OCCUPAZIONE E NUOVA IMPRESA (D.G.R. 18/12/17) (pmi33)
Soggetti interessati:
Regione, Centro per l’impiego, soggetti disoccupati residenti o domiciliati (da almeno 3 mesi) nelle Marche, aventi età di almeno 18 anni che intendono costituire imprese (anche individuali) di produzione o servizio (compresi studi professionali) purchè:
- iscritte alla Camera di Commercio in data successiva a quella di presentazione della domanda di contributo (nel caso di studi professionali a quella di apertura di partita IVA)
- aventi sede legale e/o operativa nelle Marche
- configurabili come piccole e medie imprese (PMI) ai sensi del Reg. 651/14
- in grado di creare nuova occupazione
- aventi come soci solo persone fisiche
Sono escluse:
- società e cooperative nella cui compagine sociale risultano presenti persone che hanno goduto, in qualità di socio di altra società o di cooperativa, di benefici analoghi a quelli richiesti (compresi quelli erogati sotto forma di prestito di onore regionale)
- titolari di imprese cooperative e di società (anche cooperative) di cui risultano soci persone che nei 3 anni precedenti la domanda hanno già svolto una tipologia di attività analoga a quella della nuova impresa
- imprese operanti in settori esclusi dal campo di applicazione del regime “de minimis”
- imprese che presentano più progetti (ammesso 1 solo progetto, fino ad importo massimo stabilito)
Iter procedurale:
Regione con DGR 1505 del 18/12/217 ha definito le linee guida per sostenere la creazione di nuove imprese finalizzate all’occupazione, affidando ai Centri per l’impiego l’incarico di:
- assicurare la consulenza informativa ai potenziali interessati, ai fini della concessione di contributi per la costituzione di nuove imprese
- organizzare l’attività di formazione rivolta ai beneficiari del finanziamento, al fine di sostenerne le attività imprenditoriali
Soggetti interessati inviano domanda di contributo a Regione, specificando:
- periodo di decorrenza dell’esercizio finanziario a fini fiscali
- contributi percepiti, a qualunque titolo, in regime “de minimis” nell’anno in corso e nei 2 anni precedenti
- impegno a comunicare eventuali aiuti ricevuti dopo l’invio della domanda
- di essere a conoscenza che, qualora superato l’importo di 200.000 €, aiuto eccedente verrà interamente revocato
- spese sostenute non sono state, nè saranno oggetto di altre agevolazioni
- di essere consapevole delle responsabilità penali derivanti dal rilascio di eventuali dichiarazioni mendaci (compresa la revoca dei benefici concessi)
Allegare una relazione inerente al progetto di impresa (modello predisposto da Regione).
Regione esegue l’istruttoria delle domande pervenute e redige la graduatoria di quelle ammissibili, in base ai seguenti criteri di priorità:
- qualità dell’impresa proponente (peso 5%): 2 punti in caso di cooperativa, società di persone (comprese società in accomandita), ditta individuale, studi professionali (singoli o associati), liberi professionisti; 1 punto in caso di società di capitali
- grado di affidabilità del progetto (peso 35%): 3 punti se progetto ritenuto molto affidabile; 2 punti se progetto ritenuto affidabile; 1 punto se progetto ritenuto poco affidabile. Giudizio è formulato tenendo conto di: prospettive di mercato; portafoglio ordini di impresa; adeguatezza delle professionalità coinvolte rispetto al tipo di attività prevista; apporto di capitale proprio; esistenza di collegamenti produttivi e/o commerciali con altre imprese; potenzialità competitiva dell’impresa; grado di innovazione del progetto
- occupazione creata (peso 40%): fino ad un massimo di 3 punti assegnati in considerazione di: soci di cooperativa iscritti a libro paga, come lavoratori a tempo indeterminato; dipendenti a tempo determinato o indeterminato; titolari di imprese individuali o loro coadiuvanti familiari iscritti all’INPS, o soci di società che versano contributi obbligatori; liberi professionisti con partita IVA aperta dopo l’invio della domanda. In caso di contratto part-time fino al 50% del tempo di lavoro, punteggio viene dimezzato (se part time è superiore al 50%, il punteggio viene assegnato in proporzione alla percentuale lavorativa)
- settore di attività dell’impresa (peso 20%): 2 punti per servizi alle imprese, turismo, cultura, commercio, ambiente; 1 punto per servizi alle persone, terzo settore, attività manifatturiera
Domande in posizione utile in graduatoria (punteggio sempre superiore a 60 punti), tenendo conto delle risorse a disposizione, vengono finanziate ed il contributo erogato sotto forma di:
- anticipo, pari a 40%, previa accettazione del contributo da parte del beneficiario e presentazione di apposita garanzia fideiussoria
- saldo a conclusione dell’intervento e dopo esame della documentazione inviata relativa al rendiconto finale
Prima di erogare il contributo, la Regione verifica su tutti i beneficiari l’effettiva costituzione della impresa (acquisizione di iscrizione alla Camera di Commercio, o di partita IVA per i liberi professionisti) e su un campione di questi il possesso dei requisiti prescritti. Regione effettua almeno 1 visita in loco almeno uno per verificare la realizzazione del progetto e la sua coerenza con quanto approvato, nonché il rispetto dei requisiti fissati nel bando.
