ORGANIZZAZIONE IMMIGRAZIONE

ORGANIZZAZIONE IMMIGRAZIONE (L.R. 13/09)  (emigra06)

Soggetti interessati:

Regione, Provincia, Ente locale, cittadini di Paesi extracomunitari, apolidi, richiedenti asilo, rifugiati e loro famiglie che risiedono o dimorano nel territorio regionale, cittadini stranieri in attesa del rinnovo dei documenti di soggiorno o conclusione di eventuali procedimenti di regolarizzazione previsti da normativa vigente, soggetti che hanno usufruito del ricongiungimento familiare, minore stranieri non accompagnati, giovani immigrati di 2° generazione, vittime della tratta e della riduzione in schiavitù

Iter procedurale:

Assemblea Regionale:

  • attua e sostiene iniziative volte a:
  1. acquisire conoscenza fenomeno migratorio da Paesi extracomunitari, anche ai fini inserimento di questi nel mercato del lavoro;
  2. aumentare informazione e sensibilizzazione sul fenomeno di immigrazione;
  3. promuovere conoscenza della cultura italiana e delle culture di provenienza immigrati, al fine di attuare reciproca integrazione culturale;
  4. sostenere iniziative volte a conservare legami di immigrati con colture di origine;
  5. individuare e rimuovere ostacoli di ordine economico, sociale e culturale, al fine di garantire pari opportunità di accesso ad abitazione, lavoro, istruzione, formazione professionale, agevolazione concesso ad avvio di attività autonoma ed imprenditoriali, prestazioni sanitarie ed assistenziali. Obiettivo è quello di garantire ad immigrati e loro famiglie, condizioni di uguaglianza con cittadini italiani nel godimento dei diritti civili, nonché eliminare ostacoli di natura economica, sociale, culturale per primo inserimento nelle Marche;
  6. garantire adeguate forme di tutela dei diritti e conoscenza dei doveri previsti da convenzioni internazionali in materia di diritti dell’uomo da ordinamento europeo ed italiano;
  7. individuare e rimuovere eventuali condizioni di marginalità sociale;
  8. promuovere comunicazione e reciproca conoscenza;
  9. agevolare progetti per rientro nei Paesi di origine;
  10. contrastare fenomeni che comportano situazioni di violenza o grave sfruttamento;
  11. promuovere partecipazione di immigrati alla vita pubblica locale;
  12. promuovere integrazione sociale, in particolare processi di inserimento rivolti ad immigrati socialmente vulnerabili (Donne, minori);
  13. garantire condizioni favorevoli a sviluppo di associazionismo, quale strumento per agevolare processi di integrazione sociale di immigrati;
  14. garantire realizzazione di interventi di mediazione interculturale rivolta a detenuti stranieri, così da assicurare pari opportunità di tutela giuridica e reinserimento sociale;
  15. garantire percorsi di assistenza e tutela rivolti ai minori stranieri non accompagnati;
  16. promuovere iniziative volte ad individuare e contrastare forme di razzismo o discriminazione a causa di origine etnica, geografica, religiosa;
  • approva Piano sociale regionale e Piano socio sanitario per interventi di assistenza sanitaria anche a favore di immigrati
  • approva a previo parere Consulta Regionale per Immigrazione e su proposta di Giunta Regionale entro 90 giorni da entrata in vigore legge di bilancioprogramma triennale interventi per integrazione sociale immigrati. Piano può essere aggiornato, in tutto od in parte, prima della scadenza “ove si rende necessario garantire idonea accoglienza e protezione immigrati in presenza di flussi migratori occasionali dovuti a gravi crisi internazionali di natura bellica, economica, sociale”. Giunta Regionale, entro 30 giorni da entrata in vigore legge di bilancio, approva programma annuale di interventi, sentita Consulta e competente Commissione assembleare;
  • istituisce Osservatorio regionale per le politiche sociali, con il compito di :
  1. monitorare evoluzione del fenomeno immigrazione nelle Marche;
  2. coordinare e realizzare attività di ricerca, studio ed analisi in materia di immigrazione;
  3. fornire idoneo supporto conoscitivo alla programmazione regionale nel settore;
  4. valutazione esiti delle azioni intraprese da parte Regione ed Enti locali;
  5. gestione di segnalazioni da parte di singoli cittadini immigrati o da Associazioni operanti nel settore;
  6. collaborare con altri Osservatori presenti a livello nazionale e locale, valutando possibilità di promuovere messa in rete di banche dati regionali.

