche dati regionali, quali: Banca dati forestale (costituita da: sistema informativo forestale regionale; piani di gestione del patrimonio regionale o forestale; sistema informativo montagna); banche dati cartografiche ed informatiche regionali; banca dati Autorità di bacino. Banche da aggiornare ogni anno, contenenti: dati su incendi boschivi degli ultimi 5 anni; reti di avvistamento e telecomunicazione esistenti; interventi infrastrutturali e selvicolturali effettuati; mezzi e materiali disponibili presso Organismi preposti; dati su personale addetto alle attività di previsione, prevenzione e lotta ad incendi e loro dislocazione sul territorio; procedure di lotta attiva contro incendi boschivi;
  • cartografia di base su adeguata scala (almeno 1:50.000), in cui evidenziare: centri operativi; dislocazione delle squadre di intervento; mappe relative ad obiettivi da difendere; aree percorse dal fuoco; vegetazione; uso del suolo; viabilità e punti di approvvigionamento idrici;
  • analisi statistica su periodicità e frequenza degli incendi boschivi nella Regione);
  • obiettivi prioritari da difendere, tenendo conto di: presenza antropica (abitazioni, industria, commercio, turismo); pregio vegetazionale ed ambientale; aree naturali protette; aree boschive limitrofe ai precedenti punti; giovani rimboschimenti; difficile accessibilità da terra;
  • modello organizzativo, specificando strutture e forze da impiegare, compresi eventuali accordi tra Regioni, Enti locali, Organizzazioni private;
  • attività di previsione, in cui riportato:
  • condizioni che favoriscono innesco e propagazione di incendio (v. condizioni climatiche, geomorfologia, caratteristiche vegetazionali), nonché cause di incendio volontarie (vandalismo, attività di caccia, uso del suolo diverso da quello naturale), cause involontarie (comportamenti imprudenti di viaggiatori o agricoltori o turisti), cause non classificabili;
  • aree percorse dal fuoco nell’anno precedente (da rappresentare in cartografia);
  • carta del rischio di incendio boschivo (CRIB), di immediata consultazione, comprendente:
    1. prerequisiti, riguardanti: boschi di conifere in purezza; incendi storici (1987-2000) individuati per punti ed aree incendiate; punti di approvvigionamento idrico;
    2. metodologia basata su adozione di una griglia spaziale rettangolare, aggiornata ai vertici chilometrici al reticolo GAUSS (celle di ampiezza di 100 ha.), a cui agganciato un data base contenente indici di pericolo per danno ambientale potenziale;
    3. indici tematici (quali indici della vegetazione o dei tipi forestali);
  • ruolo assegnato ai vari soggetti impegnati nella lotta AIB, quali:
    1. Regione (in particolare DPC), a cui assegnato il compito di:
  • redigere pianificazione a livello regionale;
  • promuovere gli indirizzi in merito alla lotta AIB;
  • dichiarare variazione del periodo di alto rischio di incendio boschivo, in base a condizioni oggettive di pericolo rilevato sul territorio ed andamento di incendi;
  • emanare e diffondere nel periodo ad alto rischio bollettini meteorologici di previsione del pericolo di incendi boschivi;
  • gestire aspetti tecnico amministrativi atti a dichiarare lo stato di emergenza;
  • organizzare e mettere a disposizione servizi di supporto aereo e di radiocomunicazione dedicati;
  • predisporre programma annuale di formazione LAIB di Enti e volontari;
  • promuovere accordi di collaborazione con Regioni limitrofe per attività di reciproco aiuto nell’ambito della prevenzione e lotta ad incendi che si sviluppano lungo confini;
  • garantire il funzionamento di SOUP;
  • garantire la presenza di propri funzionari nei “punti di coordinamento avanzati” (PCA) per incendi di particolare gravità;
  • pianificare utilizzo di volontari nella LAIB, organizzando pattuglie di avvistamento e spegnimento;
  • aggiornare ogni anno elenco dei Gruppi di volontari, che intervengono nella LAIB;
  • definire indicazioni di tutela idrogeologica di aree percorse dal fuoco;
  • valutare la possibilità di costituirsi parte civile a seguito di incendi boschivi;
  • promuovere rapporti convenzionali con Enti, Amministrazioni, Istituti utili alla LAIB;
  • sostituirsi ad Unioni Montane nella pianificazione della turnazione dei volontari;
  • attivare risorse UE, statali, regionali per la prevenzione e LAIB;
    1. Unioni Montane, a cui assegnato il compito di:
  • collaborare con Regione nella formazione di squadre NOS e reperibilità settimanale dei volontari specializzati LAIB presenti nel territorio di competenza;
  • coordinare l’acquisizione di attrezzature e mezzi da parte dei Comuni ed Organizzazione volontari locali;
  • pianificare, in raccordo con DPC (eventualmente con Ente Parco), le attività agro-silvo-pastorali utili alla prevenzione degli incendi boschivi;
  • partecipare con proprio responsabile al punto di coordinamento avanzato durante gli incendi;
  • stipulare convenzioni con cooperative agricole e forestali per contribuire alla LAIB;
  • mettere a disposizione dei volontari propri mezzi per LAIB;
    1. Comuni, a cui assegnato il compito di:
  • predisporre ed attuare piano comunale di Protezione Civile, integrato con piano del rischio incendi boschivi;
  • aggiornare lo scenario di rischio LAIB del piano di emergenza comunale “ogni qual volta necessiti”;
  • fornire supporto tecnico logistico alle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi;
  • mettere a disposizione di CNVVF attrezzature e mezzi operativi disponibili e/o reperibili sul territorio;
  • garantire attività di vigilanza (anche notturna) di incendio in raccordo con DPC, mediante impiego di personale dipendente e/o volontariato comunale;
  • promuovere specializzazione dei volontari locali in ambito LAIB, sostenendone l’attività;
  • partecipare con proprio personale al PCA costituito per incendi boschivi;
  • fornire beni di conforto al personale impegnato nella LAIB;
  • certificare la presenza di volontari impegnati nelle LAIB;
  • collaborare con Enti e strutture partecipanti ad attività di LAIB;
  • ricevere tempestive comunicazioni su incendi in corso da SOUP, in modo da poter fornire supporto logistico necessario a CNVVF ed attivare procedure di soccorso alla popolazione;
  • istituire ed aggiornare ogni anno Catasto degli incendi boschivi per applicare divieti, prescrizioni e sanzioni nelle zone boschive e su pascoli percorsi dal fuoco;
    1. Corpo Nazionale Vigili del Fuoco (CNVVF), a cui assegnato il compito di:
  • concorrere alla LAIB;
  • costituire, ove necessario, punto di coordinamento avanzato (PCA);
  • collaborare con Regione a programmare lotta AIB;
  • collaborare alla formazione ed addestramento di volontari alla LAIB;
  • curare aggiornamento di: punti di approvvigionamento idrico; dati territoriali significativi;
  • presidiare con proprio personale SOUP nel periodo di massima pericolosità, assicurando coordinamento delle attività LAIB;
  • assicurare presenza presso incendi boschivi di: ROS; DOS; squadre di spegnimento a terra;
  • coordinare le squadre di volontari presenti nell’area di intervento;
  • comunicare costantemente a SOUP: segnalazione di incendi boschivi o di vegetazione erbacea ed arbustiva pervenute dai propri Comandi provinciali; invio di proprie squadre sul posto;
  • mettere a disposizione della Regione mezzi aerei ad ala rotante dedicati allo spegnimento di incendi boschivi, comunicando a SOUP ogni giorno loro dislocazione;
    1. Comando dei Carabinieri Forestali di Stato (CCFS), a cui assegnato il compito di:
  • svolgere attività di prevenzione degli incendi boschivi tramite sorveglianza del territorio (specie di aree a rischio);
  • verificare adempimento da parte di soggetti pubblici e privati tenuti ad osservare le normative di settore;
  • acquisire e trasferire al SOUP segnalazioni di incendi boschivi che giungono al numero 1515;
  • condurre specifiche attività investigative;
  • svolgere attività di monitoraggio e di accertamento a seguito di incendi boschivi, con perimetrazione delle aree percorso dal fuoco;
  • svolgere attività di: ricognizione, sorveglianza ed avvistamento incendi; previsione del rischio incendi tramite monitoraggio ambientale; collaborazione alla redazione informatica della cartografia delle aree percorse dal fuoco; studio delle cause determinanti gli incendi boschivi, nonché delle operazioni selvicolturali di pulizia e manutenzione dei boschi; formazione, informazione ed educazione in materia di LAIB;
  • programmare ed organizzare azioni di ricognizione, sorveglianza, avvistamento da parte di Stazioni di Carabinieri Forestali, su base diurna e notturna in funzione del rischio e delle risorse disponibili;
  • organizzare attività investigativa dei NIPAF;
    1. Prefettura, a cui assegnato il compito di essere costantemente aggiornata da CNVVF e SOUP su insorgenza e propagazione degli incendi boschivi di particolare entità;
    2. Capitaneria di porto – Guardia costiera, a cui assegnato il compito di assicurare, in caso di incendi boschivi lungo la fascia costiera, supporto al sistema di LAIB;
    3. Gruppi di volontariato ( Gruppi LAIB) a cui assegnato il compito di:
  • collaborare nella pianificazione predisposta da Comuni, Unioni Montane per LAIB (punti di avvistamento, pattuglie di spegnimento e loro reperibilità settimanale);
  • acquisire da Regione dispositivi di protezione individuale specifici per LAIB e di dotarsi di idonea certificazione medica per svolgere tale attività;
  • partecipare ad incontri annuali condotti da personale CNVVF;
  • assicurare loro impegno in ogni fase di LAIB
  • bollettino meteorologico di previsione del pericolo di incendio boschivo emanato dal Centro funzionale regionale durante periodo 15 Maggio – 15Settembre dal Lunedì al Sabato (periodo variabile in funzione delle condizioni meteorologiche) in cui riportare: previsioni meteorologiche su scala regionale valide per giorno successivo; grado di pericolosità di eventuali incendi boschivi definito per aree omogenee; tendenza della pericolosità (in diminuzione, stazionaria, in aumento) per le 2 giornate successive. Grado di pericolosità (inteso come probabilità di innesco determinato in termini di: velocità ed intensità di avanzamento del fronte di fiamma; modelli di previsione basati su condizioni meteorologiche in atto) considerato:
    • basso, se evento può essere fronteggiato con i soli mezzi ordinari, senza particolare dispiegamento di forze;
    • medio, se evento può essere fronteggiato con rapida ed efficiente risposta del sistema di LAIB;
    • alto, se evento può raggiungere dimensioni tali da richiedere concorso di flotta aerea statale;
  • periodo di grave pericolosità di incendio boschivo fissato dal 1 Luglio al 15 Settembre, fermo restando che particolari condizioni meteorologiche possono rendere necessario anticipo o prolungamento di tale periodo;
  • azioni di prevenzione volte a ridurre cause e potenziale innesco di incendio, comprendenti:
  • operazioni selvicolturali di pulizia e manutenzione del bosco (con possibilità di interventi sostitutivi, specie nelle aree a più elevato rischio, nei confronti del proprietario inadempiente) riguardanti: riduzione della biomassa combustibile (in particolare quella secca a terra e in piedi) anche mediante esecuzione di cure colturali intercalari ed introduzione di forme di governo che garantiscono minore infiammabilità del bosco; ripristino e mantenimento in efficienza di viabilità di servizio forestale; opere di sistemazione idraulico forestali; creazione di viali parafuoco “di tipo verde e non tabula rasa”; creazione, ripristino e mantenimento in efficienza di punti di prelievo di acqua. Nella D.G.R. 442 del 19/4/2021 sono riportate in modo dettagliato le operazioni selvicolturali da intraprendere per leccete, querceti di roverella e rovere, cerrete, orno-ostrieti, castagneti, faggete, formazioni riparie, latifoglie varie (pure o miste), rimboschimenti a prevalenza di conifere, arbusteti e cespuglietti. In tali operazioni sono compresi interventi di progettazione, realizzazione e gestione delle strutture di monitoraggio ed adeguamento migliorativo e/o potenziamento reti di monitoraggio antincendio boschivo, mentre escluse spese per acquisto di mezzi per LAIB (v. elicotteri, aerei ad ala fissa, auto 4×4, autobotti);
  • classificazione delle foreste in:
    1. medio rischio di incendio boschivo quali: castagneti; faggete; latifoglie varie (pure o miste); formazioni riparie;
    2. alto rischio boschivo quali: leccete; querceti di roverella e rovere; cerrete; orno – ostrieti; robineti – ailanteti; rimboschimenti a prevalenza di conifere; arbusteti e cespuglietti; suoli e soprassuoli potenzialmente forestali (inclusi particellari non boschivi ed aree cotonali contigue a foreste)
  • sistemi di monitoraggio e controllo remoto degli incendi boschivi, avvalendosi del progetto “Smoking cam” ad avvistamento fisso e mobile finanziato con PSR Marche 2007/13, che ha consentito:
    1. miglioramento delle attrezzature per monitoraggio video ad alta risoluzione per avvistamento incendi;
    2. acquisto di innovativi sistemi di visualizzazione e collegamento tra SOUP ed altre sale di monitoraggio;
    3. potenziamento reti di comunicazione di emergenza impiegate nelle attività di prevenzione e contrasto ad incendi boschivi.

Sistema basato su:

  1. sistema di monitoraggio e controllo video in grado di consentire presidio remoto costante delle aree soggette ad incendi boschivi, anche mediante strumenti software di analisi dei fumi presenti in queste aree;
  2. operatori di sala dotati di avanzati sistemi di visualizzazione in grado di riconoscere e validare immagini pervenute;
  3. operatori di sala valutano se lanciare allerta e chiedere intervento del personale del servizio LAIB, coordinandolo tramite rete radio di emergenza;
  4. rete radio che riceve informazioni dal territorio e mantiene costante contatto tra sala operativa e personale sul campo;
  5. sistema di monitoraggio video e rete di comunicazione radio che consentono alla sala operativa di gestire operazioni e valutare evoluzione di evento
  • azione di prevenzione degli illeciti, mediante controllo capillare del territorio (in particolare delle aree a rischio) da parte di CCFS;
  • informazione e sensibilizzazione, tramite mass media, stampa, televisione, di agricoltori, imprese boschive, cacciatori, turisti, frequentatori a qualsiasi titolo di ambienti naturali, nonché studenti tramite specifici progetti educativi condotti nelle scuole;
  • azioni dirette a prevenire l’innesco degli incendi boschivi, specie nei periodi a maggiore rischio (dal 1Luglio al 15 Settembre). In tale periodo è vietato accendere fuochi nei boschi ad una distanza inferiore a 200 m. da questi. Fuori dal periodo a rischio, la distanza di sicurezza scende a 100 m. a partire dalla quale è ammesso accendere fuochi o dar fuoco a paglia, stoppie e materiale vegetale derivante da colture erbacee ed arboree, distruzione di erbe infestanti, rovi e simili, purché detto materiale sia raccolto in cumuli ed operatore assista di persona fino a quando fuoco non risulta spento. E’ comunque sempre vietato a distanze inferiori a 200/100 m. dal bosco: far brillare le mine; usare apparecchi a fiamma od elettrici per tagliare metalli; usare motori, fornelli od inceneritori che producono faville o braci; fumare o gettare mozziconi ancora accesi; bruciare stoppie e residui erbacei, arbustivi, arborei non raccolti in cumuli. Nelle accensione di fuochi per eliminare tale materiale occorre adottare necessarie cautele (quali: scintille e braci non siano disperse; assenza di continuità con altro materiale infiammabile; operatore risulti presente fino a quando fuoco non sia completamente spento; ogni altra azione in grado di evitare potenziale innesco di incendio boschivo);
  • lotta attiva agli incendi boschivi (LAIB), comprendente:
  • attività di:
    • ricognizione e sorveglianza da parte di CNVVF e CCFS attuata sulla base di pianificazione con servizi mirati nei periodi ed aree a maggiore rischio;
    • allarme e segnalazione. Chiunque avvisti o abbia notizia di insorgenza di incendio boschivo deve chiamare i numeri di emergenza 112 o 115 di CNVVF, che attivano direttamente SOUP, il quale dovrà raccogliere informazioni in merito a: nominativo e numero telefonico del segnalante; zona di incendio boschivo (Provincia, Comune, località) o di interfaccia; entità e descrizione di incendio/fumo; tipo di vegetazione e bosco interessato (incolto, pascolo, pineta, querceta ecc.); presenza di abitazioni, elettrodotti, strade e ferrovie; presenza di pericoli immediati per persone, immobili, infrastrutture e vie di accesso. Segnalazioni sono trasferite a CNVVF che provvede ad inviare una squadra di VVF per valutare entità di evento;
  • azioni di spegnimento di incendi boschivi (cioè incendi su soprassuoli forestali, dove CNVVF assume gestione di interventi riguardanti con priorità difesa di persone, infrastrutture, insediamenti civili ed industriali presenti in area) ed incendi di interfaccia (cioè incendi che investono anche zone boschive caratterizzate da situazioni tipiche di interfaccia, dove sistema urbano e rurale forestale vengono a contatto ed interventi sono rivolti prioritariamente alla salvaguardia di vite umane ed infrastrutture civili). A tal fine ROS provvede a:
    1. coordinare interventi nell’area da inizio attività del nucleo a contatto con incendio fino a conclusione delle operazioni di bonifica;
    2. informare costantemente SOUP, anche al fine di chiedere utilizzo di mezzi aerei;
    3. inoltrare richiesta di personale volontario per pronto intervento, lotta, controllo e bonifica di incendio (cioè repressione di braci e piccoli focolai, affinché “folate di vento e/o rotolamento di braci non determinino nuova ripresa di incendio”).

