INNOVAZIONE FILIERE MARCHE

INNOVAZIONE FILIERE MARCHE (L.R. 2/22; D.G.R. 30/5/22)   (ssa27)

Soggetti interessati:

Ministero Università e Ricerca (MIUR); Regione Marche; Giunta Regionale; Assemblea legislativa/Consiglio regionale; Servizi regionali di riferimento (Servizio); Università; Enti pubblici ed altri Organismi e soggetti impegnati nella ricerca e trasferimento tecnologico; infrastrutture di ricerca e tecnologiche; Cluster; Organizzazioni imprenditoriali, professionali e sindacali; Centri di formazione professionale ed Istituti tecnici superiori; studi professionali e singoli professionisti e relativi Ordini ed Associazioni professionali; stakeholders (ospedali, musei, altre istituzioni pubbliche, Enti del Terzo settore)

Micro, piccole e medie imprese (MPMI) in forma singola o consorziate, costituitesi in forma di Organizzazioni di filiera (Of) o contratto di rete, anche con intervento di: grandi imprese; imprese del commercio e turismo; professionisti iscritti ai relativi Ordini professionali; lavoratori autonomi aderenti ad Associazioni professionali, anche in forma di studi associati o società professionali (Escluse imprese agricole ed imprese del settore finanziario ed immobiliare)

Iter procedurale:

Regione Marche approvato L.R. 2/22 “rafforzamento innovativo delle filiere dell’ecosistema regionale di innovazione nelle Marche” che prevede, oltre ad abrogare L.R. 16/08, ad:

Art. 1 finalità della Legge è quella di favorire il “rafforzamento delle sinergie tra imprese nelle diverse filiere produttive e dei loro rapporti con sistema della ricerca, al fine di accrescere competenze e conoscenze tecnologiche ed organizzative connesse ed accelerare processi di innovazione”. In particolare Regione Marche intende promuovere:

  1. aumento di impegno delle imprese nella ricerca, sviluppo, innovazione, al fine di: ampliare opportunità di risposta al mercato; acquisire vantaggi competitivi; affrontare sfide di sostenibilità e trasformazione digitale;
  2. rafforzamento delle attività di ricerca industriale da parte di Università, Enti pubblici di ricerca ed altri Organismi e soggetti impegnati nella ricerca, nonché loro collaborazione con imprese e valorizzazione imprenditoriale dei risultati al fine di supportare processi di innovazione nelle filiere produttive regionali;
  3. aumento di opportunità occupazionali per giovani di alta formazione e qualificazione presso imprese o Organismi di ricerca;
  4. sviluppo progetti di interesse comune di imprese per rafforzare competitività delle filiere

Al fine di perseguire tali finalità Giunta Regionale sostiene:

  1. costituzione Organizzazioni di filiera (Of), in cui definire fabbisogni ed obiettivi comuni e strategie condivise;
  2. sviluppo di rete di strutture dedicate alla ricerca applicata ed alla condivisione di conoscenze e competenze con le imprese, intesa quale infrastruttura di riferimento di un ecosistema regionale per supportare processi innovativi e collaborare con imprese promuovendone avanzamento tecnologico;
  3. realizzazione di progetti da parte di vari soggetti appartenenti ad ecosistema regionale di innovazione volti a generare ricadute sulla competitività delle imprese ed occupazione

Interventi attuati rispettando normativa UE in materia di aiuti di Stato ed appalti precommerciali per ricerca e sviluppo

Art. 2 definizione di: ricerca industriale; sviluppo sperimentale; trasferimento di conoscenze o tecnologico; innovazione di prodotto, di processo, di organizzazione; Organismi di ricerca; infrastruttura di ricerca; infrastruttura tecnologica; polo di innovazione; appalto precommerciale (appalto pubblico di servizi di ricerca e sviluppo di cui Ente aggiudicatore non si riserva risultati e benefici, ma li condivide con prestatori di servizio a condizioni di mercato); studio di fattibilità; Organizzazione di filiera (Of); contratto di rete