Giunta Regionale:

  • organizza, almeno ogni 3 anni, Conferenza regionale su immigrazione, quale momento di partecipazione, confronto, proposte con le Istituzioni ed organismi operanti nel settore;
  • istituisce  registro regionale delle Associazioni degli immigrati. Iscrizione è condizione  indispensabile per nominare membri della Consulta e per ottenere aiuti per attività svolta;
  • promuove forme di “integrazione nella comunità marchigiana per tutelare loro identità culturale e valorizzare loro patrimonio di origine”, nonché garantisce ai minori immigrati presenti nelle Marche pari condizioni di accesso ai servizi per infanzia, servizi scolastici, interventi in materia di diritti allo studio. A tal fine Regione, Enti locali, Istituzioni scolastiche concorrono alla realizzazione di azioni finalizzate ad educazione interculturale, superamento difficoltà linguistiche e formative, contrastare abbandono o dispersione scolastica. In particolare Regione sostiene:
  1. corsi di lingua e cultura italiana per minori ed adulti, anche per facilitare inserimento di questi nella scuola di obbligo;
  2. insegnamenti integrativi relativi a conoscenza di lingua e cultura di origine;
  3. iniziative e progetti di educazione interculturale nel territorio, in particolare nelle scuole;
  4. servizi di mediazione interculturale e linguistica;
  5. iniziative per affermare pari opportunità;
  6. iniziative sociali, ricreative, culturali, sportive volte a promuovere integrazione delle diverse culture per favorire clima di reciproca comprensione e prevenire fenomeni di discriminazione ed intolleranza razziale o xenofobia;
  • estende ad immigrati interventi di formazione, riqualificazione, aggiornamento professionale, nonché sostiene sia corsi per formazione ed aggiornamento di mediatori interculturali rivolti ad Enti pubblici ed Associazioni operanti con immigrati, sia formazione del personale della scuola ed operatori di Enti locali a contatto quotidiano con immigrato;
  • programma specifici interventi diretti a favorire inserimento sul mercato del lavoro dei cittadini immigrati;
  • garantisce assistenza sanitaria e fruizione delle prestazioni sanitarie ospedaliere, ambulatoriali e riabilitative ad immigrati “temporaneamente presenti nella Regione”, nei limiti dei cittadini residenti, tutela e controllo sanitario garantito tramite inserimento di tali soggetti “in campagne di screening e prevenzione collettiva e di educazione sanitaria”. ASL inviano a Regione relazione annuale su modalità attuate per accesso alle prestazioni da parte immigrati ed impiego servizi di mediazione interculturale. Regione promuove attività formative per operatori socio-sanitari, al fine di facilitare “comprensione delle differenze culturali che investono concetti di salute, malattia, cura”. Regione, di intesa con Comune ospitante, finanzia e coordina ASL autorizzate ad erogare “prestazioni di alta specializzazione per trattamento di specifiche tipologie a favore di immigrati (in particolare minori) provenienti da Paesi in cui queste mancano o sono inaccessibili”;
  • assicurare coordinamento dei Centri servizi di Comuni, Province;
  • garantire attività dei difensori civici di Enti locali, nonché Autorità di garanzia dei diritti adulti e bambini;
  • promuove parità di condizioni nella ricerca di abitazioni. A tal fine sono estesi agli immigrati residenti nelle Marche i benefici previsti in materia di: edilizia agevolata convenzionata per acquisto o recupero della 1° casa; partecipazione a bandi per assegnazione di alloggi di edilizia sovvenzionata;
  • attua programmi di assistenza e di integrazione sociale a favore di “vittime di situazioni di violenza o di grave sfruttamento”. A tal fine Regione:
  1. coordina interventi di accoglienza, rieducazione, inserimento socio-lavorativo per persone vittime di abusi in collaborazione con rete di organismi pubblici e privati impegnate contro “la tratta e lo sfruttamento”;
  2. promuove costituzione di centri di assistenza legale per immigrati “vittime di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi, nonché delle situazioni di grave sfruttamento”;
  • promuove di intesa con Enti locali ed Uffici periferici dello Stato, tutela del diritto di asilo e protezione sussidiaria attraverso interventi di prima accoglienza od integrazione”.

Comuni e Comunità Montane hanno il compito di:

  • promuovere:
  1. centri di 1° e 2° accoglienza per assistere durante periodi limitati di tempo immigrati che si trovano in condizioni di disagio e per soddisfare bisogno di alloggio da parte lavoratori immigrati e loro famiglie;
  2. centri di servizi per fornire informazioni e consulenze per pieno godimento ed adeguamento dei doveri previsti da normativa su immigrazione “per facilitare accesso ai servizi territoriali socio-assistenziali e sanitari, inserimento lavorativo e scolastico, ospitare le attività delle Associazioni di immigrati”. Per gestione dei centri Enti locali possono convenzionarsi con Organizzazioni senza scopo lucro che svolgono attività assistenziali nei confronti di immigrati;
  • valorizzare attività di mediatori interculturali sia a livello di ricognizione dei bisogni degli utenti, sia per ottenimento di adeguate prestazioni finalizzate a garantire pari condizioni di accesso ai servizi, favorendo nel contempo “le relazioni sociali tra persone e realtà diverse”.
Posted in: