MARCHIO COLLETTIVO (R.D. 929/42; D.Lgs. 480/92; DGRM 28/2/00) (commag62)
Soggetti interessati:
Persona fisica o giuridica, Ente pubblico o privato, Consorzio che intende garantire origine, natura e qualità dei prodotti e servizi contrassegnati.
Iter procedurale:
Per poter utilizzare un marchio collettivo, eventualmente contenente nome geografico, è necessario:
provvedere alla sua registrazione in caso di marchio nuovo
richiedere l’uso del marchio al titolare, in caso di marchio già registrato
Domanda di registrazione di un marchio collettivo inviata ad Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, tramite Camera di Commercio, contenente:
denominazione marchio collettivo. Ogni domanda può avere per oggetto un solo marchio
generalità e domicilio del richiedente
indicazione del genere dei prodotti o servizi che il marchio tende a contraddistinguere
descrizione sintetica dell’immagine del marchio.
Allegare:
1) regolamento concernente uso del marchio collettivo, in cui specificato requisiti ed eventualmente zona geografica di appartenenza dei soggetti che potranno utilizzare marchio, standard qualitativi, procedimenti produttivi, tipologia dei controlli attuati da Organismo terzi, sanzioni da applicare in caso di inadempienza;
2) dichiarazione di protezione, comprendente: iscrizione del marchio, evidenziando le sue diverse parti ed i colori di cui composto; modo di applicazione del marchio (Etichetta, incisione, rilievo, ecc.);
3) copie del marchio riportate su cartoncino prestabilito;
4) versamento tassa di concessione governativa pari a 103,29 .
Ufficio Brevetti e Marchi esegue, tramite Camera Commercio istruttoria ed accoglie domande pubblicando registrazione marchio nel Bollettino dei brevetti per invenzioni e modelli dei marchi. Ammesso nel marchio riferimento geografico “purché non crei situazione di ingiustificato privilegio allo sviluppo di analoghe iniziative nella Regione e comunque senza che tale marchio possa essere fatto valere nei confronti di chi è abilitato ad usare una denominazione geografica e senza che il titolare di tale marchio possa vietare a terzi l’uso di dette indicazioni” (art. 15, 2° comma Direttiva CE 104/1989).
Registrazione marchio collettivo valida per 10 anni e rinnovabile per altri 10 anni previo pagamento di tassa di concessione governativa pari a 154,94 .
Depositari marchio soggetti incaricati di controllare “origine, natura, qualità dei determinati o servizi a cui si riferisce marchio collettivo” hanno facoltà di concedere uso del marchio a quanti lo richiedono.
Se titolare del marchio è un soggetto privato o un Consorzio od Ente privato, imprenditore interessato al marchio deve chiedere di entrare a farne parte impegnandosi a rispettare regolamenti concernenti uso del marchio ed impegnandosi a sottostare ai controlli previsti. Consorzio od Ente o soggetto privato può accettare o meno richiesta di concedere marchio.
Se titolare marchio collettivo è Ente pubblico, imprenditore ha diritto di accedere gratuitamente ad uso del marchio purché si impegni a rispettare disciplinare e sottostare ai controlli.
Regione Marche assegnato ad ASSAM compito di vigilare su marchi collettivi di qualità per cui individuati Organismi privati di controllo.
ASSAM esegue controlli su applicazione regolare di tali marchi inviando ogni 3 mesi a Regione:
1) relazione su attività di controllo eseguita nel trimestre;
3) copia piani controllo adottati;
4) elenco delle non conformità riscontrate.
Istituito presso ASSAM elenco dei marchi collettivi di qualità con disciplinare di produzione depositati.