FONDO AGRICOLTORI CACCIA (L

FONDO AGRICOLTORI CACCIA (L.R. 7/95 art. 20; D.G.R.M. 28/5/07, 7/9/09, 19/11/13)  (caccia38)

Soggetti interessati:

Ambiti Territoriali di Caccia (ATC); proprietari e conduttori di terreni agricoli ricadenti in zone adibite a caccia programmata, zone di ripopolamento e cattura, centri pubblici di riproduzione di fauna selvatica di territorio di competenza in possesso terreno dove intendono procedere a:

–          potenziamento delle dotazioni ambientali, tramite:

1)       semina colture a perdere quali cereali (Mais, sorgo, miglio, panico), foraggi invernali (colza, cavolo da foraggio, rapa, pisello da foraggio, ramolaccio da foraggio), leguminose foraggio (erba medica, trifoglio, lupinella, veccia, favino) in forma principale o consociata, di superficie superiore a 0,5 ha.;

2)       impianto o mantenimento di filari di siepe, zone decespugliate, piccoli boschetti, con priorità  per arbusti di sempreverdi (agrifoglio, bosso, agazzino, legustro) alternati ad arbusti a foglia caduca (acero campestre, biancospino, prugnolo, nocciolo, corniolo, ginestra, ginestrella, sambuco) di estensione superiore a 10 m. lineari e 0,05 ha. di superficie, munite di scoline laterali;

3)       incremento e conservazione di superfici ad incolto in cui eseguito “annualmente e per fasce alterne lo sfalcio e la rimozione superficiale del terreno”, per superfici di almeno 0,50 ha.

Interventi da realizzare “ai margini degli appezzamenti coltivati” con preferenza per frammentazione delle aree di intervento e distribuzione omogenea di queste sulla superficie interessata;

–          limitazione di fattori di mortalità e disturbo della fauna selvatica, tramite:

1)       posticipazione a dopo metà Luglio dello sfalcio di vegetazione spontanea nelle “tare” aziendali (bordi di strade, fossi, canali ..);

2)       posticipazione a dopo metà Ottobre di aratura od interramento di stoppie;

3)       non esecuzione pratica di bruciatura anche tardiva delle stoppie;

4)       non utilizzo fitofarmaci in “fasce perimetrali degli appezzamenti coltivati, per una larghezza di 8-10 m. e nelle tare aziendali”.

Iter procedurale:

Giunta Regionale fissa modalità di utilizzo del Fondo, assegnando priorità ad interventi di valorizzazione di ambiente e di conservazione delle specie di fauna selvatica e tenendo conto estensione dei fondi rustici ed indirizzi colturali praticati.

ATC emana bando contenente: termine di invio domanda; documenti da allegare; inizio istruttoria e modalità; aiuto concesso in regime “de minimis” agricolo   

Interessati presentano a ATC domanda contributo, specificando:

–          ubicazione e riferimenti catastali dei terreni oggetto di contributo;

–          natura degli interventi programmati;

–          ammontare di ogni singolo intervento e spesa complessiva preventivata.

Allegare: planimetria catastale terreni oggetto di intervento; visura catastale; dichiarazione sostitutiva notorietà attestante rispetto regime “de minimis”; contratto di proprietà o contratto di affitto registrato; copia documento di identità richiedente in corso di validità   

ATC esegue istruttoria domande (Escluse domande incomplete o inesatte o pervenute fuori termine) e tenendo conto disponibilità finanziarie,  definisce elenco beneficiari in base a graduatoria redatta sulla base di diverse tipologie di intervento. ATC comunica motivi di esclusione od ammissione a finanziamento ad interessati. ATC invia a Servizio Regionale Caccia prospetto riepilogativo contenente per ogni beneficiario: acquisizione dichiarazione “de minimis”; ragione sociale, indirizzo, partita IVA o CUAA; atto di concessione contributo; data; importo concesso.

ATC, tramite tecnici qualificati, esegue sopralluoghi aziendali per verificare rispetto degli impegni assunti ed entro 30 Settembre di 2° anno successivo invia dettagliato rendiconto a Servizio Regionale Caccia, corredato da relazione contenente: bando emanato; graduatoria approvata; specifiche di intervento; generalità del beneficiario; estremi catastali di superficie agricola interessata; avvenuto pagamento.  

Entità aiuto:

Dal Fondo regionale per la caccia (v. scheda “caccia13”) derivano risorse, il cui ammontare è pari almeno a totalità dei proventi derivante da tasse regionali di concessione in materia di caccia, di cui 30% a favore concessione contributi a proprietari o conduttori di terreni agricoli per interventi di valorizzazione ambiente e conservazione di specie di fauna selvatica. Fondo ripartito tra ATC da Regione entro 60 giorni da entrata in vigore di Legge di approvazione bilancio in base a somma a disposizione divisa per superfici agro-silvo-pastorale destinata a gestione programmata della caccia x superficie di ogni ATC  

Contributo per semina coltura a perdere pari a 300 €/ha.

Contributo per impianto o mantenimento filari di siepi, piccoli boschetti, zone decespugliate pari a 375 €/0,05 ha. Per mantenimento di strutture vegetali preesistenti contributo ridotto del 50%.

Contributo per mantenimento superfici ad incolto pari a 225 €/ha.

Ammesso cumulo contributi di cui sopra fino a 3.000 €/azienda

Contributo per limitazione fattori di mortalità e disturbo della fauna selvatica pari a 150 €/ha.

Aiuti concessi fino a 31/12/2013 (prorogabile al 30/6/2014) in regime “de minimis” per la produzione dei prodotti agricoli, cioè non oltre 7.500 € di aiuti percepiti nei 2 anni precedenti ed anno in corso

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