In caso di intervento aereo occorre intervento di DOS che provvede a:

  1. assicurare, insieme a ROS, coordinamento dei nuclei a contatto con incendio con il mezzo aereo;
  2. sgomberare area interessata per lancio di liquido estinguente;
  3. segnalare con fumogeni colorati ad aereo in volo i limiti dell’area di intervento ed i punti di rifornimento più vicini;
  4. chiedere eventuale disattivazione di linee elettriche;
  5. evidenziare ostacoli al volo;
  6. dare ordine di lancio ed eventualmente segnalare necessità di ripetizione del lancio

Concluse le operazioni di bonifica, DOS/ROS può lasciare sul campo volontari AIB che effettuano, per il tempo da essi stabilito, ulteriore opera di controllo per confermare il definitivo spegnimento dell’incendio o segnalare la sua ripresa a CNVVF;

  • attività di coordinamento di LAIB svolta da CNVVF nei confronti di tutti i soggetti partecipanti alla LAIB;
  • assetto organizzativo regionale di LAIB (articolato in modo differente in base a periodi dell’anno) comprende:
    1. sottoscrizione di accordo di programma tra Regione e CNVVF per la messa a disposizione (nel periodo di massima pericolosità degli incendi boschivi) di squadre di VVF, insieme a Gruppi di volontari organizzati da Regione, per lotta AIB. Nel restante periodo dell’anno attivate, in caso di incendi boschivi, squadre di VVF e DOS con eventuale supporto, se ritenuto necessario da SOUP, di volontari LAIB;
    2. istituzione presso DPC di SOUP, attiva tutto l’anno per 24 ore/giorno, per svolgere azione unificata integrata di coordinamento delle azioni di avvistamento e spegnimento degli incendi boschivi, mantenendo contatti con DPC, elicottero regionale, Prefetture, Unioni Montane, Comuni, ANAS, ENEL, Ferrovie dello Stato, eventuali altri Organismi interessati. Nel periodo di massima pericolosità di incendi boschivi, opera presso SOUP una postazione di VVF, con personale qualificato, a cui affidato il compito di: coordinare le iniziative tecniche di spegnimento; chiedere l’intervento aereo nazionale;
    3. istituzione di punto di coordinamento avanzato (PCA) da parte di CNVVF in prossimità di incendio, al fine di:
  • decidere strategia di attacco al fuoco;
  • valutare passaggio da incendio boschivo ad incendio interfaccia (o viceversa) con relative fasi organizzative e di coordinamento;
  • raccordarsi con: Comune, Prefettura, Regione (anche per garantire attività di sicurezza pubblica); CCFS per attività investigativa;
  • gestire ogni attività ritenuta utile allo spegnimento di incendio;
    1. azioni sul fuoco da parte di CNVVF a cui compete: concorrere allo spegnimento di incendi boschivi; assicurare presenza di DOS; coordinare volontari LAIB; certificare presenza di squadre di volontari LAIB presso incendio boschivo; rendere disponibili a CCFS eventuali informazioni in merito ad aree o punti di insorgenza di incendi al fine di tempestivo avvio di attività investigativa;
    2. nuclei a contatto con il fuoco, costituiti da personale VVF, a cui si possono aggiungere persone di cooperative agricolo-forestali e Gruppi di volontari LAIB, operanti secondo le direttive di ROS/DOS, impartite al responsabile della squadra, che deve tenere sempre unita in modo da evitare rischi “valutando in autonomia eventuali difficoltà o criticità nell’esecuzione dei compiti affidati” (Elementi da comunicare a ROS/DOS). ROS/DOS può allontanare da area delle operazioni soggetti non accreditati eventualmente con supporto di Forze di Polizia;
    3. centro operativo aereo unificato (COAU), istituito presso DPC, con il compito di:
  • acquisire richiesta avanzata da CNVVF durante periodo di massima pericolosità e da SOUP nel restante periodo dell’anno di impiego dei mezzi aerei della Regione e Forze Armate;
  • tenere aggiornato elenco dei punti di prelievo per approvvigionamento idrico per mezzi aerei e per mezzi di terra;
    1. flotta regionale messa a disposizione dalla Regione nel periodo di massima pericolosità per lotta LAIB, che può operare in forma autonoma o insieme ai mezzi aerei della flotta statale coordinati da DOS;
    2. punti di prelievo per approvvigionamento idrico di mezzi a terra ed aerei oggetto di verifica annuale da parte di Regione e comunicati a CNVVF prima di inizio di campagna estiva (aggiornamento di tali punti comunicati anche nel corso di stagione estiva);
  • attività di Polizia Giudiziaria. CCFS vigila sul rispetto della normativa concernente salvaguardia risorse agroambientali, forestali, paesaggistiche e tutela del patrimonio naturalistico, prevenendo e reprimendo reati connessi ad incendi boschivi. A tal fine NIPAF (con eventuale supporto di NIAB): accerta ed individua cause di incendi boschivi; individua responsabili di azioni colpose o dolose da cui questi derivano;
  • perimetrazione delle aree percorse dal fuoco. A tal fine Comuni censiscono ogni anno terreni percorsi dal fuoco, tramite apposito catasto, anche avvalendosi dei rilievi effettuati da CCFS sulla cui base applicare vincoli di inedificabilità previsti dalla legge. Rilievi delle aree percorse dal fuoco riportate in cartografie georeferenziate, complete di ogni informazione su proprietà e tipologie forestali danneggiate

Giunta Regionale con DGR 605 del 17/5/2021 ha definito una convenzione per anno 2021 (fermo restando possibilità delle Parti di recedere, senza alcun onere “salvo quelli maturati fino alla data di recesso per attività già effettuate o in corso di esecuzione”) con il Dipartimento CNVVF per:

  • potenziare il dispositivo di lotta AIB nelle Marche nel periodo 17 Luglio – 25 Agosto 2021 mediante impiego di personale richiamato in servizio fuori dall’orario di lavoro ordinario e di risorse strumentali di CNVVF, con costi a carico della Regione;
  • coordinare le operazioni di spegnimento degli incendi boschivi, di intesa con la Regione, mediante l’uso di personale qualificato (compreso impiego di Gruppi di volontari) per gestione delle risorse a terra e mezzi aerei antincendio della Regione e dello Stato;
  • fornire supporto da parte di CNVVF ad attività di SOUP in caso di incendi boschivi e situazioni di emergenza;
  • effettuare attività di formazione a fini LAIB nei confronti di Gruppi di volontari. Servizio può affidare al personale di CNVVF tale attività, il cui compenso rientra nell’importo complessivo concordato
  • attivare forme di collaborazione tra Servizio e CNVVF, comprese le esercitazioni organizzate dal Servizio

Nell’ambito della convenzione, Regione tramite Servizio:

  • fornisce informazioni su: stato di pericolosità degli incendi boschivi; previsioni meteorologiche per il rischio di incendi boschivi;
  • mette a disposizione, per spegnimento degli incendi boschivi, Gruppi di volontari adeguatamente formati, muniti di: idonei dispositivi di protezione e di attestato di idoneità psicofisica in corso di validità. In caso di incendio boschivo, ROS/DOS arrivato sul posto può chiedere a SOUP l’invio di volontari AIB più vicini alla località di incendio a supporto. SOUP provvede ad attivare tali volontari, comunicandolo (con relativa denominazione, consistenza e provenienza) a ROS/DOS ed a CNVVF. Volontari AIB giunti sul posto si presentano a ROS/DOS, mostrando scheda operativa di intervento (Modello pubblicato su BUR 42/21), contenente: dati identificativi del personale componente la squadra; mezzi a disposizione; attestazione che tutti i volontari possiedono requisiti previsti da disposizioni legislative. In base alla potenziale operatività del gruppo, ROS/DOS fornisce al caposquadra indicazioni in merito al loro utilizzo nello spegnimento di incendio. Caposquadra sovrintende alle operazioni di LAIB da parte dei componenti del suo Gruppo, garantendo:
    1. attuazione delle direttive di ROS/DOS, nonché quelle fornite durante i corsi di formazione (in particolare per quanto concerne: salute e sicurezza in attività LAIB; uso delle attrezzature in dotazione; uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale DPI);
    2. immediato allontanamento dal luogo di intervento dei componenti inadempienti della propria squadra, comunicandolo a ROS/DOS;
    3. mantenimento di contatti costanti con ROS/DOS, che potrà aggregare Gruppi di volontari (in modo da garantire una maggiore efficacia di intervento) con relativa nomina di un unico caposquadra;
    4. operatività del Gruppo i cui componenti debbono mantenersi a “contatto vista/voce” (Evitare loro dispersione);
    5. comunicazione a ROS/DOS del termine dell’attività del proprio Gruppo (volontario può essere impiegato per non oltre 9 ore consecutive, con adeguati turni di riposo, come attestato dal modello A – pubblicato su BUR 42/21- sottoscritto, contenente data ed orario di fine operatività). ROS/DOS può autorizzare la fine delle attività del Gruppo anche prima del termine previsto se non più necessarie, fermo restando che ROS/DOS non potrà lasciare il luogo di intervento fino a quando tutti i volontari LAIB non hanno abbandonato la località dell’incendio;
  • si attiva per acquisire e/o confermare le credenziali di accesso al sistema SNIPC da attribuire alla Direzione regionale CNVVF (in particolare assegnate a CNVVF procedure di richiesta mezzi aerei della flotta di Stato e della Regione);
  • fornisce supporto per le radiocomunicazioni tramite fornitura in comodato d’uso di apparati radio portatili sintonizzati sulla rete radio regionale LAIB per consentire comunicazioni con volontari e collegamenti TBT;
  • assicura il funzionamento di SOUP tramite presidio continuativo con proprio personale, nonché supporto tecnico logistico in modo da garantire piena funzionalità di postazione CNVFF presso SOUP;
  • condivide con CNVVF dati necessari per attività della convenzione tramite SOUP e fornisce dati riepilogativi su incendi boschivi avvenuti nella Regione come rilevati da CCFS;
  • versa importo dovuto a CNVVF nel periodo 1 Novembre – 15 Dicembre, a seguito di invio di specifica relazione tecnica circa attività svolta da questo

Nell’ambito della convenzione, Direzione Regionale CNVVF si impegna a:

  • svolgere compiti di direzione delle operazioni di spegnimento degli incendi sul territorio Marche suddiviso nelle Province di Pesaro Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Fermo. Al riguardo nel periodo 17 Luglio – 25 Agosto 2021 CNVVF mette a disposizione ogni giorno in orario 8-20, con possibilità in caso di protrarsi di incendio di prolungare tale orario per brevi periodi (CNVVF comunica a Servizio inizio e termine di attività straordinaria del personale per calcolo di oneri a carico di Regione) 1 unità DOS ed 1 unità di supporto per Provincia chiamata ad intervenire nella gestione delle operazioni di spegnimento di incendi boschivi, compreso coordinamento degli interventi dei mezzi aerei. In caso di contemporaneità di più incendi, CNVVF assicura intervento di ulteriore operatore DOS con relativa unità di supporto, comunicando a SOUP data di inizio e fine di unità aggiuntiva;
  • attivare dal 17 Luglio al 25 Agosto 2021: 8 squadre VVF aggiuntive (2 per Provincia, fermo restando possibilità per Direttore Regionale CNVVF e Dirigente Servizio, in caso di necessità, di distribuire le squadre in modo diverso nel territorio regionale), con 40 operatori di VVF (10 per Provincia) in servizio dalle ore 8 alle 20, dotate di automezzi ed attrezzature idonee allo spegnimento di incendi boschivi, coordinate sul posto da DOS. Organizzazione delle squadre operative LAIB di VVF affidata a CNVVF, che potrà decidere di impiegarle anche fuori da ambito provinciale di competenza per rendere più efficace lotta attiva e controllo del territorio nel periodo 17 Luglio – 25 Agosto 2021 e per eventuali ulteriori periodi su richiesta di Regione e previa disponibilità di risorse finanziarie al riguardo. Squadre attivate direttamente dal Comando provinciale tramite invio richiesta a Sala operativa di CNVVF ed a SOUP. Squadre possono prolungare per brevi periodo orario di servizio per cui riconosciuti oneri aggiuntivi, previa comunicazione di CNVVF di inizio e fine di tale attività straordinaria a Servizio, in quanto tali oneri sono a carico di Regione. Squadre VVF nello svolgere attività si attengono alle procedure proprie di CNVVF per cui sono addestrate. Personale VVF comunica a SOUP gli interventi intrapresi nei confronti degli incendi boschivi, anche per attivare eventuali azioni di supporto a tutela della incolumità pubblica e privata. Squadre VVF possono anche svolgere attività di: monitoraggio, vigilanza e prevenzione nelle aree interessate da possibili incendi boschivi; intervento per fronteggiare altre emergenze, comprese operazioni di soccorso a favore di cittadini e del territorio della Regione Marche;
  • assicurare il coordinamento dei volontari LAIB messi a disposizione dalla Regione;
  • avvalersi, nell’ambito dell’attività di spegnimento degli incendi boschivi del supporto dei CCFS presenti sul posto per raggiungere i siti oggetto di intervento ed acquisire dati sulle caratteristiche vegetazionali ed orografiche degli stessi;
  • assicurare, in caso di incendi boschivi verificatisi dopo le ore 20 o in periodo diverso dal 17 Luglio – 25 Agosto 2021 il richiamo in servizio e l’invio di 1 o più squadre per la durata necessaria all’intervento (Comando Provinciale VVF comunica a SOUP inizio e termine di tale attività) essendo prestazione straordinaria a carico di Regione;
  • chiedere, in caso di necessità, l’intervento dei mezzi della flotta aerea di Stato e di quella regionale, comunicandolo a SOUP;
  • assicurare la presenza in SOUP di un operatore DOS qualificato o altra unità VVF funzionale alla gestione di intervento, anche fuori orario di lavoro. CNVVF comunica a SOUP inizio e termine di attività di DOS, essendo prestazione straordinaria a carico di Regione. Servizio può chiedere, tramite PEC, presenza di VVF in SOUP anche in giorni non compresi nel suddetto periodo con “operatività modulabile sulla base delle condizioni meteoclimatiche” secondo le indicazioni del Centro rischi ed oneri a carico della Regione essendo prestazione straordinaria. Al personale VVF in SOUP compete ruolo di coordinamento delle iniziative tecniche delle operazioni di spegnimento, comprese quelle attinenti alla valutazione delle richieste per: interventi aerei sia della flotta di Stato che della Regione; disattivazione delle linee elettriche aeree;
  • assicurare la presenza in SOUP di operatore DOS qualificato con compiti di coordinamento lotta AIBdal 17 Luglio al 25 Agosto 2021, dalle ore 8 alle ore 20 nei giorni festivi e prefestivi e dalle ore 14 alle ore 20 nei giorni feriali (se orario prolungato riconosciuti oneri aggiuntivi al personale a carico di Regione);
  • inviare a SOUP tutte le informazioni utili per l’attività di protezione civile (in particolare per interventi di soccorso pubblico alla popolazione);
  • rendere disponibile a SOUP dislocazione del dispositivo antincendio attivato nel periodo 17 Luglio – 25 Agosto 2021 per ogni Comando provinciale VVF prima di inizio di attività, segnalando eventuali modifiche;
  • eseguire, su richiesta del Servizio: attività di formazione a favore di operatori del sistema LAIB sulla base di specifici piani da concordare con Servizio; incontri per attività di addestramento di volontari LAIB già formati (oneri per lavoro straordinario a carico di Regione);
  • dirigere le operazioni di spegnimento;
  • mettere a disposizione propri applicativi realizzati per le attività di cui alla presente convenzione;
  • assicurare scambio di informazioni con Servizio riguardanti LAIB (in particolare dati relativi ad interventi effettuati su incendi boschivi e vegetazione, nonché di interesse di Servizio)

Regione e CNVVF istituiscono una Commissione paritetica per verificare “esatto adempimento dei rapporti convenzionati e composizione bonaria delle divergenze operative ed amministrative insorte, nonché ruolo propositivo e di indirizzo delle attività oggetto di convenzione

Entità aiuto:

Per anno 2021 stanziati con DGR 605 del 17/5/2021 550.000 € a CNVVF per: copertura delle competenze del suo personale da richiamare in servizio per costituire squadre aggiuntive o prestare servizio presso SOUP fuori da orario di lavoro ordinario; formazione degli operatori del sistema LAIB regionale; svolgimento funzione di DOS; costi di gestione dei mezzi; consumi di carburante; utilizzo di attrezzature LAIB da parte di VVF; spese per mensa ed esigenze di formazione e/o addestramento del personale VVF impiegato e per esercitazioni; contributo forfetario su maggiori costi sostenuti da CNVVF per fornitura e gestione di mezzi, attrezzature, personale

Regione può individuare ulteriori risorse da corrispondere a CNVVF per “prolungamento del servizio VVF e/o organizzazione di dispositivo di soccorso più ampio”

Regione garantisce copertura assicurativa della responsabilità civile (esclusa quella per dolo o colpa grave) ai DOS di incendi boschivi, Direttore regionale e Comandanti di CNVVF responsabili dello svolgimento di specifiche attività LAIB, tecnici di VVF impiegati a qualsiasi titolo nella lotta AIB “per eventuali danni cagionati a terzi in conseguenza delle attività predette”

Sanzioni:

Chiunque non rispetta le norme sulla prevenzione degli incendi boschivi: multa da 51 a 516 €.

Chiunque cagiona incendio nei boschi, selve, foreste, vivai forestali destinati al rimboschimento: arresto da 4 a 10 anni in caso di incendio doloso (Se incendio è causato per colpa: arresto da 1 a 5 anni). Sanzioni aumentate del 50% se incendio causa pericolo per edifici, o “danno grave, esteso e persistente per l’ambiente”, o danno in aree protette.

Chiunque non rispetta il divieto di portare gli animali al pascolo sui terreni colpiti da incendio nei 10 anni successivi: multa da 30 a 50 €/capo.

Chiunque non rispetta divieto di cacciare sui terreni colpiti da incendio nei 10 anni successivi: multa da 200 a 400 €.

Chiunque costruisce edifici o strutture produttive, od infrastrutture nelle superfici colpite da incendio nei 10 anni successivi: demolizione delle opere + ripristino dei luoghi a spese del trasgressore.

Chiunque non rispetta divieti prescritti nel periodo di massimo pericolo degli incendi boschivi: multa da 1.032 a 10.327 €. Multa raddoppiata se la trasgressione è commessa dal personale impegnato nella lotta antincendio. Se la trasgressione commessa da esercenti attività turistica: multa da 1.032 a 10.327 € + revoca della licenza.

 

 

 

 

 

 

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