A conclusione del progetto, Regione verifica inoltre tutti i documenti giustificativi relativi alle spese sostenute
Beneficiario deve:
- presentare il rendiconto di spesa tramite SIFORM
- indicare il luogo dove sono conservati i documenti relativi alle spese del progetto
- evitare il doppio finanziamento delle spese sostenute e dichiarate
- consentire l’accesso ai documenti di spesa alle Autorità di gestione, di audit e di certificazione
- tenere una contabilità separata per tutte le transazioni relative al progetto
- informare la Regione circa l’insorgere di eventuali procedure amministrative o giudiziarie concernenti il progetto approvato
- comunicare eventuali variazioni progettuali
- produrre una relazione finale, attestante il grado di conseguimento degli obiettivi previsti nel progetto
- mantenere gli investimenti oggetto di contributo per almeno tre anni dal completamento del progetto
- assicurarsi che nel corso del progetto non si verifichi una variazione della compagine sociale e/o dei soggetti attuatori, in grado di far venir meno i requisiti d’accesso (in deroga la perdita dei suddetti requisiti è consentita solo per un periodo inferiore a 90 giorni)
- concludere il progetto entro 12 mesi dalla data di approvazione da parte della Regione (ammessa una proroga di 4 mesi da chiedere almeno 30 giorni prima della conclusione del progetto)
- mantenere gli elementi dichiarati nei criteri di priorità (in particolare creazione di occupazione) per almeno due anni dalla conclusione del progetto
- garantire che eventuali variazioni intervenute a livello delle priorità non modifichi il punteggio di graduatoria, altrimenti il progetto ritorna alla Commissione di valutazione per verificare la sua permanenza o meno in posizione utile per il finanziamento. In deroga il progetto non decade dal beneficio se variazione di punteggio è temporanea (periodo massimo di 90 giorni) o se non arreca danno ad altri soggetti (fermo restando che punteggio deve comunque rimanere superiore a 60 punti)
- inviare a Regione tramite SIFORM ogni trimestre (entro 31 Marzo, 30 Giugno, 30 Settembre, 31 Dicembre) una relazione attestante l’attività svolta e le spese sostenute e pagate nel trimestre di riferimento
- esporre il logo di FSE e UE nella sede legale o operativa dell’impresa
Entità aiuto:
Stanziati 6.000.000 € per sostenere progetti inerenti alla creazione di nuove realtà produttive o di servizio, mediante l’erogazione di contributi, fino ad un massimo di 30.000 €/beneficiario, pari a 100% (80% in caso di voucher formativi) nell’ambito di FSE ed al 50% nell’ambito FESR (infrastrutture, terreni, beni immobili) delle spese sostenute per:
- costituzione di impresa (quali: spese notarili; spese di assicurazione per copertura dei rischi inerenti l’impiego di persone/strumenti nell’impresa)
- garanzie fideiussorie
- consulenze tecniche (quali: consulenza fiscale, gestionale, marketing)
- attività formative (collettive o individuali) rivolte ai soggetti coinvolti nella creazione di impresa, anche mediante uso di voucher utilizzabili presso strutture formative accreditate dalla Regione
- acquisto di attrezzature e beni mobili, anche usati purchè:
- venditore rilascia una dichiarazione attestante la provenienza del materiale e che questo negli ultimi 7 anni non ha beneficiato di alcun contributo nazionale/UE
- prezzo dei beni usati non superiore al loro valore di mercato, e comunque inferiore ad un materiale simile nuovo
- caratteristiche tecniche del bene usato adeguate alle esigenze dell’investimento e conformi alle norme vigenti.
- ammortamento dei beni acquistati (nuovi o usati), è ammesso se
- non hanno beneficiato di alcuna sovvenzione pubblica
- calcolato in conformità alla normativa fiscale vigente
- bene ammortizzato inserito nel libro dei cespiti
- importo della spesa è giustificato da fatture od altri documenti equivalenti
- affitto di immobili
- iniziative pubblicitarie
- creazione di nuova occupazione
Non sono ammissibili:
- spese tra società od imprese aventi proprietà coincidenti (anche solo parzialmente) e quelle tra persone aventi apporto di parentela/affinità o tra coniugi
- spese configurabili come apporto dei soci
- interessi passivi
- spese per sublocazione
- spese per acquisto di azienda o di un suo ramo
- spese per acquisto di beni e servizi il cui valore è espresso forfettariamente, o a corpo
- IVA ed IRAP se recuperabile dal beneficiario
- spese sostenute e pagate prima di invio della domanda, o dopo la conclusione del progetto
- voci di costo non indicate nel progetto approvato
- spese non documentate con fatture, o con altro documento contabile equivalente (non ammesse auto fatture, o fatture in forma di preventivi, o bollettini postali, o carte di credito prepagate, o pagamento in contanti)
- spese non transitate nei conti correnti bancari o postali dedicati (anche se non in via esclusiva) al progetto
- investimenti inferiori a 10.000 €
Contributo in conto capitale è erogato nell’ambito del regime “de minimis” (cioè impresa non può beneficiare in tale regime di oltre 200.000 € di aiuti in 3 anni) e non cumulabile con altre agevolazioni contributive e finanziarie previste da norme regionali, statali, UE per gli stessi costi
Sanzioni:
Se criteri di priorità dichiarati su cui redatta graduatoria vengono meno prima dei 2 anni previsti: recupero del 30% del contributo concesso se tale cessazione avviene prima di 1 anno dalla conclusione del progetto (15% se tale cessazione avviene entro 2° anno).
In caso di mancato rispetto degli obblighi di cui alle lettere c), d), j), k), l): revoca del contributo + restituzione delle somme percepite maggiorate degli interessi legali