Art. 3 Regione, in accordo con Organizzazioni imprenditoriali e sindacali, promuove sviluppo di aggregazioni di imprese rappresentative di filiere di maggiore rilevanza economica, tecnologica, occupazionale, anche tenendo conto della esperienza dei Cluster e con priorità per ambiti produttivi della Strategia di Specializzazione Intelligente 2021/27 delle Marche (SSI), in modo da rafforzarne competitività e capacità di innovazione

Tali Of possono:

  • assumere forme di associazioni/fondazioni, aventi rilevanza a livello regionale e carattere inclusivo in grado di massimizzare integrazione fra imprese/comparti produttivi e di servizio legati a stesse tematiche tecnologiche
  • essere aperte a collaborazioni interregionali a livello sia di prossimità geografica, sia di complementarietà produttiva e tecnologica anche su scala europea ed internazionale
  • chiedere di essere riconosciute secondo modalità definite da Giunta Regionale
  • individuare e condividere con Regione ed altri attori del territorio ed ecosistema regionale proposte inerenti a:
  1. orientamenti e traiettorie di ricerca ed innovazione;
  2. fabbisogni di competenze tecniche, profili tecnico professionali ed altre criticità di mercato del lavoro, anche promuovendo la progettazione di percorsi di formazione in collaborazione con sistemi educativi;
  3. esigenze di adeguamento di norme e regolamenti attinenti allo svolgimento di attività di produzione, commercializzazione ed utilizzo di prodotti e servizi realizzati;
  4. promozione all’estero e partecipazione ad iniziative di internazionalizzazione;
  5. opportunità nell’ambito della promozione e cooperazione interregionale;
  6. partecipazione a piattaforme e partenariati nazionali ed europei per accedere a finanziamenti diretti;
  7. altre criticità a livello territoriale di tipo prevalentemente infrastrutturale ed ambientale
  • promuovere iniziative, accordi e progetti di rafforzamento competitivo (in particolare in innovazione, finanza, logistica, internazionalizzazione, certificazione, formazione)
  • acquisire adesione di: imprese e loro consorzi; studi professionali e singoli professionisti; centri di ricerca e trasferimento tecnologico (Organismi di ricerca, infrastrutture di ricerca, infrastrutture tecnologiche) anche inglobati in Università od Enti ricerca; centri di formazione professionale ed Istituti tecnici superiori; Organizzazioni imprenditoriali; Ordini ed Associazioni professionali
  • adattare proprio statuto nel rispetto delle normative vigenti e della L.R. 2/22

Art. 4 Regione individua strutture in grado di svolgere attività di ricerca industriale e diffusione, trasmissione, condivisione delle conoscenze e servizi per innovazione a favore di imprese delle principali filiere regionali, al fine di costituire rete di soggetti di ecosistema regionale di innovazione riconducibili alle seguenti tipologie:

  1. centri di ricerca universitari o appartenenti ad Enti pubblici in possesso di strutture di laboratorio e “preciso perimetro organizzativo e logistico in termini di spazi, strumenti, personale, governance scientifica e tecnologica”
  2. soggetti di natura pubblica, privata, mista dotati di autonomia giuridica, impegnati in attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico a partire dalle piattaforme tecnologiche promosse da Regione e da centri di trasferimento tecnologico

Tali strutture possono rientrare tra gli organismi di ricerca, infrastrutture di ricerca o tecnologiche a seconda dei rispettivi statuti ed istituzioni di appartenenza

Regione promuove aggregazione di queste strutture in specifico sito o rete coordinata di soggetti pubblici e privati, nonché di altri soggetti (v. start up o PMI innovative, laboratori di grandi imprese, digital innovation hubs DIH) se rivolti alla cooperazione e creazione di reti, condivisione di strutture, diffusione di informazioni, scambio di conoscenze e competenze tra imprese od altri organismi. Aggregazione identificata con Polo di innovazione digitale se individuata a seguito di processo di selezione nell’ambito di una procedura aperta valida a livello regionale, nazionale, europeo come previsto dal Programma Europeo Digitale

Strutture precedenti, identificate in base a specifiche risorse, competenze, conoscenze, debbono dichiarare di essere in possesso dei seguenti requisiti:

  1. modalità per gestione dei rapporti con imprese ed altri potenziali interlocutori esterni in termini di ricerca, consulenza, tecnologia, servizi per innovazione;
  2. piano di gestione dei diritti di proprietà intellettuale per cui stabilite strategie di valorizzazione e sfruttamento;
  3. adozione di regolamento e tariffario per accesso delle imprese ed altri soggetti esterni ad uso di strumenti tecnico scientifici e di prova;
  4. esecuzione delle attività di divulgazione, dimostrazione, analisi di fattibilità industriale, formazione ed affiancamento ai tecnici di imprese ;
  5. sede operativa riconoscibile, proprio sito web, personale dedicato;
  6. indicazione del responsabile scientifico;
  7. tenuta di contabilità separata tra le attività di ricerca libera o finanziata nell’ambito di programmi di ricerca europei o nazionali ed attività rivolte direttamente ad impresa;
  8. realizzazione ogni anno di almeno 20% del proprio volume di attività/fatturato direttamente a favore delle imprese. A tal fine strutture inviano a Servizio report annuale sottoposto ad esame di revisore indipendente (mancato rispetto per 2 anni consecutivi di tale requisito comporta cancellazione di struttura dalla rete)

Strutture aderiscono a rete a seguito di autocandidatura che documenta possesso dei requisiti richiesti.

Elenco delle strutture riconosciute riportate sul sito www.marcheinnovazione.it

Art. 5 Regione per migliorare competitività delle filiere promuove sviluppo di progetti realizzati da reti di imprese organizzate in forma di contratto di rete, aventi carattere:

  1. verticale allo scopo di migliorare e rendere più efficaci rapporti di filiera
  2. orizzontale per ottenere sinergie in termini di gamma di prodotti o servizi offerti sul mercato
  3. trasversale per affrontare tematiche di interesse comune

Reti possono riguardare prioritariamente attività di: design, progettazione e ricerca; logistica; commercializzazione, distribuzione, esportazione; assistenza e servizi post vendita; comunicazione e marketing; interconnessione digitale; sviluppo di banche dati; certificazione e definizione di standard di sostenibilità; sviluppo di sistemi produttivi basati sui principi di economia circolare; servizi comuni in ambito energetico ed ambientale; rating di filiera per mercato creditizio e finanziario

Ammesso coinvolgimento nella rete di liberi professionisti (singoli od associati) iscritti ad Ordini professionali

Giunta Regionale con DGR 631 del 30/5/2022 fissato procedure per concedere contributi a favore di MPMI organizzate in rete, tramite costituzione di contratti di rete (con o senza personalità giuridica), a cui aderiscono almeno 3 MPMI indipendenti tra loro ed appartenenti ad industria, artigianato, servizi (se presenti imprese appartenenti a stesso gruppo occorre intervento di almeno altre 2 imprese indipendenti), eventualmente integrate da: grandi imprese, purché nella rete presenti almeno 3 MPMI indipendenti tra loro; imprese del commercio e turismo, professionisti iscritti ai relativi Ordini professionali, lavoratori autonomi aderenti ad Associazioni professionali, anche in forma di studi associati o società professionali (Escluse imprese agricole ed imprese del settore finanziario ed immobiliare). Ammessa adesione di imprese extraregionali, purché in misura minoritaria e senza beneficiare del contributo regionale.  Impresa partecipante a rete deve detenere quota di investimento del progetto non superiore a 40%, né inferiore a 50% della quota media di partecipazione delle imprese. Ammesso ingresso di ulteriori soci, purché apportino nuove risorse, mentre se rete già costituita occorre che progetto ne preveda un sostanziale potenziamento tramite realizzazione di nuovi investimenti o nuove attività non previste in precedenza.

Soggetti interessati presentano progetti (specificare “modalità di gestione e previsione di sostenibilità economica delle strutture realizzate con contributo pubblico”) a Servizio, che procede a loro valutazione in base a seguenti:

  • criteri di valutazione: qualità del progetto in termini di chiarezza nell’individuazione degli obiettivi, coerenza di attività programmate con risultati attesi, fattibilità tecnica del progetto e sua sostenibilità economica; efficacia in termini di strategicità del progetto di investimento; impatto su occupazione, competitività e sua sostenibilità ambientale; contributo al rafforzamento di filiera
  • criteri di priorità: contributo al rafforzamento degli ambiti individuati in SSI; numero di MPMI partecipanti al contratto di rete; partecipazione maggioritaria di imprese con sede legale ed operativa in aree interne o in aree di crisi complessa o in aree sisma 2016; partecipazione maggioritaria al contratto di rete di imprese giovanili o di imprese femminili

Progetto di investimento avviato solo dopo invio della domanda (comunque entro 30 giorni da notifica di concessione del contributo) e realizzato nel territorio della Regione Marche (salvo strutture commerciali, espositive, distributive e centri di assistenza clienti realizzabili anche fuori dalle Marche, compreso all’estero, purché a beneficio di imprese regionali proponenti) entro 18 mesi da data di avvio (ammessa proroga non superiore a 6 mesi), cioè tutte le attività approvate svolte e le relative spese fatturate entro suddetto termine, nonché pagate e quietanzate nei 60 giorni successivi     

Art. 6 Giunta Regionale promuove, in accordo con Organizzazioni imprenditoriali, professionali, sindacali, Istituzioni di ricerca ed alta formazione (v. Università) programmi ed iniziative riguardanti in particolare:

  1. progetti di ricerca, sviluppo, innovazione realizzati da imprese singole o in rete, anche con contributo di Università, Centri di ricerca, altri Organismi di ricerca e coinvolgimento di giovani laureati
  2. progetti per innovazione e diversificazione di prodotto/servizio di MPMI, tramite ricorso a competenze e servizi esterni nel campo della ricerca scientifica e tecnologica ed altri servizi per innovazione (v. servizi digitali, design, servizi legati a competenze umanistiche ed artistiche)
  3. progetti di ricerca industriale realizzati da strutture di rete con eventuale partecipazione di Università, Centri ed Organismi di ricerca (anche extraregionali) volti a sviluppare soluzioni abilitanti per imprese da mettere a loro disposizione tramite laboratori dimostrativi
  4. iniziative per diffusione delle conoscenze tecnologiche e risultati della ricerca, inclusi percorsi di formazione volti a consolidare processi di innovazione
  5. istituzione di Comitato di valutazione e mentoring dei progetti

Interventi di cui ad Art. 5 e 6 finanziati con risorse provenienti da assegnazioni UE o Stato, nonché con quelle regionali definite in sede di bilancio nell’ambito dei singoli settori di intervento

Art. 7 Regione sostiene progetti di ricerca e sviluppo finalizzati ad innovazione tecnologica realizzati da imprese singole od associate, operanti prioritariamente nell’ambito dei programmi produttivi di SSI riguardanti:

  1. compresenza attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  2. coinvolgimento di nuovo personale laureato o altamente qualificato in materia e coerente con temi proposti;
  3. collaborazione con strutture di ricerca industriale e trasferimento tecnologico ed altre strutture di ricerca regionali, extraregionali, estere;
  4. previsione di realizzazione di prototipo (o formula, o algoritmo, o modello) industrializzabile e registrabile (v. brevetto nazionale o sopranazionale) purché in grado di consentirne pieno sfruttamento a livello produttivo sul territorio regionale

Art. 8 Regione sostiene realizzazione di progetti per innovazione di prodotto/servizio da parte di MPMI volte a favorire diversificazione produttiva, anche tramite uso di risorse e competenze esterne nel campo delle tecnologie applicate, tecnologie digitali, ingegneria, design, discipline artistiche, marketing e comunicazione, scienze sociali ed umane applicate, tutela diritti di proprietà intellettuale ed ogni altra competenza professionale rilevante ai fini di innovazione

Art. 9 Regione, anche facendo ricorso allo strumento di appalto precommerciale, promuove realizzazione di progetti strategici di ricerca rivolti ad avanzamento tecnologico delle principali filiere produttive (a partire da quelle indicate in SSI) al fine di sviluppare soluzioni innovative abilitanti ed apportare contributo delle tecnologie avanzate alla cooperazione innovativa di prodotti e servizi, processi produttivi, modelli organizzativi del sistema regionale da mettere a disposizione delle imprese. Progetti debbono prevedere:

  1. partecipazione di 1 o più soggetti appartenenti alla rete, anche in collaborazione con altri centri, Università, Enti di ricerca regionali ed extraregionali, eventuali stakeholders se utili a migliore sviluppo del progetto;
  2. coinvolgimento di imprese disponibili a collaborare e verificare prime applicazioni industriali dei risultati;
  3. impiego di giovani ricercatori

Progetti basati su individuazione di ambiti di interesse presenti e potenziali delle filiere produttive e prevedere seguenti sviluppi:

  1. realizzazione di laboratori dimostrativi e di disseminazione per imprese, inclusa attivazione di impianti pilota
  2. elaborazione studi di prefattibilità industriale verificati con imprese
  3. promozione e commercializzazione dei risultati per applicazione industriale nelle imprese

Imprese coinvolte nel progetto in collaborazione con altri soggetti partecipanti o singoli ricercatori coinvolti possono anche promuovere costituzione di 1 o più nuove imprese basate sullo sviluppo dei risultati

Servizi di consulenza per specifici progetti di industrializzazione forniti dai partner del progetto a prezzi di mercato e relativi benefici regolati in base ad accordo di gestione sui diritti di proprietà intellettuale definita tra partner stessi

Progetti possono essere collegati a progetti finanziati con Horizon Europa od altri programmi di ricerca ed innovazione finanziati da soggetti pubblici/privati che vedono partecipazione di imprese/strutture di ricerca regionali

Art. 10 Regione promuove iniziative volte a familiarizzare con le soluzioni tecnologiche applicabili ad attività delle imprese a partire da quelle sviluppate con i progetti di cui ad Art. 9 o con altri progetti di ricerca (in particolare conoscenze e possibili applicazioni afferenti alle tecnologie digitali, varie tecnologie abilitanti collegati alle scienze, nuovi concetti di prodotto/servizio collegati al design). A tali iniziative possono aderire, anche in collaborazione tra loro, Of, centri di trasferimento tecnologico o DIH, Organizzazioni imprenditoriali, Uffici per trasferimento tecnologico di Università

Art. 11 Regione, al fine di attuare strumenti di sostegno alle imprese e strutture di ricerca industriale opera tramite procedura di valutazione a graduatoria o a sportello. Nei casi di progetti di particolare rilevanza o impatto economico territoriale procedura di valutazione seguita da una fase negoziale secondo modalità fissate da Giunta Regionale. Nel caso di progetti di cui ad Art. 9 ammesso ricorso allo strumento degli appalti precommerciali

Contributi sono concessi in coerenza con normativa UE su aiuti di Stato a seconda dei progetti e nel rispetto del regime “de minimis”. Beneficiari di interventi regionali possono essere imprese, strutture di ricerca appartenenti alla rete di cui ad Art. 4, Università, centri di ricerca, DIH, Of

