ERWINIA AMYLOVORA E POMACEE

ERWINIA AMYLOVORA E POMACEE (Reg. 543/11, 891/17; D.M. 13/8/20)  (ortofr13)

Soggetti interessati:

Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF), Servizio Fitosanitario Centrale (SFC), Servizio Fitosanitario Regionale (SFR)

Coltivatori di piante da impianto, piante da frutto e spontanee (escluse sementi) appartenenti alle pomacee, colpiti da organismo nocivo Erwinia Amylovora

Iter procedurale:

MIPAAF con D.M. 13/8/2020 ha definito le modalità per mantenere indenni le aree del territorio nazionale da Erwinia Amylovora (EA), principale causa del colpo di fuoco batterico, che prevedono seguenti azioni da parte di SFR:

a)esecuzione nelle zone indenni – ZI (cioè aree dove non riscontrata EA a seguito di indagini ufficiali o dove EA risulta ufficialmente eradicata), nelle zone protette – ZP (cioè aree dove non è presente EA), nelle zone cuscinetto – ZC (cioè aree dove assenza di EA è confermata da indagini ufficiali) di indagini annuali, volte ad accertare eventuale presenza di EA sulle piante pomacee delle specie riportate in G.U. 263/20. Indagini attuate con priorità “su campi di piante madri, vivai, garden center, frutteti, giardini e parchi pubblici, tramite ispezioni visive delle suddette piante ed eventuali campionamenti per analisi di laboratorio, al fine di accertare presenza o meno di sintomi di EA

b)istituzione nelle ZP di una “rete di punti di indagine georeferenziati”, suddivisi sulla base dei dati storici del rischio fitosanitario, in:

  • aree ad alto rischio (aree frutticole specializzate, aree vivaistiche, aree con importanti vie di comunicazione, vivai, garden center, frutteti, nonché piante spontanee singole o a gruppi in non oltre 30% dei punti considerati) dove punti di indagine sono distanti meno di 10 km. tra loro. Controlli nei punti di indagine eseguiti 2 volte/anno (preferibilmente nel periodo Maggio – Luglio e Agosto – Novembre, quando “si rileva la massima espressione sintomatologica”);
  • aree a basso rischio, dove scarsa è la presenza di frutteti, o aree isolate o aree di montagna con presenza di piante singole o piccoli gruppi, in cui punti di indagine sono distanti meno di 20 km. tra loro. Controlli nei punti di indagine eseguiti 1 volta/anno

SFR notifica risultati dei controlli (conservati in forma digitale) a SFC entro 31 Dicembre

c)adozione, qualora analisi di laboratorio confermano presenza di EA in un campione di materiale vegetale, di ordinanza di estirpazione e distruzione immediata delle piante contaminate e di ogni altra pianta sensibile presente nello stesso sito ed avente sintomi evidenti. SFR, in base alla valutazione del rischio fitosanitario, può ingiungere estirpazione e distruzione di tutte le piante sensibili presenti nel sito. In caso di campi di piante madri e vivai, SFR dispone estirpazione e distruzione di tutte le piante sensibili (anche asintomatiche) presenti in un raggio di 10 m. dalle piante infette o eventualmente di intero appezzamento o lotto di produzione

d)istituzione di zona di sicurezza – ZS (avente estensione di almeno 500 m. intorno a piante sensibili infette) da ispezionare almeno 2 volte/anno nel periodo Maggio – Agosto e Agosto – Novembre per accertare presenza di sintomi visivi di EA nel resto della stagione vegetativa di accertamento ed in quella successiva. Piante sensibili con sintomi sospetti di EA riscontrate in ZS debbono essere subito estirpate e distrutte, “senza necessità di analisi batteriologiche di conferma”. Eventuale scoperta di altri casi di EA in ZS comporta allargamento della stessa ZS di almeno 500 m. dal punto di avvenuto accertamento. Se invece a seguito delle ispezioni effettuate non rilevata presenza di EZ per almeno 3 stagioni vegetali successive è possibile revocare ZS

e)adozione sistema di lotta per tutte le piante sensibili in ZC, comprendente: obbligo di denuncia dei casi sospetti a SFR; estirpazione delle piante gravemente compromesse; taglio a 70 cm. sotto il sintomo per le altre piante; tempestiva bruciatura sul posto dei residui vegetali (fornita massima divulgazione alla misura intrapresa); divieto di messa a dimora e commercializzazione di piante sensibili all’interno di ZC; ammissione di impianti di frutteti di pomidee solo se piante accompagnate da passaporto delle piante. Se a seguito di controlli ed analisi riscontrate piante infette in vivaio o nel campo di piante madri, SFR:

  • ne prescrive immediata estirpazione e distruzione, comprese piante sensibili presenti nel raggio di 10 m.;
  • revoca o sospende uso del passaporto

f)aggiornamento, sul proprio sito web, di elenco delle aree ZP, ZC, ZS se EA rilevata per 3 stagioni vegetative consecutive, fornendone comunicazione a SFC, al fine di consentirne consultazione anche sul sito di questo

g)adozione divieti di commercializzazione e messa a dimora di piante sensibili, nonché altre misure per il contenimento della diffusione di EA nel territorio di competenza

h)adozione di adeguate misure fitosanitarie per la movimentazione di alveari

Operatore professionale:

a)può chiedere autorizzazione ad uso del passaporto delle piante per ZP solo se piante o parti di piante prodotte entro ZP o ZC. SFR nel rilasciare tale passaporto può chiedere copertura degli oneri relativi ai costi di ispezione e prove ufficiali per EA ai fini del “mantenimento della zona cuscinetto in cui operano”

b)dispone nelle ZC campi ad almeno 500 m. di distanza da piante sensibili. In presenza di piante sensibili a distanza inferiore deve acquisire preventiva autorizzazione di SFR a cui inviato specifico piano di gestione del rischio fitosanitario

Posted in: