MATTATOI UNGULATI

MATTATOI UNGULATI (D.G.R. 30/5/22; D.D.S. 30/6/22)   (caccia39)

Soggetti interessati:

Settore competitività delle imprese (Servizio), Grande Distribuzione Organizzata (GDO)

Imprese o Associazioni di imprese agricole che gestiscono mattatoi ubicati nelle Marche, muniti di bollo sanitario ai sensi del Reg. 853/04, Enti pubblici proprietari di mattatoi gestiti direttamente o affidati a terzi, Associazioni di qualsiasi natura giuridica che gestiscono impianti di lavorazione di carni di ungulati provenienti da abbattimenti selettivi ubicati nell’area sisma 2016 delle Marche, che intendono ammodernare le proprie strutture ed impianti, purché al momento di invio della domanda:

  • risultano iscritte all’anagrafe delle aziende con fascicolo aziendale validato
  • risultano iscritte al registro imprese di Camera di Commercio
  • presentano un progetto, in cui si prevede investimenti almeno pari a 30.000 € finalizzati a:
  • far acquisire alla struttura di mattazione le certificazioni standard di produzione od i protocolli richiesti dalla GDO per commercializzare tali carni nei mercati nazionali e/o esteri;
  • valorizzare produzione di carni provenienti da abbattimento selettivo di ungulati e garantire efficace controllo sanitario lungo intera filiera della trasformazione e commercializzazione delle stesse

Iter procedurale:

Giunta Regionale con DGR 633 del 30/5/2022, come modificata con DGR 706 del 13/6/2022, e Servizio con DDS 232 del 30/6/2022 emanato bando ad evidenza pubblica a seguito del quale soggetti interessati presentano entro ore 13 del 29/9/2022 domanda su SIAR con firma autenticata (usare Carta Raffaello o altra carta di servizi abilitata), anche avvalendosi di CAA riconosciuti, specificando, oltre ai dati identificativi del richiedente:

  • riferimenti (data e protocollo) relativi ai titoli abilitativi (permesso di costruire, SCIA, CIL, CILA) rilasciati e/o presentati al Comune, validi al momento di invio della domanda;
  • di non aver richiesto, né ottenuto altre agevolazioni pubbliche per stesse opere od acquisti oggetto di domanda (tenere in considerazione atto di concessione dell’aiuto e non sua materiale liquidazione);
  • rispetto delle norme UE e nazionali vigenti al momento di invio della domanda in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali, i cui eventuali termini di adeguamento sono scaduti

Allegare alla domanda:

  • titolo di possesso della struttura di mattazione o di lavorazione carne di ungulati;
  • relazione timbrata e firmata da tecnico abilitato competente in materia e dal richiedente, contenente:
    • investimenti proposti con relativi costi, distinti per categoria di opere (opere edili, macchinari, attrezzature, impianti);
    • obiettivi progettuali da conseguire;
    • giustificazione della scelta dei preventivi qualora non selezionato quello a minor prezzo o in caso di beni altamente specializzati per cui impossibile reperire molteplicità di fornitori in grado di offrire il bene in questione;
  • atto di organo amministrativo attestante: approvazione di invio domanda; descrizione del progetto di intervento; importo di spesa previsto; assunzione di impegno finanziario ad eseguire il progetto;
  • dichiarazione attestante eventuale acquisizione di aiuti in regime “de minimis”;
  • computo metrico estimativo (CME) redatto in base a Prezziario regionale delle opere pubbliche vigente al momento di invio domanda, distinto per categorie di opere, firmato digitalmente dal tecnico progettista. Per lavori non previsti nel Prezziario, allegare analisi dei prezzi. In caso di lavori di impiantistica (v. impianti idrici, vapore, elettrici, idraulici, aria compressa) o impianti di climatizzazione (comprese celle frigorifere) o impianti di elevata complessità/specificità allegare almeno 3 preventivi (di cui 1 prescelto e 2 di raffronto);
  • disegni progettuali delle opere oggetto di intervento firmati digitalmente dal tecnico progettista corrispondenti a quelli approvati da Amministrazione competente;
  • numero 3 preventivi dettagliati (di cui 1 prescelto e 2 di raffronto), datati e firmati da ditte specializzate in concorrenza tra loro, per ogni macchinario od impianto, aventi medesime caratteristiche tecniche. In caso di completamento/implementazione di impianti esistenti, ammesso 1 solo preventivo come attestato dalla relazione di cui al precedente punto 2. In presenza di costi standard o listini prezzi approvati dalla Regione, non necessari tali preventivi

Domande di aiuto ed eventuali documenti allegati possono essere corretti ed adeguati dal richiedente in ogni momento se rilevati errori palesi riconosciuti dal Servizio (v. errori materiali di compilazione o incompleta compilazione di domanda od allegati, informazioni contraddittorie od incongruenti tra domanda  ed allegati) in quanto commessi in buona fede e facilmente identificabili in sede di controllo. Non sono considerati errori palesi: mancata od errata indicazione degli interventi; mancato o errato invio della documentazione richiesta  ai fini di accesso o del punteggio di priorità. In ogni caso correzione di errore non può determinare aumento di punteggio di priorità

Qualunque variazione dei dati riportati in domanda o nei documenti allegati subito comunicata al Servizio, specie se rilevante per ammissibilità della domanda od assegnazione dei punteggi di priorità

Servizio esamina tutte le domande pervenute ed entro 10 giorni dichiara irricevibili quelle: presentate oltre termini fissati; prive di sottoscrizione; sottoscritte da persona diversa dal legale rappresentante; mancanti della documentazione prescritta

Servizio esegue, avvalendosi di apposita Commissione di valutazione, controlli amministrativi su 100% delle domande ricevibili entro 60 giorni (termine sospeso per 1 sola volta per non oltre 30 giorni in caso di necessità di acquisire ulteriori informazioni/documenti presso interessato, che deve inviarli entro termine fissato, pena conclusione di istruttoria con elementi a disposizione), anche tramite sopralluoghi aziendali e/o controlli incrociati con altri regimi di aiuto, al fine di accertare raggiungimento di obiettivo prefissato e congruità della spesa

A conclusione di istruttoria comunicata ad interessato inammissibilità (totale o parziale) della domanda, evidenziando: punteggio assegnato; spesa ammessa per singolo investimento; investimenti non ammessi; contributo concedibile; termine (10 giorni) per invio (tramite SIAR) di memorie scritte alla Commissione di valutazione di riesame, che decide nel merito entro termine di pubblicazione della graduatoria. Se giudizio si mantiene negativo è ammesso ricorso entro 60 giorni dalla notifica al TAR od entro 120 giorni al Capo dello Stato.

A conclusione di attività istruttoria, Servizio redige graduatoria unica regionale in base ai seguenti criteri di priorità riportati in domanda:

  • per struttura di mattazione:
  1. numero dei capi macellati negli ultimi 2 anni (Peso 60%): 1 punto se struttura ha macellato più di 30.000 capi negli ultimi 2 anni, come desumibile da BDN (Banca dati nazionale); 0,6 punti se ne ha macellati da 20.000 a 30.000; 0,3 se ne ha macellati da 10.000 a 19.999
  2. incidenza percentuale del numero di capi suini macellati negli ultimi 2 anni rispetto al totale macellato (Peso 40%): 1 punto se numero di capi suini macellati negli ultimi 2 anni superiore a 80% del totale; 0,6 punti se superiore a 60% del totale; 0,3 punti se superiore a 40% del totale

A parità di punteggio priorità assegnata a struttura di mattazione che negli ultimi 2 anni ha macellato la maggior percentuale di capi bovini con certificazione IGP

  • per struttura di lavorazione delle carni: priorità assegnata al richiedente con maggior numero di associati

Domande finanziate in ordine decrescente di punteggio in graduatoria, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.

Decreto di approvazione della graduatoria pubblicato sul sito www.norme.marche.it e comunicato a soggetti ammissibili ma non finanziabili per carenza di risorse, affinché possano presentare ricorso al TAR entro 60 giorni dalla notifica o al Capo dello Stato entro 120 giorni

Beneficiari possono presentare (tramite SIAR) richiesta di:

  • variante (1 sola, oltre quella per cambio di beneficiario) riguardante:
  1. modifica della tipologia delle operazioni approvate;
  2. cambio sede di investimento fisso (inteso come cambio di particelle e foglio catastale, ma non Comune);
  3. cambio del beneficiario o rappresentante legale, purché subentrante: non modifichi condizioni che hanno determinato concessione di aiuti; si impegna a realizzare investimenti, rispettando tutte le condizioni riportate nel nulla osta di concessione aiuti (compreso vincolo 5 anni successivi a conclusione intervento); sostiene direttamente onere finanziario di investimento (cioè fatture e bonifici intestati a suo nome), salvo casi di forza maggiore (decesso o inabilità di lunga durata del beneficiario) per cui consentita intestazione di tali documenti al de cujus o al cedente inabile

Domanda di variante inviata fino a 60 giorni prima di presentazione del rendiconto, allegando:

  1. relazione tecnica attestante natura e motivi che hanno determinato modifiche del progetto (in caso di variante relativa ad opere edili, relazione sottoscritta anche da progettista);
  2. in caso di opere edili: quadro di confronto tra situazione iniziale e quella conseguente a variante

Servizio esegue entro 45 giorni istruttoria, valutando: non alterazione del progetto a seguito di nuova articolazione della spesa; non aumento del contributo concesso (maggiori spese sono a totale carico del beneficiario, mentre eventuali riduzioni di spesa determina ricalcolo del contributo); non modificate condizioni di accesso o delle priorità assegnate tanto da far uscire domanda da graduatoria di quelle finanziate. Servizio può ritenere ammissibile o inammissibile variante con relativa comunicazione esito ad interessato, affinché possa presentare memorie scritte a Commissione di valutazione per riesame

  • unico SAL (Stato di avanzamento dei lavori) fino a 3 mesi prima di conclusione dei lavori fino a 80% dell’aiuto concesso o di saldo, allegando:
  1. dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante di non avere ricevuto per stesse opere altri benefici pubblici di origine UE, nazionale, regionale;
  2. contabilità dei lavori corrispondenti ad importo richiesto (costituita da libretto delle misure e registro di contabilità) firmata dal direttore dei lavori e corredata da documentazione fotografica di confronto tra più punti di osservazione;
  3. progetto esecutivo, firmato e timbrato da tecnico progettista abilitato, con visto di approvazione del Comune per le opere realizzate, se non inviato in precedenza o se intervenute varianti edilizie;
  4. dichiarazione sostitutiva di notorietà del fornitore attestante che macchine ed impianti sono nuovi (cioè non utilizzati pezzi usati) e non sono gravati di patto di riservato dominio od altri vincoli;
  5. fatture e relativi documenti di trasporto (DDT), in cui riportare: codice ID della domanda; dettaglio dei lavori svolti; numero di telaio o matricola per macchine ed attrezzature;
  6. dichiarazione sostitutiva di notorietà del responsabile aziendale tenuta della contabilità fiscale contenente estremi delle fatture rendicontate (almeno numero, data e soggetto emittente) ed attestante che queste corrispondono a quelle presenti nel Sistema di Interscambio (SdI);
  7. se contributo richiesto superiore a 25.000 €: dichiarazione sostitutiva di notorietà di assenso ad eseguire controlli antimafia;
  8. copia delle contabili di pagamento sotto forma di: bonifici/RIBA eseguiti tramite banca o posta facenti riferimento a fattura pagata (in caso di home banking riportare numero, data e causale della transazione eseguita ed allegare estratto conto); assegni recanti dicitura “non trasferibile” corredati da estratto conto di Istituto di credito di appoggio attestante avvenuto pagamento della fattura;
  9. dichiarazione sostitutiva di notorietà del beneficiario attestante di non essere destinatario di misure di prevenzione, né di condanne (con sentenza definitiva o meno) per delitti di criminalità organizzata

Servizio esegue istruttoria entro 45 giorni da invio domanda accertando:

  1. completezza ed adeguatezza dei documenti inviati;
  2. spese sostenute adeguatamente registrate nei libri contabili, imputabili al progetto e conformi alla normativa nazionale in materia

Beneficiario deve, pena revoca e restituzione dei contributi percepiti maggiorati degli interessi legali:

  1. ultimare lavori ed inviare rendiconto entro 24 mesi da notifica finanziamento domanda. Ammessa proroga (massimo 6 mesi), a seguito invio domanda, corredata da relazione contenente: motivi che hanno determinato ritardo; dettaglio dei lavori realizzati (almeno 30% di investimenti fissi, anche non pagati); misure da adottare per concludere investimenti nei tempi previsti; nuovo cronoprogramma degli interventi;
  2. realizzare gli investimenti in modo conforme alle finalità della misura ed al progetto approvato;
  3. garantire la destinazione d’uso degli investimenti realizzati alle finalità del progetto approvato per almeno 5 anni da data di emanazione del decreto di saldo;
  4. conservare a disposizione del Servizio e dei tecnici incaricati dei controlli documenti originali di spesa per almeno 5 anni successivi a liquidazione del saldo;
  5. consentire, sempre e senza restrizioni, accesso in azienda ed ai documenti ai funzionari incaricati dei controlli;
  6. in caso di Enti pubblici che affidano a terzi gestione dell’attività del mattatoio impegno a:
    • reinvestire tutti gli eventuali proventi derivanti dai canoni relativi alla concessione di tale gestione in attività istituzionali;
    • rivedere canone di locazione di mattatoio alle normali condizioni di mercato se gestore munito di contratto vigente o adottare procedure di selezione concorrenziale trasparente e non discriminatoria se gestore ancora da individuare;
    • garantire che accesso alla struttura sia aperto, trasparente, indiscriminato a favore di tutte le imprese che vogliono utilizzare mattatoio;
    • vietare stipula di particolari accordi commerciali tra gestore e talune imprese

Entità aiuto:

Stanziati 1.050.000 € per concedere contributi in conto capitale ad imprese di mattazione fino ad un massimo di 200.000 € per imprese agricole o loro associazioni, 400.000 € per Enti pubblici, 25.000 € per imprese di lavorazione carni, nell’ambito del regime “de minimis” (cioè aiuti complessivi percepiti da impresa in tale regime non superiori a 200.000 € in 3 anni), pari a 100% di spese sostenute (almeno pari a 30.000 €, al netto delle spese tecniche) per:

  1. ristrutturazione di fabbricati destinati ad attività di mattazione o lavorazione delle carni di ungulati ed accessori connessi a tale attività;
  2. acquisto di macchinari, attrezzature, impianti nuovi (compresi programmi informatici) necessari all’attività di mattazione o lavorazione delle carni di ungulati;
  3. spese generali (calcolate al netto di IVA) fino ad un massimo di 8% degli investimenti di cui alla lettera a) e del 2% degli investimenti di cui alla lettera b), relative ad onorari per: relazione tecnico economica di intervento; progettazione degli interventi proposti (elaborati progettuali, relazione tecnica progettuale); direzione dei lavori e gestione del cantiere (compresi costi per certificazione energetica)

Ammessa concessione aiuto per stesso mattatoio gestito sia da Ente pubblico, sia da impresa agricola, purché: ogni intervento rispetti massimali di cui sopra; massimale complessivo non superi i 400.000 €; interventi siano diversi in modo da garantire assenza di doppio finanziamento per questi

Spese ammesse a partire da 24 mesi precedenti invio domanda, purché “funzionali al raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto approvato”, come attestato per:

  • acquisto di macchinari, impianti, attrezzature da: data riportata nei documenti di trasporto (DDT) o fatture di accompagnamento
  • investimenti fissi soggetti a rilascio di titoli abilitativi da: data di dichiarazione di inizio lavori inviata al Comune; data di inizio lavori riportata nella dichiarazione sostitutiva di notorietà resa dal tecnico progettista e/o dal direttore dei lavori
  • opere non richiedenti titoli abilitativi (v. drenaggi, impianti di irrigazione) da: data di inizio lavori riportata nella dichiarazione sostitutiva di notorietà resa dal tecnico progettista e/o dal direttore dei lavori

Escluse spese per:

  • acquisto di fabbricati;
  • IVA, altre imposte, oneri, tasse, spese bancarie e legali, interessi passivi;
  • compilazione della domanda;
  • investimenti realizzati prima di invio della domanda con relativo versamento di caparre od anticipi;
  • pagamenti effettuati non tramite conto corrente bancario/postale intestato al beneficiario e presente nel fascicolo aziendale al momento di invio della domanda;
  • fatture non recanti: ID della domanda; dettaglio dei lavori svolti; numero di telaio o matricola nel caso di macchine/attrezzature;
  • investimenti ubicati fuori dalla Regione Marche;
  • opere di manutenzione ordinaria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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