Art. 12 selezione dei progetti finanziabili eseguita da Comitato di valutazione, che dura in carica 3 anni ed è composto da 5 membri “in maggioranza esterni e di comprovata esperienza scientifica, tecnologica ed industriale”, di cui almeno 2 membri (compreso Presidente) provenienti da Elenco dei valutatori del MIUR o dei valutatori europei, in grado di garantire assenza di conflitti di interesse rispetto ai soggetti presentatori di richieste di contributo

Comitato può avvalersi di pareri tecnico scientifici da parte di esperti esterni di comprovata competenza nel settori e/o tematiche tecnologiche rientranti nelle proposte progettuali presentate provenienti da Elenco del MIUR o dei valutatori europei. Comitato, su richiesta del Servizio competente, può anche:

  1. rideterminare piani di spesa presentati nelle proposte progettuali;
  2. partecipare, tramite propri delegati, alle eventuali fasi negoziali del processo di valutazione;
  3. svolgere attività di valutazione intermedia e mentoring;
  4. valutare esiti finali dei progetti;
  5. inviare al Servizio competente proposte migliorative per successivi interventi regionali

Giunta Regionale definisce criteri di selezione dei membri e modalità di funzionamento del Comitato

Art. 13 Giunta Regionale avvia consultazioni con partenariato economico sociale e della ricerca nelle forme previste da normativa vigente ai fini di applicazione di L.R. 2/22

Art.. 14 Assemblea legislativa regionale controlla attuazione di L.R. 2/22 e valuta risultati delle azioni intraprese. A tal fine Giunta Regionale presenta ogni 2 anni ad Assemblea una relazione attestante azioni ed interventi attuati, evidenziando progetti approvati, beneficiari, risorse impegnate, altre azioni di supporto realizzate. Se Giunta Regionale non rispetta tale termine deve, entro 30 giorni successivi, riferire ad Assemblea “motivi del ritardo dell’attuazione e difficoltà insorte”

Regione può promuovere forme di valutazione partecipata, coinvolgendo diversi stakeholders interessati

Entità aiuto:

Per anno 2023 stanziati 4.100.000 € per concedere contributi di cui ad Art. 5 pari a 50% delle spese sostenute (almeno 50.000 €/progetto e non oltre 400.000 €/progetto) per: piattaforme logistiche; piattaforme informatiche; centri di progettazione e design; laboratori di sperimentazione e ricerca; strutture commerciali, espositive e distributive; centri di assistenza clienti; data center condivisi; siti e piattaforme web per commercializzazione e promozione di prodotti offerti; piani di comunicazione e marketing (anche tramite registrazione e pubblicazione di marchi condivisi); sistema di gestione della catena del valore, anche ai fini di sviluppo sistemi di economia circolare; sistemi energetici efficienti e sostenibili; strutture di welfare aziendale. Contributi erogati nell’ambito del regime “de minimis”, che prevede concessione per ogni impresa di non oltre 200.000 € di aiuti in tale regime in 3 anni. Ammesso cumulo con altri aiuti purché nel limite del 50% delle spese sostenute

Per sostenere interventi di altri articoli della L.R. 2/22 si provvede con risorse provenienti da UE, Stato o da “ulteriori risorse regionali disponibili”. Per anni successivi risorse definite in sede di approvazione del bilancio regionale, fermo restando possibilità per Giunta Regionale di apportare variazioni necessarie ai fini di ottimale gestione di L.R. 2/22

Sanzioni:

Se contratto di rete a fine progetto trasformato in società di capitali (anche di tipo consortile) o in consorzio senza mantenere requisiti sulle quote di partecipazione, o in caso di regresso dal contratto di rete o di cessione di quote in caso di trasformazione di questo entro 5 anni da fine progetto: revoca del contributo + recupero del contributo erogato “limitatamente ai soggetti coinvolti”