LEGGE ORIENTAMENTO PESCA (D.Lgs. 226/01, 4/12, 154/04, 100/05; Legge 102/92) (pesca20)
Soggetti interessati:
Ministero Politiche Agricole, Agroalimentari, Forestali (MIPAAF), Regioni, Associazioni produttori, chiunque esercita, in forma singola od associata (cooperative di imprenditori ittici e loro consorzi se utilizzano prevalentemente prodotti dei soci, o forniscono a questi beni e servizi diretti allo svolgimento delle loro attività), attività diretta alla cattura o alla raccolta di organismi acquatici in ambienti marini, salmastri e dolci, o pesca professionale (Si ricorda che pesca costiera è quella che si esercita nel Mare Adriatico o lungo le coste insulari e continentali del Mediterraneo a distanza inferiore a 40 miglia dalla costa), o le attività connesse, purché non prevalenti rispetto alla pesca ed attuate con prodotti, attrezzature e risorse dell’azienda, quali, secondo il D.Lgs. 4/12 come modificato da Legge 134/12:
- pesca turismo, cioè imbarco di persone non appartenenti ad equipaggio su navi da pesca a scopo turistico-ricreativo autorizzato da Autorità marittima;
- ittiturismo, cioè attività di ospitalità, ricreative, didattiche, culturali, di servizio finalizzate a “corretta fruizione degli ecosistemi acquatici e delle risorse della pesca e della valorizzazione degli aspetti socio-culturali delle imprese ittiche, esercitate da imprenditori singoli od associati, tramite l’utilizzo della propria abitazione o di strutture nella disponibilità dell’imprenditore” stesso
- trasformazione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti della pesca, relativa attività di promozione e valorizzazione
- attuazione interventi di gestione finalizzati alla valorizzazione produttiva, uso sostenibile di ecosistemi acquatici, tutela di ambiente costiero
Rientrano tra gli imprenditori ittici anche gli “esercenti di attività commerciali di prodotti ittici derivanti prevalentemente dal diretto esercizio dell’attività di imprenditore ittico”
Imprese di acquacoltura sono equiparate ad imprenditore ittico e questo equiparato, a sua volta, ai sensi Legge 102/92 ad imprenditore agricolo se “esercita acquacoltura e connesse attività di prelievo sia in acque dolci che salmastre” con reddito prevalente rispetto a quello di altre attività economiche non agricole.
Iter procedurale:
MIPAAF istituisce:
- Reparto pesca marittima del Corpo della Capitaneria di Porto alle dipendenze del MIPAAF
- “Tavolo azzurro” con intervento di Regioni, Associazioni nazionali cooperative di pesca, imprese pesca ed acquacoltura, Organizzazioni sindacali rappresentative, Ministero Ambiente con il compito di esprimere pareri su criteri e strategie del Programma nazionale pesca e dei programmi presentati al suo interno da Associazioni nazionali del settore od Organizzazioni sindacali
- Commissione consultiva centrale per pesca ed acquacoltura, con il compito di fornire pareri su tutela e gestione delle risorse ittiche. Alla Commissione invitate Regioni interessate. Commissione ha durata 3 anni
- Comitato per la ricerca applicata alla pesca ed acquacoltura, che si esprime su ogni questione relativa a studi, ricerche, indagini di importanza scientifica a rilievo nazionale ed interregionale per la pesca, nonché esamina risultati delle ricerche svolte. Comitato nominato con decreto MIPAAF ha validità triennale
- Sistema statistico nazionale della pesca ed acquacoltura. MIPAAF fissa procedure di rilevazione dati, ne cura divulgazione assicurandone in particolare fruizione da parte Regioni. Imprenditore ittico fornisce dati inerenti catture e sbarchi
- Fondo di solidarietà nazionale della pesca ed acquacoltura avente come obiettivo prioritario di promuovere “interventi di prevenzione per far fronte ai danni alla produzione ed alle strutture produttive del settore della pesca a causa di calamità naturali, avversità metereologiche e meteomarine di carattere eccezionale”. Ministero, su richiesta di Regione ed Associazione di categoria, accerta, avvalendosi di CNR, stato di calamità od avversità meteomarine
MIPAAF provvederà, su proposta Regione a delimitare ed istituire Distretti della pesca, cioè “aree marine omogenee dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, al fine di assicurare la gestione razionale delle risorse biologiche”.
MIPAAF approva Programma nazionale triennale della pesca ed acquacoltura, contenente relazione su stato attuale del settore e stanziamenti di bilancio, al fine di:
- “perseguire durabilità delle risorse ittiche per le generazioni presenti e future” e tutela della biodiversità;
- perseguire sviluppo sostenibile e valorizzazione produzione della pesca, acquacoltura ed attività connesse, anche tramite promozione piani protezione e gestione risorse ittiche ed acquacoltura, adottati da Associazioni produttori e consorzi riconosciuti. Piani comprendenti misure volte a razionalizzare sforzi di pesca (capacità flotta nazionale, sistemi di pesca, tempi di pesca, rilascio licenze, caratteristiche tecniche di imbarcazioni ed attrezzi di pesca, aree di pesca, quantitativi di pescato). MIPAAF con decreto fissa “controllo delle interazioni tra acquacoltura marina ed attività di pesca, favorendo la sostenibilità delle integrazioni produttive” e preservando ambienti costieri di particolare rilievo ecologico per conservazione delle biodiversità e delle risorse biologiche (Adottare provvedimenti per controllo impatto ambientale e tutela attività di inquinamento);
- sviluppo opportunità occupazionali e ricambio generazionale delle attività economiche, anche tramite multifunzionalità, promozione della cooperazione ed associazionismo (compresi contratti programma, progetti sperimentali e convenzioni per forniture servizi al settore sulla base di programmi annuali o pluriennali predisposti da Associazioni nazionali riconosciute o cooperative pesca ed acquacoltura), iniziative a favore lavoratori dipendenti (Iniziative specifiche per favorire sviluppo occupazione o tutela sociale nel settore promosse da Organizzazioni sindacali sulla base di programmi annuali e pluriennali, compresi studi di monitoraggio su adeguamento professionale e sicurezza del lavoro, progetti per introdurre nuove forme di tutela a favore lavoratori pesca marittima, semplificazione procedure di imbarco in sostituzione di “marittimo arruolato ma temporaneamente assente”);
- tutelare consumatore in termini di rintracciabilità prodotti ittici, valorizzazione qualità della produzione nazionale, trasparenza delle infrastrutture. Attivate campagne di informazione su sicurezza ed educazione alimentare, valorizzazione qualità della produzione ittica nazionale, iniziative ed opportunità del mercato nazionale ed estero, garantendo “pari possibilità di accesso da parte di tutti gli operatori nazionali per acquisizione delle medesime opportunità di sviluppo produttivo”;
- tutelarsi dalla concorrenza sui mercati internazionali e razionalizzare mercato interno;
- favorire diffusione sottoscrizione di polizza assicurativa in forma individuale o collettiva da parte di imprese di pesca o loro Associazioni nazionali riconosciute per tutelarsi da avversità meteoclimatiche o calamità naturali. Elaborato Programma assicurativo annuale entro 30 Novembre da MIPAAF dove stabilire:
- parametri di calcolo dei contributi pubblici sui premi assicurativi distinti per tipologia di polizza assicurativa, aree territoriali di intervento, eventi climatici avversi o altro tipo di garanzia, tipo di produzione e/o struttura, fattori e mezzi di produzione e loro prezzi;
- termini massimi di sottoscrizione polizze assicurative per diverse produzioni ed aree;
- ogni altro elemento ritenuto necessario per garantire efficace impiego di risorse pubbliche;
- sviluppare ricerca scientifica applicata a pesca ed acquacoltura, avvalendosi di Istituti scientifici e consorzi nazionali delle Associazioni di pesca;
- semplificare procedure amministrative relativi a rapporti tra imprese ittiche e Amministrazioni pubbliche;
- promuovere aggiornamento professionale e divulgazione fabbisogni formativi del comparto pesca ed acquacoltura, compresi corsi di riqualificazione per soci e dipendenti cooperativa pesca ed acquacoltura, organizzati da Associazioni nazionali riconosciute;
- sostenere contratti di filiera;
- sostenere economia ittica delle Regioni.
Programma conforme con indirizzi comunitari e con impegni derivanti da partecipazione Organismi internazionali.
Entro 31 Ottobre CIPE approva Programma nazionale con relative dotazioni finanziarie, comprese dotazioni del Fondo nazionale di solidarietà, mentre Regione approva Piano triennale regionale.
Regione istituisce:
- Commissione consultiva locale per pesca ed acquacoltura, fissandone competenze, modalità di finanziamento e composizione, raccordo con Capitaneria di porto, assicurando presenza esperto veterinario;
- strumenti innovativi finanziari di garanzia di credito od assicurativi, finalizzati al sostegno della pesca ed acquacoltura a cui destinate risorse del Fondo centrale per credito peschereccio
MIPAAF può stipulare convenzioni con Associazioni di categoria o loro Centri servizi per conseguire obiettivi di cui sopra.
MIPAAF provvederà a rivedere norme in materia di: cassette medicinali; collaudo della situazione radiotelefonica VHF; canoni speciali di abbonamento a diffusione televisiva di apparecchi a bordo; visita medica di preimbarco integrata da esami necessari contenzioso relativo a pratiche di fermo (Riconosciuto e liquidato premio nella misura del 70% “in base situazione di fatto esistente al momento del provvedimento di ammissione”) con relativa cancellazione unità da archivio licenze di pesca.
Entità aiuto:
Stanziati 1.260.000 € per acquisto di sistemi di localizzazione e controllo satellitare delle navi da pesca.
Fondo centrale per credito peschereccio può intervenire alla “ricapitalizzazione annuale dei Consorzi di garanzia collettivi fidi ed alla copertura dei piani di ristrutturazione aziendale”.
Fondo solidarietà nazionale per pesca ed acquacoltura concede contributi su premi assicurativi ad imprenditori ittici e di acquacoltura per:
- incentivare stipula di contratti assicurativi da parte imprenditori ittici al fine di coprire rischi a strutture (compreso affondamento imbarcazione) e produzione dovuti a calamità naturali avversità metereologiche e meteomarine;
- eredi diretti di marittimi imbarcati su navi da pesca o addetti ad impianti di acquacoltura, deceduti per cause di servizio, o a seguito affondamento imbarcazioni per avversità meteomarine. Richiesta avanzata da Organizzazioni sindacali;
- interventi compensativi nel caso di danni a produzioni e strutture non inserite nel Programma assicurativo annuale finalizzata alla ripresa economica e produttiva delle imprese di pesca che hanno subito danni da calamità od avversità atmosferica.
Contributi fino a 80% costo del premio per contratto assicurativo che prevede risarcimento se danno supera 30% valore della produzione. Contributo ridotto a 50% se contratti assicurativi coprono anche perdite “dovute ad avverse condizioni non assimilabili a calamità naturali”. Entità contributo fissato in base a Programma assicurativo annuale, tenendo conto importanza socio-economica delle produzioni, del numero dei potenziali assicurativi, dei limiti degli stanziamenti iscritti in bilancio, così come determinati nell’ambito del Programma nazionale della pesca ed acquacoltura
Agevolazioni fiscali e previdenziali, nonché concessione di contributi nazionali e regionali solo se imprenditore ittico applica contratti collettivi di lavoro e norme su sicurezza del lavoro.
Concessioni aree demaniali marittime per attività di acquacoltura, rilasciata per periodo almeno pari a piano di ammortamento iniziativa attinente a concessione.